Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • sylvester
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    • Dec 2004
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    Dove si può vedere il Milan con telecronaca di Sumatra?
    Considerate che di solito seguo su NowTv









    "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
    Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
    vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

    (L. Pirandello)

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    • marcu9
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      • May 2009
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      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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      • ermzenn
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        • Aug 2014
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        Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio


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        Secondo me lui vuole passare i mille, è un maniaco (in senso buono) e vuole essere l'unico ad arrivare alle 4 cifre
        Ovviamente per farlo dovrà andare fuori dall'Europa tra un paio di anni... Sono più o meno altre 7 stagioni (con poco più di 30 gol l'una) dopo di questa, quindi avrebbe 43 anni... calcolando che ne dimostra 10 in meno mi sembra fattibile

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        • Virulogo.88
          Bodyweb Advanced
          • Nov 2008
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          • Big City
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          Non diciamo stronzate

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          Originariamente Scritto da Pesca
          lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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          • marcu9
            Bodyweb Advanced
            • May 2009
            • 42138
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            Credo sia impossibile ciò che dici.

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            Originariamente Scritto da Sean
            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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            • robybaggio10
              Bodyweb Senior
              • Dec 2011
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              • Franciacorta
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              Che superi gli 805 (Bican) o arrivi a 1000...l'unico che puo' superarlo e' Messi (715).
              Last edited by robybaggio10; 04-01-2021, 02:00:53.
              I SUOI goals:
              -Serie A: 189
              -Serie B: 6
              -Super League: 5
              -Coppa Italia: 13
              -Chinese FA Cup: 1
              -Coppa UEFA: 5
              -Champions League: 13
              -Nazionale Under 21: 19
              -Nazionale: 19
              TOTALE: 270

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              • Mario12
                Bodyweb Advanced
                • Nov 2014
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                • Italia
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                Questo potrebbe continuare fino a 50 anni senza nessun problema

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                • ermzenn
                  Bodyweb Advanced
                  • Aug 2014
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                  Se Ibra fa così bene in Italia a quasi 40 non vedo come Ronaldo non possa fare di media 33 gol a stagione fino ai 43 anni, in campionati oltreoceano ovviamente

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                  • Sean
                    Csar
                    • Sep 2007
                    • 120613
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                    • In piedi tra le rovine
                    • Send PM

                    Il Milan resta primo e risponde all’Inter con un 2-0 al Benevento, giocando in dieci per un’ora (espulsione di Tonali) e un grandissimo gol di Leao in perfetto stile Ibrahimovic. Continua così il lungo derby a distanza tra il Milan e l’Inter in zona scudetto. Insomma, nessuno vuole crederci, ma i ragazzi di Padre Brown Pioli sono sempre lì

                    Padre Brown Pioli e un Milan alla Ibrahimovic

                    E’ un lunghissimo derby, e lo sapevamo già. Ma se dobbiamo giocarlo a distanza, su tavoli separati, quel derby, allora diciamo che è molto più pesante il 2-0 del Milan a Benevento, del 6-2 dell’ Inter a San Siro contro il Crotone. Per tanti motivi. Prima di tutto perché è una risposta diretta all’avversario, l’ Inter attacca, il Milan para il colpo e contrattacca a sua volta. Perché il Crotone è ultimo in classifica e il Benevento è a metà. Perché il Milan ha conquistato la vittoria – allungando così ulteriormente la sua imbattibilità dall’inizio del campionato – giocando in dieci per oltre un’ora a causa dell’espulsione di Tonali.

                    Non metto l’assenza di Ibrahimovic, che comunque il Milan ha dimostrato di saper se non compensare, quantomeno in parte assorbire. La stessa spettacolarità di poter disporre dell’acrobatico vegliardo svedese, del resto l’ha offerta il magnifico gol di Leao, fuori area da posizione angolatissima, a superare l’uscita del portiere. La partita di Benevento ci ha confermato quanto il Milan sia forte, tosto di carattere e con notevoli capacità tecniche. Prossima tappa la partita con la Juventus a San Siro: “Non sarà una partita decisiva e non sarà un passaggio di consegne” ci tiene a precisare Pioli, che vede ormai cominciare ad accendersi i riflettori su di lui e sulla sua squadra. Prima o poi comunque dovrò ricredermi anche sulla convinzione che il Milan sia ormai andato da tempo oltre le proprie possibilità. Se continua a stare lì un motivo ci sarà…


