Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Barone Bizzio
    Bodyweb Senior
    • Dec 2008
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    Grazie Sean, sei sempre il migliore.

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    • Liam & Me
      Bad Blake
      • Dec 2006
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      Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
      RIP. Non il più grande, ma socuramente il più iconico e impattante calciatore di sempre
      Li' secondo me e' difficile usare dei termini oggettivi per paragonare calciatori di diverse epoche.

      La qualita' dei calciatori migliora di continuo, i numeri di maradona, che oggi molti calciatori riescono a fare e non sembrano piu' questa gran cosa, ai tempi li poteva anche solo immaginare solo lui.
      Impossibile dire cosa sarebbe diventato se fosse cresciuto vedendo i modelli attuali, e seguendo allenamenti e piani di alimentazione moderni.

      Secondo me ha piu' senso usare il termine impattante che dicevi anche tu. Li' secondo me Maradona ha pochissimo rivali.
      B & B with a little weed










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      • Liam & Me
        Bad Blake
        • Dec 2006
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        Originariamente Scritto da Sidius Visualizza Messaggio
        fantastico

        Poi pensare a Sacchi e Maradona, due personaggi distanti centinaia di km calcisticamente parlando
        In realta' hanno avuto per tutta la vita un'ammirazione sconfinata l'uno per l'altro.

        Quando Maradona parlava di Sacchi, si metteva sull'attenti. E viceversa.
        B & B with a little weed










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        • topscorer
          Lo sborone.
          • Oct 2012
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          • Paradiso Scampia
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          Mi dispiace , prima dicevano che l'intervento era andato bene e poi...

          Ho avuto la fortuna di vederlo giocare dal vivo.
          Anzi il giorno che il Napoli vinse lo scudetto matematicamente, con ancora un match da giocare se ricordo bene, lo vinse al Dall'ara ed io c'ero.
          Grandioso spettacolo con Maradona e Careca sugli scudi.
          Originariamente Scritto da BLOOD black
          per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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          • Barone Bizzio
            Bodyweb Senior
            • Dec 2008
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            Le discussioni sul come stabilire chi sia il più grande di sempre mi piacciono parecchio ma penso che andremo troppo OT.

            Dico solo che Maradona è stato in grado di dare valenza politica alle sue gesta sportive, cosa che è riuscita solamente a Mohamed Ali. Il suo gol di mano contro l'Inghilterra, quando ancora il ricordo della guerra per le Faklands-Malvinas era fresco, è un gesto che trascende il calcio secondo me

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            • marcu9
              Bodyweb Advanced
              • May 2009
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              Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
              Le discussioni sul come stabilire chi sia il più grande di sempre mi piacciono parecchio ma penso che andremo troppo OT.

              Dico solo che Maradona è stato in grado di dare valenza politica alle sue gesta sportive, cosa che è riuscita solamente a Mohamed Ali. Il suo gol di mano contro l'Inghilterra, quando ancora il ricordo della guerra per le Faklands-Malvinas era fresco, è un gesto che trascende il calcio secondo me
              Imho è semplicemente impossibile capirlo.
              Troppe ma troppe variabili.
              Possiamo dire più semplicemente che è stato il miglior calciatore della sua epoca.
              E sicuramente uno dei migliori di sempre.
              Originariamente Scritto da Sean
              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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              • Sean
                Csar
                • Sep 2007
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                • In piedi tra le rovine
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                Maradona è stato la passione, il trasporto, il suo calcio era questo: arte appassionata.

                Io so che dei calciatori di oggi sarà difficile dire qualcosa domani: manca l'impasto, l'elemento narrativo. Che potremo raccontare di Ronaldo e di tanti e tanti altri: certo, le sue incredibili statistiche, il suo sconfinato palmares...ma poi? Per la parte umana diremo delle patinatissime foto di cui delizia i suoi plotoni di fan su Instagram? E dico Ronaldo per dire di tutta la pletora dell'odierna arte pedatoria.

                Maradona invece era un romanzo vivente. Glielo leggevi in faccia questo romanzo. Ci sono gli elementi perchè il mito si dia come autentico e non come uno dei tanti segni che si scrivono sulla sabbia fino alla prossima onda e al prossimo segno della moda e dei tempi.

