Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Pasquino
    Bodyweb Senior
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    Lukaku per quel poco che ho potuto vedere in passato è forte, ma ci mette un pò prima di arrivare in forma, è un diesel. Poi magari segna pure perchè è grosso, ma non è sempre reattivo. 65 mln spesi non sono per niente pochi, ma considerato che De Ligt è un centrale ed è stato pagato 75 ci sta, sono le cifre che girano adesso, secondo me drogate. Oggi come oggi R. Baggio costerebbe 200 mln...

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    • TheSandman
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      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
      Sì, le medie-goal sono importanti, me l'ero dimenticate scrivendo. Di goal ne ha segnati tanti.

      Dzeko avrebbe fatto comodo a tante squadre di A...non solo al Milan. Difatti la Roma è come se lo avesse riacquistato, dopo aver rischiato di perderlo. E' una certezza per la Roma.
      A me Dzeko piace molto perchè non è il classico lungagnone da area di rigore che o segna o è da 4 in pagella (il Piatek di questi tempi per intenderci...).

      Viene a prendere la palla anche a centrocampo, ma in modo efficace.

      Sa a fare a sportellate, imposta la manovra.

      Da milanista, in scala 1/10 sia chiaro, mi ricorda un po Ibrahimovic in questo come caratteristica di generosità.


      Tessera N° 6

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      • TheSandman
        Ex Presidente
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        Mi permetto una piccola chiosa sui colori rossoneri.

        Vi voglio ricordare che per i nostri sommi dirigenti Boban e Maldini quest'estate l'alternativa a Giampaolo era Di Francesco.

        E' bene non scordarselo.

        Poteva anche andare peggio.

        PS: Donadoni come traghettatore fino a fine stagione, con possibilità di rinnovo in caso di risultati e gioco soddisfacenti farebbe così schifo?
        Last edited by TheSandman; 07-10-2019, 02:15:11.


        Tessera N° 6

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        • Sean
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          • In piedi tra le rovine
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          La Juve batte l’Inter con i gol di Dybala e Higuain. Sarri incide molto con la scelta perfetta degli uomini gol che decidono la partita. Conte, dopo anche il ko di Barcellona, incassa la seconda sconfitta consecutiva e avverte: “Juve di un’altra categoria”. L’allenatore nerazzurro tradito dalla difesa nerazzurra e anche da un Lukaku che non fa male quanto Higuain & C. in attacco. La Juve torna in testa, il campionato ricomincia da qui


          INTER-JUVENTUS 1-2
          Sinistro di Dybala e destro di Higuain al mento, come un pugile (telecomandato) che vince per ko. Quando il Pipita Higuain ha messo dentro il gol del 2-1 per la Juve a San Siro, mettendole nelle mani la vittoria di questo match scudetto con l’Inter, si è capito che tutta l’operazione Sarri è stata probabilmente azzardata ma con un suo senso, una sua logica.

          Dopo aver schierato Dybala titolare (tutti aspettavano Higuain), andato in gol dopo appena quattro minuti, Sarri, che alla fine ha esultato sommessamente e senza esagerare al contrario forse di quanto avrebbe fatto il suo più animoso rivale Antonio Conte, ha spinto la Juve ancora in rete col suo gioco stordente (24 passaggi contati per arrivare in porta), ma lo ha concluso col suo finalizzatore preferito. QuellHiguain che alla Juve è rimasto a forza, non voluto e non desiderato, ma che ha anche risolto problemi e portato punti. Come dicono quelli che vincono, la fortuna bisogna sapere farla girare dalla propria parte.

