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Se non si sa contenere, se ne stia a casa invece di andare allo stadio e fare la figura della vajassa di fronte al mondo intero.
Dio santo, ma non si rende conto del cognome che porta?
Originariamente Scritto da Sean
mò sono cazzi questo è sicuro.
Originariamente Scritto da bertinho7
ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo
Caro Steel, che ti dicevo??
Chistu ci vuali manciari....
Palermo in vendita: la base d’asta è 15 milioni di euro.
PALERMO – “Il Palermo è in vendita e c’è anche la base d’asta su cui trattare: 15 milioni di euro, e per Mirri l’opzione di mantenere la gestione della pubblicità per 4 anni”.
Se non si sa contenere, se ne stia a casa invece di andare allo stadio e fare la figura della vajassa di fronte al mondo intero.
Dio santo, ma non si rende conto del cognome che porta?
Quando c'è conte di mezzo dovrebbe starsene a casa.
Agnelli è un pò irruento. D'altro canto Conte non è un santo, anche se nei post partita veste sempre i panni di quello che se c'era dormiva.
Avrebbero potuto rispondergli Paratici o Nedved, ma è con Agnelli che non scorre buon sangue...e stavolta è uscito quanto trattenuto da probabilmente quella estate del'14, quando Conte sparì lasciando la squadra campione d'Italia senza guida tecnica dalla sera alla mattina.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Quando c'è conte di mezzo dovrebbe starsene a casa.
I rapporti tra i due non sono buoni, questo è noto.
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Doveva liquidarlo con una battuta pacata e in grande stile davanti alle telecamere.
Comunque Conte è il personaggio più patetico che la Serie A abbia mai avuto negli ultimi 10 anni , incredibile.
Quella è la campana di Conte. Bisognerebbe sentire anche l'altra.
Su alcune tv hanno detto che Conte avrebbe mostrato il dito medio alla panchina: da lì l'irruenza verbale di Agnelli, replicata poi a fine partite all'indirizzo di Conte (Agnelli gli avrebbe detto: "stai zitto coglione").
La frase: "Mettilo nel kulo il dito coglione"
Cosa dice? Dall'interpretazione del labiale sembra pronunciare: "Zitto coglione". È la prima versione che alimenta subito il tam tam sui social, in particolare dei tifosi bianconeri che non hanno mai perdonato a Conte il modo in cui lasciò la squadra e poi il trasferimento all'Inter. Ma nella frase scandita sembra dire anche dell'altro: "Mettilo nel kulo il dito coglione".
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Doveva liquidarlo con una battuta pacata e in grande stile davanti alle telecamere.
Comunque Conte è il personaggio più patetico che la Serie A abbia mai avuto negli ultimi 10 anni , incredibile.
Per fare le battute bisogna anche esserci tagliati...e Andrea non ha il savoir faire, e il sovrano distacco, dello zio.
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La questione della pubblicità mi sembra sia stata smentita. Ad ogni modo 15 mln mi sembrano troppi
Quando c'è conte di mezzo dovrebbe starsene a casa.
Sono troppi assolutamente..
Tra l'altro base d'asta..[emoji1787][emoji1787][emoji1787]
Viri stu fango..
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Se non si sa contenere, se ne stia a casa invece di andare allo stadio e fare la figura della vajassa di fronte al mondo intero.
Dio santo, ma non si rende conto del cognome che porta?
La Juventus in finale di Coppa Italia, le basta un brutto 0-0 contro un’Inter spenta, poco coraggiosa e che non ci ha quasi mai provato. Isolati e fuori partita Lukaku e Lautaro, Conte ha tenuto il freno tirato alla squadra per paura di incassare un gol in contropiede e uscire subito dalla partita, ma alla fine non ha impensierito mai la Juventus. Partita più dura fuori che dentro al campo: pesante il litigio e lo scambio di insulti con Agnelli. La Juve di Pirlo intanto continua a fare ottime prestazioni difensive e ottiene le migliori occasioni con Ronaldo. Dopo la Champions e l’Europa League perduta addio anche alla Coppa Italia, alla squadra di Conte resta la chance scudetto. Ma per vincerlo servirà una squadra molto più quadrata e determinata. La Juve va in finale di Coppa Italia come lo scorso anno, piano piano Pirlo sta cominciando a ottenere i risultati e la sua Juve adesso ha un’anima.
