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Infatti, in sostanza non è cambiato nulla.
Marsiglia è la Napoli di Francia, città di mare, grande caos e delinquenza e vince qualcosa ogni cavata di Papa.
Originariamente Scritto da BLOOD black
per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....
Infatti, in sostanza non è cambiato nulla.
Marsiglia è la Napoli di Francia, città di mare, grande caos e delinquenza e vince qualcosa ogni cavata di Papa.
e la squadra fa anche molto più cagare!
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Mi pare chiaro che più che a Gombar i giocatori accollino il caso delle sostituzioni a Fonseca...o forse è un pretesto per scaricarlo e farlo esonerare. Sta di fatto che quando lo spogliatoio ti va contro poi è difficile andare avanti..quindi urge intervento texano.
Con una società seria ste cose non accadrebbero mai.
ribadisco che se per superlega si intende una sorta di campionato tra le migliore squadre d'europa, questo perderebbe molto del fascino che ha la campions con gli scontri diretti, occhio a stravolgere troppo il calcio agli appassionati, perchè è diverso dagli altri sport
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
Con una società seria ste cose non accadrebbero mai.
Ma è proprio la società che ha spinto per questo. Pensi che non ci sia un manovratore? C'è una parte della dirigenza italiana che non sopporta fonseca da tempo. Anche l'arrivo di pinto, il DG, è stato mal digerito.
In poche parole friedkin deve fare tabula rasa, partendo dai vecchi dirigenti.
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Infatti, in sostanza non è cambiato nulla.
Marsiglia è la Napoli di Francia, città di mare, grande caos e delinquenza e vince qualcosa ogni cavata di Papa.
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Originariamente Scritto da Sean
mò sono cazzi questo è sicuro.
Originariamente Scritto da bertinho7
ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo
ribadisco che se per superlega si intende una sorta di campionato tra le migliore squadre d'europa, questo perderebbe molto del fascino che ha la campions con gli scontri diretti, occhio a stravolgere troppo il calcio agli appassionati, perchè è diverso dagli altri sport
Il punto è che le nuove generazioni vengono su a pane e americanismo, sono immerse in quella logica dello spettacolo&business, dove il senso di appartenenza, di specificità, di diversità si sfilacciano e dove assume pregnanza il mercato dei ninnoli, la fascinazione data dai calciatori più che dalle squadre, dove c'è un flusso continuo di stimoli commerciali e, proprio come accade in Usa, se anche tifi X compri la maglietta di Y perchè "ti piace il tipo".
Quindi, siccome io credo che chi spinge per la superlega abbia già fatto indagini di mercato, e sia ben consapevole che il pubblico al quale si mira non è quello dei tifosi come noi (con le "vecchie" convinzioni e posizioni) ma quello che spende, quello che va dai 15 ai 25/30 anni, quello che del "merito sportivo" o delle "competizioni aperte" se ne frega, ecco che mi pare una battaglia da indiani quella che (noi) si conduce, già persa - non oggi, non domani ma praticamente segnata.
Resta da vedere come la Uefa, che in teoria dovrebbe tutelare tutte le squadre e lasciare che tutte (se qualificate sul campo) partecipino ad ogni possibile manifestazione, resta da vedere come intenderà reagire, perchè una cosa sono i proclami di facciata e un'altra le reali intenzioni...visto che pure la Uefa è sensibile ai soldi e a chi li porta (il caso Manchester City fa scuola). La Uefa è una cricca di oligarchi, dunque non dissimile da quella che sta pianificando la superlega.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Sarri non accelera per tornare in panchina e aspetta dalla Juventus altri 2,5 milioni
Appena c'è una panchina che traballa - ora Roma e Fiorentina - spunta il nome di Maurizio Sarri: ogni crisi sarebbe buona per spingerlo a chiedere alla Juventus la rescissione anticipata del contratto che scade il 30 giugno. In realtà non è così: se c'è qualche club che vuole ingaggiarlo, meglio che rinvii il discorso a giugno. Sarri, infatti, non ha intenzione di tornare ad allenare in questo inverno e non vuole rinunciare alla clausola da 2,5 milioni di euro che la Juve gli dovrà versare il 30 aprile quando Agnelli gli comunicherà che non scatterà il terzo anno di contratto. Anche a Torino sono rassegnati all'idea che dovranno pagare il suo stipendio fino a giugno, clausola inclusa.