                    Per adesso non possiamo avere una valutazione sicura e oggettiva della differenza tra Inter e Milan. Posto che nessuna della altre rientri nella lotta scudetto – e io credo invece che ci sia tutto il tempo per rovesciarla addirittura questa classifica – c’è chi ritiene che alla fine l’ Inter prevarrà in virtù del maggior peso della sua rosa e del curriculum del suo allenatore, c’è chi ritiene che il Milan abbia più coraggio, serenità e incoscienza e per questo abbia maggior possibilità di vittoria. Per quel che può contare se dovessi giocarmi dieci euro oggi li punterei sul Milan di Padre Brown Pioli.

                    SERIE A 2019-2020 GIORNATA N. 15 Domenica 3 gennaio 2020 Inter - Crotone 6-2 (12' Zanellato C, 20' Lautaro Martinez I, 31' Marrone aut. I, 36' Golemic rig. C, 54' Lautaro Martinez I, 64' Lautaro I, 78' Lautaro Martinez I, 87' Hakimi I) Atalanta - Sassuolo 5-1 (11' Zapata A, 45' Pessina A, 49' Zapata A, 57' Gosens A, 68' Muriel A, 75' Chiriches S) Cagliari - Napoli 1-4 (25' Zielinski N, 60' Joao Pedro C, 62' Zielinski N, 74' Lozano N, 86' Insigne rig. N) Fiorentina - Bologna 0-0 Genoa - Lazio 1-1 (15' Immobile rig. L, 58' Destro G) Parma - Torino 0-3 (8' Singo T, 88' Izzo T, 90'+5' Gojak T) Roma - Sampdoria 1-0 (72' Dzeko R) Spezia - Verona 0-1 (75' Zaccagni V) Benevento - Milan 0-2 (15' Kessie rig. M, 49' Leao M) Juventus - Udinese 4-1 (31' Ronaldo J, 49' Chiesa J, 70' Ronaldo J, 90' Zeegelaar U, 90'+3' Dybala J) *** Padre Brown Pioli e un Milan alla Ibrahimovic E' un lunghissimo derby, e lo sapevamo già. Ma se dobbiamo giocarlo a distanza, su tavoli separati, quel derby, allora
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                    • Sean
                      Csar
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                      • In piedi tra le rovine
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                      Il 2021 ricomincia con i 6 gol che l’Inter rifila al Crotone e Lautaro che fa tripletta. Per la squadra di Conte significa ottava vittoria consecutiva e soprattutto uno squillo fortissimo in zona scudetto. Più che i due gol incassati dal Crotone, solito difettuccio nerazzurro, il brivido maggiore è l’infortunio di Lukaku che tiene i nerazzurri in sospeso

                      Lautaro, destro, sinistro e testa: si ricomincia con i botti dell’Inter
                      Non credo che all’ Inter interessi molto il come, anche se in questo caso è decisamente importante, le interessa soprattutto la vittoria, tenere il ritmo, battere il tamburo anche se questo sarebbe il compito di chi di sta al comando. Più che i 6 gol fatti al Crotone, le interessa che il ritorno in campo nel 2021, non senza un certo brivido che l’ha vista addirittura andare all’inseguimento di Zanellato e compagnia, significhi l’ottava vittoria consecutiva in campionato. E’ questo che rafforza molto la fiducia, solitamente non troppo stabile e sicura della squadra di Conte. Dopo un avvio decisamente sbagliato, dovuto all’obbligo di recuperare la concentrazione dopo le brevi distrazioni del Natale, l’ Inter ha ritrovato baldanzosamente l’atteggiamento giusto: è nei secondi tempi che l’ Inter riesce a dimostrare la propria forza psicofisica e comunque imporre la qualità dei propri giocatori. La tripletta di Lautaro (destro, sinistro, testa) è un bel botto di Capodanno, Vidal è già un un mezzo caso (perché ci si è intestarditi su di lui e perché deve giocare per forza?) mentre l’infortunio di Lukaku mette un certo brivido.

