Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Arturo Bandini
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    o cristo, leggo solo ora che la fiorentina ha battuto la Juve, proprio nell'anno in cui ho smesso di seguire il calcio, una volta sarei andato in delirio

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    • Steel77
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      è un mondo malato

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      • marcu9
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        • May 2009
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        Pirlo contro la sentenza su Juve-Napoli: “Non è corretta con chi ha giocato con casi di Covid”
        Andrea Pirlo ha parlato a Sky Sport al termine della sfida che la sua Juventus ha perso per 3-0 contro la Fiorentina di Prandelli. Il tecnico bianconero non ha ovviamente potuto nascondere l’amarezza per un ko quasi inaspettato, specie dopo l’ottima gara di Parma, arrivato per giunta al termine di una giornata particolare contrassegnata dalla sentenza del Collegio di Garanzia del Coni sulla gara contro il Napoli. Pirlo: “Sentenza non corretta nei confronti delle altre squadre”.

        continua su: https://www.fanpage.it/sport/calcio/...casi-di-covid/
        Tutte le news di oggi dall'Italia e dal Mondo, aggiornamenti dell'ultima ora su attualità, cronaca e politica


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        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        • Sean
          Csar
          • Sep 2007
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          • In piedi tra le rovine
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          La Juventus crolla a Torino contro la Fiorentina, risultato clamoroso 3-0 per i viola (Vlahovic, autogol di Alex Sandro Caceres). Bianconeri in 10 per quasi tre quarti di partita per l’espulsione di Cuadrado. Rigori su Ronaldo, altre mancate espulsioni, tante le recriminazioni contro l’arbitro, ma la sconfitta con la Fiorentina resta un incubo. Dalla miglior Juve della stagione a Parma a quella peggiore contro la Fiorentina, Pirlo parla di squadra con la testa già alle vacanze. Ma adesso causa anche la partita col Napoli da giocare e il 3-0 a tavolino annullato, il Milan rischia di andare sia pure parzialmente a +10. L’allenatore comincia fatalmente a fare i conti col fantasma di Sarri. La Fiorentina invece è alle stelle, Ribery è ancora un grandissimo, e una vittoria così in fin dei conti Prandelli se la meritava: troppi anni che gli gira mal

          Juventus-Fiorentina 0-3
          Ci fosse ancora la schedina Totocalcio Juve-Fiorentina avrebbe fruttato qualche miliardo a chi avesse messo 2. Se poi esiste qualcuno che ha scommesso sul 3-0, risultato secco, della Fiorentina a Torino, beh tanto di cappello, noi non parliamo più di calcio per sei mesi e parola esclusivamente a lui. In attesa che il veggente si faccia vivo non credo che la partita abbia una spiegazione logica se non che la sorpresa ha veramente spiazzato tutti.

          La Juventus sembrava in crescita, a Parma avevamo visto forse la miglior Juve della stagione, ed abbiamo assistito, per quanto riguarda i bianconeri, al più incredibile degli spettacoli horror. Prima sconfitta della stagione, passi, ma soprattutto che sconfitta. La Fiorentina sembrava già sprofondata nel baratro, Prandelli (ex juventino) disperato e sempre più incupito, ed eccola invece risorgere con un risultato straordinario.

          C’è poco da dire, la partita l’avete vista, è stata una gara ricca di episodi contestati, espulsioni (Cuadrado, e un’altra possibile per Borja Valero), possibili rigori (due su Ronaldo), ma alla fine il risultato spazza via tutto, contestazioni arbitrali contese. La sconfitta, al di là del primo gol di Vlahovic, ha il suo fondamento soprattutto nella giusta espulsione di Cuadrado (ed è la quarta in campionato, Rabiot contro la Roma, Morata col Benevento, Chiesa contro il Crotone e Demiral in Champions contro il Barcellona) e nei clamorosi errori di una difesa sempre mal posizionata, presa d’anticipo, con un Bonucci inguardabile. Cioè la Juve è stata sicuramente presa di sorpresa da una bellissima Fiorentina – i lanci di Ribery sono ancora uno spettacolo – ma è stata francamente impresentabile. Svegliandosi solo nel secondo tempo, quando ha capito che la frittata era fatta.

