Se passano ti meriti il ban
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggio@germano
Un commento ?
(ride)Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza MessaggioTHE NEW COLOSSO
(ride)(ride)
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Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza MessaggioSempre peggio conte
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beh proprio la partita stasera si poteva perdereOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Inter e Atalanta entrambe ko. In Champions League brutta serata per le italiane. L’Inter costretta alla sconfitta da un gol di Rodrygo dopo aver rimontato con Lautaro e Perisic il doppio vantaggio del Real. Partita combattuta in uno scenario deprimente (campo di allenamento del Real, zero spettatori), la sconfitta viene dopo i due pareggi già abbastanza negativi con Borussia Moenchengladbach e Shakhtar Donetsk, per cui il passaggio del turno si fa sempre più complicato e lo spettro dell’eliminazione sempre più concreto. L’Inter continua a prendere troppi gol e a fare errori, inoltre non capita spesso trovarsi davanti un Real non proprio irresistibile.
– L’Atalanta invece sommersa da un diluvio di gol del Liverpool, in campo si è sentita tutta la differenza di rango delle due squadre. Amarissimo il commento di Gasperini: “Il tempo passa anche per noi”
La partita di Madrid non aveva nulla della finale anticipata che si è detto: uscire dal Bernabeu, giocare nel centro di allenamento del Real Madrid, senza pubblico e con le tribune coperte da un po’ di striscioni ha tolto qualsiasi fascino e persino senso alla partita. Un appuntamento burocratico, più che una grande, storica partita tra due grandi rivali. Si gioca per onor di firma, in partite in cui i gol vengono tirati a sorte, a seconda degli errori commessi sul campo. Alla fine il Real ne ha messo dentro uno in più, l’Inter ha avuto la sua mezzora di orgoglio con Lautaro e Perisic rimontando i gol degli implacabili Benzema e Ramos, e alla fine si inchina al giovane brasiliano Rodrygo, 19 anni.
Avendo segnato due gol i due attaccanti di punta (Lautaro e Perisic) si può mettere da parte per una volta il problema della dipendenza da Lukaku. O forse, ragionando per assurdo, se ci fosse stato avrebbe potuto segnare quel gol in più che sarebbe servito a ottenere almeno il pareggio. La questione per una volta è marginale.
Detto che la sconfitta è dignitosa e che non può partire da qui un processo all’Inter, cos’è allora che non va? Non va che la sconfitta venga dopo i pareggi con Borussia Moenchengladbach e Shakhtar Donetsk, per cui le cose in classifica stanno messe discretamente male. La qualificazione è quasi più in mano agli altri che all’ Inter stessa. Non va che stavolta i gol incassati siano tre. Con i dieci subiti in campionato siamo a 15 gol presi in nove partite. Non va che l’Inter faccia abbastanza regolarmente brutti errori in fase difensiva (vedi quello di Hakimi che lancia Benzema in porta), come se ci fosse un nervosismo generale, una tensione che impedisce alla squadra di concentrarsi. Non va che non si sia approfittato di un Real non eccezionale e insolitamente battibile. Non va che tra campionato e Champions League il panorama non sia affatto convincente, anzi, e che progressi per ora non se ne vedano. Antonio Conte dice ora che certi schiaffi facciano parte della crescita, è raro sentirgli fare discorsi del genere. Il panorama interista al momento è abbastanza depresso.
Il risultato dell’ Atalanta è tale che ogni commento è quasi superfluo. Due squadre di rango diverso, il portoghese Diogo Jota che fa la differenza e che è una delle novità del Liverpool di quest’anno, la squadra di Klopp che sembra lentamente uscire dal frastornamento dell’ultimo periodo. Di solito l’ Atalanta aggredisce, colpisce in velocità, col Liverpool non ne ha avuto proprio modo. Lo stesso Gasperini ammette che l’ Atalanta non sia più una squadra così intensa e prepotente. “Il tempo passa anche per noi”. E’ una frase molto amara, quasi come un sesto gol incassato.
