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ma anche se fosse, la stagione è stata conclusa, piuttosto bisogna chiedere, la lazio, è favorita a vincere lo scudetto quest'anno? la risposta è, NO.
Ma niente...era una mezza riflessione.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Sconfitta Lazio.
Non me lo sarei aspettato, sul serio.
Non te lo saresti aspettato? Abbiamo giocato a metà settimana, incontriamo la squadra più in forma del campionato dopo il Milan, non ci sono Luis Alberto, Correa, Luis Felipe, giochiamo con Parolo terzo di difesa, immobile e milinkovic sono mezzi infortunati, il fattore casa non esiste più e tu non te saresti aspettato? Perché no?
Winners are simply willing to do what losers won't.
Le stesse cose le ha dette inzaghi: abbiamo giocato la championz, parolo adattato in difesa, il var oggi non ci ha aiutato. Insomma La sagra dell'alibi
Le stesse cose le ha dette inzaghi: abbiamo giocato la championz, parolo adattato in difesa, il var oggi non ci ha aiutato. Insomma La sagra dell'alibi
Ahahahaha ma vai a dormire e pensa alla champions...... la nostra però ahahahaha
quedto sono alibi mica come quelli di Fonseca dopo il sassuolo, l'arbidre ha espulze pedre
Ma vai a dormire va
Winners are simply willing to do what losers won't.
Ma chi sta piangendo? io il calcio lo so come funziona, non gioco con le figurine come fai tu e qualcun altro, non è perchè quello si chiama verona e allora ci devi vincere per forza. Abbiamo giocato in champions e le energie nostre e la mente nostra stanno là, il verona è la miglior difesa del campionato, un motivo ci sarà. In più li affrontiamo senza tutti i titolari, perché avremmo dovuto vincere? Purtroppo tu leggi quello che scrive il povero marco83 che da svariati anni ha concentrato tutte le sue attenzioni sulla Lazio e ne spara tante di cazzate
Il borussia dortmund oggi ha perso 5 a 1 in casa con lo Stoccarda e il bayern Monaco ha pareggiato uno a uno col mitico union Berlino. Ti dice niente sta cosa? Magari le squadre che giocano la champions hanno una frequenza altissima di gioco? Ma lascia perde, leggiti quello che scrive marco83 e stai a posto così tu.
Ma chi sta piangendo? io il calcio lo so come funziona, non gioco con le figurine come fai tu e qualcun altro, non è perchè quello si chiama verona e allora ci devi vincere per forza. Abbiamo giocato in champions e le energie nostre e la mente nostra stanno là, il verona è la miglior difesa del campionato, un motivo ci sarà. In più li affrontiamo senza tutti i titolari, perché avremmo dovuto vincere? Purtroppo tu leggi quello che scrive il povero marco83 che da svariati anni ha concentrato tutte le sue attenzioni sulla Lazio e ne spara tante di cazzate
Il borussia dortmund oggi ha perso 5 a 1 in casa con lo Stoccarda e il bayern Monaco ha pareggiato uno a uno col mitico union Berlino. Ti dice niente sta cosa? Magari le squadre che giocano la champions hanno una frequenza altissima di gioco? Ma lascia perde, leggiti quello che scrive marco83 e stai a posto così tu.
non tanto quello, dato che leggo tutti. ma la sensazione che ti stai lamentando, un pò alla conte.
Il Torino perde anche con l’Udinese, è la settima scontitta in questo campionato su undici partite. Squadra allo sbando, praticamente sul fondo della classifica, Giampaolo a fortissimo rischio. Ma comunque un altro cambio di allenatore rischia di non cambiare il panorama granata. –
La Lazio sconfitta anche col Verona, la squadra di Inzaghi ha proprio due facce completamente opposte, quella positiva della Champions League, imbattuta e qualificata agli ottavi, e quella del campionato, già sconfitta quattro volte…
Non c’è uscita dal tunnel per il Torino, è un viaggio completamente al buio, in discesa. La sconfitta con l’Udinese è addirittura la settima su undici partite, il Toro ha un bilancio pessimo: con 27 gol incassati ha una delle peggiori difese della serie A. A parte qualche fiammata d’orgoglio solitamente limitata a poco tempo (vedi il derby con la Juve o anche la stessa illusoria rimonta con l’Udinese) la depressione è totale. Lo stesso Giampaolo dice che “la squadra ha valori superiori rispetto alla classifica che occupa” e che “io sono il responsabile, non mi nascondo”. Giampaolo ha sicuramente le sue responsabilità, ed è molto probabile a questo punto, che non vada più molto oltre, ma la realtà è che sono ormai troppi anni che il Torino ha imboccato la strada sbagliata e si è assuefatto a una mediocrità scoraggiante. Cioè non sarà un altro cambio d’allenatore a cambiare comunque il panorama granata.