La Juve va in finale di Coppa Italia, all’ Inter resta solo la chance scudetto. Uno 0-0 molto povero e brutto – ma per colpa soprattutto dell’ Inter, diciamolo subito – che provoca conseguenze ed effetti importanti. Sappiamo adesso che la Juventus non è più solo un esperimento, un laboratorio di calcio nuovo e spettacolare – anzi, questo al momento non si direbbe proprio… – sappiamo che dopo sei mesi è una squadra che ha un’anima, una forza interiore, un gruppo di giocatori determinati a fare qualcosa di importante. Non una squadra perfetta o particolarmente spettacolare, ma sicuramente una Juve in grado di continuare a vincere e tagliare traguardi. Anzi, se è per questo, il fatto che abbia vinto la Supercoppa e che sia appunto in finale di Coppa Italia ci dice che questo processo di continuità col passato è già cominciato e pare essere ora anche abbastanza promettente.
La Juve è in corsa su tutti i traguardi. Il progresso più importante in realtà è un ritorno al passato, la chiusura della difesa, ma su un impianto di squadra più adeguato ai tempi – “Giochiamo con un 4-4-2 in fase difensiva, e cambiamo a seconda delle occasioni quando attacchiamo” dice Pirlo – e con Ronaldo là davanti. Che anche nella serata in cui non si vede un gol è comunque quello che ci va più vicino impegnando un paio di volte seriamente Handanovic. Cosa che, dall’altra parte, né Lukaku né Lautaro hanno fatto.
L’aver strappato la qualificazione all’ Inter di Conte e Marotta ha dato particolare soddisfazione alla Juve, in un clima da corrida più fuori che dentro il campo – anzi la partita è stata regolarissima – con gestacci e litigi durante e alla fine con Andrea Agnelli e Antonio Conte, un tempo sodalizio eccezionale, protagonisti. Anzi, a esser pignoli visto soprattutto un Conte litigioso con tutti: battibeccare con Bonucci e fare fuoco e fiamme per un fallo da rigore su Lautaro che non c’era e ben giudicato dall’arbitro. Le vecchie storie, si sa, non finiscono sempre bene e la ruggine rimasta è ben evidente.
L’ Inter si è tesa da sola la sua trappola, pur essendo arrivata a Torino con un risultato che la svantaggiava ma niente affatto compromesso, e tutto sommato ribaltabilissimo, ha giocato col freno tirato per paura di prendere gol in contropiede e finire subito lì la sua avventura. Un classico. Quando l’ Inter ha deciso che doveva accelerare né Lukaku, né Lautaro hanno risposto. Praticamente assenti. L’ Inter ha giocato una partita che doveva vincere per forza senza sostanzialmente mai tirare in porta.
Resta all’Inter adesso la chance scudetto, che comunque non è poco. E’ pur sempre un jolly molto pesante. Da oggi in avanti l’ Inter e Conte avranno in testa solo il campionato e lo scudetto. La Juve e il Milan avranno anche le Coppe. Può essere un vantaggio. Bisogna vedere come reagirà l’allenatore, se anche solo inconsciamente il gruppo si costruirà degli alibi, quale quello della crisi societaria e della ricerca affannosa di un acquirente sul mercato finanziario. Di certo gli obbiettivi mancati dall’Inter di Conte cominciano a lasciare scorie difficili da smaltire.
Non è, a oggi, un’ Inter fallimentare ma la storia è ancora tutta da scrivere. Per adesso però con la Juve che teoricamente può fare l’en plein, la storia sta tornando lì dove è cominciata.
COPPA ITALIA 2020-2021 SEMIFINALI DI RITORNO Martedì 9 febbraio 2021 JUVENTUS - INTER 0-0 (and. 2-1) Juventus (4-2-3-1): Buffon - Danilo, Demiral, De Ligt, Alex Sandro - Bentancur, Rabiot - Cuadrado (82' Chiellini), Kulusevski (87' Chiesa), Bernardeschi (62' McKennie), - Ronaldo. Inter (3-5-2): Handanovic - Skriniar, De Vrij, Bastoni (65' Kolarov) - Hakimi, Barella, Brozovic, Eriksen (65' Sensi), Darmian (58' Perisic) - Lukaku, Lautaro. Arbitro: Mariani (Var, Valeri) Note - Ammoniti: 13' Darmian, 25' Alex Sandro, 65' Perisic, 73' Brozovic, *** Mercoledì 10 febbraio 2021 ATALANTA - NAPOLI *** SEMIFINALI ANDATA Mercoledì 3 febbraio 2021 NAPOLI - ATALANTA 0-0 Napoli (3-4-2-1): Ospina - Maksimovic, Manolas, Koulibaly - Di Lorenzo, Bakayoko, Demme (66' Elmas), Hysaj - Politano (66' Petagna), Insigne (69' Zielinski) - Lozano (82' Osimehen). Atalanta (3-4-1-2): Gollini - Toloi, Romero, Djimsiti - Mahele, De Roon, Freuler, Gosens - Pessina (73' Pasalic) - Zapata (80' Lammers), Muriel (73'
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Martedì 9 febbraio 2021 JUVENTUS – INTER 0-0 (and. 2-1)
Mercoledì 10 febbraio 2021
ATALANTA – NAPOLI
FINALE COPPA ITALIA 2020-2021
JUVENTUS – Vincente di ATALANTA-NAPOLI
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Pirlo: "Allegri è il mio riferimento? Che venga accostato a lui mi fa solo che molto piacere, se devo vincere quello che ha vinto lui chiamatemi pure allegriano"
Conte: "Battibecco con Agnelli? Fonti della Juventus dovrebbero dire la verità, il quarto uomo dovrebbe aver sentito. Ci vuole più sportività e più rispetto per chi lavora".
