Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • robybaggio10
    Bodyweb Senior
    • Dec 2011
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    • Franciacorta
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    Mi rispondo da solo. La regola dice che se una squadra e' in 11 vs 10, deve togliere un giocatore dalla lista di chi puo' tirare i rigori.
    I SUOI goals:
    -Serie A: 189
    -Serie B: 6
    -Super League: 5
    -Coppa Italia: 13
    -Chinese FA Cup: 1
    -Coppa UEFA: 5
    -Champions League: 13
    -Nazionale Under 21: 19
    -Nazionale: 19
    TOTALE: 270

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    • Nasser95
      Bodyweb Advanced
      • May 2013
      • 3684
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      quindi la juve sta prendendo chiesa,ma paratici ha capito che abbiamo bisogno di un terzino sinistro(magari un centrocampista,ma quello sarebbe un lusso) o no? boh fare tutta la stagione con alex sandro,per me,equivale a giocare in 10.(parlo per come ha giocato in questi ultimi anni)
      (ride)

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      • sylvester
        Bodyweb Senior
        • Dec 2004
        • 12191
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        • 127
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        Credo di essere morto....
        Molto probabilmente vi sto scrivendo dall'oltretomba.
        Tutto sommato non fa troppo caldo e c'è pure il wi-fi.









        "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
        Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
        vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

        (L. Pirandello)

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        • sylvester
          Bodyweb Senior
          • Dec 2004
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          chi riesce a fare una disamina della partita?
          A me tremano ancora le mani.









          "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
          Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
          vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

          (L. Pirandello)

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          • sylvester
            Bodyweb Senior
            • Dec 2004
            • 12191
            • 226
            • 127
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            abbiamo davvero una rosa troppo leggera, molle.

            Servirebbero almeno 3 giocatori di razza, uno per reparto.









            "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
            Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
            vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

            (L. Pirandello)

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            • sylvester
              Bodyweb Senior
              • Dec 2004
              • 12191
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              sono sinceramente dispiaciuto per i nostri avversari che hanno messo in campo più cuore di noi.

              Ce ne torniamo a casa con questa qualificazione in tasca
              e con la consapevolezza di avere messo in scena la più grande delle beffe.
              L'aver venduto l'anima al diavolo.
              Ma non la nostra, la loro...
              per una moneta di cuoio.









              "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
              Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
              vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

              (L. Pirandello)

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              • marcu9
                Bodyweb Advanced
                • May 2009
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                • Sicilia
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                Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
                chi riesce a fare una disamina della partita?
                A me tremano ancora le mani.
                Sono molto deluso onestamente.

                Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                Originariamente Scritto da Sean
                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                • robybaggio10
                  Bodyweb Senior
                  • Dec 2011
                  • 15817
                  • 323
                  • 11
                  • Franciacorta
                  • Send PM

                  Ma che vi credevate? Ma l'avete vista la formazione?
                  3 giocatori semiseri (Bennacer, Hernandez e forse Calhanoglu) su 10 (escluso il portiere)....
                  I SUOI goals:
                  -Serie A: 189
                  -Serie B: 6
                  -Super League: 5
                  -Coppa Italia: 13
                  -Chinese FA Cup: 1
                  -Coppa UEFA: 5
                  -Champions League: 13
                  -Nazionale Under 21: 19
                  -Nazionale: 19
                  TOTALE: 270

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                  • ciccio.html
                    lo scacciafregna
                    • Oct 2006
                    • 8848
                    • 521
                    • 646
                    • Send PM

                    l'e.l. è buona per testare i 5-6 giovani che abbiamo...
                    però forse una segnalazione "ufficiale" alle autorità te la saresti beccata pure tu.

