Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Napoli: Insigne titolare con il Torino, preoccupano le assenze in difesa

    Importante banco di prova contro i granata dopo i giorni di tensione dovuti all'esclusione del capitano con il Genk. L'attaccante si è confrontato con Ancelotti, che sembra intenzionato a farlo giocare dal primo minuto

    Il pareggio striminzito di Genk e l'eco non ancora spenta del caso Insigne aleggiano sul Napoli e rendono elettrica l'attesa della sfida con il Torino all'Olimpico. Gli azzurri hanno già lasciato per strada punti pesanti, ma domenica ci sarebbe la possibilità di sfruttare l'inevitabile rallentamento di una delle due o addirittura di entrambe le concorrenti ai piani alti della classifica, Inter e Juventus, impegnate nello scontro diretto. Per farlo, però, è necessario vincere a Torino con i granata, impresa non certo facile.

    La presenza di Insigne dal primo minuto sembra una certezza. Il confronto tra il giocatore e l'allenatore c'è stato ieri nell'ufficio di Ancelotti, a Castel Volturno. Entrambi hanno spiegato il loro punto di vista e la questione è stata gestita con toni cortesi e civili. Sarà il tempo a dire se i problemi che hanno portato all'episodio di mercoledì sono del tutto superati oppure se ci saranno altri strascichi. A ricucire il rapporto tra capitano e allenatore sicuramente non ha contribuito l'uscita sui social di Antonio Insigne, fratello di Lorenzo, e le sue parole al veleno ("nemmeno le palle di dire la verità", post poi rimosso).

    Indipendentemente dai commenti, comunque, Ancelotti va per la sua strada e chi non si allena con la dovuta intensità rischia seriamente di essere messo ai margini della squadra. In questo senso ciò che è accaduto a Insigne in Belgio vale come monito per tutti. Intanto altri problemi assillano l'allenatore e il suo staff. Gli infortuni innazitutto. La difesa, già priva dello squalificato Koulibaly, è falcidiata dalle assenze forzate di Maksimovic, Mario Rui, Hysaj e Tonelli. A Torino le scelte sono obbligate. Giocheranno da centrali Manolas (anche lui sempre afflitto da qualche problema muscolare) e Luperto. In panchina rimane disponibile soltanto Malcuit.

    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Genoa-Milan non è decisiva solo per Giampaolo ma anche per Andreazzoli.
      ...ma di noi
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      • robybaggio10
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        • Franciacorta
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        Ma perche' chi compra dalla juve si trova dopo un mese o due i giocatori rotti?
        I SUOI goals:
        -Serie A: 189
        -Serie B: 6
        -Super League: 5
        -Coppa Italia: 13
        -Chinese FA Cup: 1
        -Coppa UEFA: 5
        -Champions League: 13
        -Nazionale Under 21: 19
        -Nazionale: 19
        TOTALE: 270

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        • Sean
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          Chi si è rotto?
          ...ma di noi
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          • sylvester
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            Annunciata rivoluzione nella formazione rossonera.
            Presumo che non giocheranno quindi nè suso nè calha.









            "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
            Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
            vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

            (L. Pirandello)

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            • Sean
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              Gioca Paquetà. Calhanoglu in panca.
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              «nessun vincolo univa questi morti
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              • sylvester
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                penso che anche in caso di vittoria verrà esonerato.
                a meno che questa vittoria non sopraggiunga con un risultato finale di 7 a 0 con gol da centrocampo.
                ma mi sembra difficile.

                poi sembra che non abbia mai legato con giocatori, dirigenza e tifosi.
                insomma, un grosso errore.









                "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                (L. Pirandello)

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                • sylvester
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                  a sto giro, lo vedo bello carico....










                  "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                  Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                  vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                  (L. Pirandello)

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                  • Virulogo.88
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                    si nota palesemente che è fuori posto
                    Originariamente Scritto da Pesca
                    lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                    • sylvester
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                      e si, a volte inferiamo su di lui ma non credo sia tutta sua la colpa.
                      è semplicemente nel posto sbagliato nel momento sbagliato.









                      "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                      Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                      vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                      (L. Pirandello)

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                        In caso di vittoria verrà confermato. I dirigenti non hanno molta voglia di cambiarlo, perchè vorrebbe dire arrischiare un'altra scelta (in corsa)...e se dovesse andare male pure quella i maggiori accusati a quel punto diverrebbero loro.
                        ...ma di noi
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                        • topscorer
                          Banned
                          • Oct 2012
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                          • Paradiso Scampia
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                          Tifero' Milan come non ci fosse un domani, anche se mi dispiace per il buon Andrazzoli
                          Originariamente Scritto da BLOOD black
                          per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                          • sylvester
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                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            In caso di vittoria verrà confermato. I dirigenti non hanno molta voglia di cambiarlo, perchè vorrebbe dire arrischiare un'altra scelta (in corsa)...e se dovesse andare male pure quella i maggiori accusati a quel punto diverrebbero loro.

                            Se vinciamo uno a zero grazie ad un autogol al 95esimo e giocando male, verrà esonerato per forza.









