Petrachi vuole 5 milioni
IL TEMPO (F. BIAFORA) - Negli scorsi mesi a Trigoria c’è stato un via vai di dirigenti e non con tutti ci si è lasciati nel miglior modo possibile. Il caso più eclatante è quello del ds Petrachi, licenziato lo scorso 3 luglio dopo che la società gli aveva addebitato una serie di condotte legate alla gestione dell’area sportiva anche durante il periodo di lockdown, oltre a dichiarazioni volte a criticare il club e al famoso sms offensivo inviato a Pallotta. Il salentino, dopo aver respinto ogni addebito, si è rivolto al Tribunale del Lavoro, chiedendo l’illegittimità del licenziamento e un risarcimento danni di circa 5 milioni di euro, pari allo stipendio lordo che avrebbe dovuto percepire fino al 2022. La prima udienza è fissata per il 4 novembre e la Roma ritiene “possibile il rischio di soccombenza”.
IL TEMPO (F. BIAFORA) - Negli scorsi mesi a Trigoria c’è stato un via vai di dirigenti e non con tutti ci si è lasciati nel miglior modo possibile. Il caso più eclatante è quello del ds Petrachi, licenziato lo scorso 3 luglio dopo che la società gli aveva addebitato una serie di condotte legate alla gestione dell’area sportiva anche durante il periodo di lockdown, oltre a dichiarazioni volte a criticare il club e al famoso sms offensivo inviato a Pallotta. Il salentino, dopo aver respinto ogni addebito, si è rivolto al Tribunale del Lavoro, chiedendo l’illegittimità del licenziamento e un risarcimento danni di circa 5 milioni di euro, pari allo stipendio lordo che avrebbe dovuto percepire fino al 2022. La prima udienza è fissata per il 4 novembre e la Roma ritiene “possibile il rischio di soccombenza”.
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