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                    • Sean
                      Csar
                      • Sep 2007
                      • 119989
                      • 3,315
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                      • Italy [IT]
                      • In piedi tra le rovine
                      • Send PM

                      Gironi Champions League 2021, Messi contro Ronaldo, Inter sorteggio non facilissimo, bene per la Lazio, l’Atalanta se la gioca

                      Le quattro italiane non si possono lamentare. I bianconeri hanno sì trovato il Barcellona, ma anche Dinamo e ungheresi del Ferencvaros; Conte sfida Zidane, per i bergamaschi Liverpool fuori portata ma l’Ajax e il Midliylland sono battibili

                      Ronaldo contro Messi e Conte contro Zidane. La Champions, alla fine di una cerimonia un po’ lenta, è nata tra i soliti timori legati al virus che in Europa avanza e grandi partite. Il sorteggio è stato abbastanza buono per le quattro squadre italiane. La Juve, tra le teste di serie, ha sì trovato il Barcellona e una doppia inedita sfida tra i due campioni più grandi, ed è la prima volta che succede da quando Cristiano ha lasciato la Liga. Ma il girone nel complesso è più che abbordabile, visto che agli ottavi di finale ne passano due. La Juve, al di là della sfida contro i blaugrana, se la vedrà con la Dinamo Kiev di quel vecchio marpione di Mircea Lucescu e gli ungheresi del Ferencvaros che hanno un grande passato (memorabili le sfide con l’Inter del mago Herrera) ma un presente non altrettanto nobile.

                      Proprio l’Inter ha rischiato di finire in un girone di ferro con i campioni d’Europa del Bayern Monaco e l’Atletico Madrid del Cholo Simeone, ma l’urna di Ginevra ha voluto bene a Conte e ai nerazzurri, che sono finiti nel raggruppamento B insieme al Madrid, allo Shakhtar già surclassato nelle recente semifinale di Europa League e ai tedeschi del Borussia Moenchengladbach. Non è un girone facilissimo ma per essere in terza fascia l’Inter si può ritenere soddisfatta.


                      Certo, alla Lazio è andata meglio. Nel gruppo H ci sono i temibili tedeschi del Borussia Dortmund, ma lo Zenit San Pietroburgo e il Bruges non sono ,imbattibili. L’Atalanta nel gruppo D se la gioca. Il Liverpool è forse fuori portata, ma contro l’Ajax, in una sfida all’insegna del bel gioco, la banda Gasperini non parte battuta. Abbordabile la sfida con i danesi del Midliylland.



                      CorSera
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Sean
                        Csar
                        • Sep 2007
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                        News Calciomercato oggi: Rugani al Rennes, Darmian va all’Inter, Borja Mayoral alla Roma. Le trattative del 1 ottobre

                        L’esterno arriva in nerazzurro, mentre Dalbert va al Rennes. A Roma è pronto a tornare anche Smalling, mentre la Fiorentina blocca Callejon in vista della partenza di Chiesa


                        Inter, arriva Darmian e parte Dalbert

                        Arriva Darmian, come previsto, e parte Dalbert, destinazione Rennes. Il mercato dell’Inter si muove sulle fasce: il difensore del Parma sarà a Milano nelle prossime ore per le visite, mentre il brasiliano va in Francia in prestito. L’acquisto di Darmian non esclude che i nerazzurri possano prendere Marcos Alonso dal Chelsea. Si è bloccata la trattativa con il Tottenham per Skriniar: le possibilità che venga ceduto ai londinesi sono poche, non azzerate. Stenta a decollare pure l’affare Vecino con il Napoli, che sembrava ben avviato, mentre Nainggolan è molto vicino al Cagliari, stavolta a titolo definitivo: da decidere i giovani che entreranno nell’operazione.