                      SERIE A 2019-2020 GIORNATA N. 15 Domenica 3 gennaio 2020 Inter - Crotone 6-2 (12' Zanellato C, 20' Lautaro Martinez I, 31' Marrone aut. I, 36' Golemic rig. C, 54' Lautaro Martinez I, 64' Lautaro I, 78' Lautaro Martinez I, 87' Hakimi I) Atalanta - Sassuolo 5-1 (11' Zapata A, 45' Pessina A, 49' Zapata A, 57' Gosens A, 68' Muriel A, 75' Chiriches S) Cagliari - Napoli 1-4 (25' Zielinski N, 60' Joao Pedro C, 62' Zielinski N, 74' Lozano N, 86' Insigne rig. N) Fiorentina - Bologna 0-0 Genoa - Lazio 1-1 (15' Immobile rig. L, 58' Destro G) Parma - Torino 0-3 (8' Singo T, 88' Izzo T, 90'+5' Gojak T) Roma - Sampdoria 1-0 (72' Dzeko R) Spezia - Verona 0-1 (75' Zaccagni V) Benevento - Milan 0-2 (15' Kessie rig. M, 49' Leao M) Juventus - Udinese 4-1 (31' Ronaldo J, 49' Chiesa J, 70' Ronaldo J, 90' Zeegelaar U, 90'+3' Dybala J) *** Padre Brown Pioli e un Milan alla Ibrahimovic E' un lunghissimo derby, e lo sapevamo già. Ma se dobbiamo giocarlo a distanza, su tavoli separati, quel derby, allora
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Sean
                        Csar
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                        • In piedi tra le rovine
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                        Quattro gol di Ronaldo, Chiesa e Dybala, la Juve restituisce con gli interessi all’Udinese gli incubi vissuti col ko contro la Fiorentina. Dybala alla fine riesce a dare un senso alla sua partita. Pirlo gli dà fiducia: non è possibile che un giocatore così, con Ronaldo, non faccia esplodere il gioco della Juve. E che l’unica soluzione sia la cessione a giugno

                        Juve: Ronaldo, Chiesa e Dybala per uscire dall’incubo

                        La Juventus ha ricacciato indietro gli incubi dei tre gol presi dalla Fiorentina (per inciso 0-0 col Bologna senza mai tirare in porta…) con altrettanti gol all’ Udinese, firmati da Ronaldo e Chiesa, e poi uno di interessi messo dentro da Dybala per il lieto fine della serata. Tutto sul conto del povero malcapitato portiere Juan Musso. Non sappiamo ancora se il tracollo con la Fiorentina sia stato il primo sintomo di un malessere diffuso o semplicemente un incidente di percorso, sappiamo che con l’ Udinese certe distrazioni la squadra di Pirlo se le è concesse in maniera molto inferiore, e Ronaldo, Chiesa e Dybala hanno sfruttato in velocità gli errori fatti dall’avversario, dando l’impressione di una squadra più concentrata, decisa e ben determinata a ricominciare quasi da capo.

                        La stessa grinta, quell’accelerazione rabbiosa e bruciante che lascia tutti indietro, messa da Ronaldo nei suoi gol sono indice di un reset fatto dalla Juventus in queste vacanze di fino anno. Non è questione di uomini, ma di testa, di intesa, di feeling tra Pirlo e i giocatori, e i giocatori stessi. Se non avesse dato forfait Morata, avremmo praticamente avuto la stessa Juve che ha preso tre gol dalla Fiorentina. L’unica nota stonata della serata si è armonizzata proprio negli istanti finali con il gol di Dybala fino ad allora sempre troppo poco coinvolto nel cuore del gioco della Juve e soprattutto scarsamente determinante. Non essendo stato sostituito c’era stato un evidente atto di fiducia di Pirlo nei suoi confronti. Proprio per cercare di spezzare quel circolo vizioso di panchina e delusioni che se portato all’esasperazione finirebbe inevitabilmente con una separazione a giugno. E non può essere che la Juve, Ronaldo e Dybala non riescano a liberare quel moltiplicatore di gioco, gol e fantasia che rappresentano.


