Ciro Immobile porta la Lazio alla vittoria sul Cagliari, è la sesta consecutiva e vale il quarto posto a fianco della Roma. L’attaccante – 14 gol, gli stessi di Ibrahimovic e Lukaku – è la risposta italiana alle superstar di Milan, Inter e Juventus.
Immobile, la risposta italiana alle superstar
Ciro Immobile è la risposta italiana a Ronaldo, Ibrahimovic e Lukaku. Il gol vittoria al Cagliari lo fa salire a fianco di Ibra e Lukaku (14), una soddisfazione. E’ probabile che i suoi gol non valgano uno scudetto, che non aprano la strada verso traguardi eccezionali, ma è indubbio che i gol di Ciro Immobile pesano e tanto. E soprattutto arrivano regolari e copiosi, una fonte che soffre raramente di siccità, ma che purtroppo non hanno lo stesso fascino e la gran cassa pubblicitaria dei suoi illustri colleghi stranieri. Il 20 febbraio Ciro compirà 31 anni, non avrà fatto 500 gol (501 per la precisione…) come Ibrahimovic con i suoi club, ma ne ha pur sempre segnati 222 in carriera e 144 in 5 anni di Lazio.
Ha già vinto tre volte la classifica marcatori e lo scorso anno pure la Scarpa d’Oro, l’attaccante più prolifico dei vari campionati europei. Il gol al Cagliari vale la sesta vittoria consecutiva per la Lazio (Fiorentina, Parma, Roma, Sassuolo, Atalanta, Cagliari) e un quarto posto al fianco della Roma. C’è che dice che la Lazio abbia ritrovato con i suoi campioni (Milinkovic, Luis Alberto e Immobile tali sono) la forza e lo spirito dello scorso anno, quando prima dell’esplodere della pandemia e del lockdown generale mordeva le caviglie alla Juventus e si pensava che addirittura potesse vincere lo scudetto. Il Milan forse è distante, ma la Juve è ancora appena un paio di punti più sopra…
Immobile, la risposta italiana alle superstar
Ciro Immobile è la risposta italiana a Ronaldo, Ibrahimovic e Lukaku. Il gol vittoria al Cagliari lo fa salire a fianco di Ibra e Lukaku (14), una soddisfazione. E’ probabile che i suoi gol non valgano uno scudetto, che non aprano la strada verso traguardi eccezionali, ma è indubbio che i gol di Ciro Immobile pesano e tanto. E soprattutto arrivano regolari e copiosi, una fonte che soffre raramente di siccità, ma che purtroppo non hanno lo stesso fascino e la gran cassa pubblicitaria dei suoi illustri colleghi stranieri. Il 20 febbraio Ciro compirà 31 anni, non avrà fatto 500 gol (501 per la precisione…) come Ibrahimovic con i suoi club, ma ne ha pur sempre segnati 222 in carriera e 144 in 5 anni di Lazio.
Ha già vinto tre volte la classifica marcatori e lo scorso anno pure la Scarpa d’Oro, l’attaccante più prolifico dei vari campionati europei. Il gol al Cagliari vale la sesta vittoria consecutiva per la Lazio (Fiorentina, Parma, Roma, Sassuolo, Atalanta, Cagliari) e un quarto posto al fianco della Roma. C’è che dice che la Lazio abbia ritrovato con i suoi campioni (Milinkovic, Luis Alberto e Immobile tali sono) la forza e lo spirito dello scorso anno, quando prima dell’esplodere della pandemia e del lockdown generale mordeva le caviglie alla Juventus e si pensava che addirittura potesse vincere lo scudetto. Il Milan forse è distante, ma la Juve è ancora appena un paio di punti più sopra…
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