Ahahhah come nei dilettanti ma nemmeno il var?
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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No, non c'è una ****.
Ridicoli.
Ronaldo è impazzito, è stato ammonito ed è uscito dal campo gettando la fascia del capitano infuriato.
Non è giusto così.
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Ragazzi...nelle qualificazioni ai mondiali la goal line technology e il var NON ci sono...in nessuna partita.I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza MessaggioRagazzi...nelle qualificazioni ai mondiali la goal line technology e il var NON ci sono...in nessuna partita.Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Real Madrid-Ronaldo, il ritorno si allontana. Mbappé o Haaland per gli spagnoli
Secondo Marca, il fuoriclasse della Juventus non farà rientro alla corte di Zidane: il club iberico pare orientato a profili più giovani per il reparto d'attacco e ha detto no al sondaggio di Jorge Mendes, agente di Cr7
Il ritorno di Cristiano Ronaldo al Real Madrid non sembra un'opzione percorribile secondo i media spagnoli. L'ipotesi del clamoroso rientro a Madrid non pare infatti in linea con i progetti del club, che in caso di maxi esborso per un rinforzo in attacco ha nel mirino giocatori più giovani del portoghese: da Kylian Mbappé ad Erling Haaland, individuati come possibili pietre angolari di un nuovo ciclo.
L'incontro con Mendes
Stando al quotidiano iberico Marca, in queste ore ci sarebbe stato un incontro tra i rappresentanti del club e Jorge Mendes, procuratore del fuoriclasse portoghese, durante il quale il Real avrebbe sbarrato la porta al possibile ritorno. Al momento sembra dunque che il futuro di Ronaldo possa essere ancora in bianconero, con la Juventus che potrebbe invece aprire alla cessione di Paulo Dybala, già ventilata in passato.
...ma di noi
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«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Diritti tv a Dazn e Tim: cosa cambia per la serie A (e per tutti noi)
La serie A dopo 18 anni abbandona Sky: con 840 milioni è il più importante accordo europeo per lo streaming. De Siervo: «Volano per la digitalizzazione del Paese»
La rivoluzione è alle porte. Per la prima volta nella storia le immagini del campionato saranno interamente trasmesse in streaming dopo che venerdì Dazn, affiancata da Tim, si è aggiudicata i diritti televisivi del triennio 2021-2024. Una svolta epocale dopo un matrimonio della Lega con Sky durato diciotto anni e un radicamento nel pubblico della tv satellitare così incisivo da contare 5 milioni di abbonati.
Dalla nuova stagione si volta pagina dopo che venerdì con sedici voti a favore è stata approvata l’assegnazione alla app del pacchetto 1 e 3 che comprende il primo sette partite in esclusiva e il secondo tre in co-esclusiva. Totale dell’investimento della Ott inglese, 840 milioni: praticamente il più importante accordo di streaming sportivo mai realizzato in Europa.
La fumata bianca non era inattesa dopo che alla vigilia Bologna e Roma, i club a capo della cordata pro Sky, avevano deciso di unirsi alla fazione degli undici club già determinati a concedere il voto a Dazn. Sfaldatosi il gruppo dei ribelli, Cagliari, Benevento e Spezia si sono accodati al partito di maggioranza mentre hanno votato contro solo Sassuolo, Genoa, Sampdoria e Crotone. Gli ultimi tre club hanno animato una riunione dai toni insolitamente soft (forse per la presenza del notaio, voluta dal presidente Dal Pino) esibendo una lettera nella quale contestano all’ad De Siervo di aver condotto nella precedente assemblea dei consulenti tecnici come Francesco Vatalaro non super partes, ma troppo vicini a Tim, rivelatosi nel corso dello svolgimento della gara, ma non alla presentazione delle offerte, esplicito partner di Dazn.
Ad assegnazione avvenuta l’Ott ha comunicato infatti di aver firmato con Tim un accordo di distribuzione che porterà su Timvision i contenuti del servizio streaming per i prossimi tre anni. «Cosa cambia per l’utente? Semplice, l’esperienza del calcio in tv sarà più ricca ed interattiva, grazie all’integrazione di contenuti originali e nuove funzionalità» commenta Veronica Diquattro, ad di Dazn. «Il prezzo rifletterà la nostra filosofia, sarà più accessibile di quello attuale». Poi ancora: «È una svolta epocale, prima della fine del campionato comunicheremo le nuove offerte». Il costo dell’abbonamento per vedere le partite dovrebbe aggirarsi intorno ai 30-35 euro al mese (ora è 9,99).
Festeggia il risultato Luigi De Siervo: «L’assegnazione ha visto convergere i voti di sedici associate, ritrovando un consenso che era mancato nelle precedenti assemblee, su una proposta che ancora una volta porta la Lega di A all’avanguardia nel panorama mondiale delle grandi leghe sportive e che riteniamo possa avere una valenza sistemica per il Paese intero, costituendo un volano importante per accelerare il processo di digitalizzazione, come auspicato a gran voce dal Governo anche in questi giorni».
Resta da capire quanto velocemente Dazn si attrezzerà per assicurare la visibilità delle partite a milioni di telespettatori. A livello globale la app conta su 8 milioni di abbonati, mentre il numero dei clienti nel nostro Paese non è pubblico. A febbraio quando il derby di Milano ha registrato il record di ascolti con 2,2 milioni di persone, oltre il 50% del pubblico era collegato solo sull’Ott di Dazn.