                        La vittoria con l’ Udinese potrebbe essere la prima di una possibile ripartenza della Juve. E non solo dal punto di vista dei risultati. Potrebbe…

                        SERIE A 2019-2020 GIORNATA N. 15 Domenica 3 gennaio 2020 Inter - Crotone 6-2 (12' Zanellato C, 20' Lautaro Martinez I, 31' Marrone aut. I, 36' Golemic rig. C, 54' Lautaro Martinez I, 64' Lautaro I, 78' Lautaro Martinez I, 87' Hakimi I) Atalanta - Sassuolo 5-1 (11' Zapata A, 45' Pessina A, 49' Zapata A, 57' Gosens A, 68' Muriel A, 75' Chiriches S) Cagliari - Napoli 1-4 (25' Zielinski N, 60' Joao Pedro C, 62' Zielinski N, 74' Lozano N, 86' Insigne rig. N) Fiorentina - Bologna 0-0 Genoa - Lazio 1-1 (15' Immobile rig. L, 58' Destro G) Parma - Torino 0-3 (8' Singo T, 88' Izzo T, 90'+5' Gojak T) Roma - Sampdoria 1-0 (72' Dzeko R) Spezia - Verona 0-1 (75' Zaccagni V) Benevento - Milan 0-2 (15' Kessie rig. M, 49' Leao M) Juventus - Udinese 4-1 (31' Ronaldo J, 49' Chiesa J, 70' Ronaldo J, 90' Zeegelaar U, 90'+3' Dybala J) *** Padre Brown Pioli e un Milan alla Ibrahimovic E' un lunghissimo derby, e lo sapevamo già. Ma se dobbiamo giocarlo a distanza, su tavoli separati, quel derby, allora
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

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                        • Sean
                          Csar
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                          • In piedi tra le rovine
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                          Il campionato torna anche con le goleade dell’Atalanta che sta ormai assorbendo e superando il caso Gomez, e del Napoli, che perso Osimhen ha scoperto che il suo uomo in più è Zielinski. E poi “tutti per Gattuso e Gattuso per tutti…”

                          Le goleade di Atalanta e Napoli
                          Tante squadre hanno vinto con un numero alto di gol, dopo l’ Inter l’ Atalanta e il Napoli. L’ Atalanta sembra aver assorbito il caso Gomez come se la riguardasse soltanto di rimbalzo, la vittoria contro il Sassuolo è una di quelle tipiche dello scorso anno, quando la squadra di Gasperini scatenava tutto il potenziale della sua manovra d’attacco e i suoi infiniti uomini di dribbling e movimento. Il ritrovato Ilicic sta coprendo il buco lasciato da Gomez. Tre gol alla Fiorentina, il pareggio in casa della Juve, quattro gol alla Roma, cinque al Sassuolo, l’ Atalanta che ci ha tanto divertito è ancora tra noi. Abbastanza inaspettati soprattutto i quattro gol del Napoli, anche se facilitati dal Cagliari in dieci. Perso Osimhen per infortuni o per la positività al Covid (con tanto di esibizioni social alla sua festa di compleanno) eco quattro gol che sostengono e consolano Gattuso in un momento difficile e complicato per la sua salute e per un Napoli che fa fatica a decollare. Intanto piano piano si scopre sempre di più che il giocatore veramente imprescindibile per il Napoli – al di là dei soliti Insigne, Mertens, Lozano – è Zielinski, che quest’anno ha cominciato il suo quinto campionato col Napoli. Meglio tardi che mai. Se poi lo sposti anche venti metri avanti per fargli vedere un po’ più la porta e i compagni d’attacco va anche meglio. Per il resto il Napoli gira quando nello spogliatoio risuona “tutti per Gattuso e Gattuso per tutti”.



                          Ma alla Roma ne basta uno solo
                          Anche se alla fine il gol più pesante è quello di Dzeko per la Roma al terzo posto. Alti e bassi, molte perplessità, persino tanta cronaca rosa con Zaniolo, poi alla fine quello che conta è il gol del vecchio centravanti che tiene la sua squadra comoda sulle migliori poltrone dello spettacolo.

