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Le valutazioni sono che il Milan deve puntare al 4 posto e questo non cambia.
Ibra, Theo, Kessie, Gigio...e fine della rosa del Milan.
Un miracolo essere,ad oggi, primi in classifica.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
C'è una cosa sul Milan: è certamente cambiato l'atteggiamento, perchè le stagioni scorse non ci avrebbe mai così creduto fino all'ultimo, dunque c'è questa maturità e direi anche consapevolezza...e difatti quando va sotto le partite le recupera.
Questo vuol dire che tutti danno molto...non resta che vedere dove questo molto condurrà.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Per adesso non lo so, sono indeciso. Voglio aspettare qualche risposta dal prosieguo della stagione.
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Le valutazioni sono che il Milan deve puntare al 4 posto e questo non cambia.
Ibra, Theo, Kessie, Gigio...e fine della rosa del Milan.
Un miracolo essere,ad oggi, primi in classifica.
Anche Rebic, romagnoli, kjer e bennacer sono bei giocatori
Comunque si, non può vincere lo scudetto... Ma non andare in CL secondo me deve considerarsi un fallimento
Non tanto ad inizio stagione, dato che Juve inter e napoli sono superiori e con la Roma se la gioca, ma da ora con un bel vantaggio non deve fallire
Non andare in CL sarebbe un fallimento. Confermo.
Rebic(di questa stagione) kjaer, romagnoli, bennacer,
non sarebbero titolari in nessuna big.
Aggiungici Diaz, Leao ed un altro paio che ancora mi sfuggono...
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Ma secondo te?
Sono 2 anni e mezzo che fa poco o nulla poi post covid i prezzi sono calati (tranne per quel bidone di chiesa)
Oramai vendi il calciatore...ed il suo personaggio.
È un nome che ancora tira, quindi può essere che qualcuno che sia disposto a spendere quella cifra ci sia.
Dybala questo è.
Difficile esploda a 27 anni.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Oramai vendi il calciatore...ed il suo personaggio.
È un nome che ancora tira, quindi può essere che qualcuno che sia disposto a spendere quella cifra ci sia.
Dybala questo è.
Difficile esploda a 27 anni.
Che sia da vedere è fuori discussione, ma dubito a 70 milioni
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Minkia ...poveretto.
Speriamo bene.
Stagione finita?
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Oramai vendi il calciatore...ed il suo personaggio.
È un nome che ancora tira, quindi può essere che qualcuno che sia disposto a spendere quella cifra ci sia.
Dybala questo è.
Difficile esploda a 27 anni.
Sante parole, ci sono nomi che godono di un appeal particolare, forse anche immeritatamente... Dybala è tra questi
Ormai ci sono solo 3 punti tra il Milan al comando e l’Inter all’inseguimento, e 4 su Napoli e Juve. La lotta scudetto è assolutamente indecifrabile.–
Il Milan si fa fermare dal Parma, non è stato un brutto Milan, anzi, ma che non si dica più che Ibrahimovic o meno è la stessa cosa. –
L’Inter a Cagliari rischia davvero di compromettere la stagione, poi dimentica le angosce e le polemiche della Champions League e Barella permette alla squadra di Conte di prendersi una vittoria importantissima per ripartire subito. E’ la quarta vittoria consecutiva. Insomma buttata via la Champions (e pure l’Europa League…) per Conte c’è sempre la lotta per lo scudetto. Che non sarebbe così male…
– Anche il Napoli di Gattuso si è stabilizzato, punta in alto, mentre la Roma approfitta della sbandata del Bologna, e l’Atalanta della crisi della Fiorentina. Che Prandelli non ha risolto, anzi… –
Intanto la Juve riscopre Dybala mentre Ronaldo si conferma uomo-penalty. E’ ora di cominciare a dare a Pirlo quello che è di Pirlo…
Ci sono solo tre punti tra il Milan al comando e l’ Inter all’inseguimento, e solo uno in più sulla Juventus e il Napoli. Il pareggio del Milan col Parma – una faticosa ma anche grintosa e volenterosa rimonta (quattro pali) dopo essere andato sotto di due gol – e la contemporanea vittoria di tutte le altre ha stretto ancor di più la lotta scudetto. Ormai assolutamente indecifrabile. Non ne esce ridimensionato il Milan che ha comunque dato tutto se stesso e non è apparso molto diverso dal solito Milan, forse dobbiamo però rivedere il concetto che con Ibrahimovic o senza è la stessa cosa. No, non lo ripeterei più. Quando giochi molto in attacco, quando produci tante occasioni, avere un finalizzatore lì davanti che non sia Rebic o Castillejo, Calhanoglu o Brahim Diaz fa una certa differenza. Anche se i preziosi del pari può pure farteli Theo Hernandez, questo sì.
