Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Juventus-Napoli, Andrea Agnelli: "De Laurentiis voleva il rinvio, gli ho risposto che ci atteniamo ai regolamenti"

    Il presidente bianconero interviene a conclusione della giornata più surreale, quella del big match mai giocato: "Aurelio mi ha scritto, ci siamo mandati un messaggio. Mi ha chiesto di rimandare la partita e ho risposto che come sempre rispettiamo le regole"

    "Awaiting arrival of away team": in attesa dell'arrivo della squadra ospite. La sovrimpressione dei monitor di servizio dell'Allianz Stadium, con la cornice virtuale delle coreografie azzurre e bianconere intorno al campo di gioco, descrive al meglio il clima surreale dell'impianto torinese. In attesa di una squadra, il Napoli, che non arriverà mai. Nella serata della partita mai giocata, la Juventus ha misurato ogni passo, iniziando dal comunicato di ieri fino al protocollo pre-gara: alle 19.38, nel silenzio generale rotto dalle sirene di routine delle forze dell'ordine, è arrivato il bus bianconero, accolto da un paio di tifosi che hanno sfidato la pioggia. Dei mille sostenitori attesi allo stadio su invito, se ne sono presentati un centinaio, seduti sui seggiolini dello stadio deserto o nelle sale ospitalità. Tifosi provenienti da fuori regione, da Lombardia e Veneto, ritrovatisi già a Torino nella serata di ieri mentre la partita sfumava, travolta dal "caos positivi". Il primo e unico sussulto della serata è arrivato alla comunicazione dell'undici scelto da Pirlo. Con Dybala e Ronaldo in avanti supportati da Kulusevski a destra, Ramsey da trequartista e Cuadrado a sinistra. Oltre all'esordio virtuale di Arthur al fianco di Bentancur. Una serata che, per i calciatori bianconeri, si concluderà con il consueto protocollo antidoping per i sorteggiati.

    45 minuti di attesa

    Prima di considerare la partita non disputata la Juventus ha dovuto attendere 45 minuti dopo l'orario di inizio del match. Tempo che i calciatori di Pirlo, ad esclusione di Frabotta, Bonucci e di Tudor, assistente allenatore, hanno passato nel tunnel sorridendo disorientati. Mentre la musica dello stadio, a volume più basso rispetto al solito, rompeva il silenzio che ha fatto rivivere ai presenti la prima ripresa del calcio di giugno, il centinaio di tifosi bianconeri ha provato a riscaldarsi in ogni modo. La notizia del prestito di Douglas Costa, che libera il posto per Chiesa, è stata l'unica spolverata di calcio in una serata che sarà ricordata non per merito di un pallone finito in rete o per un risultato maturato sul campo.


    Agnelli: "Indispensabile fare chiarezza"

    Il provvedimento dell'Asl 1 di Napoli ha di fatto bloccato i partenopei pronti a partire per Torino. Una mossa che secondo il presidente bianconero Andrea Agnelli è stata causata da inosservanza del protocollo. "Saremmo assolutamente partiti - ha spiegato ai microfoni di Sky -. Non credo che l'Asl sarebbe intervenuta, se lo fa è perché c'è stata un'inosservanza del protocollo, su come ci si deve comportare in caso di positività. Non interviene se è osservato il protocollo. Credo sia indispensabile fare chiarezza, abbiamo protocolli chiari nelle situazioni che stiamo vivendo ed era prevedibile che sarebbe successo. Nel caso in cui si abbia nel gruppo squadra un caso di positività si applica il protocollo Figc che rimanda alla circolare Ministero della sanità approvata dal Cts. Quindi si sa esattamente cosa fare: andare in isolamento fiduciario. Si va in una struttura concordata con l'Asl indicando dove si isola il gruppo squadra. E questo ci permette di giocare le partite". Uno scontro che proseguirà a lungo e che è nato due giorni fa con un semplice messaggio inviato da De Laurentiis ad Agnelli: "Mi ha scritto, ci siamo mandati un messaggio. Mi ha chiesto di rimandare la partita e ho risposto che la Juventus, come sempre, si attiene ai regolamenti. La richiesta può anche essere legittima ma abbiamo un regolamento come in tutte le industrie e a questo ci si deve attenere. Comanda la circolare ministeriale non l'autorità locale".


