Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • KURTANGLE
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    Non è sempre pasqua.
    il Napoli di conte è squadra sparagnina che non domina MAI ma vince di misura e soffre.
    ma non può andare sempre bene.

    Se ieri Vasquez non si fosse inventato un goal alla Bierhoff al 86simo
    staremmo qui a parlare del solito Napoli di Conte che vince l'ennesima partita soffrendo....

    non lasciate che i risultati influenzino in modo così determinante i vostri giudizi
    Last edited by KURTANGLE; 12-05-2025, 08:53:20.

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  • Sean
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    Venezia-Fiorentina

    (ore 18.30 su Dazn)
    Il Venezia deve rispondere alla vittoria dell’Empoli (2-1 al Parma, primo successo in campionato nel 2025) per continuare a sperare nella salvezza: «Abbiamo una squadra di fronte che ha tante soluzioni, specialmente in mezzo al campo, che si è rinforzata a gennaio e che ha sfiorato una finale europea. Ma noi dobbiamo giocare con il coltello fra i denti sapendo che abbiamo bisogno di vincere, migliorando quegli aspetti da migliorare, tenendo quelli positivi», le parole di Eusebio Di Francesco. Da parte sua, dopo l’eliminazione in semifinale di Conference League contro il Betis Siviglia (2-2 ai supplementari, 8 maggio), Raffaele Palladino deve assolutamente vincere per inseguire un posto in Europa.


    Atalanta-Roma

    (ore 20.45 su Dazn)
    L’Atalanta con una vittoria si qualificherà aritmeticamente, a due turni dalla fine, alla prossima Champions. Sarà un ritorno importante dopo l’eliminazione ai playoff di febbraio contro il Bruges. Per raggiungere ancora una volta questo obiettivo, Gian Piero Gasperini si affida a De Ketelaere e Retegui. Invece, la Roma deve approfittare del pareggio tra Lazio e Juventus e della sconfitta del Bologna contro il Milan a San Siro. In caso di successo, i giallorossi volerebbero a 66 punti: a +2 su bianconeri e biancocelesti e a -2 dalla Dea: «Il successo ora è quello di aver ridato entusiasmo e speranza al popolo giallorosso. Loro hanno visto che giochiamo fino in fondo. Noi non dobbiamo avere rimpianti. Ci siamo svegliati tardi. Ma ormai è acqua passata. Vogliamo fare del nostro meglio», ha detto Claudio Ranieri.

    CorSera

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  • Sean
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    Ahiahiahi...ahiahi...la percezione di fragilità, di tenersi attaccato con una colla troppo secca e troppo debole alla vetta, era nell'aria...come l'altrettanto netta sensazione che il Napoli va faticando da mesi, da tutto il girone di ritorno...e questa col Genoa è una partita fotocopia di quella col Como, sempre in casa: al momento di sfruttare l'occasione d'oro, il Napoli si pianta, non riesce ad andare oltre l'ostacolo, riporta in gioco l'avversario...il che è come autocondannarsi, perchè rimetti in pista una macchina molto più forte della tua, rendendo evidente che sei primo solo perchè quel primo posto te lo stanno regalando gli altri, non te lo sei preso in virtù di una forza maggiore di tutte le altre - per cui non puoi permetterti risultati come quello di ieri sera.

    Dice "è stanco"...ma stanco de che, di essere bello? Una partita a settimana da inizio stagione, hai il Genoa in casa, te ne restano due e, se anche ci fosse una teoria stanchezza fisica, le motivazioni dovrebbero compensarla e farti battere il Genoa in casa...

    La questione dunque non è che il Napoli "è stanco" ma che è questo: una squadra non da scudetto e che per questo non ha mai dato l'impressione di avere il campionato in pugno, ed è come se la natura stesse rimettendo le cose a posto, cioè l'Inter al primo e il Napoli al secondo (posto).

    L'Inter nelle prossime due i suoi 6 punti li farà. Nessuno se la sentirebbe di affermare la stessa cosa per il Napoli: la differenza è tutta qui.

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  • Sean
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    Scudetto, l'euforia Champions cambia le previsioni dell'Inter. Il Napoli è stanco e Conte non ha più bonus

    Il Napoli è stanco e l'Inter si rianima: gli azzurri andranno a Parma senza più due risultati a disposizione su tre, i nerazurri non sbaglieranno più occasioni

    di Paolo Condò

    Il Napoli è stanco. Il traguardo è ormai vicino, ma il Genoa ha costretto Antonio Conte a spendere il bonus che aveva in tasca, il pareggio che riduce da tre a uno i punti di vantaggio sull’Inter a due gare dalla fine. L’incrocio più pericoloso che gli rimane è quello di Parma della prossima domenica, e sarebbe stata un’altra cosa affrontarlo con due risultati a disposizione.

