Originariamente Scritto da INFILATEMELO
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Siamo nella prima metà dei '70, iniziano gli anni di piombo e in Italia qualcuno gira armato. Non mi ricordo chi della Lazio introduce nello spogliatoio l'amore per le pistole, e quindi poi gli altri a seguire per spirito di emulazione.
Tutto questo avrà anche un risvolto tragico con la morte di Re Cecconi, dovuta ad una finta rapina in una gioielleria, inscenata per scherzo dal giocatore, ma col gioielliere che aveva una pistola vera e sparò.
Era un gruppo di giocatori molto forte ma anche molto particolare, bizzoso, indisciplinato, con tanti caratteri vulcanici. Si dividevano in due clan, uno che faceva capo a Chinaglia e l'altro non mi ricordo a chi, e avevano anche due spogliatoi separati all'allenamento...però in campo erano tutti per uno e uno per tutti...in specie tutti attorno a Maestrelli, l'elemento collante che poi riuscirà a portarli al primo storico scudetto laziale.
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