                            "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                            Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                            vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

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                              No.
                              Originariamente Scritto da BLOOD black
                              per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                                • In piedi tra le rovine
                                • Send PM

                                Conte pre Inter-Juventus: "La Juve è un esempio. Togliere la mia stella? Proposta priva di insegnamento e valori che non meritava spazio"


                                Antonio Conte parla in conferenza stampa: "Una partita tra due squadre che in questo momento sono in testa alla classifica. Due squadre che finora hanno fatto meglio delle altre. Stiamo parlando comunque della settima di campionato, i valori verranno fuori man mano che andiamo avanti ed è per questo che dico sempre che vedremo più avanti da parte nostra che ambizioni e che spazio ci ritaglieremo per questo campionato. Di sicuro è una grandissima partita che tanti vorranno guardare. Da parte nostra deve esserci la voglia, l'entusiasmo e il coraggio di giocare questo tipo di partita. Ogni partita per noi è molto importante. Come sto continuando a ripetere dall'inizio, ogni gara è uno step di crescita sotto tutti i punti di vista, anche quando incappi in una sconfitta come a Barcellona. Dobbiamo capire dove abbiamo fatto bene e dove dobbiamo migliorare. Dobbiamo capire che se vogliamo giocare a certi livelli abbiamo tanta strada da fare. Giochiamo contro una squadra che ha dettato legge negli ultimi anni in Italia e ha fatto molto bene anche in Europa. Grande merito a chi ci ha lavorato negli anni e l'ha fatta diventare una corazzata. Hanno lavorato bene e sono da esempio, questo è fuor di dubbio".

                                Qual è il livello di stanchezza? Come sta Lukaku?
                                "E' l'ultima gara di questo ciclo, nel prossimo mi auguro di poter contare su un gruppo di giocatori più numeroso. Qualcuno ha fatto gli straordinari, mi auguro di partire meglio nel prossimo mini-ciclo. Il nostro campionato parte da questo, dal coinvolgere tutti i giocatori della rosa affinché alcuni non siano costretti a giocare tutte le partite consecutivamente. E' importante per chi come l'Inter affronta campionato, Champions e Coppa Italia poter attingere a tutta la rosa. In questo mini-ciclo non ho potuto farlo perché qualcuno era leggermente in ritardo nell'idea o dal punto di vista fisico. Siamo però all'inizio, il serbatoio è pieno. Sono partite che danno energie importanti a prescindere. Ci arriviamo nella giusta condizione, col giusto entusiasmo, dopo una gara ben giocata a Barcellona. Sarà un altro step importante contro una squadra che non sta a me dire quante cose positive ha. Lukaku? Giocherà se darà garanzie, altrimenti toccherà a un altro. Abbiamo cambiato radicalmente la situazione rispetto agli anni passati. Tanta gente parla del mercato in entrata ma non delle uscite, sono andati via giocatori che erano considerati basilari per l'Inter. Abbiamo aggiunto ragazzi di valore ma con pochissima esperienza di partite per obiettivi importanti. Questo percorso dovrà essere fatto e per noi sarà molto importante la crescita del valore della rosa. Per me sarà importante il lavoro perché tramite il lavoro i ragazzi stanno migliorando, devono crescere dal punto di vista tattico, fisico, di autostima. Questo è il grande lavoro che va fatto. Ci vorrà tempo, ma noi stiamo lavorando in maniera importante e ringrazio i ragazzi perché mi hanno dato grande disponibilità. Però dovremo fare degli step, un percorso negli anni per capire dove migliorare e crescere in tutto. Una cosa penso si possa dire, che stiamo lavorando giorno e notte per portare la macchina a 200 all'ora. Di questo siamo certi e tutti devono esserlo".

                                Questo ultimo ciclo di partite ti ha fatto capire di poter avere più dell'1% di possibilità di vincere?
                                "Quando si parla dell'1% bisogna mettere il fatto che vedi nella situazione la possibilità di lavorare, crescere e ambire a lottare per vincere. Io ho visto questo quando ho parlato coi direttori, quando ho parlato col presidente. E' inevitabile che tra il dire e il fare c'è tanto. Si abusa spesso di questa parola, vinciamo di qui e vinciamo di là, ma c'è da tramutare nei fatti quel che si dice troppo facilmente. Spesso il verbo vincere è molto usato ma in pochi sanno cosa comporta. Mi è stato chiesto di venire qui per trasferire questo e cerco di farlo con un gruppo di ragazzi con cui è un piacere lavorare al di là del risultato".

                                C'è il timore di trovare altre situazioni "indirizzate", dopo Barcellona?
                                "Assolutamente no. Non confondiamo. Io dopo Barcellona sono stato il primo a dire che le decisioni prese non dovevano essere un alibi. Ho manifestato un malessere percepito fino all'inizio, ma se pensate di trovare in me uno che trova scuse o alibi state lontani anni luce. Se il Barcellona ha vinto è perché ha fatto qualcosa in più di noi. Abbiamo fatto errori evitabilissimi e su questi costruiremo qualcosa di più positivo per cercare in quel tipo di partite in cui meriti di più di non perdere. Per il resto per me vince sempre il migliore, al di là degli episodi".