                          SERIE A 2019-2020 GIORNATA N. 15 Domenica 3 gennaio 2020 Inter - Crotone 6-2 (12' Zanellato C, 20' Lautaro Martinez I, 31' Marrone aut. I, 36' Golemic rig. C, 54' Lautaro Martinez I, 64' Lautaro I, 78' Lautaro Martinez I, 87' Hakimi I) Atalanta - Sassuolo 5-1 (11' Zapata A, 45' Pessina A, 49' Zapata A, 57' Gosens A, 68' Muriel A, 75' Chiriches S) Cagliari - Napoli 1-4 (25' Zielinski N, 60' Joao Pedro C, 62' Zielinski N, 74' Lozano N, 86' Insigne rig. N) Fiorentina - Bologna 0-0 Genoa - Lazio 1-1 (15' Immobile rig. L, 58' Destro G) Parma - Torino 0-3 (8' Singo T, 88' Izzo T, 90'+5' Gojak T) Roma - Sampdoria 1-0 (72' Dzeko R) Spezia - Verona 0-1 (75' Zaccagni V) Benevento - Milan 0-2 (15' Kessie rig. M, 49' Leao M) Juventus - Udinese 4-1 (31' Ronaldo J, 49' Chiesa J, 70' Ronaldo J, 90' Zeegelaar U, 90'+3' Dybala J) *** Padre Brown Pioli e un Milan alla Ibrahimovic E' un lunghissimo derby, e lo sapevamo già. Ma se dobbiamo giocarlo a distanza, su tavoli separati, quel derby, allora
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

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                            GIORNATA N. 15
                            Domenica 3 gennaio 2020

                            Inter – Crotone 6-2
                            (12′ Zanellato C, 20′ Lautaro Martinez I, 31′ Marrone aut. I, 36′ Golemic rig. C, 54′ Lautaro Martinez I, 64′ Lautaro I, 78′ Lautaro Martinez I, 87′ Hakimi I)

                            Atalanta – Sassuolo 5-1
                            (11′ Zapata A, 45′ Pessina A, 49′ Zapata A, 57′ Gosens A, 68′ Muriel A, 75′ Chiriches S)

                            Cagliari – Napoli 1-4
                            (25′ Zielinski N, 60′ Joao Pedro C, 62′ Zielinski N, 74′ Lozano N, 86′ Insigne rig. N)

                            Fiorentina – Bologna 0-0

                            Genoa – Lazio 1-1
                            (15′ Immobile rig. L, 58′ Destro G)

                            Parma – Torino 0-3
                            (8′ Singo T, 88′ Izzo T, 90’+5′ Gojak T)

                            Roma – Sampdoria 1-0
                            (72′ Dzeko R)

                            Spezia – Verona 0-1
                            (75′ Zaccagni V)

                            Benevento – Milan 0-2
                            (15′ Kessie rig. M, 49′ Leao M)

                            Juventus – Udinese 4-1
                            (31′ Ronaldo J, 49′ Chiesa J, 70′ Ronaldo J, 90′ Zeegelaar U, 90’+3′ Dybala J)
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
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                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

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                              I segni sono con il Milan. Ma l'Inter c'è e la Juve non molla

                              Parto dalla Juve, che ha chiuso una domenica molto interessante di calcio battendo l'Udinese. La squadra di Pirlo ha fatto una buona partita, anche se sta ancora alternando prestazioni confortanti ad altre negative. Se vuole lottare per lo scudetto deve acquisire ritmo, ma giocando ogni tre giorni e cambiando tanti giocatori non è facile. Oggi diciamo che l'annullamento del gol di De Paul, che solo una macchina come il Var ma non certo un essere umano può negare, ha reso le cose più facili. Poi la Juve ha comunque gestito la gara in maniera adeguata.

                              Il Milan ha avuto un episodio fortunatissimo nel rigore errore gentilmente concesso dalla difesa del Benevento. Poi però la capolista ha tenuto con grande attenzione e grinta. E l'espulsione di Tonali non ha veramente senso: è entrato con il piatto del piede, non certo per spaccare la gamba. L'arbitro aveva visto giusto con l'ammonizione, poi il Var ha fatto l'arbitro. E questo proprio non riesco a concepirlo.