          La Juventus ha cominciato la giornata con 27 punti in classifica, terza a -4 dal Milan, adesso – con la partita col Napoli da giocare, e il 3-0 a tavolino cancellato – può scendere addirittura 10 punti sotto il Milan. Cominciano a essere tanti, anche se ci sono ancora 23 partite davanti. Gli assilli psicologici possono cominciare a diventare pesanti.

          Ci resta da una parte la Juve più inquietante dell’ultimo decennio trionfale, qualcuno sommessamente ha tirato fuori il nome di Maifredi ad evocare i peggiori incubi del passato. Ma senza andare così lontano, forse ora Pirlo dovrà cominciare a fare i conti soprattutto col fantasma di Sarri. Un brutto passo indietro. Dall’altra ci rendiamo conto che la Fiorentina non è poi una squadra così disprezzabile, si meritava un po’ di fortuna, già a Milano contro l’ Inter aveva perso ma fatto una bella gara. Anche Cesare Prandelli si meritava una serata così, semplicemente perché sono troppi anni che gli gira male.

          SERIE A 2020-2021 GIORNATA N. 14 Martedì 22 dicembre 2020 Crotone-Parma 2-1 (24' Messias C, 44' Messias C, 57' Kucka P) Juventus-Fiorentina 0-3 (3' Vlahovic F, 76' Alex Sandro aut. F, 81' Caceres F) Mercoledì 23 dicembre 2020 Verona-Inter 1-2 (52' Lautaro Martinez I, 63' Ilic V. 69' Skriniar I) Bologna-Atalanta 2-2 (22' Muriel rig. A, 23 Muriel A, 73' Tomyiasu B, 82' Paz B ) Milan-Lazio 3-2 (10' Rebic M, 17' Calhanoglu rig. M, 28' Luis Alberto L, 59' Immobile L, 90'+2 Hernandez M) Napoli-Torino 1-1 (56' Izzo T, 90'+2' Insigne N) Roma-Cagliari 3-2 (11' Veretout R, 59' Joao Pedro C, 71' Dzeko R, 77' Mancini R, 90'+1' Joao Pedro rig C) Sampdoria-Sassuolo 2-3 (2' Traoré Sas., 55' Quagliarella Sam, 56' Caputo Sas, 58' Berardi Sas, 84' Keità Sam)) Spezia-Genoa 1-2 (10' Nzola S, 16' Destro G, 73' Criscito rig G) Udinese-Benevento 0-2 (9' Caprari B, 77' Letizia B) Ci fosse ancora la schedina Totocalcio Juve-Fiorentina avrebbe fruttato qualche miliardo a chi avesse messo 2. Se poi esiste
          Last edited by Sean; 23-12-2020, 08:45:11.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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          • cesko92
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            Si vede la mano di Prandellone
            Originariamente Scritto da Sean
            faccini, kazzi, fike, kuli
            cesko92 [at] live.it

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              • In piedi tra le rovine
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              Questa Juve non sa soffrire

              di Massimo Mauro

              Ci sono parecchie cose da dire sulla sconfitta della Juve con la Fiorentina. Innanzitutto quella che facendo una gara sì e una no, la squadra di Pirlo dimostra di non avere la continuità tipica delle grandi. Lo stesso tecnico una preoccupazione l'aveva, visto che alla vigilia aveva chiesto la stessa intensità di Parma. Ma le parole non sono bastate, e se un allenatore insiste su un concetto in particolare che non viene recepito, allora scatta il campanello d'allarme.

              Dico inoltre da tempo che se qualcuna delle colonne della Juve stecca, la partita si fa dura. In questo caso è toccato a Bonucci, che con tutto il rispetto ne ha azzeccate poche.A parte lui però, anche altri non hanno convinto: Szczesny sul gol di Vlahovic sbaglia il tempo dell'uscita. E siamo sullo 0-0, lo stesso risultato di Parma quando Buffon è stato determinante. E sul 3-0 Alex Sandro difende malissimo. E lì la grande squadra non molla, non è un atteggiamento da Juve.