CHAMPIONS LEAGUE 2020-2021 FASE A GIRONI Giornata n. 3 Martedì 3 novembre 2020 Lokomotiv Mosca - Atletico Madrid (A) 1-1 (18' Gimenez AM, 25' Miranchuk rig. LM) Shakhtar Donetsk - Borussia Moenchengladbach (B) 0-6 (8' Plea BM, 17' Bondar aut. BM, 26' Plea BM, 44' Bensebaini BM, 65' Stindl BM, 78' Plea BM) Salisburgo - Bayern Monaco (A) 2-6 (4' Berisha S, 21' Lewandowski rig BM, 44' Kristensen aut. BM, 66' Okugawa S, 79' Boateng BM, 83' Sané BM, 88' Lewandowski BM, 90' + 2' Hernandez BM) Real Madrid - Inter (B) 3-2 (25' Benzema RM, 33' Ramos RM, 35' Lautaro Martinez I, 68' Perisic I, 80' Rodrygo RM) Manchester City - Olympiacos (C) 3-0 (12' Ferran Torres MC, 81' Jesus MC, 90' Joao Cancelo MC) Porto - Marsiglia (C) 3-0 (4' Merega P, 28' Sergio Oliveira rig P, 69' Luis Diaz P) Midtjylland - Ajax 1-2 (D) (1' Antony A, 13' Tadic A, 18' Dreyer M) Atalanta - Liverpool (D) 0-5 (16' Diogo Jota L, 33' Diogo Jota L, 47' Salah L, 49' Mané L, 54' Diogo Jota L ) Mercoledì 4 novembre 2020 Zenit San...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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CHAMPIONS LEAGUE 2020-2021FASE A GIRONI
Giornata n. 3
Martedì 3 novembre 2020
Lokomotiv Mosca – Atletico Madrid (A) 1-1
(18′ Gimenez AM, 25′ Miranchuk rig. LM)
Shakhtar Donetsk – Borussia Moenchengladbach (B) 0-6(8′ Plea BM, 17′ Bondar aut. BM, 26′ Plea BM, 44′ Bensebaini BM, 65′ Stindl BM, 78′ Plea BM)
Salisburgo – Bayern Monaco (A) 2-6(4′ Berisha S, 21′ Lewandowski rig BM, 44′ Kristensen aut. BM, 66′ Okugawa S, 79′ Boateng BM, 83′ Sané BM, 88′ Lewandowski BM, 90′ + 2′ Hernandez BM)
Real Madrid – Inter (B) 3-2(25′ Benzema RM, 33′ Ramos RM, 35′ Lautaro Martinez I, 68′ Perisic I, 80′ Rodrygo RM)
Manchester City – Olympiacos (C) 3-0(12′ Ferran Torres MC, 81′ Jesus MC, 90′ Joao Cancelo MC)
Porto – Marsiglia (C) 3-0(4′ Merega P, 28′ Sergio Oliveira rig P, 69′ Luis Diaz P)
Midtjylland – Ajax 1-2 (D)(1′ Antony A, 13′ Tadic A, 18′ Dreyer M)
Atalanta – Liverpool (D) 0-5(16′ Diogo Jota L, 33′ Diogo Jota L, 47′ Salah L, 49′ Mané L, 54′ Diogo Jota L )
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Mercoledì 4 novembre 2020Zenit San Pietroburgo – Lazio (F) 18.55Istanbul Basksehir – Manchester United (H) 18.55Chelsea – Rennes (E) 21.00Siviglia – Krasnodar (E) 21.00Bruges – Borussia Dortmund (F) 21.00Barcellona – Dinamo Kiev (G) 21.00Ferencvaros – Juventus (G) 21.00Lipsia – Paris Saint Germain (H) 21.00
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Ferencvaros-Juventus, le formazioni e dove vederla in tv
In Ungheria in bianconeri ritrovano il pubblico: attesi 20mila spettatori. Torna Chiellini Pirlo vuole dei segnali: «È importante portare avanti il nostro progetto di gioco»
Aspettando la sfida di mercoledì sera — «siamo venuti per vincere», dice Andrea Pirlo — la notizia è attorno al campo, a partire dalla nuovissima Puskas Arena, finita di costruire meno di un anno fa: Ferencvaros-Juve si giocherà infatti davanti a circa ventimila spettatori, sui 67.000 di capienza. Insomma, un altro mondo, se a Torino sta per scattare un nuovo lockdown. A Budapest, invece, i bianconeri sono stati accolti da bar e locali aperti fino a tardi e code (due settimane fa), per i biglietti della partita. «Il pubblico ci condiziona in meglio — sostiene Pirlo — perché ti dà la sensazione di sentire più le difficoltà e il rischio in zona difensiva. Sentire la gente pronta a incitare i suoi, può alzare l’attenzione e risvegliare chi sta pensando ad altro». Morale: «È un fattore positivo, per tutti noi e per la gente». Che pure in Ungheria, comunque, continua ad ammalarsi (e morire) di Covid.