    L’Inter non molla, e anche se il suo calendario rimane più accidentato l’euforia diffusa dalla finale di Champions ha girato il verso delle previsioni: non lascerà per strada altri punti, o almeno il Napoli deve ragionare così per alimentare il suo sprint di energie nervose.

    La partita stagionale numero 39 l’ha inchiodato ai suoi limiti: l’infortunio in corso d’opera di Lobotka si è aggiunto a quello analogo di Buongiorno, titolari evidentemente forzati per sfiducia nelle alternative, e a questo punto perduti. Se ci aggiungiamo il mancato recupero di Neres (pochi inutili minuti), siamo in un giallo dove a ogni capitolo sparisce un protagonista. E l’ansia cresce. Due ore prima i migliori acquisti dei suoi due mercati stagionali, Zalewski e Martinez, avevano spianato la strada all’Inter in una partita che si annunciava insidiosa, e invece è filata liscia: molto bello il gol del polacco quando la gara era giovane, strepitosa la parata dello spagnolo su Adams nel finale del primo tempo, flagellato da una pioggia da film horror.

    La trasferta di Torino — gara stagionale numero 56 — era la prima a doppia valenza del maggio nerazzurro, un occhio rivolto alla rincorsa al Napoli — senza illusioni almeno fino a ieri sera, ma anche senza astensioni — l’altro diretto alla gestione della rosa in prospettiva Monaco (la finale è in programma fra 19 giorni).

    Il Paris Saint-Germain, che ha già vinto da tempo il suo campionato, era passato sabato 4-1 sul campo del Montpellier ultimissimo schierando sette ragazzi del vivaio. Gli restano due gare come all’Inter, una sarà «vera»: la finale di coppa di Francia col Reims, prova generale per Monaco.

    Ieri Inzaghi è partito con i soli Bastoni e Bisseck reduci di Champions (dal 1’), e dando un turno di riposo assoluto a numerosi dei titolari sfiancati o acciaccati o entrambi dal memorabile confronto col Barcellona.

    Se il passaggio a vuoto di una settimana che è costato la finale di coppa Italia e il primato in serie A contiene delle colpe, il fatto di accorciare le distanze dal Napoli in queste condizioni, e dopo aver conquistato in quel modo la finale di Champions, è certamente un merito. Abituata in campionato a cercare il dominio, l’Inter stavolta ha tenuto a bada il Torino con una gara tatticamente più europea, ordinata e tignosa dietro, rapida ed efficace nel ribaltamento.

    ​CorSera

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  • Sean
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    Il Napoli non è freddo come Sinner e si mette paura dello scudetto. Adesso tutto può succedere, anche che si vada allo spareggio con l’Inter. Sai che incubo…

    Ohibò, Napoli-Genoa 2-2, Torino-Inter 0-2 ed è presto fatto: il vantaggio del Napoli scende all’improvviso, in una domenica di calcio che consideravamo ordinaria e quasi scontata, da +3 a +1.

    Adesso si aprono tutti gli scenari possibili. Scudetto al Napoli perché tutto sommato è ancora arbitro del suo destino, e se vince a Parma e all’ultima col Cagliari al Maradona è fatta. Scudetto all’Inter cui però oltre alle vittorie con la Lazio e a Como ha bisogno di un inciampo della rivale. Spareggio, che sta lì tra le “varie ed eventuali” di questa stagione che ci ha voluto regalare questo meraviglioso thrilling finale, manco il regista fosse Dario Argento e il film “Suspiria”.

    Il Napoli non è Sinner e gli viene il braccino del tennista. Per cui sul più bello sbaglia e mette seriamente a rischio uno scudetto che aveva già in parte conquistato e che ora vale invece un coccolone da infarto. Il pubblico ha applaudito e l’ha presa abbastanza bene alla fine della sarabanda di gol che hanno visto il Napoli andare due volte in vantaggio con Lukaku e Raspadori e il Genoa di Vieira risalirlo prima con un autogol abbastanza sfigato di Meret e poi con un colpaccio di testa di Vasquez. Ma la botta, si diceva, è forte e bisogna vedere come la incasserà.