                        Roma, ecco Mayoral e Smalling

                        La Roma si sta per aggiudicare il vice-Dzeko. Borja Mayoral, dopo un’iniziale riluttanza del Real Madrid, sta per approdare a Trigoria con la formula del prestito con diritto di riscatto. Decisivo è stato l’incontro di ieri a Roma fra l’agente dell’attaccante e i capitolini: oggi le visite mediche. Non finisce qui. Nonostante la ferma intenzione dello United a non derogare dalla richiesta di 20 milioni, oggi si troverà un accordo economico per il trasferimento di Smalling che preme per tornare a lavorare con Fonseca. I giallorossi per il centrale offrono 15 più bonus. Probabile che nell’accordo alla fine rientri anche il cartellino del terzino olandese Fosu Mensah.


                        Fiorentina, bloccato Callejon al posto di Chiesa

                        La Fiorentina ha bloccato lo svincolato Callejon. Lo spagnolo, libero dal Napoli, ha trovato l’accordo sulla parola per un contratto biennale con opzione sulla terza stagione da circa due milioni e mezzo netti più bonus. Callejon diventerà viola nel momento in cui Chiesa andrà alla Juve. I bianconeri sono pronti ma prima dell’ultimo assalto devono cedere almeno due tra Rugani, De Sciglio, Khedira e Douglas Costa. Così come la Fiorentina ha in mano il difensore Martinez Quarta del River Plate ma lo prenderà solo se arriveranno offerta irrinunciabili per Pezzella e Milenkovic. Il sogno, in questo finale di mercato, resta De Paul.


                        Juventus: Rugani al Rennes, Chiesa più vicino

                        Federico Chiesa è sempre più vicino alla Juventus. I bianconeri hanno ceduto Rugani (foto) in prestito oneroso senza diritto di riscatto ai francesi del Rennes e adesso devono cercare di cedere un altro esubero tra De Sciglio, Khedira e Douglas Costa ma potrebbero addirittura accontentarsi del difensore per dare l’assalto definitivo al giovane talento della Nazionale. La Fiorentina è pronta anche se l’accordo definitivo con i bianconeri va trovato. L’operazione, tra prestito e riscatto, sarà intorno ai 60 milioni. I viola, per sostituire Chiesa, hanno bloccato Callejon. L’accordo è su un contratto biennale con opzione sul terzo anno da due milioni e mezzo più bonus.

                        CorSera
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • Sean
                          Csar
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                          Mercato: Borja Mayoral alla Roma, Darmian all'Inter che saluta Dalbert

                          Il colpo di giornata è dei giallorossi che definiscono con il Real l'arrivo del 23enne attaccante e insistono per il ritorno di Smalling. Doppia operazione per i nerazzurri: arriva il laterale del Parma e il francese va al Rennes, ma Conte vuole anche Marcos Alonso. Juve in pressing su Chiesa, obiettivo Nastasic per il Milan

                          Mancano ormai pochi giorni alla chiusura della finestra estiva di calciomercato e quindi per tanti club è il momento di stringere i tempi per le trattative imbastite. A mettere a segno il colpo di giornata è la Roma, ormai ai dettagli con il Real Madrid per prelevare in prestito oneroso a tre milioni con diritto di riscatto Borja Mayoral, attaccante di 23 anni che sta trovando poco spazio coi blancos (rimarrà nella Capitale spagnola invece Jovic). Ceduto il croato Coric agli olandesi del Venlo, i giallorossi, intanto, puntano a chiudere per Chris Smalling per la difesa: il blitz dell'ad Guido Fienga in Inghilterra ha riaperto la porta al ritorno a Trigoria del giocatore, un affare da 18 milioni complessivi e si attende la risposta del Manchester United, che fin qui ha fatto muro per un giocatore destinato a fare panchina qualora rimanesse in Inghilterra.

                          Lazio, ultimo colpo in difesa: Marcao?


                          Sull'altra sponda del Tevere se la cessione di Wallace ai turchi del Malatyaspor consentirà di ufficializzare gli arrivi in stand-by ormai da giorni, ovvero i vari Fares, Hoedt e Andreas Pereira, la Lazio potrebbe tentare il colpo dell'ultima ora per un difensore, che potrebbe essere quel Marcao del Galatasaray che era stato offerto anche alla Roma. Ma da Formello dovrebbe partire Bastos, che finora ha rifiutato tutte le destinazioni.