              La Fiorentina è rinata, ha sfruttato l'uomo in più benissimo: a tal proposito nulla da dire sull'espulsione di Cuadrado, ma con lo stesso metro di giudizio anche Borja Valero doveva avere il rosso. E vedere Nedved e Paratici lasciare il campo in segno di protesta così plateale fa un certo effetto.

              Ma arbitro a parte, la Juve non ha fatto la grande. Pirlo non ha sbagliato quando ha tolto Morata ed ha messo Bernardeschi: 4-4-1. Meno bene invece con l'ingresso di Kulusevski: sono saltati troppo gli equilibri e Bentancur unico centrocampista era improponibile. Ma a parte ciò, il problema è che la Juve non ha saputo soffrire. In questi casi si sta dietro la linea della palla, si tiene botta e si cerca di riprenderla. Tutte cose che non si sono viste.

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                Milan-Lazio, formazioni e dove vederla in tv

                Prosegue l’emergenza, i rossoneri devono stringere i denti e provare a difendere il primo posto in classifica. Poi andranno sul mercato per coprire i vuoti

                La missione è dura, durissima, l’emergenza infortuni era e resta da allarme rosso, ma il Milan che stasera riceve la Lazio nell’ultimo incrocio del suo strepitoso 2020 ha ben chiaro in testa il suo obiettivo: conservare fino all’anno nuovo quel primo posto che occupa ininterrottamente e meritatamente da inizio campionato per poi provare ad alzare a gennaio il livello della rosa con un paio di acquisti calibrati.


                La priorità resta il difensore, con Kabak dello Schalke e Simakan dello Strasburgo in primissima fila, mentre per quanto riguarda il vice Ibra si registra nelle ultime ora un raffreddamento della pista Scamacca: i 20-25 milioni pretesi dal Sassuolo sono considerati da Maldini una richiesta eccessiva. Si vedrà, ma non è affatto detto che alla fine un attaccante arriverà. «Faremo acquisti solo se saremo pienamente convinti, altrimenti siamo a posto così» ha ribadito il d.s. Massara a Reggio Emilia. Per il mercato comunque c’è tempo, il presente si chiama Lazio ed è un capitolo fondamentale di quel duello a distanza con l’Inter che assume ogni giorno di più i contorni del thriller. I nerazzurri di Conte insistono, i rossoneri resistono. E non hanno nessuna intenzione di arrendersi. La vittoria sul Sassuolo — voluta, cercata, meritata — ne è stata una prova.


                I numeri dei piccoli diavoli sono impressionanti — 25 risultati utili consecutivi, 15 partite di fila segnando almeno due gol — così come impressionante è però anche l’elenco delle assenze. A San Siro nell’incontro crocevia con la Lazio mancheranno per infortunio Ibrahimovic, Kjaer, Bennacer e Gabbia, ai quali va aggiunto lo squalificato Kessie. Praticamente tutto l’asse centrale della squadra. L’unica buona notizia arriva da Tonali e Rebic, che dovrebbero invece recuperare.

                «Dobbiamo stringere i denti ancora una volta, serve un ultimo sforzo» l’arringa di Pioli, che stasera affronterà un amore del suo passato, quella Lazio che guidò dal 2014 al 2016, venendo esonerato dopo un derby perso malamente. «Vogliamo chiudere alla grande il 2020» ha detto Simone Inzaghi, che stasera non avrà Acerbi e Leiva, infortunati. I biancocelesti arrivano dal brillante successo sul Napoli e vanno a caccia di punti preziosi per accorciare sulla zona Champions.

                È un Milan-Lazio che pesa, per entrambe. La sosta è breve, il 3 gennaio si torna già in campo, ma andare in vacanza con tre punti in più è tutta un’altra storia. Il Milan lo sa bene. Il 22 dicembre 2019 toccava il fondo prendendo 5 gol in casa dell’Atalanta. Un’umiliazione, una disfatta epocale. Un anno dopo è però tutto un altro Diavolo. Che non ha alcuna intenzione di fermarsi.


