Attenzione: Calcio Inside! Parte III

[marcu9]

Onestamente non capisco proprio il motivo di fare una cosa del genere.

[Fabi Stone]

Onestamente non capisco proprio il motivo di fare una cosa del genere.

Ahahahah vero.
Sembrano le cazzat3 che si facevano alle medie e superiori..."facciamo la squadra più forte di tutti i tempi"!!!
Poi ti accorgevi che dovevi giocare in 25vs25 ad andar bene.

[Sean]

Nel mentre sto scaricandomi il documentario su Totti, visto che in streaming si rallenta ogni 5 minuti, commento fin dove sono arrivato, ovvero agli esordi in A.

Fin qui mi pare davvero ben fatto. E' bello andarsi a rivedere quel clima, quel calcio. Lo dice pure Totti quando parla dei derby persi e dei tifosi che assediavano Trigoria: "avevi 6 mesi di rottura di palle ma era più bello"...sì, era più bello.

Adesso è tutto perfetto ma manca il sapore e quindi è una perfezione formale, algida, senza o con pochi sentimenti...e quando ad un gioco togli il sentimento quello che rimane non resta dentro.

Poi siccome i non romanisti di Totti conoscono la parte nota della carriera, questo documentario è utile perchè fa scoprire anche gli inizi, le prime partite, si rivede Mazzone che se lo prende sotto alla sua ala protettiva nei primi anni '90, quando Totti era un ragazzino di 17 anni.

Giocare a pallone, sacrificare i sabato sera perchè si pensa al pallone, arrivare in A, erano sogni ed obiettivi per tanti ragazzini...chissà se è ancora così. Forse la penuria di talenti italiani che c'è adesso è dovuta anche al fatto che il calcio non è più in cima ai pensieri di tanti giovanissimi, che magari hanno altre mete, altri desideri, altre passioni.

[germanomosconi]

Solo e nelle mani di un branco di squali, che in fondo, fin dai tempi della gloria calcistica, lo hanno sempre circondato.

Era praticamente un mezzo vegetale in mano a sta gente....
Ricorda la triste fine di Micheal Jackson

[Sean]

Era praticamente un mezzo vegetale in mano a sta gente....
Ricorda la triste fine di Micheal Jackson

A quella età, con le sue patologie, cade e batte la testa e nessuno che lo porta in ospedale per un controllo (e difatti poi dovranno operarlo per l'ematoma al cervello)...questo fa capire che era circondato da persone che del Maradona uomo non gliene fregava una mazza, persone dunque che non si preoccupavano della sua salute: circondato da squali appunto.

Poi bisogna indagare bene su tutto il circo che ha avuto attorno negli ultimi giorni, perchè pure lì che convalescenza ha passato? Chi se ne prendeva cura? Chi aveva la responsabilità di seguirlo e curarlo? E chiunque l'avesse, lo ha fatto come andava fatto?

Mi sa che di capitoli la storia di Maradona ne riserverà ancora, in specie in questa tristissima, desolante coda.

[marcu9]

Sean, vedrai poi su Spalletti...gli dedicherà un bel po' di tempo....

[Sidius]

Nel mentre sto scaricandomi il documentario su Totti, visto che in streaming si rallenta ogni 5 minuti, commento fin dove sono arrivato, ovvero agli esordi in A.

Fin qui mi pare davvero ben fatto. E' bello andarsi a rivedere quel clima, quel calcio. Lo dice pure Totti quando parla dei derby persi e dei tifosi che assediavano Trigoria: "avevi 6 mesi di rottura di palle ma era più bello"...sì, era più bello.

Adesso è tutto perfetto ma manca il sapore e quindi è una perfezione formale, algida, senza o con pochi sentimenti...e quando ad un gioco togli il sentimento quello che rimane non resta dentro.

Poi siccome i non romanisti di Totti conoscono la parte nota della carriera, questo documentario è utile perchè fa scoprire anche gli inizi, le prime partite, si rivede Mazzone che se lo prende sotto alla sua ala protettiva nei primi anni '90, quando Totti era un ragazzino di 17 anni.

Giocare a pallone, sacrificare i sabato sera perchè si pensa al pallone, arrivare in A, erano sogni ed obiettivi per tanti ragazzini...chissà se è ancora così. Forse la penuria di talenti italiani che c'è adesso è dovuta anche al fatto che il calcio non è più in cima ai pensieri di tanti giovanissimi, che magari hanno altre mete, altri desideri, altre passioni.

Credo onestamente di essermi commosso almeno 3 o 4 volte...

[Sidius]

A dicembre France Football, invece del singolo pallone d'oro, assegnerà dei palloni d'oro ai "migliori giocatori ruolo per ruolo" dal 1950 ad oggi. Qua le liste (11) dei candidati, che verranno votati da una giuria di 170 aventi diritto.