    Scontro in atto

    Da una parte il Governo e il Napoli, dall'altra il sistema calcio. Una semplificazione che non convince Agnelli: "Non è una questione di Governo e sistema calcio, visto che il protocollo è stato studiato con il governo. Sono documenti vivi, andando avanti scopriamo una serie di sfaccettature. Ma conta lo spirito di giocare, la lealtà sportiva. Le casistiche verranno evidenziate e valutate e perfezionate. Un protocollo da rifare? Se continuerà ad essere questo ci atterremo a questo altrimenti a un altro. Non c'è nessuno settore della vita immune al contagio, neanche un comparto industriale. Il protocollo viene scritto proprio per questo. È molto ben fatto ma mi rimetto alle autorità competenti sulla piena valutazione. La salute viene prima di tutti. Se vogliamo portare avanti le manifestazioni sportive bisognerà saper gestire i casi di positività vista anche la frequenza dei controlli".


    Il futuro

    Agnelli non ha paura che il campionato non finisca ("non ho paura per carattere"), fiducia che poggia sul protocollo stilato: "Credo che il protocollo stilato dalla federazione sia buono, mi lascia sereno sul completamento del campionato. Il 3-0? Le norme sportive dicono che se una squadra non si presenta va incontro a sanzioni disciplinari. Il giudice sportivo si pronuncerà domani. Poi io preferisco vincere sul campo". Nessun caso nuovo, quindi, a differenza di quello che è successo nei precedenti casi: "La partita prevista per oggi non era un caso nuovo, si sono giocate partite con squadre che avevano casi di positività nel gruppo squadra sia per chi era in casa che per chi era in trasferta. Non è un caso nuovo. Il protocollo verrà aggiornato in continuità, è una volontà della comunità medica-scientifica. Sospetti che il Napoli volesse evitare di giocare senza tre calciatori importanti per loro? Sospetti non ne ho mai, come potrei averli?". A rimetterci, secondo Agnelli, è tutto il movimento calcio italiano: "Non diamo una grande immagine di noi, siamo troppi provinciali, non guardiamo quello che succede oltre i nostri confini. Siamo troppo autoreferenziali senza capire i danni che facciamo al nostro calcio. Diciamo che il problema del calcio italiano è lo sviluppo internazionale ma non abbiamo la capacità di passare dalle parole ai fatti. Ecco perché credo che si debba dare a un partner la gestione della Lega mettendoci da parte noi".

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    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Juve-Napoli, è scontro tra governo e mondo del calcio: oggi l’incontro. Cambia il protocollo?

      Lega e Figc contro il rinvio della partita, ma governo e Cts sostengono l’intervento dell’Asl. Agnelli: «Il protocollo esistente dà regole certe»

      Juventus-Napoli apre ufficialmente la guerra di posizioni tra governo e mondo del calcio. Uno scontro istituzionale sullo sfondo di una partita mai giocata con la vittoria che sarà decretata dal giudice sportivo a favore della Juve per assenza sul campo dell’avversario, il Napoli appunto, costretto all’isolamento fiduciario dalla Asl territoriale. La disputa attorno a regole e codici scritti sull’emergenza Covid, alle quali la politica da un lato (governo e Cts) e la Lega e la Figc dall’altro danno oggi una interpretazione diversa.

      Il caso dei 22 contagiati del Genoa, la positività di due giocatori del Napoli dopo la sfida giocata al San Paolo domenica 27 settembre, ha rimesso in discussione il protocollo condiviso il 18 giugno scorso, proposto dalla Figc e validato dal Cts. Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha richiamato tutti alla prudenza, coinvolgendo i vertici sportivi per una eventuale «modifica del protocollo». Lunedì stesso il responsabile dello Sport incontrerà Lega e Figc. «La situazione generale — ha spiegato il ministro — è diventata più complessa, tanto da non lasciare immune il mondo del calcio, nonostante le regole adottate. Ed è per questo che come è stato più volte chiarito sia nei verbali del Cts che nei Dpcm, alle Autorità sanitarie locali è demandata una chiara responsabilità e una precisa azione di vigilanza».


