Insomma, dopo le scartine, quando si iniziano ad affrontare avversari che sono colline, cominciano anche le prime difficoltà: dal rinascimento all'ammosciamento. Figurarsi che accadrà con le scalate montuose.
Non si cambia dall'oggi al domani (e non certa sulla scorta di trionfalismi dovuto ad avversari inesistenti) una storia che negli ultimi 20 anni è uno sprofondo azzurro, una china discendente, un movimento senza particolari, miracolistici talenti, una scuola che non produce più rinnovamento ciclico di ottimo tasso di classe.
Poi certo le competizioni ufficiali (se gli europei si faranno) spingeranno a dare di più, a metterci il "cuore"...ma per parlare di un calcio che rinasce, di nazionale forte, ce ne passa ancora e ancora ne dovrà passare.
Non si cambia dall'oggi al domani (e non certa sulla scorta di trionfalismi dovuto ad avversari inesistenti) una storia che negli ultimi 20 anni è uno sprofondo azzurro, una china discendente, un movimento senza particolari, miracolistici talenti, una scuola che non produce più rinnovamento ciclico di ottimo tasso di classe.
Poi certo le competizioni ufficiali (se gli europei si faranno) spingeranno a dare di più, a metterci il "cuore"...ma per parlare di un calcio che rinasce, di nazionale forte, ce ne passa ancora e ancora ne dovrà passare.
Commenta