Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Mercato: Milik-Dzeko, lunedì le firme. Il Cagliari ha chiuso per Godin

    Il polacco è andato in Svizzera per le visite mediche e poi è tornato a Napoli per firmare il rinnovo. Il bosniaco è in attesa: partirà per Torino dopo Verona-Roma. L'uruguaiano ha trovato l'accordo con l'Inter sulla buonuscita e con i sardi sull'ingaggio. Genoa, presi Zappacosta e Pjaca. Samp, fatta per Keita Baldé

    Le visite mediche in Svizzera poi, in serata, il ritorno a Napoli passando per Roma. È stata un’altra giornata intensa per Arkadius Milik che, lunedì mattina, dovrebbe concludere la lunga telenovela dell’estate e firmare il contratto che lo legherà alla Roma per i prossimi 5 anni. C’erano ancora alcune pratiche burocratiche oggi da sbrigare (il pagamento delle ultime due mensilità e i 75mila euro di multa da dare alla società per l’episodio dell’ammutinamento) e l’agente con un intermediario le hanno risolte. Il polacco sabato mattina firmerà il rinnovo con il Napoli fino al 2022 in modo da permettere agli azzurri di cederlo con la formula del prestito oneroso (3 milioni di euro) con obbligo di riscatto fissato a 15 milioni più ulteriori 7 milioni di bonus.

    Dzeko, lunedì la firma al biennale con la Juve

    Tutte queste lungaggini hanno impedito a Dzeko di diventare, nel frattempo, un giocatore della Juventus. Non a caso il bosniaco è regolarmente partito per la trasferta di Verona dove dovrebbe addirittura essere utilizzato per chiudere la sua avventura in giallorosso dopo 223 gare ufficiali. A questo punto è probabile che l’attaccante parta per Torino lunedì per andare a firmare il contratto biennale da 7,5 milioni a stagione. La Roma dalla sua cessione dovrebbe incassare circa 15 milioni.

    Luis Suarez nel mirino dell’Inter?

    A rimanere al palo così sarà Luis Suarez, che dopo l’esame di italiano andato a buon fine, potrebbe decidere di restare al Barcellona, anche se nelle ultime ore si è parlato di un clamoroso interessamento dell’Inter ma probabilmente in ottica delle prossime sessioni di calciomercato. A far posto a Dzeko è stato Gonzalo Higuain, che dopo la rescissione del contratto è stato ufficialmente ingaggiato dal Miami, dove ritroverà l’ex compagno Matuidi.

    Roma, vicino il ritorno di Smalling

    Con i soldi di Dzeko i giallorossi potranno finalmente chiudere l’operazione Smalling. Il Manchester United finora aveva detto no all’offerta di 13 milioni ribadendo di voler cedere il difensore a 20 ma è probabile che in questi ultimi giorni di mercato, stante anche la ferma volontà del giocatore di tornare nella Capitale, si chiuda attorno ai 15 tra parte fissa e bonus. Intanto sta per salutare Roma, oltre a Dzeko, anche Under che ha superato le visite mediche e firmerà per il Leicester non appena sbrigate alcune problematiche inerenti al permesso di lavoro, obbligatorio per i calciatori extracomunitari che militano in Premier.

    Genoa, ecco Zappacosta e Pjaca


    La giornata ha visto protagonista soprattutto il Genoa che, viste le difficoltà a chiudere per Candreva, ha deciso di riportare in Italia un ex giallorosso, Zappacosta, che torna in prestito secco dal Chelsea. Con la stessa formula i rossoblu hanno preso anche Pjaca dalla Juventus. Ora l’obiettivo è far tornare Sanabria dal Betis. Gli spagnoli chiedono 8-10 milioni, i rossoblu sono arrivati a 7. C’è ottimismo sulla chiusura della trattativa.