                          Inter: arriva Darmian, Dalbert va al Rennes


                          Matteo Darmian in arrivo, Dalbert verso l'addio: l'Inter è pronta a chiudere una doppia operazione. I nerazzurri stanno infatti definendo l'acquisto dell'esterno classe 1989 dal Parma e la cessione del mancino brasiliano ai francesi del Rennes. Per Darmian, che potrebbe essere già domani a Milano, l'Inter pagherà circa 2,5 milioni agli emiliani. L'affare Dalbert con il Rennes, invece, si dovrebbe chiudere sulla base di un prestito oneroso da 2 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 13 milioni. I nerazzurri, ceduto l'ex Nizza, potrebbero puntare poi al prestito dello spagnolo Marcos Alonso, esterno mancino del Chelsea (dai Blues andrà via anche Rudiger ma sembra sfumato un suo ritorno alla Roma), visto che Antonio Conte insiste per un elemento in quel ruolo: serve l'offerta giusta e non sarà inferiore ai 20 milioni di euro. L'Inter inoltre sta decidendo il futuro di Nainggolan, che potrebbe tornare al Cagliari (da limare alcuni dettagli, anche se c'è l'intesa con il giocatore per l'ingaggio), mentre per Brozovic ci sarebbe stato un sondaggio del Bayern Monaco. Kantè arriverà solo se partirà il croato.

                          Juve in pressing su Chiesa


                          Tutto ciò mentre la Juve punta decisa su Federico Chiesa ("la Juve è sempre attenta a ciò che succede sul mercato", il commento del ds bianconero Fabio Paratici che non ha smentito l'interesse per il giocatore). Alla Fiorentina hanno chiesto il giocatore con la formula del prestito biennale senza obbligo di riscatto, la risposta è stata che non si fanno regali e che ci vogliono 60 milioni (anche 'a rate') e l'obbligo, e non il diritto, di riscatto. Proprio questo è il punto focale, ma la Juve potrebbe avere la somma che accontenterebbe Commisso se riuscirà a cedere Rugani (su di lui Rennes, Newcastle, West Ham e Valencia), De Sciglio e Khedira (lista gratuita con buonuscita) che non sembrano rientrare nei piani di Andrea Pirlo, mentre il futuro di Douglas Costa è in bilico e dipende dall'arrivo o meno di Chiesa o di un altro esterno offensivo last minute.

                          Milan pensa a Nastasic per la difesa



                          Intanto anche il Milan non ha mollato il gioiello viola, anche se lavora a fari spenti e ha deciso di dare la priorità a un difensore: l'obiettivo più a portata di mano è al momento Nastasic dello Schalke 04, perché il Bologna ha fatto sapere di non voler cedere Tomiyasu. Oggi il club rossonero ha ufficializzato l'arrivo del giovane norvegese Hauge, entusiasta di poter giocare con Ibra.

                          Fiorentina: si allontana Martinez Quarta


                          Martinez Quarta si allontana dalla Fiorentina. Il River Plate ha chiesto al club viola 7 milioni di euro da pagare entro i prossimi 5 mesi ed è arrivato il rifiuto del club gigliato. Gli argentini avevano 48 ore per decidere il da farsi ma hanno chiesto 7 milioni subito (uno in più di quello offerto dai viola) più 6 per il riscatto. Accordo dunque lontano per il giocatore che potrà eventualmente interessare a parametro zero visto che è in scadenza e diventerà comunitario.