                              L'Inter ha avuto un primo tempo problematico per le sviste di Vidal e della difesa in generale sul primo gol del Crotone. Poi ha reagito bene, ma la tattica dei calabresi è stata scellerata. Concedere i contropiede fuori casa ad una squadra come l'Inter è di una presunzione che non fa rima con professionalità. E infatti è finita 6-2. E per fortuna che tutti sanno che l'Inter bisogna affrontarla dietro la linea della palla e poi andare in contropiede... E' accaduto l'esatto contrario.


                              Il Napoli ha vinto da grande squadra a Cagliari. Quando gioca con intensità e cattiveria, la squadra di Gattuso non è seconda a nessuno. Ma torniamo al solito discorso: anche qui serve continuità. Bene la Roma, che ha sbrogliato una partita difficilissima su un campo impossibile, per di più contro una squadra come la Samp abile nel difendersi. Così così la Lazio, che al Ferraris dopo aver beneficiato di un rigore non proprio solare, poteva e doveva fare di più. Tra quelle che sono andate forti nella scorsa stagione è quella più in ritardo. Grande invece la prova dell'Atalanta: il Sassuolo gli resta davanti in classifica, ma oggettivamente non c'è proprio partita tra le due. L'Atalanta mi piace moltissimo: è una grande, si capisce perché si permette il lusso di tenere uno del calibro di Muriel in panchina. E infatti Zapata, il titolare, è fortissimo.

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                              nella necropoli deserta»

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                                Milan, ecco perché sta dominando il campionato: regole e gioia di vivere

                                La squadra di Pioli dimostra in ogni partita di avere qualità superiori, in grado di vincere anche senza Ibra e altri tre titolari

                                di Mario Sconcerti

                                È stata un’altra di quelle giornate passate a veder vincere le più forti. Dimentichiamo per un momento il bellissimo slogan di un campionato diverso perché tante sarebbero le squadre che possono vincerlo. Non è così. Lo scorso anno era in testa l’Inter con due punti sulla Juve. Le prime sei in classifica avevano in totale 193 punti, oggi solo 184. Non è in sostanza un campionato più competitivo, è che lo scorso anno ci fidavamo del recupero della Juve mentre adesso, per disabitudine, ci fidiamo meno del Milan. Pensiamo manchi un dominatore che in effetti c’è.

                                Un problema culturale

                                Il problema non è tecnico, è culturale: se al posto del Milan, con 11 vittorie e quattro pareggi, ci fosse la Juve, non crederemmo a nessuna ipotesi diversa da una conferma dei soliti vincitori. A rendere competitivo il campionato è in fondo la paura di non saper giudicare la Juve. Sarà davvero confusa come sembra? In balia di un giocatore straordinario e altri che cercano idee vaghe per il campo? Questo stato realmente metafisico è la sintesi emotiva della classifica. Quella reale parla di un’Inter all’ottava vittoria consecutiva, a Lautaro che senza rigori avrebbe segnato quasi quanto Ronaldo e a un Milan che non solo riesce con eleganza a dimenticare Ibrahimovic ma anche Bennacer, Hernandez e Saelemaekers.


                                L’entusiasmo rossonero

                                Ma il Milan ci crede. Ha un entusiasmo che diventa continuità, che rimane fortuna, cioè buon cammino, cioè destino, nella misura in cui ognuno di noi fa la sua parte nella storia. La Juve non ha quella forza, si applica ma sembra una didattica a distanza. L’Inter non la cerca nemmeno, va via di fisico e abitudine avendo nel cumulo la squadra migliore. Il Milan è un bravo ragazzo, fa sempre la cosa giusta, non cerca il peccato, rispetta l’avversario, lo fa sembrare bello come il Benevento, fa sembrare normali i rigori a inizio partita che aprono il risultato, è una specie di grande gita parrocchiale dove tutto è regola e gioia di vivere.


                                Il dubbio

                                Se c’è un errore, non è stato ancora trovato. Però sta facendo quello che ha fatto per nove anni la Juventus: è squadra e fa più punti di tutti, ogni volta, ogni partita. La prova ultima, mercoledì con la Juve a San Siro. Ma sarà più per la Juve che per il Milan.

                                CorSera
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
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                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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