Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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    Quella partita noi l'abbiamo vinta a tavolino.

    avete vinto sto kazzo sean
    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
    Originariamente Scritto da GoodBoy!
    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


    grazie.




    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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      avete vinto sto kazzo sean
      Riformulo: "che avremmo dovuto vincere a tavolino" (se il Coni non avesse porchettato).
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Milan-Napoli: probabili formazioni e dove vederla. Leao titolare, è il vice Ibra

        La squadra rossonera sembra rinata. E domenica sera ritrova l’ex Gattuso. Pioli suona la carica: «Noi abbiamo tanti leader». I partenopei puntano su Mertens

        Caro amico ti sfido. Rino Gattuso arriva per la prima volta da avversario a San Siro, dove è stato protagonista prima da giocatore vincendo tutto e poi da allenatore con un 6° e un 5° posto ottenuti in condizioni avverse, ma il suo vecchio Milan non può permettersi nostalgie e romanticismi: per quanto attardato in classifica, il Napoli è un concorrente diretto per la Champions. Batterlo stasera significherebbe piazzare un allungo forse decisivo verso l’obiettivo stagionale. Vincere servirebbe però anche per stare col fiato sul collo all’Inter, che corre forte, già, ma non si sa mai. Sono punti che pesano.

        Nella grande notte di Old Trafford, con quel pareggio che ai rossoneri è andato pure stretto, s’è finalmente rivisto il Diavolo del 2020: quello che fa la partita, che non si spaventa, che non arretra, che tiene la palla e che gioca per vincere. Già quattro giorni prima, nel 2-0 a Verona, s’erano notati segnali di netta ripresa: dopo il pareggio di Europa League con lo United, oggi serve il terzo indizio, quello che fa la prova. La fase critica sembra superata, ma stasera ne avremo la certezza: al Diavolo occorre continuità.

        I rossoneri giocheranno per ultimi, dopo Roma, Juventus e Inter: non è mai la condizione ideale, specie se gli altri fanno il pieno, ma in fondo questa squadra ha già dimostrato di non soffrire troppo la pressione, nonostante l’età media molto bassa dei suoi giocatori. Merito soprattutto di Stefano Pioli, uno che sa sempre trovare le parole giuste, sia quando c’è da azzeccare la chiave per affrontare una partita, sia quando c’è da motivare questo o quel giocatore. «Il mio Milan ha molti leader, questa è una delle sue forze» ha spiegato — orgoglioso — il tecnico rossonero, che nel corso di questa stagione ha dovuto fare i conti con un’emergenza continua. Rispetto a Manchester, dove i titolari assenti erano addirittura sei, oggi a San Siro dovrebbero recuperare almeno Calhanoglu, Rebic e Theo Hernandez. Niente da fare invece per Bennacer, Manduzkic, Ibra e Calabria.

        Significa che sarà ancora una volta un Milan pieno di riservisti, primo fra tutti Rafa Leao. Senza Ibra e senza Mandzo, è al giovane portoghese che il Diavolo deve per forza di cose aggrapparsi. Anche all’Old Trafford il ventunenne ci ha messo corsa e impegno, ha avuto il merito di conquistare il corner del pari, ma davanti alla porta ha sbagliato molto, troppo. Non è un centravanti, vero, in quella posizione è adattato, ma non segna da due mesi: l’ultima rete risale addirittura all’8 gennaio, al Torino. Pioli continua saggiamente a difenderlo in pubblico («deve migliorare nel riconoscere i tempi di gioco») ma in allenamento gli sta sotto. A breve, forse già giovedì in Europa League, tornerà Ibra: per Rafa stasera potrebbe essere davvero una grande occasione per lasciare il segno. Come lui, anche Gattuso stasera va in cerca del colpaccio. Che però non cambierà il suo destino: con De Laurentiis è rottura totale, a maggio sarà addio, questa è solo una tregua. I candidati per la successione sono Benitez, Sarri, Juric, Spalletti. Ma occhio a Fonseca.


