Roma sprecona, ma Pirlo legge bene la partita
Una bella partita all'Olimpico, con la Roma che può recriminare per non avere conquistato i tre punti. I giallorossi hanno fatto un primo tempo buonissimo, non soffrendo i numerosi giocatori di attacco della Juve. La squadra di Pirlo ha cercato di comandare il gioco non riuscendoci, anche perché i centrali di centrocampo non hanno confermato quanto fatto vedere contro la Sampdoria. In particolare non mi è piaciuto McKennie: una volta che si è alzato il livello dell'avversario l'americano ha sofferto. Kulusevski con i compiti da centrocampista è stato timido, Morata impalpabile anche se era la prima partita e gli vanno date parecchie attenuanti. Chi invece non è mai impalpabile è Ronaldo: se gli dai la palla in area fa gol, anche se è chiaro che bisogna trovare il modo di servirlo.
La Roma, una volta rimasta in dieci, non ha saputo dare il colpo del ko, mentre Pirlo ha azzeccato i cambi. Ha capito che doveva cambiare i centrocampisti e soprattutto ha capito che doveva cambiare Morata. E la gara è cambiata. Alla Roma è venuto il braccino del tennista, Dzeko era molto stanco ed ha fallito due palloni straordinari, mentre la Juve ha espresso molta personalità. Mi è piaciuto in particolare Arthur, il giocatore che somiglia maggiormente a Pirlo.
L'Inter è stata brava e molto fortunata nel 4-3 ad una Fiorentina che ha fatto una grande partita. In un calcio in cui le cinque sostituzioni possono risulare decisive nelle sfide tra grandi e medio/piccole, non ho capito le sostitizioni di Iachini: ha tolto Ribery e Chiesa, le due anime della squadra, per mettere due ragazzi. Il risultato del Napoli, 6-0 al Genoa, è roba d'altri tempi, ma per vincere il campionato bisogna capire la continuità. Vediamo se il Napoli avrà questa tenuta, e vediano se ce l'avranno la Lazio, la stessa Roma e l'Atalanta, quest'ultima a mio parere una spanna sopra.
Una bella partita all'Olimpico, con la Roma che può recriminare per non avere conquistato i tre punti. I giallorossi hanno fatto un primo tempo buonissimo, non soffrendo i numerosi giocatori di attacco della Juve. La squadra di Pirlo ha cercato di comandare il gioco non riuscendoci, anche perché i centrali di centrocampo non hanno confermato quanto fatto vedere contro la Sampdoria. In particolare non mi è piaciuto McKennie: una volta che si è alzato il livello dell'avversario l'americano ha sofferto. Kulusevski con i compiti da centrocampista è stato timido, Morata impalpabile anche se era la prima partita e gli vanno date parecchie attenuanti. Chi invece non è mai impalpabile è Ronaldo: se gli dai la palla in area fa gol, anche se è chiaro che bisogna trovare il modo di servirlo.
La Roma, una volta rimasta in dieci, non ha saputo dare il colpo del ko, mentre Pirlo ha azzeccato i cambi. Ha capito che doveva cambiare i centrocampisti e soprattutto ha capito che doveva cambiare Morata. E la gara è cambiata. Alla Roma è venuto il braccino del tennista, Dzeko era molto stanco ed ha fallito due palloni straordinari, mentre la Juve ha espresso molta personalità. Mi è piaciuto in particolare Arthur, il giocatore che somiglia maggiormente a Pirlo.
L'Inter è stata brava e molto fortunata nel 4-3 ad una Fiorentina che ha fatto una grande partita. In un calcio in cui le cinque sostituzioni possono risulare decisive nelle sfide tra grandi e medio/piccole, non ho capito le sostitizioni di Iachini: ha tolto Ribery e Chiesa, le due anime della squadra, per mettere due ragazzi. Il risultato del Napoli, 6-0 al Genoa, è roba d'altri tempi, ma per vincere il campionato bisogna capire la continuità. Vediamo se il Napoli avrà questa tenuta, e vediano se ce l'avranno la Lazio, la stessa Roma e l'Atalanta, quest'ultima a mio parere una spanna sopra.
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