Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • robybaggio10
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    Vado controcorrente. 11 giocatori STRANIERI in campo. Allenatore straniero! 2 dirigenti su 3 stranieri (solo Furlani...calcisticamente incompetente italiano)...un presidente (calcisticamente incompetente) italiano ed una proprietà (Cardinale...o più probabilmente Eliott) straniera. Questo NON è il mio MILAN!

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  • NaturalHardCore
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    Ripasso dopo un po', torno a commentare il Milan che è stato davvero snervante osservare in questi mesi. Ovviamente la vittoria fa piacere, soprattutto contro questa Inter così piena di se stessa che era ora di riportare sul pianeta terra. Mi è piaciuta l'apertura di questa supercoppa con quella che è stata la prima ammissione di colpa della nostra pessima dirigenza, i danni ormai erano fatti e quelle scuse sono servite a poco, sia per i danni tecnici fatti nel costruire un progetto mediocre con un tecnico non all'altezza come Fonseca, sia per il modo in cui è stato mandato a casa. Tuttavia voglio credere che sia l'inizio in cui Cardinale e compagni, tra cui anche Ibra, abbiano capito che senza risultati sportivi anche quelli finanziari non arrivano e abbiano preso coscienza che ci deve essere un cambio di passo in tutti gli ambiti per ambire a quello che tutti vogliamo. Conceicao non è conosciuto per essere uno yes man, al contrario di Fonseca, altra nota positiva, ora vediamo se tutti, squadra e dirigenza, sapranno dare seguito ad un bel momento di pausa che ha portato un trofeo in faccia a chi negli ultimi anni ha passeggiato sui resti del Milan che fu.

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  • Venkman85
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    Il calcio non ha sempre una logica. Tutti (giustamente) hanno criticato le tempistiche del cambio allenatore per il Milan, che pronti via si è giocato un trofeo senza quasi il tempo di fare un allenamento. Una coppa che sembrava solo un impiccio utile a portare qualche milioncino alla fine si trasforma in una bella iniezione di fiducia per Conceiçao, che si presenta con un trofeo in più in bacheca e una ventata di ottimismo e entusiasmo

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  • Sean
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    La vittoria di ieri sera è certo importante per vari motivi, il primo dei quali non consiste nella conquista del trofeo ma nel modo in cui è stato vinto, cioè con grande reazione di carattere e dunque nei meriti del nuovo allenatore: ecco, questo è il punto vero.

    Conceicao ha esordito con una vittoria di grande spessore: se si pensa che Fonseca arrivò nella generale diffidenza e depressione per la scelta, si capisce quanto sia stato importante vincere ieri e i benefici effetti che ci si aspettano da quella vittoria: l'allenatore si è portato dalla sua la squadra e i tifosi...mica poco.

    Alla stessa maniera per Inzaghi non è allarmante l'aver perso una supercoppa, ma il fatto che nel momento decisivo la squadra abbia avuto un blackout. Ora, considerando che in campionato hai due avversari lì attaccati, e che al ritorno uno scontro diretto sarà, per dire, a Napoli, c'è che nella sponda interista non devono dare per scontato lo scudetto, perchè troppa sicurezza genera cadute di tensione e sorprese (in negativo).

    Circa il Milan, considerando che Lazio e Fiorentina si stanno forse "normalizzando", potrà rientrare in corsa per un posto in champions, che è tra l'altro la ragione per cui Fonseca ha pagato con la panchina.

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  • robybaggio10
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    Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
    Grande Abraham, speriamo il Milan ti riscatti subito e ci lasci in cambio Saelemaekers.
    Non ho il minimo dubbio che Saelemakers ve lo lascino. Sono incompetenti.

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  • robybaggio10
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    La supercoppa come trofeo in sé non vale un ca.zzo! Ma e' il 50° trofeo...e in questo "conteggio" vale come una champions.

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  • Irrlicht
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    Ogni volta che l'inter perde è cosa buona
    Tanto più in un derby ed in quella modalità

    La coppa in se ed il titolo spero serva più che altro a dare un po' di propulsione per il campionato

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  • Sean
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    Conceicao con la Supercoppa ha riacceso il Milan in pochi giorni: Leao, Theo Hernandez e le tutte le mosse per battere l'Inter

    Il primo trofeo stagionale del Milan ha la sua importanza «fisica»: riapre gli orizzonti e rinfresca le antiche glorie. L'Inter ha commesso l'errore di sentirsi al sicuro, ora la sconfitta va gestita

    Quando gli allenatori ci spiegano che i numeri dei moduli contano relativamente perché è l’atteggiamento a fare la differenza, intendono esattamente quanto di strepitoso ha fatto vedere il Milan nella grande rimonta di Riad.