          Direi un classico, un copione già conosciuto, anche se Sarri aveva dichiarato che alla Juve del suo Napoli non avremmo mai visto nulla. Perché Higuain da dove viene? Non hanno forse entrambi lo stesso bagaglio? Non c’è della conoscenza antica in quell’esecuzione a rete, su lancio di Ronaldo? Aveva anche detto Sarri che Higuain, Dybala e Ronaldo insieme non li avremmo mai visti: è vero che il gol della vittoria di Higuain è arrivato quando Dybala è uscito, ma insomma è da lì che tutto è cominciato. Dal pugno sbattuto sul tavolo schierando insieme, mentre la partita e il risultato stagnavano, i tre jolly bianconeri. La partita è stata dunque risolta di forza e, come ha detto giustamente Conte, tirando fuori al momento opportuno tutto l’arsenale a disposizione. La Juve si è così presa San Siro e soprattutto il primo posto che aveva perduto di fronte al martellamento di vittorie consecutive dell’ Inter di Conte.

          Non cambia praticamente nulla, ma se questa partita l’avesse vinta l’ Inter di Conte avremmo parlato quanto meno di svolta, di una nuova tendenza, della solidità e dell’ambizione del calcio interista. Viceversa ora tutto torna in equilibrio, e la Juventus si riprende tutto sommato quello che ha sempre ritenuto suo. Lo stesso Conte si sottrae un po’ adesso allo scontro diretto e all’obbligo di tener testa alla Juve a qualunque costo: “Per vincere sei partite siamo sempre dovuti andare a 200 all’ora, la Juve è di un’altra categoria sotto tutti i punti di vista“. Vero, ma non verissimo in assoluto, l’Inter ha puntato parecchie centinaia di milioni su quel tavolo verde che dicevamo.

          A me la Juventus è apparsa discretamente cinica, sarriana ma non troppo. Sarri ha vinto con mosse alla Mourinho o Conte stesso, puntato non solo sul gioco, ma anche sul carattere e la gran voglia dei giocatori. Viceversa l’Inter ha esaurito il fuoco di Conte dopo un’oretta di partita. Scaricatosi Lautaro, la squadra ha perso in incisività e Lukaku ha fatto solo delle grandi corse in avanti, ma senza mai fare male.

          Hanno inciso più gli attacchi delle difese – che anzi da De Ligt a Godin hanno avuto dei buchi – , scopriamo con una certa sorpresa che anche la retroguardia dell’Inter, da tutti ritenuta la migliore e più attrezzata in Italia, può essere superata e sfondata da grandi campioni, siano Messi e Suarez, oppure Dybala e Higuain.

          Con la Juve a 19 punti e l’Inter a 18, con la prima sconfitta dei nerazzurri in campionato dopo quella in Champions League contro il Barcellona, entriamo in un’altra fase del campionato. E’ come dare una seconda mano di carte. La Juventus sta arrivando lì dove vuole arrivare, ma senza avere più il gioco come ossessione, e senza farsi assillare dall’obbligo dello spettacolo. Da oggi Sarri comincia a trovare in bacheca molti like bianconeri in più. La vittoria si porta via qualunque perplessità. Conte invece forse scopre che il martellamento ossessivo non è tutto. Uscirà presto dall’incupimento in cui è piombato per aver perso il primo posto. Siamo solo all’inizio.

          AUDIO: TRA JUVE E INTER UN PUNTO DI DIFFERENZA O CENTO? *** SERIE A, 7a GIORNATA Spal-Parma 1-0 (31' Petagna S), Verona - Sampdoria 2-0 (9' Kumbulla V, 81' Murru V), Genoa - Milan 1-2 (41' Schoene G, 51' Hernandez M, 57' Kessie M rig), Fiorentina - Udinese 1-0 (72' Milenkovic F), Atalanta - Lecce 3-1 (35' Zapata A, 40' Gomez A, 56' Gosens A, 86' Lucioni L), Bologna-Lazio 2-2 (21' Krejci B, 23' Immobile L, 31' Palacio B, 40' Immobile L), Roma-Cagliari 1-1 (26' Joao Pedro C rig, 31' Ceppitelli C aut.), Torino - Napoli 0-0, Inter - Juventus 1- 2 (4' Dybala J, 18' Lautaro I, 80' Higuain J), Brescia - Sassuolo (rinviata al 18 dicembre 2019). *** INTER-JUVENTUS 1-2 Sinistro di Dybala e destro di Higuain al mento, come un pugile (telecomandato) che vince per ko. Quando il Pipita Higuain ha messo dentro il gol del 2-1 per la Juve a San Siro, mettendole nelle mani la vittoria di questo match scudetto con l'Inter, si è capito che tutta l'operazione Sarri è stata probabilmente azzardata ma con
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          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            La Juve è la più forte, ma l'Inter c'è