                Maradona, e con lui tanti giocatori di quella generazione, dove l'elemento umano era forte, radicato, si prestava ad essere raccontato, perchè bastava interrogare quegli uomini per avere materia da uomini: è per questo che i Maradona hanno creato la mitologia. Hai i ganci dove poterla aggrappare e cementare.

                Nella perfezione odierna (di corpi, colpi, tecnica, allenamenti) c'è sempre come un senso di vuoto, di mancanza, come se ci fosse tutto meno una tessera fondamentale, centrale, per cui il quadro è incompleto e lo guardi e si ferma e resta così, solo in superficie.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                • Mario12
                  Bodyweb Advanced
                  • Nov 2014
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                  Dispiace un sacco leggere notizie del genere
                  Ho paura che i suoi enormi problemi riguardanti droga e altro abbiano influito non poco

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                  • marcu9
                    Bodyweb Advanced
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                    Originariamente Scritto da Sean
                    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                    • Sidius
                      Trequartista User
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                      Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                      In realta' hanno avuto per tutta la vita un'ammirazione sconfinata l'uno per l'altro.

                      Quando Maradona parlava di Sacchi, si metteva sull'attenti. E viceversa.
                      Si si pensavo proprio a quello, prendendo in considerazione il loro essere agli antipodi nello stesso campo
                      Originariamente Scritto da GoodBoy!
                      modroc - yy

                      piquet - gabbiani

                      acquilani - manchini

                      maybe - Vendola

                      mandjukic - Sjneider

                      lialicic - Kongobia

                      il Mangio - Cointreau

                      izco - Mihajlovich

                      Bonacci - Falcata

                      Cancrena - Val di fiori

                      mouse - Sczesjky

                      Jo Amo Mario - Ronado - Juliano

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                      • centos
                        Bad Lieutenant
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                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Povero Maradona, il più classico degli eroi premiati e puniti dagli dei. Premiato per i suoi inarrivabili talenti calcistici, capaci di incantare il mondo, e punito da una vita travagliata fuori da quel campo di gioco dove egli stesso era un dio.

                        Ce l'ho qui davanti, un ricordo straordinariamente ancora nitido, senza il minimo appannamento. Siamo a Firenze, è il mondiale del '90 in Italia: si giocano i quarti: Argentina-Jugoslavia.

                        0-0 fino alla fine dei supplementari. Si va ai rigori e mi ricordo la selva, il rombo montante di fischi che investì Maradona al momento del tiro. Me lo vedo ancora andare verso il dischetto tutto impettito, con tutto lo stadio contro - tranne i pochi argentini presenti.

                        Si fischia per paura, l'ho scoperto lì. Perchè tutti in cuor nostro sapevamo che se fosse passata l'Argentina poi in semifinale la strada non sarebbe stata così spianata per l'Italia, come difatti accadde. Si fischiava dunque perchè si aveva paura di incrociare il più forte di tutti, colui che avrebbe potuto cambiare quella storia dalla quale noi volevamo una sola conclusione: l'Italia campione in casa.

                        Io, siccome non sapevo (e non so) fischiare, mi arrangiai con tutti gli scongiuri possibili ed immaginabili. Il rigore lo sbagliò e i fischi divennero urla, grida, gioia scaraventata fuori dai petti e dalle gole...ma per poco, perchè poi il portiere argentino parò dei rigori e il prosieguo della storia lo conosciamo, in quel di Napoli.

                        Napoli. Maradona ha fatto grandi due popoli: l'argentino (sua è ancora la firma sull'ultimo mondiale vinto, nonostante la straordinaria raccolta di talenti e campioni che ancora quella terra ha continuato e continua a sfornare) e quello napoletano, regalando a quella città, a quella gente, a quel club tutto quanto non avevano mai avuto nella storia del calcio: due campionati, una coppa Uefa, la consapevolezza, l'orgoglio di avere tra le proprie fila il più grande, un uomo, un calciatore che li ha saputi interpretare tutti, uno ad uno, tutta quella gente, perchè Maradona - come anche per gli argentini - era la gente.