    Il primo trofeo stagionale ha la sua importanza «fisica», l’alzata della Supercoppa è una foto che rinfresca le antiche glorie, ma sono gli orizzonti che riapre in un momento di forte depressione a contare davvero. La capacità di ripartire dal punto in cui era arrivato con la Juve; il pressing alto (accettandone i rischi) per togliere ossigeno all’avvio della manovra interista; la forza mentale per aumentare i colpi anziché mollare dopo aver subito il 2-0.

    Sergio Conceicao ha riattivato tutto questo in pochi giorni, riscuotendo la fondamentale adesione dei due talenti superiori che ha in rosa: buttato dentro all’intervallo, Leao ha subito accelerato oltre le possibilità di venire fermato in modo regolare. Punizione, e l’altro gran cruccio di Fonseca, Theo Hernandez, ha scaricato in porta il 2-1 esorcizzando qualsiasi tentazione di darsi per vinti. Il pareggio di Pulisic è giunto in capo a venti minuti divertentissimi, con palle-gol a ogni rovesciamento di fronte e vistoso sacrificio della tattica a favore di un’interpretazione ardente.

    A un certo punto si sentiva Inzaghi urlare «hanno quattro attaccanti», a significare che ragionando con freddezza l’Inter avrebbe potuto trovare autostrade nello schieramento stravolto di Conceicao. Ma questa era una finale, e giunto a quel punto l’underdog rossonero era disposto a tutto pur di portarla a casa. È esploso ancora Leao ad apparecchiare il 3-2 di Abraham, e il colpo ha fatto molto male all’Inter, che sul 2-0 si era sentita al sicuro e grande sul serio, perché stava vincendo la finale in modo opposto alla semifinale: grande squadra piccolo Lautaro con l’Atalanta, piccola squadra grande Lautaro ieri. Ora, sacchi di sabbia alle finestre: sconfitte del genere vanno gestite perché ti scuotono nel profondo.

    ​CorSera - Paolo Condò

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  • fede79
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    Grande Abraham, speriamo il Milan ti riscatti subito e ci lasci in cambio Saelemaekers.

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  • Sean
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    Mannaggia mi sono perso la partita, quando vista la rimonta e il risultato, tutto nei 90 minuti, era invece una partita da vedere

    Vince il Milan rimontando lo 0-2 interista. Piena e legittima soddisfazione dei milanisti, che con questo risultato avranno grande spinta per il girone di ritorno.

    Campanello di allarme per Inzaghi: in campionato, con due avversari come Napoli e Atalanta dovrà stare attento a non finire uccellato come stasera

    Ottava supercoppa italiana per il Milan

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  • Steel77
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    La iubris dell'inda è stata punita

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  • germanomosconi
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    Questa è grave per Inzaghi...

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  • Irrlicht
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    Inter 9 su 10

    Ma ricordiamoci sempre cosa indossiamo

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  • Sean
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    Prima vera gioia di stagione per la Roma, con Ranieri che non sbaglia un derby: vedremo se su questa vittoria la squadra riuscirà ad imbastire un girone di ritorno di segno diverso rispetto a quello di andata.

    Un derby anche la finale di supercoppa in Arabia: il Milan, anche se sfavorito, non parte però battuto.

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  • Sean
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    Derby di Milano in Arabia Saudita per la finale di Supercoppa

    È il terzo derby, tra Inter e Milan, di Supercoppa italiana nella storia del nostro calcio. Nell’agosto 2011, a Pechino, vinsero 2-1 i rossoneri in rimonta con i gol di Ibrahimovic e Boateng; nel gennaio 2023 – sempre a Riad – i nerazzurri si imposero con un secco 3-0. Adesso, lunedì 6 gennaio, va in scena l’atto terzo: «Il derby è una partita particolare, emozionante. Ci sarà il primo trofeo stagionale in palio. Il derby ci ricorda partite meravigliose come quella del 22 aprile, quella di Supercoppa, quella della semifinale di Champions, ma anche quella di settembre in cui abbiamo meritato di perdere: cercheremo di non fare gli stessi errori dell'ultima partita. Il Milan ha un nuovo allenatore, ma i giocatori sono quelli e sappiamo che hanno qualità», le parole di Simone Inzaghi, che non vuole rischiare Thuram.

    Da parte sua, Sergio Conceicao punta al primo trofeo sulla panchina rossonera. Alla seconda gara sarebbe un record: «Spero che la squadra stia meglio di me (il tecnico ha la febbre, ndr). Stiamo preparando questa partita contro una squadra forte, che gioca da tanti anni assieme. Noi dobbiamo pensare a noi, è difficile sì. Non dobbiamo dimenticare che abbiamo un giorno in meno di riposo rispetto all’Inter, non dobbiamo dimenticare che qualche giocatore viene da infortuni. Ma non voglio trovare scuse, non mi sentirete parlare di queste cose a fine partita», le parole del portoghese, che spera di avere a disposizione, per uno spezzone di gara, Rafael Leao.

    CorSera

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