    Cagliari, è fatta per Godin. Keita alla Samp

    Godin è praticamente del Cagliari. Il difensore uruguaiano ha raggiunto l’accordo per la buonuscita dall’Inter e, contemporaneamente, anche quello con i rossoblù sull’ingaggio. ça partenza di Godin darà all’Inter la possibilità di chiudere l’acquisto di Vidal all’inizio della prossima settimana. La Sampdoria ha chiuso con il Monaco per Keita Baldé: l’attaccante senegalese arriverà in blucerchiato in prestito con diritto di riscatto fissato a 10 milioni. La Lazio sta per cedere Jony all’Osasuna (prestito con diritto di riscatto) mentre il Napoli ha chiesto, con la stessa modalità, Deulofeu al Watford che preferirebbe, però, venderlo a titolo definitivo.

    Udinese, arriva Arslan dal Fenerbahce

    Il Torino continua a essere fiducioso nella trattativa che dovrebbe portare Torreira agli ordini di Giampaolo. Ha il sì del giocatore e continua a trattare con l’Arsenal per trovare un accordo. Nel frattempo il dt Vagnati è al lavoro anche per le cessioni: quasi fatta per il passaggio di Djidji allo Spezia che oggi ha preso anche Deiola in prestito dal Cagliari. L’Udinese ha ingaggiato il centrocampista turco Tolgay Ali Arslan. Viene dal Fenerbahce e ha firmato un biennale. Il Bologna, sfumato Lyanco (sta per firmare per lo Sporting Lisbona), è vicino a Ceccherini della Fiorentina.

    Tottenham, doppio colpo: Bale e Reguilon

    All’estero, infine, colpo del Tottenham che ha chiuso la trattativa per il ritorno di Gareth Bale e che, nell’affare col Real Madrid, si aggiudica anche Reguilon (ha vinto l’Europa League con il Siviglia), mentre il Liverpool dopo una lunga telenovela ha annunciato la firma sul contratto da parte del fresco campione d’Europa col Bayern Monaco Thiago Alcantara.

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      Inter, Vidal firma nel weekend; Juve, Suarez sempre più lontano, c'è l'Atletico

      Per il neo nerazzurro decisivo il decreto crescita. Milik-Roma: ginocchia a posto, ora deve pagare la multa


      Qui Roma: Milik, ginocchia a posto ora deve pagare la multa

      Dzeko alla Juve, Milik alla Roma: dopo un’altra giornata frenetica la trattativa più intricata dell’estate si è risolta in modo positivo, al punto che già oggi i due centravanti potrebbero raggiungere le loro nuove squadre. Il polacco è andato in Svizzera per sottoporsi a un controllo approfondito alle ginocchia chiesto dal club giallorosso (si è rotto entrambi i crociati), quindi è tornato a Napoli per risolvere le ultime pendenze con De Laurentiis, in particolare la famosa multa per l’ammutinamento dello spogliatoio contro la società. Nel contempo Dzeko è stato convocato per Verona, un modo per esercitare pressioni sul Napoli: se fate altre storie su Milik, noi andiamo avanti con Edin. Ma il bosniaco oggi non dovrebbe giocare. Magari lo farà domani, con la maglia della Juve.



      Qui Inter: Vidal firma nel weekend, decisivo il Decreto Crescita

      Entro lunedì Vidal diventerà un giocatore dell’Inter. A sbloccare l’operazione è stato l’accordo raggiunto ieri per il trasferimento di Godin al Cagliari, un’operazione che permetterà al club nerazzurro di risparmiare l’ingaggio del difensore (aveva ancora due anni di contratto a 5,5 milioni netti). Adesso quei soldi andranno a soddisfare quasi interamente lo stipendio del cileno, che guadagnerà oltre 7 milioni; la società di Zhang beneficerà degli sgravi consentiti dal Decreto Crescita. Godin, che ha avuto una buonuscita dall’Inter, si legherà per tre stagioni al Cagliari. Sulla sua scelta ha pesato la volontà della moglie Sofia, figlia dell’ex calciatore rossoblù Pepe Herrera, nata proprio nel capoluogo sardo. Intanto i nerazzurri hanno ufficializzato il ritorno di Pinamonti dal Genoa.