                Milan 4-2-3-1 99: G. Donnarumma 2 Calabria 20 Kalulu 13 Romagnoli 19 Hernandez 8 Tonali 33 Krunic 56 Saelemaekers 21 Diaz 10 Calhanoglu 17 Leao

                Lazio 3-5-2: 25 Reina 4 Patric 3 Luiz Felipe 26 Radu 29 Lazzari 21 Milinkovic 18 Escalante 10 Luis Alberto 77Marusic 20 Caicedo 17 Immobile
                Arbitro: Di Bello
                Tv: ore 20.45 Dazn

                CorSera
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                  Verona-Inter, le probabili formazioni e dove vederla. Conte non rischia Vidal e cambia modulo: Perisic in attacco

                  L’Inter in trasferta al Bentegodi cerca il settimo successo di fila. Conte potrebbe lasciare Vidal in panchina e partire più offensivo, con Perisic vicino a Lukaku e Lautaro

                  Il primo posto da agguantare e non solo. Antonio Conte gioca su più tavoli. In campionato dà la caccia al Milan, sul futuro rilancia e aspetta di vedere le carte della società. Alla vigilia della difficile trasferta di Verona, l’Inter insegue un Settebello di vittorie per provare a spodestare i rossoneri dal primo posto. L’operazione sorpasso però non è la priorità assoluta, la maratona per lo scudetto è lunga, le chance per giocarselo fino in fondo dipendono anche dalle mosse della società sul mercato che sta per aprirsi.

                  «Non è importante la mia di valutazione, ma quella del club su questi 4 mesi. Sicuramente ci vedremo dopo la partita con il Verona, nel periodo natalizio. È giusto farlo, dopo il meeting dello scorso agosto dove sono state prese decisioni accettate da tutti. Bisogna rivedersi e capire che tipo di situazioni abbiamo in mente di affrontare e se vogliono affrontarle», sottolinea Conte, in una sorta di: che intenzioni avete?

                  La sintesi sta tutto in quel «se vogliono affrontarle». Il mercato è un’opportunità per completare una squadra, bisognosa di due rinforzi: una punta, se Nainggolan va a Cagliari è da valutare uno scambio con Pavoletti, e un centrocampista. Se la società segue si può puntare in alto, al contrario sarà tutto più difficile. Conte è asciutto nelle sue esternazioni. «Stiamo cercando di fare un percorso che porti ad assestare l’Inter nelle primissime posizioni, è un percorso che sta continuando. Poi c’è un percorso parallelo, quello societario, ma lì dovete chiederlo al club».

                  Dopo quello agostano, il vertice di Natale dovrà chiarire quale strada l’Inter vuole battere. La congiuntura non è favorevole, i bilanci appesantiti dalla pandemia, occorre lavorare d’ingegno per aggiustare la rosa, se l’obiettivo è vincere. Dalla Coppa Italia del 2011 l’Inter non mette in bacheca un trofeo. Il mercato può essere una svolta, il refrain però è sempre lo stesso: prima si vende poi si compra. Vitale è riuscire a piazzare, perché venderlo non è semplice, Eriksen: unico da cui spremere qualcosa per poi reinvestirlo in un centrocampista. La rosa è ampia, ha molti petali secchi e inutilizzabili però.

                  Nel mentre si gioca a Verona, campo infido e Conte potrebbe cambiare modulo e passare a un attacco a tre con Lukaku, Lautaro e Perisic, per non dare vantaggi a Juric che si spertica in lodi: «L’Inter è la più forte, ha un gioco codificato e sono dei serissimi candidati allo scudetto». Per Conte presentarsi al vertice infilando un Settebello di vittorie significa avere una carta pesante da giocare. Per arrivare allo scudetto va però pescata la Matta dal mazzo del mercato.