                          Milik resta a Napoli per poi svincolarsi a zero


                          Per il romanista Fazio c'è stata la richiesta della Sampdoria, che ha messo a segno anche il colpo Adrien Silva, portoghese in arrivo dal Leicester su esplicita richiesta di Ranieri. Vieira lascerà invece i blucerchiati per andare al Verona, che vuole anche Ceccherini dalla Fiorentina. Milik, dopo le tane voci su una sua partenza, avrebbe deciso di rimanere al Napoli, a costo di perdere un anno in tribuna, per poi svincolarsi a zero: questo perché avrebbe offerte dai due club di Manchester e dal Psg.

                          Barcellona: ufficiale Dest dall'Ajax


                          Il Barcellona si assicura il sostituto di Semedo. Ufficiale l'arrivo dall'Ajax di Sergiño Dest, terzino olandese classe 2000, che si è legato ai blaugrana fino al 2025 con una clausola rescissoria da 400 milioni di euro. Ai Lancieri, invece, andranno 21 milioni più 5 di bonus.

                          Bologna cede Donsah in Turchia e Bani al Genoa


                          Il Genoa, come confermato dal Rostov, si è aggiudicato l'attaccante venticinquenne Eldor Shomurodov e ha chiuso anche per il difensore Mattia Bani, in arrivo dal Bologna con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Il club felsineo ha comunicato di aver ceduto "al Çaykur Rizespor Kulübü il diritto alle prestazioni sportive del centrocampista Godfred Donsah a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2021".

                          Petriccione dal Lecce al Crotone


                          L'Atalanta è ormai a un passo dall'ufficializzare l'arrivo dell'esterno Depaoli dalla Sampdoria. Il Crotone ha reso noto di aver acquisito a titolo definitivo dal Lecce le prestazioni sportive del calciatore Jacopo Petriccione: il centrocampista ha firmato un contratto di 4 anni.

                          Il colpo di giornata è dei giallorossi che definiscono con il Real l'arrivo del 23enne attaccante e insistono per il ritorno di Smalling. Doppia ope…
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                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Genoa-Torino rinviata, nuova regola dalla Lega di A. Cairo: «Bene norma uguale per tutti»

                            La regola adottata prevede che ogni club con 10 o più giocatori contagiati avrà nel corso della stagione una sola volta la facoltà di chiedere il posticipo della partita. Nelle altre situazioni, se non potrà scendere in campo, subirà lo 0-3 a tavolino

                            Dopo un Consiglio durato meno di un’ora la Lega ha deciso di rinviare la sfida fra Genoa e Torino che era in programma sabato, dopo che tra i liguri si sono registrati 15 casi di positività, di cui 11 fra i giocatori, che nella giornata di oggi sono diventati 16 con l’aggiunta di Mattia Destro. La nuova regola adottata prevede — come norma generale — l’introduzione del protocollo Uefa anche in Italia, ovvero la disputa regolare della partita con la disponibilità di 13 giocatori tra cui un portiere. In aggiunta, è stato deciso che ogni club con 10 o più giocatori contagiati, avrà nel corso della stagione una sola volta la facoltà di chiedere il posticipo della partita. Nelle altre situazioni, se deciderà di non andare in campo, subirà lo 0-3 a tavolino. La medesima norma si applicherà in Coppa Italia solo nelle sfide di semifinale o finale (non ci sarebbero più date disponibili per il recupero).


                            La posizione di Cairo

                            Urbano Cairo, presidente del Torino, ha recitato, per sua scelta, un ruolo neutro nella vicenda. «Per quanto mi riguarda — ha spiegato a margine della presentazione del libro di Gianluca Di Marzio “Grand Hotel Calciomercato” di Cairo Editore — sono spettatore. Dico solo che Lega e Figc devono studiare una regola che sia valida per tutti e per tutto il campionato. L’ ha già introdotta la Uefa e si è aggiunta la Liga. Credo che andasse fatta prima perché era facile prevedere che con l’autunno situazioni di questo tipo si potessero verificare. Ora c’è bisogno di regole certe per tutti e per tutte le giornate. Anche il Torino ha avuto un positivo prima della gara con l’Atalanta e abbiamo iniziato ad allenarci il giovedì».