            Inter-Juventus è stata una grande partita tra due squadre che hanno intepretato bene la contesa, giocando con l'obiettivo della vittoria. La Juve secondo me ha meritato di vincere: ha avuto molte più occasioni da rete, frutto anche di un organico più numeroso e qualitativamente migliore. La prova è nell'apporto dato da coloro che sono subentrati: Higuain ha fatto il gol decisivo, Bentancur ed Emre Can sono stati perfetti nello scorcio di gara avuto a disposizione. Di fatto l'Inter non ha mai messo sotto la Juve, ma è stata degna, ce l'ha messa tutta, ha preso anche un palo sul tiro di Vecino deviato sul palo che poteva cambiare il destino della serata. Però nel complesso c'è stata molta più Juve, con Sarri che inizia concretamente a far vedere la sua idea: fraseggio non fine a se stesso ma finalizzato ad andare in gol, e la seconda rete in tal senso è emblematica.

            Inoltre, particolare da non sottovalutare, anche Ronaldo è sembrato più a disposizione della squadra. Ho visto anche due grandi registi come Pjanic e Brozovic, spesso geniali nel far girare palla. Sarebbe stato e forse sarà interessante vedere Dybala dietro a Higuain e Ronaldo per una Juve definitivamente europea. Ma chiaramente con loro in campo insieme la squadra si allunga, infatti Sarri ha subito messo dentro Emre. Sarà però inevitabile che finisca così: se vuole vincere la Champions lo deve fare, mentre per il campionato basta Bernardeschi. A proposito di campionato, bisognerà vedere se la Juve 'deciderà' di tenerlo aperto perdendo qualche punto qui e lì. Solo in questo caso l'Inter potrà rendersi peicolosa. Il Napoli invece non lo metto in lizza perché è da minitorneo: su un campionato di 10 partite sarebbe pericolosissimo, ma le giornate sono 38...

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              Inter-Juventus, Sarri cartesiano ma a Conte manca Lukaku

              Il belga è il primo problema nerazzurro: è dentro la partita ma non sa mai che fare. La differenza la fa il centravanti, ma anche un allenatore che sta diventando un fine tattico

              di Mario Sconcerti

              La differenza tra Inter e Juventus è stato il centravanti: Lautaro ha pareggiato Dybala, ma Lukaku è scomparso davanti a Higuain. Lukaku è forse il primo problema reale dell’Inter. È dentro la partita, ma non sa mai che fare, non pesa nonostante tutto quello che porta in campo. È stata una partita molto bella, una delle più intense degli ultimi anni, fra due squadre diverse, una che costruisce e l’altra che va avanti con tutto quello che può.

              Avrebbe potuto esserci qualunque risultato, è corretto che abbia vinto la Juve per quell’effetto freddo del centravanti diverso. La Juve torna in testa, l’Inter conferma le impressioni di settembre, sarà il suo avversario. Si avvicina l’Atalanta ormai pronta per provare l’ultima grande avventura. L’Inter esce dalla settimana dura con due sconfitte di misura, a dimostrazione che le manca qualcosa. Non avrà mai la qualità della Juve, ma ha tutto il resto. Ha chiuso per molti minuti la Juve appena fuori la sua area e l’ha messa in difficoltà anche solo col movimento e le spallate. Una squadra sorprendente per come moltiplica il gioco dal niente. Ha un piccolo fuoriclasse, Lautaro, ne ha un altro che stavolta è mancato per più di metà partita (Sensi), ha l’idea e il motore di una grande squadra. Le manca Lukaku. Mancano la sua lotta, i suoi gol, i suoi spazi aperti.