                  Verona 18.30
                  Verona (3-4-2-1): 1 Silvestri; 83 Dawidowicz 21 Gunter 17 Ceccherini; 5 Faraoni 4 Veloso 61 Tameze 3 Dimarco; 20 Zaccagni 8 Lazovic; 9 Salcedo. All. Juric
                  Inter (3-4-3): 1 Handanovic; 37 Skriniar 6 De Vrij 95 Bastoni; 2 Hakimi 23 Barella 77 Brozovic 15 Young; 10 Lautaro 9 Lukaku 14 Perisic. All.: Conte
                  Arbitro: Giacomelli
                  Tv: ore 18.30 Sky

                  CorSera
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                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    Napoli-Torino, le formazioni e dove vederla in tv: Gattuso ritrova Insigne, Giampaolo si affida a Belotti per la svolta

                    Al Maradona in palio punti pesanti. Gli azzurri senza Koulibaly e Lozano (oltre Mertens e Osimhen. I granata con Lukic trequartista, Izzo e Nkoulou in difesa

                    Negli ultimi 180 minuti il Napoli non ha preso un punto, ko contro l’Inter e poi con la Lazio: ha fallito il primo esame da grande. Nello stesso periodo il Toro ha raccolto un punticino, con il Bologna: i tre in palio oggi sono pesantissimi per tutti. Chi dovesse uscire battuto dovrà rivedere molto del suo futuro.

                    La fatica e gli infortuni hanno colpito più Gattuso, che oltre al punto in classifica (e alla partita con la Juve) recupera Insigne ma perde, dopo Osimhen e Mertens, anche Koulibaly e Lozano. Giampaolo più che i giocatori deve ritrovare le certezze sulle quali lavora da agosto con alterne fortune.

                    Qual è il vero Toro? Quello che ha rischiato di battere la Juve, che stava per stendere la Lazio e vinceva in casa del Sassuolo? O quello che nelle stesse partite ha finito col farsi rimontare o ribaltare in pochi minuti? Nello spogliatoio granata si cerca la verità: si è cambiato sistema poi interpreti, mettendo fuori anche Sirigu, senza cambiare registro, 21 i punti persi da posizione di vantaggio. Il portiere pare destinato a rientrare, Giampaolo lo aveva detto prima del Bologna: «Ha lavorato bene, può tornare ora o alla prossima...».

                    Tre partite in otto giorni significano veleno nei muscoli, per tutti. Ma 7 punti in 13 partite dicono che non si può sbagliare, come del resto al Toro si ripetono da settimane. La squadra può svoltare e mettersi a correre come Andrea Belotti, già a 9 gol, a un passo dalla doppia cifra per la sesta stagione consecutiva. Arrivarci fermando Insigne è il suo obiettivo dichiarato.

                    Napoli 4-3-3: Meret; Di Lorenzo, Manolas, Maksimovic, Hysaj; Demme, Bakayoko, Zielinski; Politano, Petagna, Insigne.
                    Torino 3-5-1-1: Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; Singo, Meité, Rincon, Vojvoda; Lukic; Belotti.
                    Arbitro: Paolo Valeri
                    Tv: ore 20.45 Sky


                    CorSera
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                      GIORNATA N. 14
                      Martedì 22 dicembre 2020

                      Crotone-Parma 2-1
                      (24′ Messias C, 44′ Messias C, 57′ Kucka P)
                      Juventus-Fiorentina 0-3
                      (3′ Vlahovic F, 76′ Alex Sandro aut. F, 81′ Caceres F)

                      Mercoledì 23 dicembre 2020
                      Verona-Inter 18.30
                      Bologna-Atalanta 20.45
                      Milan-Lazio 20.45
                      Napoli-Torino 20.45
                      Roma-Cagliari 20.45
                      Sampdoria-Sassuolo 20.45
                      Spezia-Genoa 20.45
                      Udinese-Benevento 20.45
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Sean
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                        Juventus-Napoli, le ragioni che hanno ribaltato le prime due sentenze. Si rigiocherà a maggio

                        Annullata la sconfitta a tavolino e il punto di penalizzazione, resta aperto il fascicolo della procura federale sul rispetto del protocollo sanitario

                        Il Napoli cercava un alibi per non giocare con la Juventus, ma perché lo avrebbe fatto non è stato mai spiegato dai giudici d’Appello. E dunque mai provato. Cade così sul movente la sentenza della corte sportiva che aveva condannato il club di Aurelio De Laurentiis alla sconfitta a tavolino con la Juventus, confermando anche il punto di penalizzazione in classifica.