      Qui Juventus: Suarez sempre più lontano. O Barça o Atletico

      E ora che la Juve ha preso Dzeko, cosa farà Suarez? Intanto sta aspettando che gli arrivi il passaporto italiano: ha superato l’esame di lingua a Perugia, ma le pratiche burocratiche non sono finite. Difficile comunque ipotizzare che si trasferisca subito nel nostro campionato, anche se in Spagna sostengono che possa entrare nell’operazione Inter-Barcellona per Lautaro. Per diventare nerazzurro Suarez non avrebbe bisogno del passaporto, ma al momento un affare del genere è davvero lontano; ancora di più lo è quello che potrebbe portarlo alla Juve in caso di cessione di Dybala (e a quel punto tra l’altro dovrebbe essere a tutti gli effetti comunitario). Due gli scenari per il futuro del Pistolero: la conferma al Barcellona, su pressione di Messi che lo adora, oppure il trasferimento all’Atletico Madrid.



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        Verona-Roma, formazioni e dove vederla. Giallo Dzeko: Fonseca lo porta

        Era Friedkin al via, ma i giallorossi sono pieni di interrogativi in campo e non

        Fonseca ha convocato Edin Dzeko per Verona-Roma, ma avrà davvero il coraggio di farlo giocare? Oppure è solo una mossa strategica negli intrecci di mercato che devono portare Milik in giallorosso?
        La prima della nuova proprietà, targata Dan e Ryan Friedkin, è tutta una domanda e quella sul centravanti in partenza per la Juve è solo la prima. Chi giocherà in porta: Mirante (favoritissimo) o Pau Lopez che ha perso la fiducia? Il nuovo arrivo Kumbulla, ex Verona, è già pronto (per Fonseca no) o in difesa ci sarà Cristante, arrivato come trequartista e adesso schierato 50 metri più indietro? E i giallorossi, in attesa di Milik, debutteranno senza attaccanti, con Mkhitaryan «falso nueve» e Pellegrini e Carles Perez (o Villar) trequartisti?

        La consolazione per i giallorossi è che anche il Verona sembra molto in ritardo, almeno ascoltando il suo allenatore Ivan Juric: «Sono preoccupato per le partite contro la Roma, l’Udinese e il Parma, perché chi è arrivato è lontano da una forma accettabile. Abbiamo solo quattro o cinque giocatori con una condizione accettabile. Ci manca ancora qualcosa per concludere il mercato e qualche giocatore deve ancora uscire. Poi ci metteremo a lavorare».


        Prendere o lasciare, questo è il calcio moderno: si comincia il campionato con squadre ancora da completare e si chiede spettacolo a chi non ha potuto nemmeno allenarsi. È una serie A prigioniera del mercato allungato fino al 5 ottobre, aperto a chissà quali sorprese. Karsdorp, ad esempio, era già stato venduto prima all’Atalanta e poi al Genoa: è rimasto per gli intrighi dei procuratori e stasera giocherà titolare. Fonseca continua a chiamare Smalling e lo dà in arrivo, mettendo in difficoltà anche i suoi dirigenti che non hanno gradito l’ottimismo su una trattativa ancora tutta in salita perché lo United non arretra di una sterlina.

        Meglio pensare allo stadio del futuro. La sindaca Virginia Raggi ieri si è esposta con vista sulle elezioni: «Il Pd non lo vuole, io credo che sia giusto portarlo avanti perché ho fatto fare controlli su tutti gli atti amministrativi e non ci sono irregolarità. Il procedimento arriverà in aula entro Natale e lì sarà approvato». Lo ripeterà anche a Dan Friedkin, nell’incontro della prossima settimana. Prima di Roma-Juventus con Dzeko in bianconero.




        Verona (3-4-2-1): Silvestri; Cetin, Gunter, Empereur; Faraoni, Danzi, Veloso, Dimarco; Tupta, Zaccagni; Di Carmine. All: Juric.
        Roma (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Veretout, Diawara, Spinazzola; Pellegrini, Perez; Mkhitaryan. All: Fonseca.
        Tv: ore 20.45, Dazn.

