Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Steel77
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    Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
    Zampanigro

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    • Sean
      Csar
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      • In piedi tra le rovine
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      Le squadre turche sono maestre nel creare casini, e in questo caso hanno trovato la complicità di quelli del PSG, ai quali magari sarà pure sembrato di stare facendo cosa buona e giusta, senza nemmeno aver capito cos'era successo o fidandosi della sola parola di quelli delle squadra turca.

      Qua andava data partita persa ad entrambe, altro che riprendere da dove si è interrotto: e per quale ragione? Cos'è, è caduto un asteroide? Perchè una partita si interrompe solo per eventi esterni agli attori in campo e indipendenti dalla loro volontà...e invece qua le due squadre hanno fatto i comodi propri abbandonando il terreno di gioco.

      Il regolamento è stato messo in ostaggio. Se domani un nero dice di sentire le voci e gli insulti, o si mette a strillare che l'abitro lo ha guardato male, che si fa, si lascia tutti il campo?
      Last edited by Sean; 09-12-2020, 00:51:55.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • KURTANGLE
        Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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        • Borgo D'io
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        Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
        Dovrebbero dare 0 punti ad entrambe le squadre e far passare lo United

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        mai nella vita
        lo united è pieno di rosci osceni bianchicci e cenciosi
        Originariamente Scritto da SPANATEMELA
        parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
        Originariamente Scritto da GoodBoy!
        ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


        grazie.




        PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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        • ottantino
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          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
          Le squadre turche sono maestre nel creare casini, e in questo caso hanno trovato la complicità di quelli del PSG, ai quali magari sarà pure sembrato di stare facendo cosa buona e giusta, senza nemmeno aver capito cos'era successo o fidandosi della sola parola di quelli delle squadra turca.

          Qua andava data partita persa ad entrambe, altro che riprendere da dove si è interrotto: e per quale ragione? Cos'è, è caduto un asteroide? Perchè una partita si interrompe solo per eventi esterni agli attori in campo e indipendenti dalla loro volontà...e invece qua le due squadre hanno fatto i comodi propri abbandonando il terreno di gioco.

          Il regolamento è stato messo in ostaggio. Se domani un nero dice di sentire le voci e gli insulti, o si mette a strillare che un l'abitro lo ha guardato male, che si fa, si lascia tutti il campo?
          Ormai se ne vedono di tutti i colori
          Winners are simply willing to do what losers won't.




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          • robybaggio10
            Bodyweb Senior
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            • Franciacorta
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            Originariamente Scritto da ottantino Visualizza Messaggio
            Ormai se ne vedono di tutti i colori
            Bianchi, rossi, gialli e un altro colore che non si puo' dire altrimenti sei razzista...
            I SUOI goals:
            -Serie A: 189
            -Serie B: 6
            -Super League: 5
            -Coppa Italia: 13
            -Chinese FA Cup: 1
            -Coppa UEFA: 5
            -Champions League: 13
            -Nazionale Under 21: 19
            -Nazionale: 19
            TOTALE: 270

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            • ottantino
              Bodyweb Senior
              • Jan 2013
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              Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
              Bianchi, rossi, gialli e un altro colore che non si puo' dire altrimenti sei razzista...
              Non lo devi neanche pensare
              Winners are simply willing to do what losers won't.




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              • Liam & Me
                Bad Blake
                • Dec 2006
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                Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
                Dovrebbero dare 0 punti ad entrambe le squadre e far passare lo United

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                Originariamente Scritto da INFILATEMELO Visualizza Messaggio
                mai nella vita
                lo united è pieno di rosci osceni bianchicci e cenciosi
                È così
                B & B with a little weed










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                • marcu9
                  Bodyweb Advanced
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                  Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                  Bianchi, rossi, gialli e un altro colore che non si puo' dire altrimenti sei razzista...
                  https://youtu.be/X6Key1kTwUM

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                  Originariamente Scritto da Sean
                  Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                  • marcu9
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                    Ma avete sentito che voci girano sull'Atalanta?
                    Sembrerebbe che tra Gasperini e Gomez ci sia stata una discussione negli spogliatoi e Gomez gli ha tirato un pugno in faccia.
                    Ilicic si è messo in mezzo a difendere Gomez.
                    Gasperini ha dato le dimissioni ma sono state rifiutate dalla società.. [emoji28][emoji28][emoji28]