                            Genoa, allenamento cancellato

                            L’allenamento del Genoa — che da mercoledì aveva denunciato l’impossibilità di potere giocare la partita col Torino — del resto era stato cancellato in mattinata, su disposizione della Asl. Lo aveva reso noto il club rossoblù che aveva previsto una seduta alle 15 con 12 calciatori della prima squadra, divisi in due gruppi di massimo 6 persone. La Asl aveva poi disposto per le 13 nuovi tamponi rapidi e in seguito all’esito dei test, aveva deciso la possibilità di dare il via libera all’allenamento solo nel tardo pomeriggio o più probabilmente venerdì, venerdì. Ma nel frattempo è spuntato un nuovo caso di positività (ora sono 16, 12 giocatori e quattro dello staff), quello di Mattia Destro. Lo ha detto il patron Enrico Preziosi a Radio Kiss Kiss: «Ce n'è uno in più: Destro che ha una carica virale molto bassa. Sono preoccupato per l'aria che c'è intorno al mondo, non solo del calcio».


                            Il caso Napoli

                            Ora che farà il Napoli? La società, che ha affrontato il Genoa la scorsa settimana, dovrebbe andare domenica a Torino a sfidare la Juve. Ha effettuato un primo giro di tamponi che sono risultati tutti negativi e oggi ha avviato il secondo. Sabato dovrebbe — ma è lotta contro il tempo — arrivare l’esito del terzo ciclo. Solo alla fine di questo, il Napoli partirà per Torino. «La negatività di mercoledì è una buona notizia ma ora entriamo nel vivo, dobbiamo conoscere i risultati attesi per domani e quelli di sabato per dare il via libera a Juventus-Napoli». Così Vincenzo Mirone, ordinario di urologia dell’Università Federico II di Napoli e medico scelto dal Napoli per coordinare il protocollo Covid-19 degli azzurri, commenta la settimana del rischio della squadra dopo Napoli-Geno. «Sabato avremo una certezza precisa e affidabile e dovremo riflettere. Ci auguriamo che tutti siano negativi ma se avessimo due, tre giocatori positivi la mia opinione è che sarebbe un rischio giocare la partita. Qualche altro giocatore potrebbe incubare il virus e rischiamo che accada come al Genoa, che l’incubazione finisca la domenica e si sblocchi anche la contagiosità mentre le squadre vanno in campo. Sarebbe un rischio per i compagni e per la Juventus». Ma la regola stabilita dalla Lega, come detto, prevede che in caso di meno di dieci positivi non sia possibile chiedere alcun rinvio.



                            CorSera
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                            «nessun vincolo univa questi morti
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                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              La Lega di Serie A rinvia Genoa-Torino per l’emergenza Covid che ha falcidiato i rossoblu. Ma la decisione è come al solito furba e opportunistica. La Lega infatti aderisce alla norma Uefa – l’organismo internazionale che per ultimo fermò il calcio prima del lockdown e che fece giocare quell’assurdo Liverpool – Atletico Madrid con 3000 spagnoli allo stadio in piena emergenza sanitaria – e afferma che se si avranno almeno 13 giocatori a disposizione si sarà obbligati a giocare. In più si inventa un ridicolo e inaccettabile “bonus Covid” per cui si potrà chiedere un solo rinvio della propria partita, qualora nella propria squadra esplodesse un focolaio di almeno dieci positivi. Insomma come giocarsi il Jolly a “Giochi Senza Frontiere” il trionfo dell’ipocrisia