Intanto Sarri si aggiorna, studia e vede partite, soprattutto la Premier League. Il ritorno in Inghilterra sarà la sua priorità ma a patto che trovi un progetto serio e una società che condivida le sue idee.
(Il Mattino)
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Con una società seria ste cose non accadrebbero mai.
C'è da chiedersi com'è che tutti alla Roma si sentano, da un certo punto in poi, in dovere di fare/dire il cazzio che gli pare: in tanti e tanti anni di tifo ma anche di osservatore del panorama italico, non sono riuscito ancora a darmi una risposta definitiva, perchè sono cambiate tante società, tanti proprietari, tanti allenatori, tanti giocatori...trascorsi tanti decenni, eppure la costante resta quella.
C'è un virus, una specie di misterioso e annoso covid mai diagnosticato, che si impossessa quando dei calciatori, quando dei dirigenti, quando degli allenatori? Mistero.
In qualche giorno si è passati da un mare (falsamente, a questo punto) calmo, dove tutto andava più o meno bene, alla tempesta caotica: due sconfitte pesanti, confusione dirigenziale, giocatori che scavano la fossa all'allenatore, club che casca dal pero.
In questo caso non c'entrano nemmeno la stampa e le radio, sovente chiamate (anche sbagliando) in causa: è una zuppa tutta interno a Trigoria.
Questo in genere accade quando tanti apparentemente piccoli sassolini vengono lasciati sul selciato e non spazzati per tempo...ecco che poi quei sassolini inceppano l'ingranaggio. Che vuol dire? Tradotto sta a significare che i dirigenti romanisti sono incapaci di avere il polso di una squadra e di uno spogliatoio e di sistemare le cose prima che accadano, si conclamino.
Ai giocatori vengono lasciati spazi e diritti che non competono loro. Gli allenatori si ritrovano sempre soli, senza mai la società al fianco. I dirigenti pensano solo alle loro poltrone. Alla prima crisetta, esce fuori tutto...ma perchè già bolliva da prima e nessuno ha abbassato il fuoco o provveduto per tempo.
Alla Roma non servono solo i Sarri o gli Allegri (cioè nuovi allenatori) ma anche i Marotta (cioè dirigenti con assolute, spiccate qualità calcistiche, lunghissima esperienza, innato senso di come un club deve essere strutturato, di quale sia la scala gerarchica e valoriale).
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Ho proprio idea che la Superlega (che prima o poi si fara'...ma credo non prima di 10-15 anni) serva alle societa' per avere piu' soldi dalla UEFA e per "eliminare" il fair play finanziario, o almeno modificarlo pesantemente.
I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
Ho proprio idea che la Superlega (che prima o poi si fara'...ma credo non prima di 10-15 anni) serva alle societa' per avere piu' soldi dalla UEFA e per "eliminare" il fair play finanziario, o almeno modificarlo pesantemente.
E per avere un posto fisso "di diritto" nella champions, dunque una base di introiti garantiti in soldi. Dunque un numero di squadre partecipanti di diritto, senza rischi di non qualificarsi via campionato, e un'altra fetta che si dovrà guadagnare l'accesso sul campo: credo sia questo il compromesso a cui puntano minacciando lo spettro della superlega.
Ricordiamoci le parole di Agnelli (dette in veste di presidente Eca) quando circa l'Atalanta affermò che quella squadra stava in champions (alle semifinali o simile) mentre altre, che "investono e portano visibilità", erano fuori, mettendo a rischio la programmazione (il concetto era più o meno questo, vado a memoria).
I grandi club sarebbero anche disponibili ad una champions "aperta", purchè a loro venga riconosciuta una partecipazione di diritto, credo sia quello il fine.
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