        Probabili formazioni:
        Milan (4-2-3-1):
        G. Donnarumma; Dalot, Tomori, Kjaer, Theo Hernandez; Tonali, Kessie; Castillejo, Calhanoglu, Krunic; Leao
        Napoli (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Hysaj; Fabian Ruiz, Demme; Zielinski, Politano, Mertens; Insigne
        Arbitro:
        Tv: ore 20.45 Sky 201

        CorSera
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        sopra una sola teca di cristallo
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        forse, tra mille inverni
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        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Cagliari-Juventus, formazioni e dove vederla: Chiellini c'è, davanti Ronaldo e Kulusevski

          In Sardegna per tentare la volata: serve solo la vittoria. Assenti Ramsey, Demiral e Dybala. CR7 si sfoga dopo le critiche: «Il calcio ha memoria, conta solo rialzarsi»

          C’è ancora abbastanza Juventus per pensare a una volata scudetto all’ultimo respiro? Alla quartultima giornata i bianconeri ospitano il Milan, alla penultima sarà il turno dello scontro diretto con l’Inter: per arrivare a metà maggio ancora in corsa e per riscattare il flop europeo di martedì contro il Porto («Una bella botta» sintetizza Andrea Pirlo) c’è solo una strada, ovvero provare a vincere sempre, per mettere pressione a chi sta davanti e per mostrare con i fatti — e non solo a parole — che sta nascendo qualcosa di nuovo. E, possibilmente per la Juve, di duraturo.

          Insomma, in tanti, a partire dall’allenatore, devono dimostrare di essere all’altezza della situazione: Pirlo ha il potere di «normalizzare» anche le sconfitte più pesanti come quella in Champions, ha già incassato la conferma del presidente Agnelli «per un progetto appena cominciato», ma deve comunque dare dei segnali, a partire dalla delicata trasferta di Cagliari. Di fronte c’è una squadra risollevata dalla cura Semplici, con 7 punti ottenuti in 3 partite, e soprattutto con quella fame atavica di chi è nel pieno della lotta per la salvezza.

          Per adesso la continuità di risultati è un concetto del tutto teorico in casa bianconera: nelle ultime due esibizioni, quella intensa e vincente contro la Lazio e quella tra illusioni e delusioni contro il Porto, c’è una discreta sintesi del volto migliore di Madama, ma anche del lato oscuro della sua forza: «Dobbiamo ripartire con grande voglia di dimostrare che siamo la Juventus e possiamo giocarci il campionato fino all’ultima partita — sottolinea il tecnico —. Dipenderà da noi, siamo tutti convinti di questo. Dai momenti di grande tristezza tireremo fuori il meglio».

          Ronaldo è sicuramente triste, anche perché è arrivato troppo stanco all’appuntamento con la sua amata Champions: ha dovuto giocare sempre a causa delle troppe assenze in attacco, un reparto che poteva essere rinforzato a gennaio. In Spagna sono sicuri: «Ronaldo vuole il Real», titolano i quotidiani sportivi. E lui dopo tre giorni di silenzio torna a comunicare con un lungo messaggio un po’ sibillino nella seconda parte, nel senso che a Madrid è stato interpretato come un afflato nostalgico verso la sua ex squadra.

          «Non è tanto importante quante volte cadi nella vita — sottolinea CR7, — ma piuttosto quanto velocemente e più forte ti rimetti in piedi. I veri campioni non si spezzano mai! Siamo già proiettati sul match contro il Cagliari, sulla corsa per la lotta in campionato, per la finale di Coppa Italia e in tutto quello che possiamo ancora ottenere da questa stagione. È vero che il passato appartiene ai musei (direi!), ma per fortuna il calcio ha memoria… e anche io! La storia non può essere cancellata, viene scritta ogni giorno con resilienza, spirito di squadra, tenacia e tanto duro lavoro. E quelli che non lo capiscono, non raggiungeranno mai la gloria e il successo».