      Spadafora così attribuisce alle Regioni il potere di intervenire andando oltre le norme già previste. Anche il Cts richiama gli obblighi di legge «per il contenimento del contagio dal virus e ribadisce la responsabilità della autorità sanitaria competente». Ha fatto così l’Asl campana che ha obbligato il Napoli a non partire per Torino per rischio epidemiologico. Molto chiaro il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervistato a «Mezz’ora in più» di Rai 3: «Si parla troppo di calcio e poco di scuola, lo dico con rispetto anche nei confronti di un pezzo di economia del Paese. Le cose importanti però sono altre: sono contrario ad aprire gli stadi, sarebbe un rischio ed un errore grave».


      Eccolo il casus belli che ha scosso il mondo del calcio e aperto lo scontro, soprattutto con la Lega che invoca il rispetto del protocollo già esistente. Il Napoli ha inviato al presidente Dal Pino una pec per raccontare la cronologia degli interventi delle autorità sanitarie rispetto alla gestione delle due positività di Zielinski e Elmas, allegando i documenti. Poi De Laurentiis ha scritto una lettera alla Lega e al giudice sportivo con un invito netto: la gara va rinviata. Così non è stato, si va verso il 3-0 a tavolino. Il Napoli è pronto a ricorrere anche alla magistratura ordinaria. Non cambia la posizione in via Rosellini. «La situazione del Napoli non è diversa dalle positività che si sono riscontrate in altre squadre».

      Il presidente della Juventus Andrea Agnelli domenica era allo Stadium e a Sky sport ha rivelato lo scambio di messaggi avuto nei giorni scorsi con De Laurentiis. «Voleva rinviare la gara, gli ho risposto che come sempre ci saremmo attenuti al regolamento. E siamo qui». Il numero uno della Juve ha aggiunto: «Non spetta a me dire se il protocollo debba essere perfezionato, ritengo però che quello esistente dia regole certe. La Asl di Napoli non sarebbe dovuta intervenire, non so se lo ha fatto a seguito di imperfezioni nel rispetto del protocollo. L’autorità sanitaria dipende dal ministero della Salute, c’è un corto circuito interno». I calciatori del Napoli domenica sono rimasti ciascuno a casa propria, nell’attesa che il club comunichi come domicilio il centro sportivo di Castel Volturno.


      CorSera
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        Juve-Napoli: ora cosa succede? Il campionato è a rischio

        Se la Asl è intervenuta correttamente, come fanno intendere Cts e governo, è logico prevedere una serie di blocchi a catena. Ora il Napoli perderà 3-0 a tavolino e poi farà ricorso

        Se l’intervento dell’Asl di Napoli sarà considerato corretto — come fanno intendere il ministro dello Sport Spadafora e il Comitato tecnico scientifico — il campionato di calcio finisce qui. Alla terza giornata. E ne comincia uno nuovo: quello delle Asl.

        Il rischio è quanto meno altissimo perché, da questo momento in poi, con l’aumento dei contagi che è già nei fatti, è molto probabile che altre autorità sanitarie locali prendano provvedimenti simili, finendo per imporre una serie di blocchi a catena. Con un calendario congestionato, spazio per i recuperi non ce n’è. È un precedente che può mettere in allarme tutto lo sport, che però è normato da protocolli diversi.


        Il calcio vive il suo autunno di passione. Si torna a navigare a vista. I giocatori della Juve (compresi gli azzurri Bonucci e Chiellini) e quelli del Napoli non dovrebbero rispondere alle convocazioni delle Nazionali e Gravina dovrà cominciare a ragionare di nuovo, con la Lega, sul piano alternativo, i famosi playoff, che il presidente federale aveva suggerito a più riprese.

        Juve-Napoli rischia di diventare un punto di svolta. Di sicuro è diventato un caso clamoroso. Perché non è successo prima, per esempio al Milan che con due positivi è andato regolarmente in trasferta a Crotone o all’Atalanta che con un positivo ha giocato col Cagliari? Perché — secondo l’Asl di Napoli e anche il governo — dopo il focolaio al Genoa c’è stato un salto di qualità nel rischio contagio e la squadra di Gattuso avrebbe potuto prendere la stessa strada.