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          Suarez e l’esame di italiano, il professore: «È durato 15 minuti, se l’è cavata». Poi la battuta sulla Juve

          Lorenzo Rocca, uno degli esaminatori, racconta domande e risposte della prova superata ieri dal Pistolero

          È durato poche ore il blitz italiano di Luis Suarez. Partenza giovedì, nel primo pomeriggio, da Barcellona, poi Perugia, dove ha sostenuto, e superato, l’esame di italiano per ottenere la certificazione necessaria per il passaporto. All’Università per gli stranieri l’uruguaiano ha sostenuto due prove, una scritta e una orale. Ad accoglierlo, nel capoluogo umbro, decine di tifosi della Juventus. Che ora ha puntato forte su Dzeko, ma osserva attenta l’evolversi della vicenda legata al Pistolero e al suo status.


          L’esame

          «La prova si è svolta secondo prassi – ha raccontato il dottor Lorenzo Rocca, uno degli esaminatori di Suarez – e solo con la parte orale, così avviene per tutti dall’emergenza Covid. Abbiamo testato la comprensione dell’ascolto, la produzione, l’interazione parlata del candidato». L’attaccante del Barcellona – ha detto Rocca a Sky Sport – «era tranquillo e sorridente. Ha svolto il suo esame in 15 minuti circa ed è andato tutto bene. Al termine la commissione ha deciso di ritenere la prova sufficiente per ottenere il certificato di conoscenza della lingua italiana livello B1. Il livello previsto era quello intermedio: non è un livello eccelso, ma neppure di contatto. Come si dice in questi casi: il ragazzo se la cava».



          «Non segnare alla Roma!»

          Stuzzicato sulla Juventus, Rocca ha spiegato che non si è parlato, nel corso della prova, esplicitamente del club bianconero: «Nell’ultima parte dell’esame è previsto un gioco di ruolo. Dovevamo far finta di essere amici e vicini di casa e immaginare una città dove vivere. Io ho scelto Perugia mentre lui ha sorriso, come per dirmi che avrebbe voluto scegliere un’altra città italiana». Poi una battuta, per stemperare la tensione: «Io, da buon romanista – scherza il professore – gli ho solo chiesto, nel caso andasse alla Juve, di non segnare contro la Roma!».



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            Chi ha più tifosi in Serie A? La Juve doppia Inter e Milan


            Classifica tifosi Serie A 2020-2021 – Le due società di analisi, StageUp e Ipsos, hanno realizzato come ogni anno il sondaggio SV Sport Fans, pubblicato poi dalla Gazzetta dello Sport, con le stime sui tifosi di ogni singola squadra di Serie A.
            Le due società hanno realizzato l’analisi intervistando un campione rappresentativo della popolazione italiana di età compresa tra 14 e 64 anni per fotografare i bacini d’utenza delle squadre.


            Classifica tifosi Serie A 2020-2021: l’andamento della Serie A

            Secondo i dati, il totale dei tifosi della Serie A al termine della stagione 2019-20 è pari a poco più di 25 milioni (esattamente 25.270.000). Un numero allineato a quello del 2018-19 (25.234.000), con una variazione solamente dello 0,1%. Un dato confortante se confrontato con l’andamento dell’ultimo decennio, tra il 2010 e il 2019, durante il quale vi è stato un netto calo dei tifosi. Il tifo radicale ha lasciato spazio all’accrescimento di appassionati con approccio più distaccato.


            Classifica tifosi Serie A 2020-2021: le big

            La classifica dei tifosi vede al primo posto la Juventus che vanta 8,8 milioni di tifosi. I bianconeri hanno più del doppio dei fan delle due milanesi che seguono al secondo e terzo posto. L’Inter può contare sul supporto di 3,8 milioni di sostenitori contro i 3,6 del Milan. Al quarto posto c’è il Napoli a quota 2,7 milioni, poi la Roma a 1,8 milioni. Le cinque grandi catturano l’84% del seguito dell’intera Serie A.


            Classifica tifosi Serie A 2020-2021: il resto della Serie A

            Sorprendente la crescita del Parma che fa registrare un +38% rispetto al 2019, così come l’incremento del 20% dei tifosi dell’Atalanta, conquistati grazie ai sorprendenti risultati dell’ultima stagione. A proposito di questo Palazzi ha commentato: “I risultati di realtà più piccole che hanno ben operato sul territorio portano ad acquisire fette di tifosi. Sono crescite non rilevanti a livello assoluto, nel momento in cui le grandi non perdono terreno, ma dimostrano che c’è una possibilità di acquisire quote all’interno di un movimento che non può più crescere in Italia. Il tifo si sta modificando, è meno viscerale e più legato all’esperienza e alle emozioni che un club riesce a generare, dentro e fuori dal campo. E questo non è necessariamente un male”.