Conte: "Obbligati a vincere lo scudetto? Cerchiamo di lavorare e guardare in alto. Ancora non ci siamo, si sbaglia, si impara, si ricomincia. L'Inter oggi ha ritrovato credibilità e mette timore agli avversari"
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Juventus-Inter, tra Agnelli e Conte finisce a parolacce
Lo scambio iniziato già all'intervallo. Il tecnico nerazzurro avrebbe rivolto un gestaccio dalla panchina, a fine partita poi il labiale del presidente bianconero in tribuna: "Vaff... cogl... stai zitto"
Le polemiche dopo una sfida tra Juventus e Inter non mancano mai. Le telecamere subito dopo la fine della semifinale di Coppa Italia allo Stadium hanno inquadrato il presidente bianconero Andrea Agnelli mentre scendeva, furioso, le scale della tribuna. Il labiale è piuttosto chiaro: "Vaff... stai zitto ora cogl...", sembra dire Agnelli rivolto verso il campo.
Lo sfogo era probabilmente diretto ad Antonio Conte: tra i due all'intervallo, secondo una prima ricostruzione, c'era stato già un scambio piuttosto acceso. Il tecnico nerazzurro, secondo la Juve, avrebbe fatto il dito medio rivolto verso la tribuna accompagnandolo con una parolaccia. Destinatari lo stesso Agnelli e il vicepresidente Nedved.
Nel dopo partita, parlando ai microfoni della Rai, Conte ha poi detto: "Non c'è niente da dire, bisognerebbe che ci fosse più sportività e rispetto per chi lavora. Le fonti della Juventus dovrebbero dire la verità, penso che il quarto uomo abbia sentito e visto cosa è successo per tutta la partita - ha aggiunto ai microfoni Rai Sport - Bisognerebbe essere più educati".
Lo scambio iniziato già all'intervallo. Il tecnico nerazzurro avrebbe rivolto un gestaccio dalla panchina, a fine partita poi il labiale del preside…
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Anche quando finiscono 0-0, partite come Juventus-Inter mi divertono. Le squadre se le sono date di santa ragione, ma con lealtà. L'Inter ha cercato di fare gol in tutte le maniere, ma nell'arco dei 180' la Juventus ha meritato di raggiungere la finale. Pirlo ha giocato senza la difesa titolare, ma nessuno se ne è accorto: de Ligt e Demiral non hanno niente da invidiare a Bonucci e Chiellini. Ma in generale Bernardeschi, Cuadrado, Danilo, la fase difensiva la fanno benissimo. La Juve è una corazzata, ed ora ottiene risultati perché è passato il concetto che Pirlo ripete da inizio stagione: o picchi, ovviamente agonisticamente parlando, o le partite non le vinci.
L'Inter aveva perso in casa ed ha dovuto rischiare di più, ma la Juve ha capito perfettamente come doveva giocare. Ha fatto il contropiede e per poco non vince pure questa. Nella contentezza delle facce di Agnelli, Nedved, Paratici, nella gioia di Pirlo (alla sua prima finale conquistata da allenatore), nel baccano pazzesco fatto dai pochi presenti che in qualche modo hanno sopperito all'assenza di pubblico, c'è stata tutta la rivalità tra le due società. Presente da sempre, ma se possibile resa ancora più forte dalla presenza tra le file nerazzurre di Conte e Marotta.
A proposito di Inter, la crisi finanziaria potrebbe essere la scusa più grande se i risultati non arrivano, ma per come ha affrontato la partita mi sembra la squadra non ne risenta. Però il problema resta, ed essere fuori da Champions e Coppa Italia è gravissimo: il rischio che la stagione diventi fallimentare è alto. La salvezza sarebbe la vittoria in campionato, ma con questa Juve e il Milan sarà tutt'altro che facile.
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