                        Il ribaltone si è consumato martedì pomeriggio nel salone del Coni davanti ai giudici del collegio di Garanzia, presieduto da Franco Frattini: la gara-fantasma del 4 ottobre scorso allo Stadium andrà giocata sul campo e da ieri i partenopei hanno riconquistato il punto che gli era stato tolto già dal giudice sportivo in prima battuta.


                        Significativo il passaggio del procuratore nazionale dello Sport, Alessandra Flamminii Minuto: «La Corte sportiva d’Appello ha fatto il passo più lungo della gamba, andando oltre i fatti a disposizione». «Viviamo in un Paese dove chi rispetta le leggi non può essere condannato. E il Napoli segue sempre le regole»: il tweet del presidente De Laurentiis, pochi minuti dopo le 18, racchiude la soddisfazione dell’uomo che si è spinto sino al terzo grado di giudizio per affermare la buona fede della sua squadra, assente allo Stadium perché fermata dall’autorità sanitaria.

                        Ristabilito dunque il principio della supremazia dell’autorità statale rispetto al protocollo Uefa, sul quale invece avevano fatto leva le due sentenze precedenti. Il cluster nel Genoa la settimana prima, le positività al Covid di Zielinski e di Elmas alla vigilia della sfida con la Juventus. Poi lo stop intimato dall’ufficio di gabinetto della regione Campania. Tutto documentato, con decine di mail che sin da ottobre sono state oggetto di indagine.

                        Resta ancora aperto il fascicolo della procura federale sul rispetto del protocollo sanitario, sul quale la Figc, assente in sede di giudizio, potrebbe intervenire. Il collegio di Garanzia ha accolto il ricorso e disposto l’obbligo di disputare la gara, riconoscendo l’impedimento del Napoli come causa di forza maggiore. La prima data utile probabilmente sarà a maggio. Il club del presidente Agnelli non si è costituito in giudizio e ha accolto con «indifferenza» il verdetto. Il d.t. Fabio Paratici: «Siamo sereni e ci atterremo alle disposizioni». Una curiosità, la gara-fantasma era valsa a Rabiot per scontare una giornata di squalifica. Il centrocampista se l’è ritrovata dopo la sentenza del Coni e l’ha scontata ieri durante Juve-Fiorentina.

                        L’udienza nel salone del Coni è durata un’ora, presente il presidente De Laurentiis con i suoi legali Enrico Lubrano e Mattia Grassani. «Abbiamo rispettato Lega, Figc e Coni, giusto cancellare un verdetto iniquo». E così è andata mentre la squadra terminava l’allenamento a Castel Volturno e con Gattuso c’è stato un lungo applauso nello spogliatoio.

                        CorSera
                        ...ma di noi
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                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Juve-Napoli, la sentenza: vale più la Asl o il protocollo federale? Per la Figc la vicenda non è ancora finita

                          Il calcio rischia di tornare in mano alle Asl, la procura Federcalcio ha ancora aperto un fascicolo sulla violazione del protocollo da parte del Napoli

                          Alessandra Flamminii Minuto, procuratore nazionale dello sport, nel suo intervento ha anticipato la sentenza: «La Corte sportiva d’appello ha fatto il passo più lungo della gamba». Forse l’obiettivo del Collegio di garanzia del Coni, che ha ribaltato il verdetto di Juve-Napoli, era punire l’intraprendenza di Sandulli, che nel secondo grado di giudizio aveva apertamente messo all’indice i comportamenti, a suo dire truffaldini, della società di De Laurentiis.

                          Ma così facendo il collegio, presieduto dall’ex ministro Frattini, ha sconfessato il protocollo federale e la linea del rigore. Ora il calcio rischia di tornare in mano alle Asl e il campionato smarrisce le sue certezze: cosa succederà a gennaio se il virus continuasse a non darci tregua?


                          Juve-Napoli diventa la partita infinita. Messa in calendario il 4 ottobre, potrebbe slittare a maggio, 7 mesi dopo, scombussolando gli equilibri del campionato. De Laurentiis esce da vincitore, ma non cancella la sensazione che un po’ ci abbia marciato. La speranza è che questa storiaccia resti un episodio isolato. Per fronteggiare l’emergenza e arrivare al traguardo sono necessari comportamenti virtuosi e al di sopra di ogni sospetto. Cosa succederà se un presidente troverà il modo di rinviare una partita perché la sua squadra, a causa del Covid, non è nelle condizioni ideali per giocarla?