Gli 11 in campo
Contro una squadra che ha perso 5-1 a Barcellona e pareggiato in casa con la Dinamo Kiev, nel terzo round di Champions a Pirlo non basta una vittoria: «I punti sono fondamentali, però è importante anche portare avanti il nostro progetto di gioco, che stiamo cercando di migliorare». Soprattutto in fase difensiva: palla al piede, Madama sa cosa fare, palla agli altri un po’ meno. Per la missione, rientra Chiellini, mentre nel mezzo la bilancia tattica è nel ballottaggio tra McKennie e Chiesa: «Ma l’atteggiamento deve essere sempre lo stesso, anche se cambiano i giocatori», chiosa il tecnico bianconero. Che davanti ritroverà dall’inizio Cristiano Ronaldo, insieme a Morata: «Dybala potrebbe riposare». Dunque, oltre al punteggio, conterà il come: «Abbiamo bisogno di fare una partita “pesante”, sotto l’aspetto del gioco e del possesso palla».
Juventus (4-4-2): 1 Szczesny; 16 Cuadrado, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 13 Danilo; 44 Kulusevski, 5 Arthur, 25 Rabiot, 22 Chiesa; 7 Ronaldo, 9 Morata (
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Lazio, i tamponi variabili: positivi in Champions, negativi in Campionato
Inchiesta della Figc e Immobile, Leiva e Strakosha vengono di nuovi messi fuori squadra dopo i test disposti dall’Uefa. Casasco: «Serve uniformità di analisi»
Il caso dei giocatori della Lazio contagiati dal Covid sta diventando paradossale. Positivi ai tamponi martedì scorso, e quindi esclusi dalla trasferta del giorno successivo a Bruges in Champions; negativi per la gara di domenica a Torino in campionato, di conseguenza schierati da Simone Inzaghi e perfino decisivi nella vittoria contro i granata; nuovamente indisponibili per la partita di oggi a San Pietroburgo. La domanda che molti si pongono — forse troppo semplice ma non banale — è la seguente: ma hanno il coronavirus oppure no? E ancora: perché in serie A non rappresentano un pericolo, per se stessi e per gli altri, e invece nelle coppe europee sì?
I giocatori tornati positivi
I calciatori in questione sono Immobile, Leiva e Strakosha, ai quali Inzaghi ha rinunciato otto giorni fa assieme a Luis Alberto, Lazzari e Anderson. Ma se gli ultimi tre continuano a rimanere lontani dal campo e dai compagni, i primi hanno avuto un percorso diverso: fuori, dentro, ancora fuori. Non solo: ieri mattina si sono allenati con gli altri, però al termine della seduta non sono partiti alla volta della Russia ma hanno fatto ritorno a casa. In mezzo a questo bailamme ci sono casi ancora diversi: Cataldi, ad esempio, è rientrato in gruppo e non lo ha più abbandonato, mentre Pereira la settimana scorsa è stato riconosciuto prima positivo e poi negativo dalla Uefa in 24 ore, tanto che ha raggiunto il Belgio la mattina della partita. Una situazione che — si sostiene in ambienti vicini alla Lazio — potrebbe ripetersi oggi con Immobile, Leiva e Strakosha. Non a caso, in un comunicato diffuso in serata, la società sottoliea di aver rilevato «possibili criticità» in relazione ai risultati ottenuti dalla Uefa.
L’indagine federale
Tutto paradossale, già. Tanto che la procura della Federcalcio ha deciso di aprire un’inchiesta per valutare se da parte della Lazio ci siano state violazioni del protocollo che la Figc ha concordato con il Cts. Gli ispettori nei giorni scorsi hanno visitato il centro sportivo di Formello due volte, confrontandosi anche con il presidente Lotito, quindi hanno chiesto l’invio di documentazioni specifiche via pec. Evidentemente non tutto ha convinto la task force guidata dal dottor Chinè.
Il presidente dei medici sportivi
Maurizio Casasco, presidente dei medici sportivi europei e italiani, ritiene che i diversi esiti dei tamponi dipendano dagli esami: «Occorrono un prelievo corretto, in modo che si possa analizzare la cellularità del campione, e reagenti autorizzati. E poi bisogna processare due o tre sequenze specifiche di geni». Il problema, insomma, sarebbe nei test. Chi non segue questa procedura, o la porta avanti in modo sbagliato? In Italia i club si possono rivolgere a qualsiasi centro diagnostico abilitato e l’eventuale positività viene poi comunicata alla Asl di competenza; la Uefa si affida invece a un’unica azienda specializzata. «Servirebbe uniformità di analisi e di sistema, come avviene per l’antidoping». Invece si seguono percorsi diversi, per arrivare a risultati opposti.
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Originariamente Scritto da INFILATEMELO Visualizza Messaggiobeh proprio la partita stasera si poteva perdere
Non doveva pareggiare le due precedenti però. Il passaggio del turno resta alla portata vincendo le partite in casa con Shaktar e Real. Restano comunque i problemi di difesa e di alternative, con giocatori che non stanno rendendo per quanto ci si aspettava (Hakimi, Vidal).