E’ una forma di depressione anche quella della Lazio che non regge proprio il doppio confronto campionato-Champions League. A una Champions esaltante fa da contrappeso un campionato al momento nemmeno paragonabile a quello dello scorso anno. La Lazio ha passato il girone di Champions League, l’ultima partita è stata un brivido, ma nel complesso il risultato è stato ottimo. La squadra di Inzaghi però ha un interruttore psicologico, ogni volta che gioca in Champions si spegne regolarmente il campionato. Quella col Verona oltre a valere il sorpasso dei veneti è anche la quarta sconfitta su undici partite. Mentre in Champions League ha chiuso il girone imbattuta, più chiaro di così…
SERIE A 2020-2021 Giornata n. 11 Venerdì 11 dicembre 2020 Sassuolo - Benevento 1-0 (7' Berardi rig S) Sabato 12 dicembre 2020 Crotone - Spezia 4-1 (7' Messias C, 18' Farias S, 49' Reca C, 56' Eduardo Henrique C, 90'+6' Messias C) Torino - Udinese 2-3 (24' Pussetto U, 54' De Paul U, 66' Belotti T, 67' Bonazzoli T, 69' Nestorovski U) Lazio - Verona 1-2 (45' Lazzari aut. V, 56' Caicedo L, 67' Tameze V) Domenica 13 dicembre 2020 Cagliari - Inter 1-3 (42' Sottil C, 77' Barella I, 86' D'Ambrosio I, 90'+4' Lukaku I) Atalanta - Fiorentina 3-0 (44' Gosens A, 55' Malinovskyi, 63' Toloi A) Bologna - Roma 1-5 (5' Poli aut. R, 10' Dzeko R, 15' Pellegrini R, 24' Cristante aut. B, 35' Veretout R, 44' Mkhitaryan R) Napoli - Sampdoria 2-1 (20' Jankto S, 53' Lozano N, 68' Petagna N) Genoa - Juventus 1-3 (57' Dybala J, 61' Sturaro G, 78' Ronaldo rig. J, 89' Ronaldo rig. J) Milan - Parma 2-2 (13' Hernani P, 56' Kurtic P, 58' Hernandez M, 90'+1' Hernandez M) *** Non c'è uscita dal tunnel per il
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
(24′ Pussetto U, 54′ De Paul U, 66′ Belotti T, 67′ Bonazzoli T, 69′ Nestorovski U)
Lazio – Verona 1-2
(45′ Lazzari aut. V, 56′ Caicedo L, 67′ Tameze V)
Domenica 13 dicembre 2020
Cagliari – Inter 12.30
Atalanta – Fiorentina 15.00
Bologna – Roma 15.00
Napoli – Sampdoria 15.00
Genoa – Juventus 18.00
Milan – Parma 20.45
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Cagliari-Inter, formazioni e dove vederla. Conte frusta i nemici: con Eriksen via alla missione scudetto
Il danese alle spalle di Lukaku e Sanchez. Il tecnico: «Poste le fondamenta possiamo costruire un grattacielo. Non prestiamo il fianco a chi gode e ci vuole distruggere»
L’Inter entra nella fase due della stagione. L’eliminazione dall’Europa è una ferita aperta e profonda, tocca al campionato cicatrizzarla. Serviranno tempo e vittorie per metabolizzare l’uscita dalle coppe, giocarsi fino in fondo lo scudetto è la missione e il cammino comincia a Cagliari.
Quando si parla di Inter le critiche battono sempre e solo su Antonio Conte, da un anno e mezzo bersaglio unico e parafulmine. L’allenatore ammette: «L’uscita dalla Champions mi brucia, è stata dolorosa per me e i calciatori». Rilancia però e va all’attacco. «Vedo troppa negatività, non prestiamo il fianco a chi ora sta godendo e vuole distruggere tutto, dobbiamo metabolizzare e alzare la testa».
Per combattere i nemici disfattisti, bisogna rialzarsi e infilare il quarto successo consecutivo in campionato. Una necessità pure per stare addosso al Milan e dare continuità al lavoro iniziato due estati fa. «La scorsa stagione siamo arrivati secondi e in finale di Europa League. È naturale essere impazienti dopo dieci anni senza trofei, ma quando riparti dalle fondamenta serve più tempo: poste le fondamenta, puoi costruire un grattacielo. Quando ho preso l’Inter non era al top. Oggi con il Covid ci sono difficoltà importanti che prima dell’estate non c’erano. Non è giusto ne parli io, ne parlerà il club. Io devo stare zitto, lavorare, dando tutto e mettendoci sempre la faccia. Che metto sempre».
