La Juventus batte il Crotone 3-0 con una doppietta di Ronaldo e il terzo gol di McKennie. Ronaldo gioca per tener testa all’incalzare di Lukaku e partite come questa servono soprattutto a incrementare il bottino. Niente riposo dunque. Dopo due sconfitte pesanti, che avevano messo in discussione tutto il lavoro di Pirlo e seminato molti dubbi e incertezze sulla stagione della nuova filosofia bianconera, arriva così una vittoria dovuta, facile e scontata contro l’ultima in classifica ma che spinge di nuovo la Juventus verso l’alto. Se vincesse anche il recupero con il Napoli, la Juve sarebbe a -1 dal Milan e -5 dall’Inter prima in classifica. Se riuscirà a mantenere i distacchi poi avrà i confronti diretti nel mese di maggio proprio alla chiusura del campionato. Insomma non sarà una bella Juve e l’Inter oggi è sicuramente favorita, ma prima di veder tramontare lo scudetto ce ne vuole
Juventus – Crotone 3-0: la sfida di Ronaldo
Non c’è un motivo ordinario perché Ronaldo giochi Juventus – Crotone. Se Pirlo ritiene che Buffon possa strappare un gettone di presenza per arricchire il suo smisurato bottino di presenze in serie A, altrettanto potrebbe fare con Ronaldo che non ha 43 anni ma appena 36 e va comunque conservato come una porcellana cinese. E però Ronaldo non fa gol da tre partite, le ultime uscite non sono state entusiasmanti, anzi, e soprattutto c’è un Lukaku che incalza. E che addirittura si permette di urlare in campo dopo aver fatto gol nel derby una frase che è una sfida: “I’m the fucking best! Io, io te l’ho detto, *****!”.
Ecco dietro quei due gol abbastanza facili al Crotone c’è un po’ tutto questo, c’è un Ronaldo che vuol fare cassa e soprattutto risalire insieme alla Juventus. Che è in forte difficoltà, fatica a trovare se stessa, combatte non solo contro le avversità di una stagione complicata ma anche certi pregiudizi che è duro sconfiggere più dell’ Inter stessa in campionato. Il più pesante è quello che sostiene che con Allegri o anche Sarri stesso in panchina la Juventus avrebbe dieci punti in più in classifica. E dunque sarebbe in piena lotta scudetto. Una teoria che non ha alcun fondamento assoluto, scientifico, ragionevole ma tutto sommato nemmeno altrettanto smontabile e smentibile, soprattutto infida a tal punto da seminare il dubbio: è se fosse davvero così?
Nel dubbio non resta che raccattare vittorie e punti lì dove è possibile, e criminale buttarli via, la Juventus non può permettersi di passare serenamente attraverso due sconfitte consecutive come quelle di Napoli e Porto. Lo stesso Pirlo, del resto, ammette come la Juve oggi giochi con molta ansia addosso, e non le riesca di giocare in scioltezza. Inoltre non può lasciare, la Juve, che si dica che il suo attacco – quello dove gioca una superstar come Ronaldo – è fiacco e non all’altezza delle sue rivali più dirette (Inter, Milan, Roma, Atalanta e Napoli hanno fatto più dei suoi 44 gol…), e soprattutto la Juventus non può mai abdicare allo scudetto finché matematica non vi separi.