                    Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                    Originariamente Scritto da Sean
                    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                    • Sean
                      Csar
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                      • In piedi tra le rovine
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                      La Juventus umilia il Barcellona, vince 3-0 al Camp Nou con due rigori di Ronaldo e una bella sforbiciata di McKennie e conquista clamorosamente il primo posto nel suo girone per andare al sorteggio degli ottavi in posizione ottimale. I blaugrana non esistono proprio, dopo tante sofferenze Pirlo alla fine è riuscito a ottenere la Juve migliore nel momento decisivo. Il duello tra Ronaldo e Messi non è esistito proprio, oggi Messi è solo la brutta copia di se stesso. Gli si è spenta la fiamma dentro…

                      BARCELLONA-JUVENTUS 0-3

                      Lo schiaffo della Juventus al Barcellona, il netto 3-0 al Camp Nou, l’esultanza feroce di Ronaldo e la faccia sconsolata di Messi, riscrivono non solo la classifica della Champions League, ma l’intero scorcio della stagione bianconera. Che ci fossero due Juventus, una da Champions largamente promossa (partita d’andata col Barcellona a parte) e una di campionato, molto più mesta, discutibile e deludente, ma tutto sommato senza conseguenze irreparabili sulla classifica, lo avevamo già detto. Ora i due rigori di Ronaldo, la prodezza in acrobazia di McKennie e un’altra grande partita di Cuadrado fanno supporre che davvero un’altra Juve sia possibile, e che si debba solo scavarla e tirarla fuori dal marmo in cui è imprigionata. Soprattutto quando la stagione entrerà nella fase decisiva e bisognerà tirare le somme.

                      A Pirlo, che forse ha finalmente scoperto una Juve più compatta e semplificata, si era rimproverata soprattutto la sua compassatezza, il suo stile ancora troppo legato al giocatore raffinato che era, come se fosse possibile scuotersi fischiando come un pastore e infilandosi i due mignoli in bocca alla Trapattoni, un’eccessiva teoria del possesso palla, delle rotazioni, del minutaggio certosino degli attaccanti, della sperimentazione, rispetto alle pratiche da stregone di altri allenatori. Ma è pur sempre uno, Andrea Pirlo, che ha cominciato a fare questo mestiere appena quattro mesi fa. Piaccia o non piaccia, convinca o meno, sta più o meno faticosamente facendo il suo.

                      A Barcellona la Juventus ha cinicamente approfittato dello sbandamento totale in questo momento storico dei blaugrana, lo stesso Pirlo preso dal clima da corrida chiedeva platealmente sul secondo rigore l’espulsione di Lenglet. Insomma una Juve cresciuta anche in cattiveria e in ferocia come l’allenatore aveva chiesto dopo le partite non certo esaltanti contro Benevento e Torino.

                      Ricordato ancora una volta che la Champions League è il core business della Juventus da un quarto di secolo a questa parte (ma particolarmente in queste ultime stagioni) possiamo dire che i bianconeri stanno rispettando abbastanza la tabella di marcia. Dubbi, scossoni, partite sballate, formazioni a capocchia, alti e bassi, fanno parte tutto sommato dell’iter previsto. Basta non deragliare del tutto dai binari.

                      Non poteva essere, e non lo è stato, questo Barcellona-Juventus il confronto epocale e definitivo, l’ennesimo duello all’ultimo pallone tra Ronaldo e Messi. Oggi Ronaldo è l’uomo più decisivo per la Juve, è spietato, fa gol puntualmente, anche se è meno trascinante rispetto ai tempi migliori. Messi è da tempo l’avatar sbagliato di se stesso, a volte sempre un grande giocatore, ma senza più gioia negli occhi, senza più l’imprevedibilità e i numeri del suo fantastico repertorio. E non credo nemmeno dipenda dalla sua condizione di separato in casa nel Barcellona, il rischio è che davvero quella fiammella che lo rendeva magico e inarrestabile si sia spenta. Esistesse ancora il Messi degli anni migliori Barcellona-Juve non sarebbe finita così.