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Europei solo col pubblico: la folle pretesa Uefa che mette a rischio le gare a Roma è fuori dalla realtà
Il presidente Ceferin vuole sapere entro il 7 aprile se ci sarà pubblico negli stadi: chi non apre al 20-25% della capienza perde le partite. Mancini: «Da Roma riparta il calcio»
Una richiesta illogica, che sfida il buonsenso e mette Roma, e altre undici città europee, con le spalle al muro: o riusciamo a garantire entro il 7 aprile di poter aprire l’Olimpico ai tifosi o perdiamo l’Europeo. Il diktat dell’Uefa e del suo presidente, Aleksander Ceferin, va oltre il dramma mondiale della pandemia. La sua richiesta è perlomeno spregiudicata.
Probabilmente a giugno, quando comincerà l’Europeo itinerante, il virus avrà allentato la pressione e il piano vaccinale, che per adesso va a rilento, funzionerà a pieno regime. Ma Nyon le garanzie le pretende adesso. Un atteggiamento diametralmente opposto rispetto al Cio, che per l’Olimpiade di Tokyo ha vietato gli spettatori provenienti da fuori il Giappone e ha appena deciso di ridurre drasticamente il numero dei dirigenti delle varie delegazioni.
Il presidente Gravina, impareggiabile diplomatico, è già al lavoro con il governo perché è evidente che, in piena emergenza, non può essere la Federcalcio a decidere sull’apertura dell’Olimpico l’11 giugno, la sera dell’esordio tra Italia e Turchia. Tutti noi tifiamo perché Roma possa ospitare l’Europeo itinerante.
Chiellini, il capitano, ha ringraziato il presidente federale per la battaglia che sta conducendo. Roberto Mancini va oltre: «Spero che quella sia la data della vera ripartenza del calcio». La nuova frontiera dopo mesi cupi e gli stadi vuoti in cui si sentono solo le grida dei giocatori. «Se Roma dovesse perdere gli Europei la delusione sarebbe enorme, come quando non ci siamo candidati per l’Olimpiade a Roma. Sarebbe importante che anche gli altri sport potessero riaprire, così come i teatri e i cinema. L’Italia, dopo tanto tempo, è stanca e vuole rivivere come prima».
Ma un conto è la volontà e un altro la realtà. Bonucci condivide la linea del c.t. sui tifosi all’Europeo ma ricorda una banalità che a volte perdiamo di vista: «La salute viene prima». Roma, oltre alle tre partite degli azzurri, deve ospitare un quarto di finale. Gravina ha già avviato i contatti con il ministro della Salute, Speranza. La Uefa pretende almeno di riempire gli stadi al 20-25 per cento della capienza.
La decisione è politica perché tra dieci giorni certezze non ce ne possono essere. L’Italia, se farà partire questa famosa lettera, deciderà di scommettere su se stessa. Lo stesso discorso potrebbero fare le altre 11 città interessate. Si è parlato in questi giorni delle difficoltà di Glasgow, Dublino e Bilbao. Ma per adesso nessuna si è tirata indietro. Il discorso è articolato. C’è da capire la percentuale degli spettatori e, in caso, chi avrà diritto a entrare: sicuramente i vaccinati e forse i tamponati.
Mentre, vista l’evoluzione delle varianti, i guariti dal maledetto Covid potrebbero restare fuori. L’Uefa aspetta, ma non sta ragionando sul piano B. Le lettere dovranno arrivare entro il 7 aprile: 12 giorni dopo, il 19, Nyon ufficializzerà le risposte e a quel punto svelerà il suo progetto. Chi non garantisce spettatori resterà a guardare. Chi li garantisce avrà la possibilità, successivamente, di aumentare la quota dentro gli stadi.
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Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza MessaggioMa la goal line technology almeno é una cosa certa ... come cazz0 si fa a non usarla ?
Che competizione di merdaOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggioeffettivamente ....
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Cioè, nemmeno la goal line technology? Ma come, la Fifa ogni mese cambia il regolamento del calcio, per, secondo loro, "mettere al passo coi tempi il football" (sortendo invece il solo effetto di non farci capire più un cazzio a nessuno, in primis agli arbitri) e per le competizioni delle nazionali ancora stiamo senza allarme per capire almeno se un pallone è dentro o fuori? Ma questi sono dei pazzi scriteriati. Io davo per scontato che almeno la goal line technology ci fosse da un pezzo....ma di noi
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Leggi su Sky TG24 l'articolo Covid, esperimento a Barcellona: concerto live con 5.000 persone. LE FOTO
significherebbe fare qualcosa di simile a questo su scala doppia o tripla, per ogni match
il vantaggio e’ il distanziamento, sarebbe...in uno stadio
e’ la fase preparatoriail vulnus.
Darebbero corsie preferenziali ai vaccinated o a chi porta un tampone negativo (.....lassamo perde..)..bohLast edited by Sly83; 28-03-2021, 11:57:00.
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Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggiohttps://tg24.sky.it/mondo/2021/03/28...-barcellona#00
significherebbe fare qualcosa di simile a questo su scala doppia o tripla, per ogni match
il vantaggio e’ il distanziamento, sarebbe...in uno stadio
e’ la fase preparatoriail vulnus.
Darebbero corsie preferenziali ai vaccinated o a chi porta un tampone negativo (.....lassamo perde..)..boh
Occorrerebbe calare il tutto nella realtà italiana, intendo coi nostri ritardi e le nostre falle. Funzionasse, sarebbe un modo per non dare un pò di speranza a settori gravamente depressi (gli operatori dello spettacolo, per dire)....ma di noi
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