                        Amatissimo dal popolo, meno dai grandi capi del calcio. Pelè è sempre stato coccolato, la sua storia di bravo ragazzo si prestava ad essere veicolata come spot. Maradona, che zitto non ci stava, apparteneva invece alla schiera di quelli che non parlavano solo coi piedi ma anche con la bocca, e in maniera sua, cioè dissonante rispetto al copione che si vuole recitato fuori dal campo: questo fu causa di problemi.

                        La gente però ne avvertiva l'autenticità, così come i suoi compagni, coi quali instaurava un rapporto unico, legami fortissimi annodati dal suo carisma- e chissà quanti e quanti lo staranno piangendo adesso, lacrime di popolo, lacrime degli amici.

                        E' stato grandissimo e molto molto amato. Direi che su tutto il resto alla fine vince questo.
                        .



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                        • Zbigniew
                          Valens in bibacitate
                          • Oct 2009
                          • 3554
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                          • Send PM

                          Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                          es verdad
                          No fue el mejor, pero fue el mas grande.
                          Originariamente Scritto da Sean
                          mò sono cazzi questo è sicuro.
                          Originariamente Scritto da bertinho7
                          ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

                          Originariamente Scritto da Giampo93
                          A me fai venire in mente il compianto bertigno
                          Originariamente Scritto da huntermaster
                          Bignèw

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                          • Liam & Me
                            Bad Blake
                            • Dec 2006
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                            Originariamente Scritto da topscorer Visualizza Messaggio
                            Mi dispiace , prima dicevano che l'intervento era andato bene e poi...

                            Ho avuto la fortuna di vederlo giocare dal vivo.
                            Anzi il giorno che il Napoli vinse lo scudetto matematicamente, con ancora un match da giocare se ricordo bene, lo vinse al Dall'ara ed io c'ero.
                            Grandioso spettacolo con Maradona e Careca sugli scudi.
                            Lo vidi dal vivo anch'io, anche se solo una volta, Modena - Napoli. Entro' in campo palleggiando, con a palla che sembrava non voler cadere piu'.
                            Indimenticabile.

                            Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                            Le discussioni sul come stabilire chi sia il più grande di sempre mi piacciono parecchio ma penso che andremo troppo OT.

                            Dico solo che Maradona è stato in grado di dare valenza politica alle sue gesta sportive, cosa che è riuscita solamente a Mohamed Ali. Il suo gol di mano contro l'Inghilterra, quando ancora il ricordo della guerra per le Faklands-Malvinas era fresco, è un gesto che trascende il calcio secondo me


                            Quella partita e' entrata nella storia del calcio anche per i risvolti politici che dici (per cui incidentalmente credo gli argentini avessero torto, in realta').
                            Quel gol lo giustifico' proprio con il detto spagnolo Quien roba a un ladrón, tiene cien años de perdón.
                            Successivamente racconto' che dopo aver segnato i suoi compagni inizialmente non avevano esultato, perche' si erano accorti di quello che era successo, fu proprio maradona a chiamarli a celebrare con lui, per evitare che l'arbitro sospettasse di qualcosa.

                            E passo' alla storia anche perche' Maradona segno' nella stessa partita due dei gol piu' famosi della storia del calcio: prima quello di mano, e poi quello che poi e' passato alla storia come il gol del secolo scorso.
                            Per la TV argentina commentava l'incontro Victor Hugo Morales, la cui telecronaca fu anch'essa leggendaria, soprattutto per il commento al secondo gol, con questa galoppata trionfale di oltre meta' campo. Commento in cui si riferisce a maradona come barrilete cosmico - aquilone cosmico - probabilmente come riferimento a Menotti, ex CT argentino, che prima del mondiali aveva criticato Maradona invitandolo a smetterla di vivere come un barrilete, un aquilone appunto, per a volte vola e a volte no, a seconda del vento.

                            Pochi invece ricordano il commento di Morales al primo gol, quello di mano. Dal replay non si era capito bene - la tecnologia non era quella di oggi - ma Morales in diretta disse che gli era parso l'avesse segnato di mano. Scusandosi pero' tantissimo con gli ascoltatori per aver solo azzardato questa ipotesi, perche' sapeva che in partia rischiava grosso.
                            Last edited by Liam & Me; 25-11-2020, 20:24:09.
                            B & B with a little weed










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                            • Liam & Me
                              Bad Blake
                              • Dec 2006
                              • 5562
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                              Un piccolo aneddoto a gol del secolo. Un tempo la Football Association (FA) inglese, giusto per fare sempre gli snob senza mai vincere una mazza, per tradizione, o vezzo, invitava il vincitore dei mondiali a giocare un'amichevole a Wembley contro l'Inghilterra.