                              La Lega di Serie A ha rinviato la partita Genoa-Torino, ma al tempo stesso ha affermato che da adesso in poi sarà in vigore la norma Uefa secondo cui se hai almeno 13 giocatori a disposizione comunque devi giocare. (Faccio subito giocare che con le norme di oggi in partita si arrivano a utilizzare 16 giocatori: 11 titolari più 5 cambi). Ogni squadra avrà il diritto di chiedere il rinvio per una sola partita qualora esplodesse un improvviso focolaio di almeno 10 giocatori positivi al Covid in una sola settimana. Se non ti presenti a giocare perché hai la squadra decimata dai positivi al Covid, hai i giocatori, membri dello staff e dirigenti fermi in quarantena, impossibilitati addirittura ad allenarsi, ma hai comunque 13 giocatori, perdi 3-0 a tavolino. Puoi chiedere il rinvio solo per una volta: praticamente si sono inventati un ridicolo e soprattutto inaccettabile bonus Covid.

                              Alla Lega di Serie A pensano di aver salvato capra e cavoli, fingendo magnanimità verso chi adesso è in difficoltà, e poi si nascondono dietro la norma Uefa, per giocare sempre e comunque. Ben sapendo che una norma del genere è ottusa e pure ingiusta. Anche se sancita dall’ Uefa sì, che per inciso è quell’organizzazione internazionale che prima di fermare le Coppe a marzo aspettò che i contagi salissero a livelli incontrollabili in Europa e fecero disputare Liverpool – Atletico Madrid con 3000 tifosi spagnoli provenienti da una delle zone di contagio più problematiche e a rischio. In due parole facendo finta di nulla.

                              E’ una norma ingiusta perché è chiaro che un grande club avrà certo possibilità molto superiori di aggirare l’ostacolo della falcidia dei giocatori avendo una rosa ben più ampia, qualitativamente parlando. E quindi il bonus del Genoa di fronte al bonus della grande tal dei tali non vale niente. E non dovrai sbagliare a giocartelo, non potrai sprecarlo, un po’ come il Jolly a Giochi Senza Frontiere.

                              Nella lotta al Covid, anzi a questo punto direi nella necessità di dovervi convivere, il calcio ha strategia tutta sua, controlli e tamponi a tappeto, quarantene che non lo sono affatto, un adattamento continuo del sistema a proprio comodo. Resto convinto ad esempio che non fosse opportuno che il Genoa si avventurasse nella trasferta di Napoli nonostante i segnali di allarme.

                              La parola d’ordine è giocare, riempire le caselle dei risultati, produrre partite da mandare in tv. Che infatti è schierata a testuggine contro qualsiasi rinvio o addirittura stop al campionato. Ripeterò per la centesima volta che il calcio non ha fatto nulla per risolvere il problema dei suoi calendari giganteschi, ingestibili e soprattutto intoccabili. Anche i play off sarebbero un’altra misura “furbetta” a evitare il taglio di una serie A a 20 squadre già tecnicamente troppo lunga, pletorica, squilibrata. Ma comunque pur sempre una bella mucca da mungere tutti insieme.

                              Se adesso si prendono decisioni del genere è proprio per questo opportunismo dilagante a tutti i livelli. Anche il segnale che si manda al paese, al governo, all’Italia è fuorviante, diseducativo proprio nel momento in cui si assiste a un’impennata dei casi e a una recrudescenza dell’epidemia: sminuisce l’emergenza, offre una via d’uscita a tutto, fa crollare il livello di allarme. E anche di serietà.

                              Insomma facendola breve è il trionfo dell’ipocrisia. Ma un bonus ipocrisia – è consentito essere ipocriti una volta sola e non cento volte all’anno – non esiste?