            Classifica tifosi Serie A 2020-2021

            1. Juventus – 8.839.000
            2. Inter – 3.868.000
            3. Milan – 3.647.000
            4. Napoli – 2.750.000
            5. Roma – 1.847.000
            6. Fiorentina – 631.000
            7. Lazio – 547.000
            8. Cagliari – 524.000
            9. Torino – 471.000
            10. Bologna – 324.000
            11. Atalanta – 293.000
            12. Sampdoria – 247.000
            13. Verona – 217.000
            14. Genoa – 202.000
            15. Udinese – 166.000
            16. Parma – 138.000
            17. Crotone – 120.000*
            18. Sassuolo – 74.000
            19. Benevento – 70.000*
            20. Spezia – 70.000*

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              La Fidanzata d'Italia.

              In pratica le altre sono delle riserve indiane.
              Last edited by Sean; 19-09-2020, 08:35:48.
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                La Roma riparte ma è un cantiere aperto

                IL TEMPO (F. BIAFORA) - Nell’ultimo mese e mezzo le vicende intorno alla Roma sono state dominate dal passaggio societario e dalle varie operazioni di mercato, ma oggi è tempo di pensare al campo. Questa sera la squadra di Fonseca affronterà il Verona di Juric nella prima partita del campionato 2020/21 e probabilmente lo dovrà fare senza un centravanti puro a guidare l’attacco. Dzeko è infatti partito alla volta del Veneto insieme al resto dei compagni - Fazio e Coric sono out per i noti problemi alle caviglie, Juan Jesus e Olsen per scelta tecnica, mentre Bruno Peres ha fatto soltanto qualche allenamento dopo essere guarito dal Covid - ma al suo posto dovrebbe agire Mkhitaryan, davanti alla coppia di trequartisti composta da Pellegrini e Carles Perez. Sul dubbio offensivo Fonseca non ha voluto dare indicazioni particolari o sbilanciarsi in conferenza stampa: “Edin sta qui con noi, sarà della partita, vediamo chi giocherà davanti. Milik? Non ha senso parlare di questo cambio”.

                L’attaccante bosniaco si è già promesso alla Juventus, che gli ha garantito lo stesso contratto biennale da 7,5 milioni netti che percepisce alla Roma, ed un eventuale problema fisico di rilievo rischierebbe di far saltare la cessione, con Fienga che ha stretto un accordo per 15 milioni complessivi con Paratici (non saranno inserite contropartite tecniche). Un altro dubbio di formazione riguardava il nuovo arrivato Kumbulla, che si siederà in panchina insieme all’altro acquisto Pedro, che ha scelto la maglia numero 11: “Dobbiamo capire che Marash si è allenato due giorni con noi. Non credo sia pronto per giocare dall'inizio, deve capire come giochiamo, è un modo diverso da quello che usava a Verona. Mi sembra un ragazzo molto intelligente però. Non è facile - ha aggiunto il tecnico portoghese - per un giocatore giocare dopo essere arrivato due giorni prima perché non sa cosa fa la squadra”.

                Al centro della difesa a tre dovrebbe quindi agire Cristante, con l'undici titolare che è eventualmente pronto a cambiare pelle e a mettersi a gara in corso con un reparto arretrato a quattro, con il conseguente avanzamento dell’ex Atalanta sulla mediana, dove toccherà a Veretout e Diawara. Sulle corsie laterali i titolari saranno Spinazzola a sinistra e Karsdorp a destra: “Rick - conferma Fonseca - giocherà, abbiamo fiducia in lui. In queste settimane ha fatto un lavoro molto positivo, è pronto per aiutare la squadra perché rimarrà con noi quest’anno”. La sorpresa della vigilia riguarda la scelta del portiere: toccherà a Mirante difendere i pali, con Pau Lopez lasciato in panchina. L’agente dello spagnolo ha fatto sapere che il suo assistito “Resterà al 1000% alla Roma”, quindi non c’è alcuna cessione imminente alle porte dietro la scelta, che è puramente tecnica. “Non è un mercato facile, stiamo lavorando tutti insieme, per trovare le migliori soluzioni. E' vero che manca qualche giocatore e dobbiamo risolvere qualche uscita ma sono soddisfatto del lavoro che stiamo facendo” il commento di Fonseca sul mercato.