                              Un giovanissimo Maradona non era stato convocato ai mondiali in Argentina nel 1978, poi vinti dai padroni di casa. Pero' la partita successiva a Wembley la gioco', e fece praticamente la fotocopia dell'azione del gol del secolo, ma davanti a Shilton tiro' fuori. Al ritorno in Argentina uno dei suoi fratellini lo rimprovero' dicendo che invece di tirare avrebbe dovuto saltare anche il portiere.

                              Per uno scherzo del destino la storia si ripete' sette anni dopo, ai mondiali messicani, ma stavolta Maradona effettivamente salto' Shilton e la mise dentro.
                              Last edited by Liam & Me; 25-11-2020, 20:31:21.
                              B & B with a little weed










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                              • ottantino
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                                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                                Povero Maradona, il più classico degli eroi premiati e puniti dagli dei. Premiato per i suoi inarrivabili talenti calcistici, capaci di incantare il mondo, e punito da una vita travagliata fuori da quel campo di gioco dove egli stesso era un dio.

                                Ce l'ho qui davanti, un ricordo straordinariamente ancora nitido, senza il minimo appannamento. Siamo a Firenze, è il mondiale del '90 in Italia: si giocano i quarti: Argentina-Jugoslavia.

                                0-0 fino alla fine dei supplementari. Si va ai rigori e mi ricordo la selva, il rombo montante di fischi che investì Maradona al momento del tiro. Me lo vedo ancora andare verso il dischetto tutto impettito, con tutto lo stadio contro - tranne i pochi argentini presenti.

                                Si fischia per paura, l'ho scoperto lì. Perchè tutti in cuor nostro sapevamo che se fosse passata l'Argentina poi in semifinale la strada non sarebbe stata così spianata per l'Italia, come difatti accadde. Si fischiava dunque perchè si aveva paura di incrociare il più forte di tutti, colui che avrebbe potuto cambiare quella storia dalla quale noi volevamo una sola conclusione: l'Italia campione in casa.

                                Io, siccome non sapevo (e non so) fischiare, mi arrangiai con tutti gli scongiuri possibili ed immaginabili. Il rigore lo sbagliò e i fischi divennero urla, grida, gioia scaraventata fuori dai petti e dalle gole...ma per poco, perchè poi il portiere argentino parò dei rigori e il prosieguo della storia lo conosciamo, in quel di Napoli.

                                Napoli. Maradona ha fatto grandi due popoli: l'argentino (sua è ancora la firma sull'ultimo mondiale vinto, nonostante la straordinaria raccolta di talenti e campioni che ancora quella terra ha continuato e continua a sfornare) e quello napoletano, regalando a quella città, a quella gente, a quel club tutto quanto non avevano mai avuto nella storia del calcio: due campionati, una coppa Uefa, la consapevolezza, l'orgoglio di avere tra le proprie fila il più grande, un uomo, un calciatore che li ha saputi interpretare tutti, uno ad uno, tutta quella gente, perchè Maradona - come anche per gli argentini - era la gente.

                                Amatissimo dal popolo, meno dai grandi capi del calcio. Pelè è sempre stato coccolato, la sua storia di bravo ragazzo si prestava ad essere veicolata come spot. Maradona, che zitto non ci stava, apparteneva invece alla schiera di quelli che non parlavano solo coi piedi ma anche con la bocca, e in maniera sua, cioè dissonante rispetto al copione che si vuole recitato fuori dal campo: questo fu causa di problemi.

                                La gente però ne avvertiva l'autenticità, così come i suoi compagni, coi quali instaurava un rapporto unico, legami fortissimi annodati dal suo carisma- e chissà quanti e quanti lo staranno piangendo adesso, lacrime di popolo, lacrime degli amici.

                                E' stato grandissimo e molto molto amato. Direi che su tutto il resto alla fine vince questo.
                                Bellissimo Sean
                                Winners are simply willing to do what losers won't.




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