                          La vicenda, almeno per la Figc, non finisce qui: resta aperta l’indagine, affidata alla procura federale, sulla violazione del protocollo da parte del Napoli. Vedremo dove porterà. La sentenza ha effetti pesanti sulla classifica. Gattuso, dopo due sconfitte, si rilancia. La Juventus, complice la sconfitta clamorosa contro la Fiorentina, rischia di passare il Natale fuori dalla zona Champions e a 10 punti dal Milan. Nasce un altro campionato. E Pirlo dovrà darsi una mossa.


                          CorSera
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                          sopra una sola teca di cristallo
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                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • Sean
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                            Un collegio di "garanzia" del Coni, dunque di un ente sportivo, presieduto da Frattini, un politico, un ex ministro: cosa ne sa di norme, di leggi, di sentenze e di diritto sportivo? E difatti ha partorito un aborto, perchè non si possono bocciare due sentenze motivatissime nel merito dei fatti e delle prove (quella del giudice sportivo e quella della corte di appello federale) solo perchè "manca il movente": è un assurdo, posto che:

                            - anche per la giustizia penale il movente è importante ma non decisivo ai fini della colpevolezza, quando il quadro probatorio ed indiziario concorre comunque ad individuare un colpevole. La spinta a delinquere può essere la più astrusa: se si trova meglio, se non si trova non fa niente: resta la colpevolezza

                            - le indagini sono ancora in corso, tant'è che è aperto il fascicolo sulla violazione del protocollo: adesso si potrebbe avere il Napoli assolto in un procedimento "perchè manca il movente" e il Napoli magari colpevole nell'altro di violazione del protocollo covid, che sarebbe il famoso movente del primo procedimento: ma questa è una "giustizia" sportiva o un circo per immondi pagliacci dilettanti?

                            E il Coni può spiegarci tutte le altre squadre cosa sono andate a fare a giocare, se basta esibire la lettera della Asl che chiede di mettersi in isolamento? Vengono mandate a tutte le squadre, è la prassi: le squadre infatti si isolano, entrano nella "bolla" ma poi ne escono per allenarsi e per giocare, perchè per loro, per lo sport, esiste un protocollo ad hoc, altrimenti non ci sarebbe il campionato: il Napoli non ha fatto un mezzo tentativo per far valere quel suo diritto, anzi ha predeterminato tutto prima ben contento di non partire. E' così importante sapere perchè non voleva partire o è più importante il fatto che non sia partito?

                            In un omicidio si assolve l'assassino col coltello in mano solo perchè non si trova un movente?

                            Lasciamo perdere, non si può cercare di dare un senso logico alle illogicità degli idioti.

                            Non possono essere quelli i motivi. I motivi stanno nella composizione del collegio giudicante, ovvero i Frattini ed i politici, e dunque gli Spadafora che fin dall'inizio avevano spinto per non far condannare il Napoli (ci sono le sue dichiarazioni). Per quali motivi e intrecci ce lo dovrebbero dire loro, con la tanto richiamata "indipendenza" dello sport che va a mignotte, perchè in Italia cosa c'è di indipendente? Tutto è intreccio e tarantella e certamente non da stamattina.

                            Si giocherà a maggio: l'unica buona notizia. Hanno almeno evitato di intasare gennaio.
                            Last edited by Sean; 23-12-2020, 10:07:46.
                            ...ma di noi
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                              ormai la juve dovrebbe concentrarti sulla champions e lasciare il campionato a chi è più attrezzato quest'anno, tipo antonio per esempio
                              Originariamente Scritto da Pesca
                              lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                              • Luke91
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                                Quando la Juve perde con scorrettezze evidenti

                                Godo infinitamente di più come un maiale
                                Originariamente Scritto da huntermaster
                                tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
                                Originariamente Scritto da luna80
                                Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?

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