Tutti i giocatori che concorreranno:

https://it.wikipedia.org/wiki/Dream_...allone_d%27oro

sta roba è veramente indegna
a partire dal modulo scelto (3-4-3) che praticamente non contempla il n.10 (se non quello old style, ovvero il regista), ai "centrocampisti offensivi" di cui bisogna scegliere 1 giocatore tra appunto i migliori 10 di sempre

E questi assegnano il premio individuale più importante del mondo

Avrebbero potuto prendere la lista dei vincitori del pallone d'oro e provare a tirare fuori un 11 titolare così, avrebbe avuto un briciolo di senso in più

[robybaggio10]

sta roba è veramente indegna
a partire dal modulo scelto (3-4-3) che praticamente non contempla il n.10 (se non quello old style, ovvero il regista), ai "centrocampisti offensivi" di cui bisogna scegliere 1 giocatore tra appunto i migliori 10 di sempre

E questi assegnano il premio individuale più importante del mondo

Avrebbero potuto prendere la lista dei vincitori del pallone d'oro e provare a tirare fuori un 11 titolare così, avrebbe avuto un briciolo di senso in più

E poi tra gli attacanti centrali manca LUI!

Inviato dal mio SM-A202F utilizzando Tapatalk

[Sidius]

E poi tra gli attacanti centrali manca LUI!

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Pazzesco

[Sean]

Credo onestamente di essermi commosso almeno 3 o 4 volte...

Un bel documentario.

Totti è un monumento nazionale, non riesci a guardarlo come avversario. Credo che abbia avuto tutto quanto poteva desiderare, e cioè giocare a pallone fino a diventare campione del mondo (e a portare lo scudetto alla squadra del suo cuore, quella dove è stato capitano per una vita intera).

Avrebbe dovuto lasciare, come gli consigliò Ilary, dopo la patita col Torino, quella dei due goal (da subentrante) in due minuti.

Il calcio gli ha dato fama, ricchezza, successo...però al calcio Totti ha dato tutto, ha dato la sua giovinezza e anche la sua vita privata, perchè, quando diventi un simbolo, non sei più solo tuo e dei tuoi familiari ma di ogni persona, e infatti vediamo nel documentario come sia impossibile per Totti anche solo godersi Roma da "turista", ma sono piccoli pesi se confrontati a tutto il resto, ovvero l'essere diventato il più grande giocatore della storia della Roma e uno dei più grandi della storia del calcio.

PS: da ragazzino faceva cose fantastiche col pallone, le stesse che poi farà da grande. Fa bene Totti a tirare in ballo, a citare molte volte il destino...perchè predestinato lo è stato fin da piccolo.

[marcu9]

Felice ti sia piaciuto!

[Sean]

Felice ti sia piaciuto!

Sul calcio è così difficile (almeno in Italia) trovare film o una cinematografia che sappia trattare il pallone come deve essere trattato, cioè seriamente - difatti abbiamo una lunga tradizione di commedie sul calcio ma di pochissimi film seri sul calcio.

Invece questo è un documentario che tratta seriamente la materia, anche se con quel tocco leggero che è dato dalla narrazione dello stesso Totti, che ha una voce ed espressioni (ma anche gli occhi) ancora di un ragazzo...e credo questo sia sempre rimasto, e cioè un ragazzino che sognava un pallone, che sognava di diventare capitano della Roma, che sognava di vincere lo scudetto, che sognava di vincere la coppa del mondo: direi che quello che ha sognato lo ha realizzato.

[Sean]

Una delle domande è: come ha fatto la Roma a non vincere il campionato anche nel 2002? Perchè aveva una squadra fortissima.

Se ne parla poco perchè la conclusione di quel campionato ha oscurato ogni altro dibattito nel merito, ma quello era un campionato che la Roma avrebbe potuto certamente vincere, forse anche "dovuto" vincere, perchè la squadra era forte tanto quanto quella dell'anno prima...con in più Cassano.

[marcu9]

Sul calcio è così difficile (almeno in Italia) trovare film o una cinematografia che sappia trattare il pallone come deve essere trattato, cioè seriamente - difatti abbiamo una lunga tradizione di commedie sul calcio ma di pochissimi film seri sul calcio.

Invece questo è un documentario che tratta seriamente la materia, anche se con quel tocco leggero che è dato dalla narrazione dello stesso Totti, che ha una voce ed espressioni (ma anche gli occhi) ancora di un ragazzo...e credo questo sia sempre rimasto, e cioè un ragazzino che sognava un pallone, che sognava di diventare capitano della Roma, che sognava di vincere lo scudetto, che sognava di vincere la coppa del mondo: direi che quello che ha sognato lo ha realizzato.

Esatto..condivido pienamente.