Bayern, la forza della tradizione. Lazio, errori imperdonabili
Lazio-Bayern 1-4. Prima cosa, il risultato è una sorpresa. Tutti sapevamo che c'è differenza tra le due squadre, ma non 3 gol di scarto. Questa partita dimostra quanto sia importante avere tradizione in Champions League: giocarla tutti gli anni e qualche volta vincerla. Però poi c'è da analizzare la partita, tecnicamente e tatticamente. La Lazio paga un errore gravissimo, tecnico e nella scelta della giocata, di Musacchio. Un giocatore mandato via dal Milan, dove non ha brillato, e la Lazio con lui non va a stare meglio. Da quel momento in poi diventa una sequela di scelte sbagliate, e il Bayern fa vedere la sua personalità, la capacità di saper cogliere ogni situazione e volgerla a proprio favore. Ha giocatori velocissimi, tecnicamente molto bravi, fa l'uno contro uno in ogni zona del campo, ha un portiere che fa il libero. Insomma, un'Atalanta in grande.
La partita è finita in un quarto d'ora. Poi in qualche maniera la Lazio ha tentato di reagire, ma dentro di loro i giocatori sapevano che il risultato a quel punto era di non prenderne otto. Peccato, perché Correa e soprattuto Luis Alberto avevano le carte in regola per mettere in difficoltà i difensori del Bayern. Invece niente. Ora speriamo nell'Atalanta, che vivrà lo stesso problema della Lazio: Il Real è rimaneggiato, ma ha tradizione e personalità.
Lazio-Bayern 1-4. Prima cosa, il risultato è una sorpresa. Tutti sapevamo che c'è differenza tra le due squadre, ma non 3 gol di scarto. Questa partita dimostra quanto sia importante avere tradizione in Champions League: giocarla tutti gli anni e qualche volta vincerla. Però poi c'è da analizzare la partita, tecnicamente e tatticamente. La Lazio paga un errore gravissimo, tecnico e nella scelta della giocata, di Musacchio. Un giocatore mandato via dal Milan, dove non ha brillato, e la Lazio con lui non va a stare meglio. Da quel momento in poi diventa una sequela di scelte sbagliate, e il Bayern fa vedere la sua personalità, la capacità di saper cogliere ogni situazione e volgerla a proprio favore. Ha giocatori velocissimi, tecnicamente molto bravi, fa l'uno contro uno in ogni zona del campo, ha un portiere che fa il libero. Insomma, un'Atalanta in grande.
La partita è finita in un quarto d'ora. Poi in qualche maniera la Lazio ha tentato di reagire, ma dentro di loro i giocatori sapevano che il risultato a quel punto era di non prenderne otto. Peccato, perché Correa e soprattuto Luis Alberto avevano le carte in regola per mettere in difficoltà i difensori del Bayern. Invece niente. Ora speriamo nell'Atalanta, che vivrà lo stesso problema della Lazio: Il Real è rimaneggiato, ma ha tradizione e personalità.
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