                      UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2020-2021 Fase a gironi, 6a giornata Martedì 8 dicembre 2020 Lazio-Bruges (F) 2-2 (12' Correa L, 15' Vormer B, 27' Immobile rig. L, 76' Vanaken B) Zenit San Pietroburgo - Borussia Dortmund (F) 1-2 (16' Driussi Z, 68 Piszczek BD, 78' Witsel BD) Rennes - Siviglia (E) 1-3 (32' Koundé S, 45'+2' En-Nesyri S, 81' En-Nesyri S, 86' Rutter rig. R) Chelsea - Krasnodar (E) 1-1 (25' Kabella K, 28' Jorginho rig. C) Dinamo Kiev - Ferencvaros (G) 1-0 (60' Popov DK) Barcellona - Juventus (G) 0-3 (13' Ronaldo rig. J, 20' McKennie J, 52' Ronaldo rig. J) Paris Saint Germain - Istanbul Basaksehir (H) 0-0 (sospesa al 15' per episodio di razzismo del quarto uomo) Lipsia - Manchester Unites (H) 3-2 (2' Angelino L, 13' Haidara L, 69' Kluivert L, 80' Bruno Fernandes rig. MU, 82' Pogba MU) Mercoledì 9 dicembre 2020 Ajax - Atalanta (D) 18.55 Midtjylland - Liverpool (D) 18.55 Bayern Monaco - Lokomotiv Mosca (A) 21.00 Salisburgo - Atletico Madrid (A) 21.00 Inter - Shakhtar Donetsk (B) 21.00
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Sean
                        Csar
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                        Champions League, la Lazio va agli ottavi: pareggio brivido col Bruges ridotto in dieci, biancazzurri avanti, ma i belgi rimontano e alla fine rischiano pure di fare il clamoroso colpo. Ma per la Lazio, comunque imbattuta nel suo girone e Immobile a quota 5 gol (nonostante due partite saltate per la quarantena per Coronavirus), la qualificazione resta un’impresa, erano 20 anni che non arrivava a questo punto in Champions League: allora giocava Simone Inzaghi, adesso è lui che allena la Lazio. Portandola sempre più in alto

                        LAZIO – BRUGES 2-2
                        Nel momento migliore della stagione – poteva addirittura chiudere il suo girone per prima, visto che il Borussia Dortmund stava perdendo a San Pietroburgo – giunta sul limite di un traguardo atteso da troppo tempo, la Lazio ha rischiato di buttare via tutto. Si è fatta rimontare due volte da un Bruges addirittura in dieci, e una partita facile è diventata, nella sua fase finale, un’angoscia insopportabile. Il Bruges è arrivato addirittura a colpire la traversa nel recupero, e se fosse stato gol la Lazio sarebbe stata fuori. Unica strategia a quel punto arrivare in qualunque maniera al fischio finale dell’arbitro. Che è arrivato come una liberazione.

                        I grandi abbracci e l’esaltazione finale sotto il diluvio ci dicono comunque che la qualificazione agli ottavi di Champions League è un piccolo grande evento. Quasi storico addirittura. Erano venti anni che la Lazio non riusciva ad arrivarci, in attacco allora ci giocava Simone Inzaghi, adesso l’allena. E in maniera quasi ottimale: ha vinto una Coppa Italia, due Supercoppe Italiane, ha portato la Lazio progressivamente in avanti ben gestendo un gruppo di ottimi giocatori, tra cui alcuni di alto livello (Immobile, Milinkovic Savic, Luis Alberto, Acerbi) e altri più normali. L’avanzamento in Europa è un altro gradino salito nella scala della credibilità e della affidabilità. La Lazio fatica sempre molto ad essere considerata anche solo come una buona squadra, sembra sempre che vinca o conquisti un trofeo per caso. Ma Immobile (5 gol in 4 partite di Champions) oggi è uno dei migliori giocatori italiani, e uno dei migliori attaccanti della Serie A che tiene testa anche a gente come Ibrahimovic, Ronaldo, Lukaku.

                        Se dovessimo giudicare la Lazio dalla partita col Bruges i toni e gli aggettivi sarebbero ben più tenui. Ma oggi conta il verdetto della qualificazione. La Champions League della Lazio è stata finora quasi perfetta: comunque non ha mai perso e ha tenuto sotto l’avversario principale, il Borussia Dortmund. Tra positivi al Covid, polemiche e inchieste sulla vicenda tamponi, infortuni, e altre tensioni interne (caso Luis Alberto e Peruzzi) non era così scontato arrivare agli ottavi. Si pensava che anche il mercato fatto non fosse sufficiente per una stagione così impegnativa. Alla Lazio è costato un certo affanno la compatibilità col campionato (tre sconfitte), ma prezzo credo pagato anche abbastanza volentieri. In campionato c’è tutto il tempo per recuperare, il treno della Champions League quando passa bisogna prenderlo, perché non capita così spesso.