              La Juve ha tutto, anche un allenatore che sta cambiandosi. Sarri adesso diventa tattico, mette Bernardeschi su Brozovic quasi a uomo, Dybala e Ronaldo larghi, il resto sono triangoli lunghi in velocità solo per giocatori fini. Ho avuto l’impressione di una Juve migliore ma messa spesso in difficoltà dalla furia dell’Inter. Non ho visto una differenza finale, sono due squadre che dovranno giocare i loro punti con avversari inferiori. Tranne l’Atalanta, che è un attacco alla pigrizia di tutti, non c’è mai una voglia profonda di prenderne atto. Quando sarà capita, avrà meno applausi perché farà paura davvero. Ma Inter e Juve chiudono la parte estiva praticamente alla pari. L’Inter con qualche riflessione, la Juve in crescendo. Piace anche questo Sarri cartesiano, non più viziato dalle proprie idee, ma solo alla ricerca di una Juve che ha forse trovato.



              CorSera
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                Milan, il futuro di Giampaolo resta in bilico possibile un nuovo tecnico dopo la sosta

                Sono in corso valutazioni. Tradotto: si sta riflettendo sull’opportunità di cambiare. La sosta per le Nazionali offre la possibilità di ragionare sul da farsi senza farsi prendere dalla fretta

                Marco Giampaolo resta in bilico.La vittoria fortunosa sul Genoa non è bastata a convincere la dirigenza del Milan. Che chiedeva, oltre ai punti, una svolta nel gioco. Che non è arrivata. Il Diavolo resta nel tunnel, insieme ai suoi fantasmi. E a farne le spese potrebbe essere l’allenatore abruzzese.


                Valutazioni

                Sono in corso valutazioni. Tradotto: si sta riflettendo sull’opportunità di cambiare. La sosta per le Nazionali offre la possibilità di ragionare sul da farsi senza farsi prendere dalla fretta. Significa che per oggi, domenica, difficilmente ci saranno comunicazioni ufficiali. Maldini e Boban potrebbero quindi prendersi anche un paio di giorni per schiarirsi le idee. Ogni scenario a questo punto è possibile. Le alternative non abbondano, quindi non è da escludere che alla fine delle riflessioni si decida di continuare con Giampaolo. Una sorta di ultima chance, nella speranza che i tre punti di Genova abbiano riacceso la luce. Ma il fatto che non siano arrivare smentite da parte del club non induce all’ottimismo. Sono ore cruciali. In caso di esonero di Giampaolo, il nome più caldo resta quello di Rudi Garcia. Un identikit plausibile è quello di Claudio Ranieri. Gattuso e Spalletti sono opzioni più complesse.


                CorSera
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                  Roma. Paulo Fonseca e Pallotta contro l’arbitro: «Chi ha negato il gol, la Var?». «Stanco di questo schifo»

                  Il tecnico e il preparatore Nuno Romano espulsi dopo il fischio finale per aver assediato l’arbitro Massa: «Mi sono meritato il rosso, ma c’è da fare chiarezza sul gol annullato»

                  «Devo dire anzitutto che mi sono meritato l’espulsione, ma c’è da fare chiarezza sul gol annullato a Kalinic. I giocatori mi hanno detto che l’arbitro Massa aveva detto “no” al fallo e poi chi è intervenuto, la Var?». Lo ha detto l’allenatore della Roma, Paulo Fonseca, commentando ai microfoni di Sky il discusso episodio nel finale di Roma-Cagliari e le sue proteste dopo il fischio finale (Italy Photo Press) che l’hanno fatto allontanare dall’arbitro. Kalinic era andato a segno, ma con una spinta su Pisacane, finito addosso al portiere e poi uscito in barella con il collarino. Durante i minuti di attesa per i soccorsi, era arrivata la decisione di non convalidare la rete.

                  Sulla stessa lunghezza d’onda il ds Gianluca Petrachi: «Siamo molto, molto, molto amareggiati. È un dato di fatto intanto che alla Roma manca più di qualche rigore, vedi i casi di Bologna e Lecce. Oggi poi è stato assurdo. L’arbitro è stato indisponente, ha creato nervosismo in una partita tranquilla e, colmo dell’assurdo, ha annullato un gol di Kalinic che è impensabile non dare». Il dirigente ha anche rincarato la dose parlando di «partita falsata». «Con noi, poi non vanno mai a rivedere la Var».