          La storia minima del campionato si scrive anche a Cagliari. Con Chiellini, ma senza Ramsey, Demiral e sempre senza Dybala: «Lo rivedremo dopo la sosta — chiosa Pirlo, che ha perso l’argentino il 10 gennaio —. La sua è una grossa assenza». Di quelle che condizionano una stagione.

          Cagliari (3-5-2): Cragno; Ceppitelli, Godin, Rugani; Zappa, Marin, Nainggolan, Duncan, Nandez; Simeone, Joao Pedro. All. Semplici
          Juventus (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Danilo; McKennie, Arthur, Rabiot, Chiesa; Kulusevski, Ronaldo. All. Pirlo.
          Arbitro: Calvarese.
          Tv: ore 18, Sky.

          CorSera
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            Torino-Inter, formazioni e dove vederla. C’è Gagliardini titolare

            Conte squalificato non sarà in panchina, al suo posto Stellini. Eriksen con la squadra ma non parte dall’inizio. Nicola recupera Belotti, ma dovrebbe iniziare la coppia Verdi-Zaza

            L’Inter cerca una via di fuga, il Torino anche. Le due però vivono in mondi paralleli. Antonio Conte ha un unico problema, continuare a spingere al massimo i motori di una nave lanciata verso lo scudetto e decisa a infilare l’ottava vittoria consecutiva. Davide Nicola ha invece bisogno di ossigeno per riprendersi dopo la sconfitta di Crotone, mettersi alle spalle i tanti problemi creati dal Covid e iniziare nel migliore dei modi contro i nerazzurri un trittico che in settimana proporrà sfide intense con Sassuolo e Samp.


            Conte se la vedrà dalla tribuna, dovendo scontare un turno di squalifica, Nicola sarà invece lì in campo e ha le idee chiare su quel che occorre. «Servirà una squadra sfacciata e tosta: l’Inter lascia pochi punti per strada, ma noi ne abbiamo bisogno».

            Un’impresa farli, i nerazzurri con le squadre della parte destra della classifica sono spietati. Tra andata e ritorno contro i club dall’undicesimo al ventesimo posto hanno sempre vinto, con le eccezioni dei pareggi con Parma e Udinese.

            Nicola avrà un Belotti in più, anche se il centravanti dovrebbe partire dalla panchina. Per le punte del Toro non sarà semplice impegnare una difesa tornata granitica, con appena due gol incassati nelle ultime nove uscite. La serie dei numeri record porta a pensare a un’Inter non scalfibile, ma Torino è stato sempre un campo ostico. Il divieto di sosta è già in bella vista nello spogliatoio di Conte, deciso a capitalizzare al massimo il calendario, per provare a staccare pure il Milan, impegnato nel difficile confronto con il Napoli.

            Il Torino deve chiudersi a doppia mandata se vuole tentare di reggere l’urto. L’Inter è una macchina sparagol, ha il miglior attacco del campionato (63 reti) e soltanto in una partita è rimasta senza segnare in questo campionato: lo 0-0 di Udine. Chi il gol vuole ritrovarlo è Lautaro. L’argentino ha nel Torino una delle sue vittime preferite, gli ha segnato nelle ultime tre sfide.

            Proprio dalla partita d’andata contro il Torino è nata la nuova Inter. Era alla vigilia del match di ritorno di Champions con il Real Madrid, poi perso. I nerazzurri superarono i granata dopo essere andati sotto di due reti. Fu la prima di otto vittorie consecutive: da lì partì la cavalcata.

            Da tempo Conte ha ridotto al minimo le rotazioni e al solito ci sarà un solo cambio: Gagliardini per Eriksen. Il danese in settimana aveva ricevuto una botta al ginocchio, è comunque con la squadra, probabile l’utilizzo a gara in corso. Per il resto gli uomini sono gli stessi, con Lukaku a guidare l’attacco per sfondare il muro granata.