    ​Può capitare sul più bello, ti trema il braccio e non controlli la palla. Il Napoli non è Sinner dunque, ma è Tafazzi che si percuote da solo le parti basse e ne fa spettacolo.​

    L’Inter si ritrova a -1 senza nemmeno praticamente crederci più. A Torino sotto il diluvio Inzaghi ha schierato una squadra radicalmente nuova rispetto a quella che aveva battuto ed eliminato il Barcellona in Champions League. Vince lo stesso, con i gol di Zalewski e Asslani (rigore) e si ritrova che uno scudetto praticamente dimenticato è tornato prepotentemente a bomba.​

    L’Inter adesso, questo scorcio di campionato con titolo in palio, non potrà snobbarlo e dovrà spartire se stessa tra Champions League e Scudetto, quasi senza volerlo più. Figuriamoci l’incubo e la preoccupazione se si dovesse arrivare addirittura a uno spareggio prima della finale di Champions League (31 maggio).

    C’è di che mandare in tilt perfino un robot umanoide comandato dall’IA. Agli uomini è sempre la passione, il sentimento, la paura che li frega.

    Napoli-Genoa 2-2, Torino-Inter 0-2. L'Inter risale all'improvviso a -1 da Conte & C. Ora tutto può succedere e per lo scudetto c'è perfino l'ipotesi spareggio

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  • Sean
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    Napoli-Genoa risultato 2-2: Vasquez e un autogol di Meret, gli azzurri non tengono a distanza l'Inter

    Il Napoli soffre e non riesce ad avere ragione di un Genoa già salvo ma molto desideroso di mettersi in mostra. L'Inter, vittoriosa al pomeriggio contro il Torino, torna così a -1

    Due volte in vantaggio e due volte raggiunto. Il Napoli si perde sul più bello, divorato dalla pressione che l’Inter gli carica sulle spalle fragili. Lo scudetto è ancora tutto da giocare negli ultimi centottanta minuti di passione. Ma il vantaggio, ridotto a un punto soltanto, non può rassicurare Conte. La sua squadra, dopo quattro vittorie consecutive, si ferma contro il Genoa, generoso, determinato, sempre in partita, ma reduce da tre sconfitte di fila e all’apparenza senza niente da chiedere al proprio campionato.​

    E invece succede quello che non ti aspetti. L’applauso dei 55 mila del Maradona ai propri beniamini feriti è la testimonianza che niente è perduto e che la lotta continua. Però il Napoli si sta incartando. Non ha il ritmo, l’intensità e neppure la freddezza necessarie a vincere questa gara complicata. Lukaku nel primo tempo e Raspadori nel secondo illudono Fuorigrotta.

    Il Genoa rimonta sempre, prima grazie alla rocambolesca autorete di Meret e a cinque minuti dalla fine con l’incornata spietata di Vasquez, un difensore. Il Napoli ha tante mancanze. Gioca lento, gioca piano, si fa infilare due volte al Maradona come non succedeva da novembre, nonostante la difesa sia ancora la migliore della serie A. L’ingenuità sostituisce il cinismo che serve in momenti così. Ora serve rialzarsi e andare avanti. Gli azzurri sono ancora padroni del loro destino, ma tra la trasferta di Parma e l’ultima in casa con il Cagliari non possono più permettersi passi falsi. L’Inter è come un falco, pronto a saltare addosso ai contiani.

    ​CorSera

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  • robybaggio10
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    Lo scudetto lo vince ancora l'Inter. Vedrete!

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  • marcu9
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    Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggio
    l'Inter ha vinto ed è momentaneamente a pari punti
    a Napoli già preparano le torte col 4 ... io ci andrei piano in uno scenario simile.
    Effettivamente...
    Ma poi la loro proverbiale scaramanzia dov'è finita?

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  • Mario12
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    vediamo cosa fa stasera il Napoli
    nelle ultime due giornate devono affrontare Parma e Cagliari in piena lotta per evitare la retrocessione
    qua veramente ci si gioca lo scudetto all'ultima giornata , e l'inchiappettata è davvero dietro l'angolo

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  • Sean
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    L'Inter non molla: Zalewski e Asllani, 2-0 al Torino

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  • Mario12
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    l'Inter ha vinto ed è momentaneamente a pari punti
    a Napoli già preparano le torte col 4 ... io ci andrei piano in uno scenario simile.

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  • Mario12
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    6 gol nel primo tempo del Classico , pazzesco.

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  • Irrlicht
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    Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio
    Ieri purtroppo sono entrato tardi e me la sono persa. E, come sempre, senza il contributo della società, come fanno spesso altre tifoserie...
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  • Steel77
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    Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
    Se KDB va al Napoli...
    kurt potrebbe sequestrarlo appena arrivato all'aeroporto e offrirsi sessualmente a lui

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  • Fabi Stone
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    Se KDB va al Napoli, mi guardo tutte le partite di quella squadra che accresce la sua forza dall' adipe e dall' analfabetismo del contesto in cui vive.

    KDB è una roba pazzesca.

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