                  A stretto giro di posta arrivano da Oltreoceano attraverso Twitter: «Stanco di questo schifo che ci costa le partite. Troppe volte quest’anno - tuona James Pallotta - Non sono sicuro di aver visto la stessa partita dell’arbitro. Incredibile, ancora una volta».

                  Intanto, la lotta sul campo lascia due feriti. Amadou Diawara, sostituito e in lacrime, ha riportato una lesione del menisco mediale del ginocchio sinistro e sarà operato lunedì mattina. Escluse, comunque, ben più gravi lesioni ai legamenti. Problemi anche per Edin Dzeko, che ha riportato la doppia frattura dello zigomo destro. Anche per lui intervento chirurgico lunedì. Per tutti e due i tempi di recupero sono da valutare



                  CorSera
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                    Massa è un arbitro mediocre, lo è sempre stato. Invece ho trovato ieri sera un Rocchi praticamente perfetto negli snodi delicati della partita. Si puo' discutere su qualche giallo da piazzare meglio ma pensando alla tensione e alla importanza del match tecnicamente non ha sbagliato niente.

                    Per quanto riguarda il campionato, l'Atalanta sembra avere tutta l'intenzione di replicare lo scorso anno: scippare a qualche grande piazza il posto in champions. Quindi attenzione all'Atalanta perchè va vista la classifica, non il nome...e dunque, chi concorre per l'alta classifica, deve sapere che con l'Atalanta sono dei big match.

                    Il Napoli non è in crisi ma certo mostra una crisetta in incubazione, come se bastasse poco per conclamarla. Ambiente nervoso, gioco improvvisamente sterile, che ha perso brillantezza. Che succede? Siccome pero' la crisetta capita adesso, ad ottobre, Ancelotti ha tutto il tempo per superarla e sistemare le cose.

                    La Lazio pare indirizzata al campionato solito, non riesce a fare due vittorie di fila. La Roma è falcidiata dagli infortuni e - pensano a Trigoria - dagli arbitri...pero' concretizza anche poco, segna poco. E' una squadra che potrebbe lottare per il quarto posto (dovrebbe battersela con l'Atalanta) ma per farlo Fonseca deve trovare un attacco soddisfacente ed una maggiore continuità di risultati: coi 3 punti i pareggi sono mezze sconfitte.
                    Last edited by Sean; 07-10-2019, 09:02:35.
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                      Mi permetto una piccola chiosa sui colori rossoneri.

                      Vi voglio ricordare che per i nostri sommi dirigenti Boban e Maldini quest'estate l'alternativa a Giampaolo era Di Francesco.

                      E' bene non scordarselo.

                      Poteva anche andare peggio.

                      PS: Donadoni come traghettatore fino a fine stagione, con possibilità di rinnovo in caso di risultati e gioco soddisfacenti farebbe così schifo?
                      No. Sarebbe perfetto.
                      E se le cose dovessero andare male pure con Donadoni si punta Ancelotti per giugno.









                      "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                      Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                      vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                      (L. Pirandello)

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                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Massa è un arbitro mediocre, lo è sempre stato. Invece ho trovato ieri sera un Rocchi praticamente perfetto negli snodi delicati della partita. Si puo' discutere su qualche giallo da piazzare meglio ma pensando alla tensione e alla importanza del match tecnicamente non ha sbagliato niente.

                        Per quanto riguarda il campionato, l'Atalanta sembra avere tutta l'intenzione di replicare lo scorso anno: scippare a qualche grande piazza il posto in champions. Quindi attenzione all'Atalanta perchè va vista la classifica, non il nome...e dunque, chi concorre per l'alta classifica, deve sapere che con l'Atalanta sono dei big match.