        Ma per capire cosa succederà la domanda che conta è un’altra: le Asl hanno la competenza per intervenire? Motivo di discussione per gli avvocati. Quelli di Figc (e Lega) sono sicuri: assolutamente no. Perché se l’Asl ha l’autorità di vigilare sulla salute in loco, è più incerto che possa andare contro una legge statale, ovvero il protocollo firmato dal ministro della Salute e dal Cts. Ora però lo stesso Cts ha detto che il giudizio dell’Asl viene prima. Un bel caos.


        Il protocollo stabilisce per i calciatori professionisti norme ad hoc per trattare le positività: la famosa quarantena soft. Perché — e questo va chiarito — quello in atto non è uno scontro tra ordinamento sportivo e ordinamento statale (con l’ovvia predominanza di quest’ultimo) ma tra due fonti di diritto di pari dignità dato che il protocollo è una norma di carattere speciale ma dell’ordinamento statale. Se il protocollo è superato — dicono in Figc — non lo stabilisce l’Asl, ma va modificato dal Cts e dal ministro Speranza. E a questo punto, visto l’andamento dell’epidemia e le prese di posizione della politica, può darsi che succeda.

        Intanto però è in vigore quello vecchio. E quindi il Napoli, che non si è presentato a Torino, domani si sottoporrà alla decisione del giudice sportivo. E rischia. Perché in discussione non c’è solo il risultato della partita, ma anche l’eventuale sanzione sulle condotte che ne hanno impedito lo svolgimento: tradotto oltre allo 0-3 a tavolino, il Napoli potrebbe subire una penalizzazione ulteriore (es: -1 in classifica). Poi la società farà ricorso e qui tutto può succedere: si andrà davanti alla Corte d’Appello federale e successivamente al collegio di garanzia dello sport. E solo dopo al Tar o al Tas.

        Il Napoli sostiene che prevale l’Asl e si basa su una frase (che nel protocollo Figc non c’è) contenuta nel regolamento emesso dalla Lega sul caso Genoa-Torino: «Fatti salvi eventuali provvedimenti delle autorità statali e locali».

        Ora bisognerà decidere che strada prendere. A sentire governo e Cts non ci sono dubbi. Il quadro sarà più chiaro oggi, dopo l’incontro tra Spadafora e Gravina e Dal Pino. Di sicuro nelle ultime ore gli equilibri sono cambiati. Speranza e Spadafora sono sul piede di guerra e affiorano le vecchie incomprensioni. Il calcio rischia grosso. Una partita da scudetto può stravolgere la stagione. All’estero, filosoficamente, si gioca sempre anche se la curva dei contagi non è certo migliore che da noi. In Francia si va in campo se una squadra ha almeno 20 giocatori negativi al tampone, in Premier ci si ferma solo se un club ha meno di 14 giocatori a disposizione, in Spagna ne bastano 13 con solo 5 giocatori della prima squadra.


        CorSera
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          Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
          Chiude oggi il calciomercato?
          A che ora?
          Oggi alle 20.
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            Il calcio italiano, composto per lo più da pagliacci, marionette, mediocri figuranti e incompetenti, è di fatto ingovernabile. Inizia un nuovo campionato e nemmeno con 3 giornate disputate siamo già travolti dai casi extrracampo che oscurano quanto accade in campo, che dovrebbe essere l'unica cosa importante - anche economicamente, visto che all'estero interessa veder giocare e non queste assurde beghe interne al sistema, impossibili da spiegare a chi segue la Premier, la Liga, il campionato francese, quello tedesco, dove mai si assiste ad assurdità simili.

            Qua diventa tutto teatro da bassa commedia. Un manager moderno, internazionale, abituato al mondo della grande imprenditoria come Agnelli, è arrivato ad affermare che i dirigenti del calcio, incapaci di portarlo avanti, dovrebbero affidare la Lega a qualche figura esterna/estera: il problema però è chi sta al comando delle squadre.

            De Laurentiis riprecipita il calcio italiano nel caos. Cosa hanno combinato a Napoli? Di certo qualcosa di storto o di doloso è accaduto, perchè tutte le squadre con i positivi hanno giocato (in Italia e all'estero) e nessuna Asl al di fuori di quella di Napoli è intervenuta.