                                C'è una petizione per togliere la tua stella dallo Juventus Stadium. Ti senti di ringraziare Agnelli per la sua posizione?
                                "A me dispiace che sia intervenuto, perché facendolo ha dato risalto a una proposta volgare. Priva di insegnamento e valori. Ha dato spazio all'ignoranza. Io non lo devo neanche toccare questo argomento perché solo pochi giorni fa ho detto che la colpa è anche vostra, perché date spazio a situazioni volgari. Non devo ringraziare nessuno, avrei preferito che nessuno desse spazio a questi ignoranti e stupidi".

                                L'Inter è riconoscibile per la personalità, è questo che ti rende felice o c'è da migliorare in qualcosa?
                                "Io quando parlo di crescita parlo di tutto. Noi dipenderemo molto dalla nostra crescita, da quel che faremo quest'anno. Dalla crescita dei singoli giocatori. Come ho detto in precedenza ci sono in squadra buoni giocatori che possono diventare top attraverso il lavoro. Il mio compito è quello di aiutare ogni singolo giocatore a migliorare perché migliorando il singolo migliora l'obiettivo, l'ambizione, tutto. Questo è fondamentale. Da parte mia non posso fare altro che mettermi totalmente a disposizione insieme al mio staff perché i ragazzi vogliono diventare protagonisti. Hanno voglia di poter dire la loro, quindi c'è solo un modo: lavorare. Le nostre ambizioni, cosa faremo passa molto dalla crescita singola e collettiva".

                                Siete gli unici a non aver preso gol nei primi tempi e a non essere mai andati in svantaggio. E' realistico pensare di tenere il ritmo del primo tempo di Barcellona per tutta la gara?
                                "Dati alla mano quel che abbiamo corso il primo tempo è più o meno uguale al secondo. Però il secondo abbiamo difeso andando indietro, nel primo lo abbiamo fatto in avanti. Questo è quel che abbiamo fatto in negativo nella seconda parte. Bisogna poi capire anche i nostri demeriti e i meriti del Barcellona. Dobbiamo però migliorare nell'avanzare quando stiamo difendendo e nel far male quando attacchiamo. Nella nostra testa ci deve essere comunque sempre l'idea di salire appena si può, di fare pressione sulla palla. Per tutti i 95' e particolarmente quando siamo in difficoltà".

                                Anche secondo lei la Juve sta impiegando più tempo ad assimilare il gioco di Sarri di quanto ci stia mettendo l'Inter con lei?
                                "Ognuno ha la sua filosofia, detto questo la Juve ha vinto cinque partite e pareggiata una. E' già abituata a vincere, ha in rosa giocatori che hanno vinto tanto. E' una squadra fatta sotto tutti i punti di vista, poi possiamo parlare di creare più situazioni da gol, ma la base è già fatta. Ci sono giocatori d'esperienza, investimenti importanti. La Juventus è una squadra che aggiunge, non sostituisce ogni anno. Anche quest'anno ha aggiunto. Ma questo è un livello in cui per otto anni hai aggiunto qualcosa, mentre gli altri hanno fatto il percorso inverso. Si è creato un gap importante a livello italiano che non è facile colmare, ma dico anche che noi di certo abbiamo iniziato la rincorsa per riposizionarci un po' più vicini. C'è un dato di fatto, loro hanno 25 giocatori di esperienza internazionale con vittorie e vittorie nel palmares. Hanno tutto. Noi stiamo nascendo e stiamo cercando di fare questo tipo di percorso".

                                Per te a livello sentimentale è una partita speciale. C'è un messaggio che vuole dare alla parte sana, la grande maggioranza della tifoseria?
                                "Quegli altri non sono tifosi, sono ignoranti. Non li coinvolgo nella schiera dei tifosi. Il messaggio per i tifosi l'ho dato dieci giorni fa. Abbiamo la fortuna di fare uno sport amatissimo nel mondo. Dobbiamo essere di esempio, trasmettere valori positivi ed essere entusiasti di giocare a calcio. Che è uno sport, non una guerra. A volte ci si dimentica questo. E' uno sport che deve tramandare valori umani e sportivi positivi, non tramandare odio o violenza. Altrimenti io sono il primo ad alzare la mano e dire basta. Non mi tiene nessuno a fare l'allenatore. Questo dobbiamo fare. Sarà sempre più difficile perché oggi siamo in una società in cui odio e violenza attecchiscono alla grande. Le generazioni stanno venendo su che sono una bellezza, perché c'è un contorno. Io sono in difficoltà da quando sono tornato dall'Inghilterra. Vedo situazioni per cui mi chiedo chi me l'ha fatta fare. Fin quando la passione verso questo sport supera questo tipo di situazioni allora ok. Se mi si abbasserà la passione sarò il primo a dire grazie e arrivederci. Non sarà una grande perdita per il calcio ma nemmeno per me".

                                TuttoJuve
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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