Originariamente Scritto da Sean
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Juventus-Benevento, Sconcerti: idea sbagliata di squadra, il meglio del calcio è il Milan con l’eretico Ibra
Gli errori sono a monte, come nella costruzione della rosa: Pirlo colpevole perfetto sin dall’inizio: distrugge quello che la società sapeva maturo per essere distrutto
di Mario Sconcerti
Non è sbagliata la partita della Juve, è sbagliata la sua idea di squadra. Di questo abbiamo discusso molte volte. Il Benevento ha fatto un tiro in porta e su passaggio di Arthur, rimasto in Spagna per velocità di azione e pensiero. Morata da solo ha avuto il doppio delle occasioni. Gaich è un lungo ragazzo argentino con una presenza nella sua Nazionale, tre da febbraio in serie A da inizio partita, ma già con due gol, segno che non è più un caso. Bisogna evitare di sbagliare quando c’è lui nei pressi. Ma la partita poteva andare in molti altri modi senza che fosse importante. È sbagliata la Juve.
In generale non è granché il nostro calcio la cui parte migliore è ancora il Milan perché ha un eremita eretico in mezzo all’area e tanti ragazzi che sanno giocare a pallone nelle tre zone. Il Milan è una squadra europea, infatti stava perdendo anche domenica, ma ha qualità di pressing e di gestione non comuni. Noi confondiamo spesso una partita con l’idea generale di calcio. Non c’è nessuno in Italia che ne abbia una assoluta, nemmeno l’Inter. Ma buone transizioni sì, quando esiste equilibrio. La Juve non ne ha. Ha rinunciato ad averlo fin dal mercato, appena quattro centrocampisti fra loro occasionali. La casa è bella ma non sta in piedi. Ronaldo diventa il maggiordomo delle crepe sui muri, grande classe, servizio inutile perché gli ospiti scappano.
La storia della Juve prevede che la colpa sia sempre del tecnico, come è stata dei manager nel protagonismo e nelle sconfitte della Fiat. La mia impressione è che stavolta si sia cercato un colpevole corretto fin da inizio stagione. Pirlo era perfetto, per giovane ambizione e disponibilità a prendersi responsabilità. Oggi è fuori misura fino a dare colpe ai giocatori, cosa che fa un vecchio collega, non il primo ufficiale. Pirlo distrugge quello che la società sapeva maturo per essere distrutto. Errori come quelli di costruzione della rosa, del caso Suarez, per sfiorare il caso Napoli, non sarebbero stati accettati in altri tempi. Gli imperi finiscono a prescindere da chi li ha costruiti, la Juventus aveva il diritto di respirare. Pirlo ci è solo cascato dentro.
Si discute infine molto sulle regole fra calcio e virus. Il protocollo non fu trovato per far piacere a qualcuno, ma per avere regole comuni per giocare. Se adesso decidono le Asl, perché si continua a giocare? Perché ci si assembra tra umani sudati se tutto il Paese è in lockdown? Caduto il compromesso restano le regole di tutti. O una cosa o l’altra.
CorSera
Gli errori sono a monte, come nella costruzione della rosa: Pirlo colpevole perfetto sin dall’inizio: distrugge quello che la società sapeva maturo per essere distrutto
di Mario Sconcerti
Non è sbagliata la partita della Juve, è sbagliata la sua idea di squadra. Di questo abbiamo discusso molte volte. Il Benevento ha fatto un tiro in porta e su passaggio di Arthur, rimasto in Spagna per velocità di azione e pensiero. Morata da solo ha avuto il doppio delle occasioni. Gaich è un lungo ragazzo argentino con una presenza nella sua Nazionale, tre da febbraio in serie A da inizio partita, ma già con due gol, segno che non è più un caso. Bisogna evitare di sbagliare quando c’è lui nei pressi. Ma la partita poteva andare in molti altri modi senza che fosse importante. È sbagliata la Juve.
In generale non è granché il nostro calcio la cui parte migliore è ancora il Milan perché ha un eremita eretico in mezzo all’area e tanti ragazzi che sanno giocare a pallone nelle tre zone. Il Milan è una squadra europea, infatti stava perdendo anche domenica, ma ha qualità di pressing e di gestione non comuni. Noi confondiamo spesso una partita con l’idea generale di calcio. Non c’è nessuno in Italia che ne abbia una assoluta, nemmeno l’Inter. Ma buone transizioni sì, quando esiste equilibrio. La Juve non ne ha. Ha rinunciato ad averlo fin dal mercato, appena quattro centrocampisti fra loro occasionali. La casa è bella ma non sta in piedi. Ronaldo diventa il maggiordomo delle crepe sui muri, grande classe, servizio inutile perché gli ospiti scappano.
La storia della Juve prevede che la colpa sia sempre del tecnico, come è stata dei manager nel protagonismo e nelle sconfitte della Fiat. La mia impressione è che stavolta si sia cercato un colpevole corretto fin da inizio stagione. Pirlo era perfetto, per giovane ambizione e disponibilità a prendersi responsabilità. Oggi è fuori misura fino a dare colpe ai giocatori, cosa che fa un vecchio collega, non il primo ufficiale. Pirlo distrugge quello che la società sapeva maturo per essere distrutto. Errori come quelli di costruzione della rosa, del caso Suarez, per sfiorare il caso Napoli, non sarebbero stati accettati in altri tempi. Gli imperi finiscono a prescindere da chi li ha costruiti, la Juventus aveva il diritto di respirare. Pirlo ci è solo cascato dentro.
Si discute infine molto sulle regole fra calcio e virus. Il protocollo non fu trovato per far piacere a qualcuno, ma per avere regole comuni per giocare. Se adesso decidono le Asl, perché si continua a giocare? Perché ci si assembra tra umani sudati se tutto il Paese è in lockdown? Caduto il compromesso restano le regole di tutti. O una cosa o l’altra.
CorSera
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