            Ora, per colpe altrui, la Juventus si ritroverà con l'asterisco in classifica per chissà quanti mesi, prima che tutti i gradi di giustizia sportiva verranno esauriti, con magari il dover recuperare la partita ad aprile, una partita della terza giornata di andata: questo accade a dei professionisti serissimi quando hanno a che fare con un mondo di pagliacci poco divertenti, quando sei costretto a coabitare nello stesso ambito lavorativo che alcuni trasformano in un circo.

            Il calcio italiano decade a causa della inadeguatezza di tanti, troppi personaggi, dove quasi nessuno (giornali e media compresi) è all'altezza del compito.
            Last edited by Sean; 05-10-2020, 08:22:23.
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              All-in su Smalling, va via Kluivert. El Shaarawy esagera per tornare

              La Roma prova il tutto per tutto per Chris Smalling. I rapporti tra giallorossi e Manchester, però, rimangono tesi. Il motivo è dovuto al rifiuto da parte dei Red Devils della proposta presentata da Fienga mercoledì scorso per l'accoppiata Smalling-Dalot, col portoghese che si è poi accasato al Milan. Un doppio sgarbo che a Trigoria hanno mal digerito lasciando il lavoro sporco' al calciatore. Per la prima volta da quando è iniziata questa telenovela, Smalling ha alzato la voce, disposto ad andare al muro contro muro. Se l'inglese non arriverà molto probabilmente rimarrà Fazio: il passaggio alla Sampdoria rimane in stand-by. Resta disponibile l'opzione Izzo (Raiola preme) ma la Roma potrebbe considerare la possibilità soltanto se il Torino accettasse il prestito con diritto (a 15). Saluta, invece, Kluivert, che sembrava rientrato nei ranghi dopo esser stato accantonato nel post-lockdown, va in extremis al Lipsia. Il sostituto è l'ex El Shaarawy, che chiede però 4.5 milioni più bonus di ingaggio. A queste cifre a Trigoria hanno detto (per ora) di no, anche la formula dell'operazione non convince. La squadra cinese dello Shanghai Shenhua offre il prestito sino a giugno mentre Fienga ha chiesto d'inserire anche il diritto di riscatto. Trattativa congelata. Per farla ripartire serve che l'attaccante diminuisca di almeno un milione le sue richieste.


              (Il Messaggero)

              La Roma prova il tutto per tutto per Chris Smalling.   I rapporti tra giallorossi e Manchester, però, rimangono tesi. Il motivo è dovuto al rifiuto da parte dei Red Devils della proposta presentata  da Fienga mercoledì scorso per l'accoppiata Smalling-Dalot , col portoghese che si è poi accasa...
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                Chiesa atteso a Torino per le visite


                Ultimo giorno di mercato. Giorno da missione compiuta. Perché sarà il giorno di Federico Chiesa. In un solo weekend, l’ultimo, la Juve è riuscita a fare quello che non era stato possibile concludere in mesi e mesi: fare spazio a bilancio e in organico. Così da completare l’affondo sul gioiello della Fiorentina: ieri sera ultimi dettagli, oggi Chiesa lascerà il ritiro della Nazionale di Coverciano per arrivare in giornata a Torino, per visite mediche e firme.

                Arriva alla Juve in prestito biennale (2 milioni il primo anno, 8 milioni il secondo) con diritto di riscatto a quota 40 milioni che diventerà obbligo al verificarsi di una delle seguenti condizioni: Juve in Champions, che Chiesa disputi il 60 per cento delle presenze o che segni 10 gol sfornando 10 assist. In tutto fa 50 milioni, cui aggiungere ancora bonus fino a un massimo di circa 10 milioni per un totale di 60 milioni di euro. Ma per arrivare al rush finale per Chiesa è stato necessario un week-end di trattative senza soste.

