Coppa Italia: l’Atalanta batte la Lazio e va in semifinale. La squadra di Gasperini fa l’impresa, rimonta la Lazio, resta in dieci, ma va in gol, sbaglia pure un rigore e alla fine resiste al ritorno dei biancazzurri. Insomma, un carattere eccezionale. I bergamaschi in corsa in Champions, in Coppa Italia e sono dentro anche alla lotta scudetto: forse è l’anno giusto per portare a casa qualcosa…
– La Juve va in semifinale con il contributo dei giovani della sua Under 23, che era la squadra che Pirlo doveva inizialmente allenare per poi ritrovarsi nelle mani quella con Ronaldo e Dybala. La Juve è l’unico club di A ad avere la seconda squadra in serie C. E Pirlo lancia l’appello: “E’ ora che anche gli altri club lo facciano”. Certo l’esperimento encomiabile finisce qui: adesso c’è l’Inter e non si può rischiare di fare il bis del campionato…
Non esiste in Italia una squadra che abbia il carattere e la volontà dell’ Atalanta. Che da soli non basterebbero: l’ Atalanta vince, è in semifinale di Coppa Italia, elimina la Lazio mentre è in dieci per l’ espulsione di Palomino, perché aggiunge grinta ed aggressività alla grande qualità del suo gruppo. Succede nei giorni dell’ addio di Gomez, il simbolo e la bandiera di questa Atalanta – la storia invero è abbastanza triste, anche se tutte le storie oggettivamente hanno un inizio e una fine – ma la società è riuscita a costruire una rosa ampia dove i giocatori si possono alternare tranquillamente senza perdere qualità. Muriel è spesso un rincalzo, se mancano Hateboer, Pasalic, Ilicic ci sono comunque Malinovski, Miranchuk su cui puntare. L’ Atalanta ritroverà la Lazio domenica in campionato, la sua permanenza in zona Champions League è ormai un fatto stabile. Ufficialmente non esiste alcuna ambizione di scudetto, la realtà è che oggi l’ Atalanta di Gasperini è in corsa in tutte le competizioni: Champions, Coppa Italia, Scudetto. Se continua a giocare così, con questa forza e con questo ritmo, qualcosa porterà a casa.
Nel mentre Ronaldo si prende un po’ di vacanza andando sulla neve e violando le regole della “zona arancione” e Buffon festeggia i suoi 43 anni in campo (è di 16 mesi più anziano del suo allenatore e l’intenzione è quella di allungare il contratto ancora di un altro anno) Pirlo continua a fare della Coppa Italia una palestra per i giovani bianconeri del futuro (chissà), attingendo da quell’ Under 23 che per ora è l’unico esempio di seconda squadra di un club di Serie A. Con Fagioli, Dragusin, Di Marco, Da Graca (più Frabotta già stabilmente in prima squadra e Rafia autore del gol qualificazione al turno precedente) si può fare una dignitosissima Coppa Italia. E del resto non bisogna dimenticare che Pirlo inizialmente era stato ingaggiato da Andrea Agnelli per guidare l’ Under 23, poi col licenziamento di Sarri si è ritrovato la prima squadra in mano. La Juve è l’unica che ha iscritto una sua squadra nel campionato di Serie C, nessun altro club di A lo ha fatto per motivi economici e di investimento. Certo l’esperimento, interessante e indubbiamente positivo, termina qui. Per le due partite di semifinale con l’ Inter difficilmente potrà permetterselo, soprattutto dopo che l’ Inter in campionato l’ha battuta nettamente per 2-0 a San Siro. Da oggi la Coppa Italia diventa un affare molto serio.
– La Juve va in semifinale con il contributo dei giovani della sua Under 23, che era la squadra che Pirlo doveva inizialmente allenare per poi ritrovarsi nelle mani quella con Ronaldo e Dybala. La Juve è l’unico club di A ad avere la seconda squadra in serie C. E Pirlo lancia l’appello: “E’ ora che anche gli altri club lo facciano”. Certo l’esperimento encomiabile finisce qui: adesso c’è l’Inter e non si può rischiare di fare il bis del campionato…
Non esiste in Italia una squadra che abbia il carattere e la volontà dell’ Atalanta. Che da soli non basterebbero: l’ Atalanta vince, è in semifinale di Coppa Italia, elimina la Lazio mentre è in dieci per l’ espulsione di Palomino, perché aggiunge grinta ed aggressività alla grande qualità del suo gruppo. Succede nei giorni dell’ addio di Gomez, il simbolo e la bandiera di questa Atalanta – la storia invero è abbastanza triste, anche se tutte le storie oggettivamente hanno un inizio e una fine – ma la società è riuscita a costruire una rosa ampia dove i giocatori si possono alternare tranquillamente senza perdere qualità. Muriel è spesso un rincalzo, se mancano Hateboer, Pasalic, Ilicic ci sono comunque Malinovski, Miranchuk su cui puntare. L’ Atalanta ritroverà la Lazio domenica in campionato, la sua permanenza in zona Champions League è ormai un fatto stabile. Ufficialmente non esiste alcuna ambizione di scudetto, la realtà è che oggi l’ Atalanta di Gasperini è in corsa in tutte le competizioni: Champions, Coppa Italia, Scudetto. Se continua a giocare così, con questa forza e con questo ritmo, qualcosa porterà a casa.
Nel mentre Ronaldo si prende un po’ di vacanza andando sulla neve e violando le regole della “zona arancione” e Buffon festeggia i suoi 43 anni in campo (è di 16 mesi più anziano del suo allenatore e l’intenzione è quella di allungare il contratto ancora di un altro anno) Pirlo continua a fare della Coppa Italia una palestra per i giovani bianconeri del futuro (chissà), attingendo da quell’ Under 23 che per ora è l’unico esempio di seconda squadra di un club di Serie A. Con Fagioli, Dragusin, Di Marco, Da Graca (più Frabotta già stabilmente in prima squadra e Rafia autore del gol qualificazione al turno precedente) si può fare una dignitosissima Coppa Italia. E del resto non bisogna dimenticare che Pirlo inizialmente era stato ingaggiato da Andrea Agnelli per guidare l’ Under 23, poi col licenziamento di Sarri si è ritrovato la prima squadra in mano. La Juve è l’unica che ha iscritto una sua squadra nel campionato di Serie C, nessun altro club di A lo ha fatto per motivi economici e di investimento. Certo l’esperimento, interessante e indubbiamente positivo, termina qui. Per le due partite di semifinale con l’ Inter difficilmente potrà permetterselo, soprattutto dopo che l’ Inter in campionato l’ha battuta nettamente per 2-0 a San Siro. Da oggi la Coppa Italia diventa un affare molto serio.
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