                              La Lega di Serie A ha rinviato la partita Genoa-Torino, ma al tempo stesso ha affermato che da adesso in poi sarà in vigore la norma Uefa secondo cui se hai almeno 13 giocatori a disposizione comunque devi giocare. (Faccio subito giocare che con le norme di oggi in partita si arrivano a utilizzare 16 giocatori: 11 titolari più 5 cambi). Ogni squadra avrà il diritto di chiedere il rinvio per una sola partita qualora esplodesse un improvviso focolaio di almeno 10 giocatori positivi al Covid in una sola settimana. Se ne hai 9 contagiati, manco se ne parla: sei obbligato a giocare, sempre e comunque. E se non ti presenti a giocare perché hai la squadra decimata dai positivi al Covid, hai i giocatori, membri dello staff e dirigenti fermi in quarantena, impossibilitati addirittura ad allenarsi, ma hai comunque 13 giocatori, perdi 3-0 a tavolino. Puoi chiedere il rinvio solo per una volta: praticamente si sono inventati un ridicolo, paradossale e soprattutto inaccettabile bonus Covid. Alla
                              Last edited by Sean; 02-10-2020, 08:19:23.
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                              sopra una sola teca di cristallo
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                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

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                                Roma, subito Mayoral

                                A 3 giorni dal termine del mercato la Roma si appresta ad accontentare Paulo Fonseca. Borja Mayoral, Smalling e - qualora venisse piazzato uno tra Bruno Peres, Karsdorp o Santon - un esterno destro. Un trio che servirà a completare una rosa ad oggi incompleta. Servirebbero anche un playmaker in mezzo al campo (possibile soltanto con la cessione di Diawara: piace ad Arsenal e Tottenham) e un vice Spinazzola (spazio al giovane Calafiori: distanza tra le richieste di Raiola, 1 milione, e l'offerta giallorossa per il prolungamento).

                                L'attaccante spagnolo, dopo i 3 minuti giocati mercoledì sera contro il Valladolid, ha deciso di rompere gli indugi e ha chiesto espressamente al Real Madrid di esser lasciato andare. La Roma - ricevuto l'ennesimo no per Vlahovic dalla Fiorentina nella giornata di mercoledì - ha deciso di chiamare l'agente dell'ex Levante che è subito sbarcato nel pomeriggio nella Capitale. Intesa raggiunta per un quinquennale. L'operazione tra i club è pressoché conclusa a tal punto che il calciatore stamattina sbarcherà a Ciampino alle 9,30 (subito le visite mediche). Curiosità sul riscatto: se verrà esercitato il primo anno, l'attaccante costerà complessivamente 15 milioni. Altrimenti la valutazione lieviterà di altri 4 (19). Avendo il contratto in scadenza nel 2021, lo spagnolo dovrà prima rinnovare con i blancos. Lo farà sino al 2023: il prestito sarà biennale.

                                Oggi è anche il giorno di Smalling. L'offerta di 15 milioni, comprensiva di bonus, è sul piatto e insieme alla presa di posizione di Chris (che ha rifiutato un paio di proposte, una dal Wolverhampton) sembra aver indotto lo United a scendere dalle richieste iniziali (20 milioni). Il difensore sarà accontentato e andrà a percepire quanto lo scatto salariale dovuto alla conquista della Champions prevede con i Red Devils (3,8 milioni a stagione). Nel pacchetto, la Roma - su espressa richiesta di Fonseca - aveva chiesto di inserire anche il terzino destro dello United, Dalot. Il club inglese (che soltanto un anno fa lo ha pagato 20 milioni) nicchia e ha rilanciato offrendo il 21enne Fosu-Mensah. A Trigoria lo ritengono un profilo interessante e sono disponibili a prenderlo in prestito ma come nel caso di Borja Mayoral, l'olandese (in scadenza nel 2021) dovrebbe prima rinnovare.

                                Capitolo uscite: Peres è stato offerto al Cagliari ma la risposta è stata per ora abbastanza tiepida. Perotti ha in mano due proposte: Fenerbahce e Spartak Mosca. Coric va in prestito al Venlo, il Cosenza si è mosso per Bouah. Attesa per Olsen: vista l'incertezza che aleggia sui portieri della Roma, lo svedese ha pensato di restare e provare a risalire le gerarchie. Il club, tuttavia, preferirebbe girarlo altrove: Watford e Celtic alla finestra.


                                (Il Messaggero)
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                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

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