No, non è una bella Juve, l’ Inter oggi è superiore in gioco e rendimento e forse davvero il non dover partecipare a una Coppa può essere un vantaggio. Penso sempre che se le partite europee le vinci, la carica che ti danno non ha eguali. Ci sono critici comunque che sanno tirar fuori dieci pagine di quello che non va nella Juve, di disamine tecniche e tattiche, di analisi di giocatori, e soprattutto centrocampisti, non all’altezza: Bentancur non è andato al rogo ma poco ci manca, perché quel passaggio indietro al portiere trattasi comunque di eresia calcistica. Ed è, a oggi, il simbolo di una Juve involuta e forse davvero a fine ciclo. Forse…
Però i tre punti presi al Crotone ultimo in classifica valgono quanto gli altri, e fanno 45, c’è la famosa gara col Napoli da giocare e potrebbero essere 48: cioè uno meno del Milan, e cinque meno dell’ Inter. Con cui la Juve giocherà proprio in pieno maggio a chiusura di campionato (giornate 35 e 37). Prima che lo scudetto tramonti oltre l’orizzonte ce ne vuole…
Juventus – Crotone 3-0: la sfida di Ronaldo
Non c’è un motivo ordinario perché Ronaldo giochi Juventus – Crotone. Se Pirlo ritiene che Buffon possa strappare un gettone di presenza per arricchire il suo smisurato bottino di presenze in serie A, altrettanto potrebbe fare con Ronaldo che non ha 43 anni ma appena 36 e va comunque conservato come una porcellana cinese. E però Ronaldo non fa gol da tre partite, le ultime uscite non sono state entusiasmanti, anzi, e soprattutto c’è un Lukaku che incalza. E che addirittura si permette di urlare in campo dopo aver fatto gol nel derby una frase che è una sfida: “I’m the fucking best! Io, io te l’ho detto, *****!”.
Ecco dietro quei due gol abbastanza facili al Crotone c’è un po’ tutto questo, c’è un Ronaldo che vuol fare cassa e soprattutto risalire insieme alla Juventus. Che è in forte difficoltà, fatica a trovare se stessa, combatte non solo contro le avversità di una stagione complicata ma anche certi pregiudizi che è duro sconfiggere più dell’ Inter stessa in campionato. Il più pesante è quello che sostiene che con Allegri o anche Sarri stesso in panchina la Juventus avrebbe dieci punti in più in classifica. E dunque sarebbe in piena lotta scudetto. Una teoria che non ha alcun fondamento assoluto, scientifico, ragionevole ma tutto sommato nemmeno altrettanto smontabile e smentibile, soprattutto infida a tal punto da seminare il dubbio: è se fosse davvero così?
Nel dubbio non resta che raccattare vittorie e punti lì dove è possibile, e criminale buttarli via, la Juventus non può permettersi di passare serenamente attraverso due sconfitte consecutive come quelle di Napoli e Porto. Lo stesso Pirlo, del resto, ammette come la Juve oggi giochi con molta ansia addosso, e non le riesca di giocare in scioltezza. Inoltre non può lasciare, la Juve, che si dica che il suo attacco – quello dove gioca una superstar come Ronaldo – è fiacco e non all’altezza delle sue rivali più dirette (Inter, Milan, Roma, Atalanta e Napoli hanno fatto più dei suoi 44 gol…), e soprattutto la Juventus non può mai abdicare allo scudetto finché matematica non vi separi.
No, non è una bella Juve, l’ Inter oggi è superiore in gioco e rendimento e forse davvero il non dover partecipare a una Coppa può essere un vantaggio. Penso sempre che se le partite europee le vinci, la carica che ti danno non ha eguali. Ci sono critici comunque che sanno tirar fuori dieci pagine di quello che non va nella Juve, di disamine tecniche e tattiche, di analisi di giocatori, e soprattutto centrocampisti, non all’altezza: Bentancur non è andato al rogo ma poco ci manca, perché quel passaggio indietro al portiere trattasi comunque di eresia calcistica. Ed è, a oggi, il simbolo di una Juve involuta e forse davvero a fine ciclo. Forse…
Però i tre punti presi al Crotone ultimo in classifica valgono quanto gli altri, e fanno 45, c’è la famosa gara col Napoli da giocare e potrebbero essere 48: cioè uno meno del Milan, e cinque meno dell’ Inter. Con cui la Juve giocherà proprio in pieno maggio a chiusura di campionato (giornate 35 e 37). Prima che lo scudetto tramonti oltre l’orizzonte ce ne vuole…
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