                        UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2020-2021 Fase a gironi, 6a giornata Martedì 8 dicembre 2020 Lazio-Bruges (F) 2-2 (12' Correa L, 15' Vormer B, 27' Immobile rig. L, 76' Vanaken B) Zenit San Pietroburgo - Borussia Dortmund (F) 1-2 (16' Driussi Z, 68 Piszczek BD, 78' Witsel BD) Rennes - Siviglia (E) 1-3 (32' Koundé S, 45'+2' En-Nesyri S, 81' En-Nesyri S, 86' Rutter rig. R) Chelsea - Krasnodar (E) 1-1 (25' Kabella K, 28' Jorginho rig. C) Dinamo Kiev - Ferencvaros (G) 1-0 (60' Popov DK) Barcellona - Juventus (G) 0-3 (13' Ronaldo rig. J, 20' McKennie J, 52' Ronaldo rig. J) Paris Saint Germain - Istanbul Basaksehir (H) 0-0 (sospesa al 15' per episodio di razzismo del quarto uomo) Lipsia - Manchester Unites (H) 3-2 (2' Angelino L, 13' Haidara L, 69' Kluivert L, 80' Bruno Fernandes rig. MU, 82' Pogba MU) Mercoledì 9 dicembre 2020 Ajax - Atalanta (D) 18.55 Midtjylland - Liverpool (D) 18.55 Bayern Monaco - Lokomotiv Mosca (A) 21.00 Salisburgo - Atletico Madrid (A) 21.00 Inter - Shakhtar Donetsk (B) 21.00
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

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                          UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2020-2021
                          Fase a gironi, 6a giornata
                          Martedì 8 dicembre 2020

                          Lazio-Bruges (F) 2-2
                          (12′ Correa L, 15′ Vormer B, 27′ Immobile rig. L, 76′ Vanaken B)

                          Zenit San Pietroburgo – Borussia Dortmund (F) 1-2
                          (16′ Driussi Z, 68 Piszczek BD, 78′ Witsel BD)

                          Rennes – Siviglia (E) 1-3
                          (32′ Koundé S, 45’+2′ En-Nesyri S, 81′ En-Nesyri S, 86′ Rutter rig. R)

                          Chelsea – Krasnodar (E) 1-1
                          (25′ Kabella K, 28′ Jorginho rig. C)

                          Dinamo Kiev – Ferencvaros (G) 1-0
                          (60′ Popov DK)

                          Barcellona – Juventus (G) 0-3
                          (13′ Ronaldo rig. J, 20′ McKennie J, 52′ Ronaldo rig. J)

                          Paris Saint Germain – Istanbul Basaksehir (H) 0-0
                          (sospesa al 15′ per episodio di razzismo del quarto uomo)

                          Lipsia – Manchester Unites (H) 3-2
                          (2′ Angelino L, 13′ Haidara L, 69′ Kluivert L, 80′ Bruno Fernandes rig. MU, 82′ Pogba MU)
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Mercoledì 9 dicembre 2020
                            Ajax – Atalanta (D) 18.55
                            Midtjylland – Liverpool (D) 18.55
                            Bayern Monaco – Lokomotiv Mosca (A) 21.00
                            Salisburgo – Atletico Madrid (A) 21.00
                            Inter – Shakhtar Donetsk (B) 21.00
                            Real Madrid – Borussia Moenchengladbach (B) 21.00
                            Olympiakos Pireo – Porto (C) 21.00
                            Manchester City – Marsiglia (C) 21.00



                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Inter-Shakhtar, formazioni e dove vederla: c’è Eriksen (per necessità), Barella verso il forfait

                              Se i nerazzurri non vincono sono fuori dall’Europa, un successo potrebbe non bastare per approdare agli ottavi di Champions se tra Real e Borussia M. finisce in pareggio

                              Tanti obblighi e nessuna certezza. Per l’Inter è già il giorno del primo giudizio e potrebbe essere paradiso, purgatorio o inferno. Il dovere è battere stasera lo Shakhtar per non uscire dalle coppe, un successo però potrebbe non bastare per approdare agli ottavi di Champions in caso di pareggio tra Real Madrid e Borussia Monchengladbach.


                              Di biscotti se ne sono visti tanti negli anni, a tutti i livelli (il 2-2 di Svezia-Danimarca a Euro 2004 rimane un monumento), ma quello tra spagnoli e tedeschi è un po’ più complicato da sfornare, non impossibile. Antonio Conte inorridisce all’idea. «Stiamo parlando di Champions League, non di un torneo da bar. È deprimente sentire queste illazioni: ognuno giocherà per vincere la propria partita. Solo una settimana fa eravamo morti, ora abbiamo visto uno spiraglio di luce».

                              Non sarà facile battere lo Shakhtar, messo sotto all’andata nonostante poi lo 0-0 finale, asfaltato in agosto in semifinale di Europa League (5-0), ma ancora a galla nel girone più equilibrato della Champions. La formazione di Castro è in piena corsa qualificazione, il tecnico ha fatto tesoro delle due ultime uscite contro i nerazzurri: «Attaccheremo, non vogliamo chiuderci in difesa».