                Sabato sera, prima è arrivata l’ufficialità della cessione di Daniele Rugani: il difensore va in prestito al Rennes, ma le parole spese sia da lui che dalla società bianconera sanno d’addio. Poi è arrivato il momento di un acquisto che ha generato un risparmio, è quello di Rolando Mandragora che in base a gentlemen agreement precedenti sarebbe dovuto essere riacquistato per 26 milioni: invece la nuova operazione parla di un affare da 10,7 milioni cui sommare bonus fino a un massimo di altri 6 milioni, inoltre l’Udinese potrà contare sul prestito di Mandragora ancora per una o due stagione. Più facile a farsi che a dirsi, la Juve risparmia rispetto ai piani originari almeno 9 milioni. E il secondo passo era questo. Poi nella giornata di ieri si sono intensificati i contatti con il Lione per il prestito di Mattia De Sciglio .

                Il quarto e decisivo passo quello che dovrebbe vedere Douglas Costa tornare oggi in prestito al Bayern Monaco, che coprirà per intero l’ingaggio del brasiliano. Quattro passi che solo oggi si capirà se possano essere stati sufficienti per raddoppiare il colpo. Nel frattempo la Juve ha infatti intensificato i contatti anche con il Chelsea, l’obiettivo è Emerson Palmieri nonostante da Londra sia stato proposto Marcos Alonso. Si lavora anche in questo caso per un prestito, i botti di fine mercato sono tutti della Juve


                Corriere Torino
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                  Cifre folli per chiesa
                  Originariamente Scritto da Marco pl
                  i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                  Originariamente Scritto da master wallace
                  IO? Mai masturbato.
                  Originariamente Scritto da master wallace
                  Io sono drogato..

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                  • KURTANGLE
                    Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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                    insomma alla fine della fiera gli unici che lo prendono bellamente in kulo sono i tifosi del napoli
                    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                    Originariamente Scritto da GoodBoy!
                    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                    grazie.




                    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                    • Virulogo.88
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                      Originariamente Scritto da INFILATEMELO Visualizza Messaggio
                      insomma alla fine della fiera gli unici che lo prendono bellamente in kulo sono i tifosi del napoli
                      grazie per aver regalato 3 punti alla juve
                      Originariamente Scritto da Pesca
                      lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                      • Sean
                        Csar
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                        Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
                        Cifre folli per chiesa
                        Forse il totale complessivo (50 milioni) ma le cifre per i giovani italiani sono quelle. La modalità di pagamento è invece adeguata, perchè ce l'hai adesso a 2 milioni, l'anno prossimo ad 8 ed i 40 per il riscatto fra 3 anni, quando si spera che l'emergenza Covida sarà passata.

                        Esce uno rotto come Costa, entra uno sano come Chiesa.

                        Sono stati dismessi tutti gli scassati e gli inadeguati (tranne Khedira). Sono stati presi dei giovani. Non è un mercato di cui mi posso lamentare.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • germanomosconi
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                          • pordenone
                          • Send PM

                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Esce uno rotto come Costa, entra uno sano come Chiesa.
                          Esce un fuoriclasse ed entra un giocatore mediocre.
                          Ripeto, sono cifre folli per quel giocatore.
                          Originariamente Scritto da Marco pl
                          i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          IO? Mai masturbato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          Io sono drogato..

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                          • AK_47
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                            se le cifre sono quelle complimenti a Paratici, togli uno che ha giocato si e no 10 partite in due anni, fortissimo si ma mai nelle partite che contano, perchè non c'era mai. Quindi meglio un Chiesa integro che un Costa perennemente rotto che al massimo ti fa il partitone contro il Benvento. Poi a quelle cifre, ottimo acquisto.

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                            • marco83
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                              Prende anche palmieri la juve.
                              Per la roma smalling bloccato, el sharawy bloccato, perotti che forse ritorna indietro, insomna il solito caos di ridursi all'ultimo minuto, senza direttore sportivo poi che media e tratta e senza una lira, diventa quasi impossibile fare mercato

                              Commenta

                              • Fabi Stone
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                                Originariamente Scritto da marco83 Visualizza Messaggio
                                Prende anche palmieri la juve.
                                Per la roma smalling bloccato, el sharawy bloccato, perotti che forse ritorna indietro, insomna il solito caos di ridursi all'ultimo minuto, senza direttore sportivo poi che media e tratta e senza una lira, diventa quasi impossibile fare mercato
                                È inutile che segui la squadra allo stadio, se poi la squadra resta questa... mancano poche ore... speriamo.

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