L’Europa ha messo l’Inter alla porta, il campionato è terreno più congeniale. Contro lo Shakhtar non è riuscita a segnare una rete in due gare, in serie A è un’altra musica. «Spesso troviamo chi vuole parare i colpi, in campionato abbiamo il miglior attacco. Con lo Shakhtar non abbiamo concretizzato, bisogna essere più cinici e cattivi». La Champions s’infila in ogni discorso, il Cagliari però non è agnello sacrificale, segna tanto (17 gol nelle prime 10 giornate) e Di Francesco è agguerrito. «Non mi piace l’idea di aspettare l’Inter, bisognerà essere aggressivi», sentenzia.
Aggressivo dovrà esserlo pure Christian Eriksen. Con Vidal ancora fuori e Lautaro verso la panchina per far spazio alla coppia Lukaku-Sanchez, il danese parte in pole per una maglia da titolare. Conte gli tende la mano. «Sa che lavoro con onestà intellettuale, sto cercando di migliorarlo in alcune cose, magari ci vorrà più tempo, poi sboccerà e mostrerà il suo talento». Per costruire il grattacielo nerazzurro, anche il principe danese deve iniziare a sporcarsi.
Cagliari (4-2-3-1): Cragno; Faragò, Walukiewicz, Carboni, Lykogiannis; Rog, Marin; Zappa, Joao Pedro, Sottil, Pavoletti. All. Maran. Inter (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Darmian, Brozovic, Barella, Perisic; Eriksen; Lukaku, Sanchez. All. Conte. Arbitro: Pasqua.
Tv: ore 12.30, Dazn.
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Milan-Parma, formazioni e dove vederla. Pioli il cauto spinge: 4 tappe per provare la fuga
«Io sono prudente ma siamo forti e possiamo competere con rivali di valore. Ibra? Punta a rientrare per il Genoa, ma questo non deve cambiare la nostra mentalità»
Da moseriano della prima ora e successivamente fan di Bugno («unico per classe ed eleganza»), Stefano Pioli si alza sui pedali per la volata di fine anno. Primo in classifica in campionato e capolista nel girone di Europa League, l’allenatore del Diavolo si prepara alle quattro tappe in calendario prima della sosta invernale. «Affrontiamole una alla volta, spingendo a testa bassa sul manubrio. La vetta è ancora ripida e difficile da raggiungere». Si comincia questa sera a San Siro contro il Parma, poi il turno infrasettimanale a Marassi contro il Genoa, la trasferta con il Sassuolo e infine la Lazio prima di Natale.
Prima delle feste si potrà tirare un bilancio sull’operato del Diavolo, finito in testa tra l’incredulità generale e dopo dieci partite considerato da Liverani «un rullo compressore»
Sarà, di certo ha assunto una fisionomia di gioco ben precisa, tanto che le seconde se non addirittura le terze linee andate in campo a Praga giovedì, hanno dimostrato di aver assimilato i principi del tecnico. Morale: nonostante i titolarissimi questa sera torneranno tutti a disposizione (solo Saelemaekers non è al meglio, ecco perché sabato è stato provato Castillejo), Ibrahimovic viene invitato a recuperare con calma. «Punta a rientrare per il Genoa ma valuteremo l’evoluzione giorno per giorno» frena Pioli, sconsigliando un impiego imprudente dello svedese.
La strada è ancora lunga e le avversarie per lo scudetto non mancano. «Non scambiate la mia cautela con la consapevolezza di competere con rivali di valore. Anche noi siamo forti e non dobbiamo cambiare il nostro atteggiamento». L’Inter, fuori dalle coppe, rovescerà energie e motivazioni in campionato. «Non so se diventerà una concorrente più pericolosa, Conte avrà anche il problema di avere più giocatori da gestire con minori impegni». Non è un caso che Pioli abbia già dato una sbirciata al calendario per individuare nella fine di febbraio il periodo clou della stagione, quando fra l’andata e il ritorno dei sedicesimi di coppa in mezzo si disputerà il derby.
Chissà se per allora si saranno risolti i nodi relativi ai rinnovi di contratto in scadenza. In settimana arriva a Milano il procuratore di Calhanoglu: c’è attesa per verificare se le pretese di ingaggio da 7 milioni saranno calate. Il Milan parte da un’offerta di stipendio di 3. La sensazione è che il colloquio sarà comunque interlocutorio.
Milan (4-2-3-1): Donnarumma; Calabria, Gabbia, Romagnoli, Theo Hernandez; Kessie, Bennacer; Castillejo, Brahim Diaz, Calhanoglu; Rebic. All. Pioli. Parma (4-3-1-2): Sepe; Iacoponi, Bruno Alves, Osorio, Gagliolo; Hernani, Scozzarella, Kurtic; Karamoh; Gervinho, Cornelius. All. Liverani. Arbitro: Fourneau.
Tv: ore 20.45, Sky.
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