                              Di problemi e tanti ne ha Conte, soprattutto a centrocampo dove ha perso Vidal, per un infortunio al flessore, e rischia di non avere neppure Barella, con una caviglia gonfia. Il tecnico proverà fino all’ultimo a recuperarlo, le alternative sono Eriksen o Sensi. Il danese, dopo il basso minutaggio delle ultime partite, potrebbe partire dall’inizio per necessità più che per scelta. Age Hareide, ex c.t. della Danimarca, se l’è presa con Conte. «È umiliante essere messo in campo in pieno recupero come con il Bologna».

                              Giocarsi la sopravvivenza in Europa con Eriksen, destinato a partire a gennaio, è una sorta di tranello lanciato dal destino per Conte. Tra campionato e coppa ha giocato quattro partite da titolare, senza mai convincere. Peraltro con lui in campo l’Inter non ha mai chiuso in vantaggio sugli avversari. Il danese però, se davvero Barella non ce la farà, avrà la chance per riscattarsi e sfruttare l’occasione di lasciare un segno all’Inter, dove è stato accolto da primo tenore lo scorso gennaio, con tanto di presentazione alla Scala, ma non è riuscito a mantenere le promesse. Con Eriksen trequartista, davanti proprio alla coppia Brozovic-Gagliardini, il gioco dell’Inter non è mai stato troppo fluido.

                              «Dobbiamo vincere per non avere rimpianti», evidenzia D’Ambrosio, memore dei pareggi-eliminazione delle due passati stagioni, contro Psv e Barcellona. Non centrare gli ottavi di finale o uscire in toto dalle coppe, non scivolando nel purgatorio dell’Europa League, sarebbe un’amarezza. «Le difficoltà devono esaltarci», carica Conte. L’Inter purtroppo non è più padrona del suo destino, andarsene dall’Europa con un biscottino in omaggio sarebbe proprio una crudeltà.


                              Milano, ore 21
                              Le probabili formazioni

                              Inter (3-4-1-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 De Vrij, 95 Bastoni; 2 Hakimi, 77 Brozovic, 5 Gagliardini,15 Young; 24 Eriksen; 9 Lukaku, 10 Lautaro. All.: Conte
                              Shakhar D. (4-2-3-1): 30 Pyatov; 2 Dodo, 77 Bondar, 49 Vitao, 22 Matvienko; 6 Stepanenko, 20 Kovalenko; 14 Tete, 11 Marlos, 7 Taison ; 9 Dentinho. All.: Castro. Arbitro: Vincic (Slo)
                              Tv: ore 21 Sky 201 e 252

                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Ajax-Atalanta, formazioni e dove vederla: tornano Gomez e Ilicic, a Gasperini basta un pareggio

                                Torna anche Gosens dopo la falsa positività al Covid. I tifosi chiedono unità dopo una settimana turbolenta

                                L’obiettivo è non perdere. Per acchiappare la qualificazione agli ottavi di Champions e per cercare di allentare la tensione dopo una settimana turbolenta in seguito al litigio tra Gasperini e Gomez durante la partita con il Midtjylland e che, a distanza di otto giorni, non si è ancora risolto nonostante la «tregua» firmata con il presidente Antonio Percassi.

                                Tregua che scadrebbe proprio stasera, al termine della sfida di Amsterdam tra Ajax e Atalanta che vede il ritorno dell’argentino — come Ilicic e Gosens, il tedesco falso positivo al Covid — tra i convocati dopo la tribuna di Udine. La speranza, per i tifosi nerazzurri, è che l’eventuale passaggio alla fase finale contribuisca a rasserenare gli animi.

                                Il Gasp, alla vigilia, dribbla le domande di chi chiede come sia la situazione all’interno dello spogliatoio: «L’unità interna non è mai mancata e il dover affrontare le partite in modo coinvolto e compatto non è mai stato un nostro problema». Unità la chiedono, attraverso un comunicato, anche gli ultrà insieme a «rispetto, serietà e umiltà per la maglia indossata».

                                Ajax 4-3-3: Onana; Mazraoui, Schuurs, Lisandro Martinez, Tagliafico; Alvarez, Klaassen, Gravenberch; Antony, Tadic, Neres.
                                Atalanta 3-4-1-2
                                : Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Ilicic, Zapata.
                                Arbitro:
                                Del Cerro Grande (Spagna)
                                Tv:
                                ore 18.55 Sky


                                CorSera
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                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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