            Il momento in campo è esaltante e pure fuori iniziano a intravedersi spiragli di sole. La trattativa tra il fondo americano Fortress e Suning va avanti bene e potrebbe chiudersi entro marzo. L’idea è un finanziamento da 250 milioni in due tranche, il progetto permetterebbe alla famiglia Zhang di restare in carica e scollinare così il momento più duro. E magari a fine stagione festeggiare lo scudetto.


            Probabili formazioni
            Torino (3-5-2): 1 Sirigu; 5 Izzo, 4 Lyanco, 3 Bremer; 27 Vojvoda, 7 Lukic, 38 Mandragora, 10 Gojak, 29 Murru; 24 Verdi, 11 Zaza. All.: Nicola
            Inter (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 De Vrij, 95 Bastoni; 2 Hakimi, 23 Barella, 77 Brozovic, 5 Gagliardini, 14 Perisic; 9 Lukaku, 10 Lautaro. All.: Conte (in panchina Stellini)
            Arbitro: Valeri
            Tv: ore 15 Sky

            CorSera
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              Roma, lettera alla Lega: "Ingiusto vantaggio al Napoli"

              Una presa di posizione fortissima dopo il rinvio di Juve-Napoli, inizialmente calendarizzata a 4 giorni dalla sfida tra giallorossi e azzurri all'Olimpico. Il club chiede di conoscere tempi delle richieste e motivazioni. E lancia il sasso: "Rinviate anche Roma-Napoli"

              La Roma dichiara guerra alla Lega Serie A. Il rinvio di Juve-Napoli, inizialmente in calendario 4 giorni prima di Roma-Napoli e poi posticipata su richiesta dei due club al 7 aprile, ha prodotto una reazione energica della società giallorossa. Che denuncia, con parole fortissime: “Decisione assunta con il solo intento di fornire un ingiusto (quanto pacifico) vantaggio al Napoli a discapito della Roma con evidente condizionamento del regolare esito del campionato”.


              La lettera, due pagine, firmata dall'ad Guido Fienga, è stata inviata al presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino, all’ad Luigi De Siervo e al capo delle competizioni Andrea Butti. La Roma aveva provato a far valere le proprie ragioni a voce, chiedendo le motivazioni della decisione. Senza riuscirci, anzi. E così ha scritto: partendo dal riconoscere che il presidente di lega può disporre la variazione di data di una gara ufficiale a seguito di richiesta di una o entrambe le società. Ma contesta, nello specifico, la tempistica, ricordando che le richieste devono essere formulate per iscritto almeno 15 giorni prima della data nella quale dovrebbe disputarsi la gara di campionato. Difficile sia successo, visto che l’eliminazione della Juve, che ha aperto la possibilità di giocare il 7 aprile è avvenuta soltanto martedì. In più, il club chiede di conoscere le "idonee motivazioni di interesse sportivo che, come noto, devono essere alla base della Vostra disposizione di rinvio in deroga" dietro la decisione. Per la Roma ce ne è una sola: "quella implicita di favorire il calendario del Napoli".

              Per questo la Roma sfodera toni durissimi, all’indirizzo dei vertici della Lega. “State sollevando il Napoli dall’impegno di giocare la partita contro la Juventus, già ufficialmente calendarizzata il 17 marzo, consentendogli un maggior tempo di preparazione della successiva partita contro la Roma ed un risparmio dei suoi giocatori (alcuni dei quali peraltro sotto diffida) mentre, come vi è noto, la stessa Roma è impegnata il 18 marzo nella partita serale di Europa League a Kiev, in Ucraina, con ritorno previsto nella tardissima notte tra giovedì e venerdì. Tutto ciò, peraltro, senza avere la possibilità di giocare il lunedì a causa della finestra Uefa”.