La difesa è da sistemare.
Conte continua a restare tranquillo e serafico, almeno per ora ha assunto questa posa. Ogni volta ripete che va tutto bene e che tutto scaturisce dal "processo di crescita": peccato che non parliamo di una squadra nuova con un nuovo mister, ma di una compagine al secondo anno di continuità tecnica e che ha preso giocatori esperti per cercare di combinare qualcosa subito.
Il suo percorso nelle coppe poi resta mediocre, ben al di sotto di quello compiuto nei campionati.
Se in campionato l'attendismo è giustificato dalle tante partite a disposizione, in coppa no: ne restano solo 3. Quindi il "processo di crescita" deve portare risultati immediati....ma di noi
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Comunque il real mi pare messo male ma moltoOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Real Madrid-Inter 3-2, Conte non ha difesa il futuro nerazzurro è nebuloso
È troppo facile l’Inter da superare sulla sua trequarti, ci sono continui errori del centrocampista che sta uscendo, continue incertezze di posizione dei difensori, come se avessero bisogno di un compagno in più per coprire il campo.
di Mario Sconcerti
Non è chiara questa Champions dell’Inter, anche meno quella del Real. La partita è stata buona e scolastica, come tra squadre che si trovano belle ma sanno di non esserlo davvero. Il cambiamento più grande è quello del Real, buona qualità ma prevedibile, una squadra da medio spettacolo, senza più gli spunti da Real che ne hanno costruito la storia. L’Inter ha fatto la sua partita italiana, si è trovata sotto di due gol quasi senza accorgersene, in questo calcio del virus tutto è felpato, e altrettanto silenziosamente ha ripreso il Real.
Era una partita conclusa se non ci fosse stato un altro errore grave di allineamento della difesa interista che ha liberato Rodrygo, un ragazzo col futuro sulla fronte. È troppo facile l’Inter da superare sulla sua trequarti, ci sono continui errori del centrocampista che sta uscendo, continue incertezze di posizione dei difensori, come se avessero bisogno di un compagno in più per coprire il campo. A essere sinceri per molti minuti si è andati avanti col ritmo di un’amichevole estiva, di quelle ricche e tutte americane dove il pubblico è estraneo ai sentimenti. Due squadre in difficoltà, fatte di grandi giocatori a conoscenza dei loro limiti, sempre guardinghi, sempre a metà del gioco. Nessuna accelerazione. In modo più diretto, due vecchie squadre importanti in difficoltà davanti all’importanza della partita. Ha deciso alla fine un errore grave di Hakimi che è la fotografia corretta dell’Inter, dove non c’è difesa. Hakimi è a metà campo, sbaglia, ma tra lui e Handanovic restano trenta metri in cui non c’è nessuno. È lì il vuoto storico di questo nuovo anno, il vero fantasma. Nessuno vuole mettere fretta all’Inter, ma ha 7 punti meno in campionato ed è ultima nel girone di Champions. Non c’è crescita, non ci sono miglioramenti, non c’è apporto reale dai nuovi. Può Conte raccontarci le sue impressioni su questo inizio di stagione? È sbagliato dire che non c’è futuro? L’Atalanta ha perso contro la squadra e il giocatore di moda, Jota. Ci sta. La differenza è stata così netta da prendere alle spalle. Questo ritorno così facile del Liverpool ai suoi livelli, fa pensare di nuovo ai livelli italiani. Ma è una sera troppo facile per questa riflessione.
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Roma sulle spine. Ricorso in appello per lo 0-3 subito con il Verona: oggi la decisione
LEGGO (F. BALZANI) - Un punto in campionato (che vuol dire 3° posto) e una ipoteca sulla qualificazione in Europa. Sono 5 giorni decisivi per la Roma fino alla sfida col Genoa di domenica. A partire dal ricorso in appello che sarà discusso in mattinata riguardo il 3 a 0 inflitto a tavolino contro il Verona alla 1° giornata quando la Roma - per colpa di un errore burocratico - non inserì Diawara nella lista degli over 23. La svista costò la sconfitta inflitta dal giudice sportivo mentre sul campo la partita finì 0-0.
Le speranze di ribaltare la decisione non sono molte, ma i legali puntano sulla buona fede del club partendo dal fatto che Diawara avrebbe potuto essere schierato usando uno dei 4 slot liberi nella lista principale. In caso di riabilitazione del risultato la Roma si ritroverebbe a 12 punti con Juve e Atalanta. Un percorso importante quello di Fonseca che domani col Cluj punta a prendersi il primo posto in solitaria del girone. Il portoghese adotterà il solito turn over ma non potrà contare su Carles Perez finito di nuovo ai box per un risentimento muscolare al flessore.
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