                Sugli spalti del Bentegodi ci sarà anche l’esordio da proprietario di Ryan Friedkin: questa mattina il figlio del presidente Dan si imbarcherà su un volo per Verona.

                IL TEMPO (F. BIAFORA) - Nell’ultimo mese e mezzo le vicende intorno alla Roma sono state dominate dal passaggio societario e dalle varie operazioni di mercato, ma oggi è tempo di pensare al campo. Questa sera la squadra di Fonseca affronterà il Verona di Juric nella prima partita del campionato ...
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                  Dzeko, il caso: Fonseca tentato di schierarlo. La Juventus è irritata e lo vuole entro lunedì. Il bosniaco è perplesso e dovrebbe restare tutta la partita in panchina

                  Dzeko stasera dovrebbe sedersi in panchina. O almeno partire da lì, per poi vedere lo sviluppo dinamico della gara. Insomma, vedere Dzeko in campo – per di più dal via – sarebbe la sorpresona di Verona-Roma. Ma siccome all’inizio di un campionato le sorprese ci sono sempre, chissà che non succeda davvero. Del resto, una situazione del genere il centravanti bosniaco l’ha già vissuta nel 2018, quando il 24 gennaio la Roma andò a Genova e pareggiò con la Sampdoria per 1-1: Dzeko in quelle ore era ad un passo dal Chelsea, ma andò in campo, giocò e segnò il gol del pareggio. Rispetto ad allora, però, c’è una differenza sostanziale: all’epoca Roma e Chelsea erano d’accordo, ma Edin non aveva ancora trovato l’intesa con gli inglesi, cosa che invece oggi ha a tutti gli effetti con la Juventus.


                  Dzeko con la testa si sente oramai un giocatore della Juventus a tutti gli effetti e mandarlo in campo stasera avrebbe due controindicazioni: il rischio che mentalmente abbia già staccato e quello relativo ad un possibile infortunio che potrebbe pregiudicare il trasferimento. Ecco perché la logica e il buon senso vogliono che stasera Edin parta dalla panchina. Ed ecco anche perché lo stesso Dzeko si aspettava (e sperava) che tutto si potesse concludere prima di Verona. Edin oggi avrebbe voluto essere al J Medical per fare le visite mediche con la Juventus e questo avrebbe voluto anche Andrea Pirlo, che invece domani affronterà la Samp senza il centravanti. La Juve, che è irritata dal ritardo e non fa i salti di gioia per la convocazione, spera che l’incastro con Milik si risolva oggi e che Dzeko possa sbarcare a Torino al massimo domenica, per fare le visite lunedì e chiudere subito la pratica.

                  La Gazzetta dello Sport
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                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    è durata moooolto meno la pagliaccita di messi, oppure il super acquisto di CR7, che questo intreccio tra giocatori mediocri e da cifre ridicole, boh

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                      Perchè c'è da risolvere questa faccenda qui. Chi firma col Napoli di De Laurentiis ormai dovrebbe sapere che si mette un cappio al collo:

                      _________

                      Gazzetta - Milik, multa e azione civile: deve rinunciare a delle mensilità se vuole la Roma

                      La Roma può attendere, scrive la Gazzetta dello Sport sottolineando che Arek Milik non sarà un giocatore giallorosso ufficialmente in questa settimana nonostante una giornata convulsa in cui la Roma ha spinto per chiudere tutti i passaggi, dopo la visita di controllo del polacco. Il Napoli però non ha avuto alcuna fretta, anche perché - si legge - non c’è ancora l’accordo in uscita col centravanti polacco, nonostante parecchie ore di trattativa. Due gli aspetti da dirimere: la questione multa sul famoso ammutinamento e la conseguente azione legale per i diritti di immagine: "Il Napoli non si è spostato facendosi anche forte di un contratto complesso sui diritti di immagine. Di fatto Milik per raggiungere un accordo di uscita dovrebbe rinunciare a qualche mensilità e restare sempre “sotto scacco” per una eventuale causa civile. Cosa accaduta già con Allan, col brasiliano che dopo 4 giorni di tira e molla ha “lasciato” due mensilità e qualcos’altro pur di poter andare all’Everton e tornare protagonista con Ancelotti".