              Inevitabile, quindi, chiedere “opportuni provvedimenti correttivi”, riservandosi “ogni azione a tutela della società, degli azionisti e dei nostri tifosi”. Per poi sposare una proposta lanciata dai tifosi sui social network e attraverso una nota radio cittadina, Teleradiostereo, con l’hashtag #rinviateRomaNapoli: “In via subordinata – si legge infatti – formuliamo sin d’ora formale richiesta di posticipazione, a data da destinarsi, della gara Roma-Napoli”. Dalla Lega Serie A fanno sapere che "tutto è stato fatto nel pieno rispetto dello statuto". Certo resta il guanto di sfida del club di Friedkin: una presa di posizione fortissima. Che sancisce ancora di più la frattura tra la società giallorossa e l’asse Agnelli-De Laurentiis, con Lotito tra gli oppositori del fronte dei giallorossi sulle questioni che riguardano sia i diritti tv che l’ingresso di fondi di investimento nella Lega.

              Una presa di posizione fortissima dopo il rinvio di Juve-Napoli, inizialmente calendarizzata a 4 giorni dalla sfida tra giallorossi e azzurri all'Olimpico.…
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                DOMENICA 14 MARZO
                12:30 Bologna-Sampdoria
                15:00 Parma-Roma
                15:00 Torino-Inter
                18:00 Cagliari-Juventus
                20:45 Milan-Napoli
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                  oggi mi è stato notificato un provvedimento ASL
                  ma visto che ho firmato un protocollo con dei miei amici secondo cui possiamo comunque andare in giro a porcheggiare abbiamo deciso di andare in giro
                  sti kazzi dell asl!!!
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                  parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
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                  ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                  grazie.




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                  • CRI PV
                    Mufasa
                    • Nov 2007
                    • 7407
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                    • esperto a 360°
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                    Kurt finiscila di renderti ridicolo

                    È morto Marvin hagler
                    Un grandissimo
                    Rip

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                    • Sean
                      Csar
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                      Il protocollo era stato firmato da tutti i presidenti e preconfezionato con l'approvazione del CTS e del ministero della sanità, dunque non proprio una cosa tra amici.

                      Inoltre, il Napoli aveva 2 positivi...e con quel numero di positivi hanno giocato tante, diciamo tutte le squadre. L'unico caso pallidamente approvabile è quello del Torino che non è andato a Roma con 9 positivi e focolaio in atto.
                      ...ma di noi
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                      • sylvester
                        Bodyweb Senior
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                        Marvin Hagler
                        Rip.









                        "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                        Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                        vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                        (L. Pirandello)

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                        • sylvester
                          Bodyweb Senior
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                          Vediamo se il gallo belotti fa un regalino alla.sua squadra del cuore...
                          Anche se difficile....









                          "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                          Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                          vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                          (L. Pirandello)

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                          • Steel77
                            Super Moderator
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                            Originariamente Scritto da RIEMPITEMELO Visualizza Messaggio
                            oggi mi è stato notificato un provvedimento ASL
                            ma visto che ho firmato un protocollo con dei miei amici secondo cui possiamo comunque andare in giro a porcheggiare abbiamo deciso di andare in giro
                            sti kazzi dell asl!!!
                            sembri sebix

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                            • topscorer
                              Banned
                              • Oct 2012
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                              • Paradiso Scampia
                              • Send PM

                              Leggo che oggi è andata al contrario di come va di solito, gli altri hanno giocato e il BFC ha fatto gol.
                              Di solito il Bologna gioca e gli altri vincono.
                              Sport cinico il football.
                              Originariamente Scritto da BLOOD black
                              per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

                              Commenta

                              • Fabi Stone
                                Bodyweb Senior
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                                Comunque è scritto.
                                Fai na cazz0 de lettera de lamentele e bla bla bla...
                                Stai a perde a Parma.
                                Te devi fa li cazz1 tuaaaaaaaa!!!

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