L’ Inter è entrata in una fase delicatissima della sua stagione. Quella in cui nessun altro errore gli verrà perdonato, c’è un’enorme voglia in giro di disfarsi di Conte perché nel calcio vale la legge del taglione e anche quella del contrappasso. Più in alto sei portato e con maggior fragore rischi di cadere. La partita di Cagliari è stata un altro giro sulle montagne russe, l’ Inter è arrivata in campo ancora con addosso la pressione, le angosce e le polemiche dell’eliminazione dalla Champions League, il contraccolpo psicologico sul campionato è stato evidente nonostante in campionato la squadra di Conte stesse andando ultimamente bene.
Lo stesso fatto che Conte abbia recuperato Eriksen (e mandato in panchina Hakimi) ci dice anche quanti siano i pensieri e i ripensamenti dell’allenatore. Senza contare che a un certo punto, ha dovuto anche rinunciare alla difesa a 3 e passare a quella a 4, per cercare di rendere un po’ più solida la squadra a centrocampo. In una partita storta in cui l’ Inter ha cominciato ulteriormente ad affondare, il bel gol di Barella è stato quasi uno squillo che alla fine ha portato un risultato rotondo e molto utile. I gol di Barella, D’Ambrosio e Lukaku significano la quarta vittoria consecutiva in campionato e la possibilità di trarre fuori ancora qualcosa di molto buono da questa stagione. Che altrimenti sarebbe fallimentare.
Le vittorie di Roma, Napoli, Atalanta e Juventus compattano ulteriormente la classifica verso l’alto dopo scivoloni, passi falsi, slabbramenti della classifica stessa che sono un po’ la caratteristica della stagione. Francamente qualsiasi considerazione sul gioco della Roma, sicuramente tra i migliori del panorama, ma pur sempre la stessa Roma pesantemente sconfitta a Napoli, passa in secondo piano davanti a un Bologna finito letteralmente nel pallone, incapace di difendersi e che ha incassato cinque gol tutti nel primo tempo. Dopo Dzeko, Mkhitaryan & C si sono fermati.
Lo stesso Napoli (terza vittoria consecutiva in campionato) sembra aver fermato e regolarizzato le sue fibrillazioni, o comunque le ha molto limitate all’Europa League, Gattuso sembra maneggiare molto meglio e molto più consapevolmente la rosa (vedi gli inserimenti decisivi di Lozano e Petagna), mentre l’ Atalanta – dopo le gravi tensioni interne, lo scontro durissimo Gasperini-Gomez e dopo aver allontanato l’assillo della Champions – ha sicuramente approfittato della crisi nerissima della Fiorentina, che con Prandelli (un pareggio e tre sconfitte), dispiace dirlo, non ha assolutamente risolto i suoi problemi. Anzi…
Dando a Pirlo ciò che è di Pirlo anche la Juventus sta rimettendo in sesto la sua stagione, allontanando quelle prestazioni contraddittorie e non all’altezza come con Crotone e Benevento. La vittoria sul Barcellona ha lasciato una scia di positività benefica. Dei tre gol segnati al Genoa il più importante è quello di Dybala, finora in debito col club e con Pirlo stesso. E’ abbastanza strano che il suo primo gol in campionato sia arrivato soltanto adesso, segno di un malinteso di fondo sulla sua collocazione, il suo ruolo, il suo utilizzo. Problema per altro comunissimo tra i tutti i numeri 10 e comunque più che risolvibile, ci mancherebbe. Ronaldo si è confermato uomo-penalty: due in Champions al Barcellona, altri due al Genoa. La prossima tappa per Pirlo riuscire a rendere più stabile e frequente l’utilizzo del tridente Ronaldo-Dybala-Morata. Una grande squadra come la Juve dovrebbe permetterselo abbastanza spesso.
SERIE A 2020-2021 Giornata n. 11 Venerdì 11 dicembre 2020 Sassuolo - Benevento 1-0 (7' Berardi rig S) Sabato 12 dicembre 2020 Crotone - Spezia 4-1 (7' Messias C, 18' Farias S, 49' Reca C, 56' Eduardo Henrique C, 90'+6' Messias C) Torino - Udinese 2-3 (24' Pussetto U, 54' De Paul U, 66' Belotti T, 67' Bonazzoli T, 69' Nestorovski U) Lazio - Verona 1-2 (45' Lazzari aut. V, 56' Caicedo L, 67' Tameze V) Domenica 13 dicembre 2020 Cagliari - Inter 1-3 (42' Sottil C, 77' Barella I, 86' D'Ambrosio I, 90'+4' Lukaku I) Atalanta - Fiorentina 3-0 (44' Gosens A, 55' Malinovskyi, 63' Toloi A) Bologna - Roma 1-5 (5' Poli aut. R, 10' Dzeko R, 15' Pellegrini R, 24' Cristante aut. B, 35' Veretout R, 44' Mkhitaryan R) Napoli - Sampdoria 2-1 (20' Jankto S, 53' Lozano N, 68' Petagna N) Genoa - Juventus 1-3 (57' Dybala J, 61' Sturaro G, 78' Ronaldo rig. J, 89' Ronaldo rig. J) Milan - Parma 2-2 (13' Hernani P, 56' Kurtic P, 58' Hernandez M, 90'+1' Hernandez M) *** Ci sono solo tre punti tra il
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