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                        Questa famosa palla al piede dei diritti di immagine, che io non capisco com'è che i giocatori si convincono a lasciare al Napoli: non glieli lasci. Se insistono non firmi...vediamo poi con chi giocano.
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                          Con Fiorentina-Torino (ore 18) e Verona-Roma (20,45) si inaugura oggi il 119esimo campionato di serie A, l'89esimo a girone unico.

                          Nei pronostici e nelle griglie si sono già lanciati, come ogni anno, giornali e giornalisti, dalla Gazzetta a Sconcerti ad ogni sorta di scribacchino...ma sono inutili perchè intanto si viene sempre smentiti e poi perchè per farsi una idea meno sfocata occorre attendere almeno le prime 14 o 15 giornate, tanto più che questa edizione del massimo campionato italiano si apre in pieno mercato e dunque a squadre incomplete e in divenire.

                          Possiamo solo dire alcune cose per macrogruppi: Juve e Inter davanti, semplicemente perchè sono quelle che hanno concluso il campionato passato al primo e secondo posto.

                          Per la champions metto sullo stesso piano Atalanta, Lazio, Roma, Milan e Napoli.

                          Tutte hanno punti di forza e incognite, e le squadre che sapranno trasformare le incognite in punti di forza faranno centro.

                          Un campionato indubbiamente interessante da seguire, si prospetta aperto: la Juventus ha in panchina un esordiente assoluto; l'Inter il vulcano Conte, il carattere del quale è una energia positiva ma può essere anche distruttiva, per le tensioni che trasmette.

                          Atalanta e Lazio con la champions, dunque una competizione che devi prendere sul serio per cui si dovrà vedere come gestiranno le forze (in specie la Lazio, perchè l'Atalanta è più allenata da quel punto di vista).

                          La Roma con forse Milik al posto di Dzeko e dunque un centravanti giovane che dovrà gestire le pressioni. Il Milan per scoprire se tutti questi favori mediatici sono solo un'onda di quanto accaduto nella coda del campionato scorso. Il Napoli per capire se il problema era solo Ancelotti.

                          Un campionato che si apre oggi ma che avrà come compagno di viaggio la pandemia, il Covid...per cui c'è pure questa incertezza che potrebbe rendere travagliato l'approdo.

                          Non mancherà la cornice fatta di Var, arbitri (ne vedremo delle belle sui falli in area), polemiche, televisioni e media a inzuppare il biscotto, ma fa parte della tradizione.

                          Dunque nessun vero favorito nè per il titolo e nemmeno per la champions. Le impressioni mediatiche vanno subito cestinate, sarà per tutte un percorso incognito e lungo con probabili capovolgimenti di fronte e con incertezza, capitomboli, discese e risalite fino alla conclusione. Speriamo in un bello spettacolo, divertente, che ci distragga dal quotidiano: il campionato c'è (anche) per questo.
                          Last edited by Sean; 19-09-2020, 13:09:40.
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                              de laurentis sta trovando ogni cavillo per prendere tempo e fare un dispetto a Juve e Roma per la prima giornata di campionato.

                              Secondo quanto riferito da Filippo Biafora de Il Tempo, Aurelio De Laurentiis sta rallentando l'operazione. Ecco il testo del suo tweet: "Quasi risolta la questione della pubblicità del ristorante di Milik, ma se De Laurentiis tira fuori una nuova pretesa (l'ultima su alcune maglie) ogni volta che le parti si avvicinano si può andare avanti anche all'infinito"

                              Gianlucadimarzio.com aggiunge che tra Milik e il Napoli, nello specifico, balla ancora un milione di euro e che tra le due parti c'è un vero e proprio braccio di ferro.

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