                        Il Napoli non è in crisi ma certo mostra una crisetta in incubazione, come se bastasse poco per conclamarla. Ambiente nervoso, gioco improvvisamente sterile, che ha perso brillantezza. Che succede? Siccome pero' la crisetta capita adesso, ad ottobre, Ancelotti ha tutto il tempo per superarla e sistemare le cose.

                        La Lazio pare indirizzata al campionato solito, non riesce a fare due vittorie di fila. La Roma è falcidiata dagli infortuni e - pensano a Trigoria - dagli arbitri...pero' concretizza anche poco, segna poco. E' una squadra che potrebbe lottare per il quarto posto (dovrebbe battersela con l'Atalanta) ma per farlo Fonseca deve trovare un attacco soddisfacente ed una maggiore continuità di risultati: coi 3 punti i pareggi sono mezze sconfitte.
                        Fai passare qualche oretta e vedrai che qualcosa si inventano

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                        • Sean
                          Csar
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                          • In piedi tra le rovine
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                          Ho ancora negli occhi la meravigliosa azione del secondo goal della Juventus, quegli splendidi e precisi passaggi prima dello smarcarsi di Higuain che infila in maniera netta, potente e precisa la difesa interista: una goduria dei sensi.

                          La differenza sul piano del gioco tra Juve e Inter è lì, ce la conferma lo stesso Conte: l'Inter per fare risultato deve andare sempre a "200 all'ora"...la Juve ha invece una tale varietà di interpreti (e di grandi star) che puo' sostenersi sulla pura tecnica...e questo in un campionato lungo potrà pesare, perchè difficile poi poter andare sempre a "200 all'ora" per 38 partite (più la champions).

                          Lo stesso problema si era evidenziato col Barcellona: non appena l'Inter è calata nel ritmo e nella intensità, il Barcellona ha preso il predominio e la maggiore tecnica e qualità degli interpreti hanno fatto il resto.

                          In queste settimane m'è toccato leggere di tutto, persino accostare, su di un titolo della Gazzetta, i nomi di Lukaku e Ronaldo, una blasfemia che non perdono, non si puo' perdonare...capisco il dover vendere un prodotto, il cercare di tenere vivo un interesse, ma non si puo' paragonare quei tizio lì alla massima star del football, al cannoniere di ogni tempo della champions (che ha vinto 5 volte) e al 5 volte pallone d'oro. Ci deve essere un senso non dico dell'etica, ma almeno del ridicolo.

                          Per il resto sarà un campionato lungo e battagliato. Chi pensava si potesse chiudere ad ottobre, forse non ne ha mai visto uno. I campionati si chiudono quando le foglie tornano a spuntare sui rami e non quando da quelli iniziano a cadere.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • Virulogo.88
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                            Esce sensi e tocca mettere quel brocco inguardabile di Vecino,la rosa è migliore dell'anno scorso ma non abbastanza per vincere, non c'è molto altro da dire
                            Originariamente Scritto da Pesca
                            lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                            • Sean
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                              Originariamente Scritto da Naturalissimo.88 Visualizza Messaggio
                              Esce sensi e tocca mettere quel brocco inguardabile di Vecino,la rosa è migliore dell'anno scorso ma non abbastanza per vincere, non c'è molto altro da dire
                              In una sola sezione di mercato non si puo' pensare di poter immettere forze sia tra i titolari che nelle "riserve" (se oggi ha ancora senso definire tali chi sta in panchina, dato che ormai le squadre giocano anche sfruttando i subentranti e le armi dei cambi).

                              Marotta è intervenuto con un grande colpo in difesa (Godin a zero) e poi in avanti (Lukaku, Sanchez...anche se avrebbe voluto Dzeko). In mezzo ha preso due giovani: Sensi (bravissimo) e Barella. Ecco, in mezzo avrei messo un altro colpo di livello, magari un parametro zero alla Godin o mi sarei tenuto Nainggolan.

                              Siamo sicuri che Nainggolan sarebbe stato impossibile da recuperare? Un discorsetto di Conte avrebbe magari aiutato. Gli ex titolari possono essere ottimi panchinari...a costo zero. E' anche così che si irrobustisce una panchina.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Sean
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                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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