Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Mercato, la Roma cede Under al Leicester e attende il sì di Milik
I giallorossi danno via il turco per 27 milioni complessivi. Il polacco sta per sciogliere le ultime riserve. In caso di risposta affermativa Dzeko andrà alla Juve. Karsdorp dice no al Genoa e blocca l'arrivo nella Capitale di De Sciglio
La Roma ha rotto gli indugi sul mercato. Dopo giorni di stallo, i giallorossi si sono scatenati. Nel pomeriggio hanno accolto a Fiumicino Kumbulla, che arriva in prestito dal Verona con obbligo di riscatto fissato a 30 milioni (cifra che si abbasserà visto che è già stato inserito nell'operazione il giovane Cancellieri), e hanno venduto Cengiz Under al Leicester (prestito oneroso di 3 miloni più obbligo di riscatto fissato a 24 milioni).
Roma, in arrivo anche il sì di Milik
La prossima fumata bianca è attesa da Milik non appena scioglierà le ultime riserve sul suo approdo nella Capitale. Il polacco, d'altronde, ha capito che la Juventus, con cui da mesi aveva trovato un accordo, gli ha chiuso le porte preferendogli Dzeko. A Roma, dopotutto, non andrebbe a star male: contratto di 5 anni da quasi 5 milioni (bonus inclusi) a stagione. Al Napoli andranno 3 milioni subito per il prestito, 15 il prossimo anno in base all'obbligo di riscatto più eventuali altri 7 in caso di un determinato numero di gol segnati dal centravanti e di qualificazione in Champions dei giallorossi.
Karsdorp dice no al Genoa, si blocca la trattativa per De Sciglio
La Juventus ha scelto definitivamente Dzeko dopo aver capito che le procedure burocatiche, legate al passaporto comunitario, per prendere Luis Suarez avrebbero portato le cose troppo alle lunghe, costringendo addirittura il club a non poterlo inserire nella lista Champions. Con i bianconeri la Roma stava chiudendo anche l'acquisto di De Sciglio ma il rifiuto di Karsdorp a trasferirsi al Genoa ha bloccato, per ora, l'operazione.
Il Manchester City non offre più di 55 milioni per Koulibaly
Il Napoli si toglie il fardello Milik, che altrimenti la prossima estate sarebbe andato via a parametro zero, ma rischia di doversi tenere Koulibaly. Il Manchester City, infatti, non intende raggiungere la cifra di 70 milioni richiesta da De Laurentiis. E' disposto ad arrivare al massimo a 55. Se il presidente azzurro non abbasserà le pretese è quindi molto probabile che il senegalese alla fine non parta più.
Inter, Lautaro chiede il raddoppio dello stipendio
L'Inter ha in tasca Vidal ma prima di ufficializzarlo vuole concludere la cessione di Godin. Non c'è ancora intesa tra il difensore e il Cagliari. C'è ancora distanza tra richiesta e offerta ma la trattativa può ancora concludersi con un lieto fine. I nerazzurri guardano anche avanti e, per rimpiazzare l'uruguaiano, hanno sondato il terreno con il Manchester City per Otamendi. E' un'operazione che potrebbe prendere piede nei prossimi giorni. Lautaro Martinez ha deciso di restare ma nei prossimi mesi potrebbe diventare un problema. L'agente del giocatore ha, infatti, chiesto alla società di raddoppiargli quasi lo stipendio portandolo a 5 milioni netti. Inoltre vorrebbe inserire nel nuovo contratto, che dovrebbe essere prolungato dal 2023 al 2025, una clausola rescissoria che ne faciliti l'eventuale partenza. L'Inter, però, non è affatto d'accordo.
La Sampdoria cede Murillo e punta a Keita Baldé
La Fiorentina ha ufficializzato l'arrivo di Borja Valero dall'Inter, il Genoa quelli di Zajc e Badelj. Inoltre i rossoblu riportano in rosa Goldaniga, in prestito dal Sassuolo. Fares ha sostenuto le visite mediche e poi firmato il contratto con la Lazio, chiudendo una vera e propria telenovela. Fatta anche per il passaggio di Murru dalla Sampdoria al Torino in prestito. I doriani hanno ceduto Murillo al Celta Vigo in prestito con diritto di riscatto a 12 milioni e stanno lavorando per far tornare in Italia l'ex Lazio e Inter Keita Baldé. Il Monaco potrebbe cederlo in prestito. Spezia scatenato: dal Genoa arriva Agudelo ed è ai dettagli l'ingaggio di Verde dall'Aek Atene. Il Milan ha iniziato una trattativa con il Lione per la cessione di Paquetà.
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Inter, l'imperativo adesso è vendere. Solo così possono arrivare i rinforzi per Conte
Da Ranocchia a Perisic sono diversi i giocatori in uscita dal club nerazzurro. Ausilio chiamato a far cassa per soddisfare le richieste del tecnico. Ma il tempo stringe
C'è Diego Godin, che è convinto di andare a Cagliari ma non vorrebbe rinunciare a un solo euro dei 5,5 milioni di stipendio che l'Inter gli deve. C'è Andrea Ranocchia, veterano dello spogliatoio nerazzurro, che per ragioni economiche tentenna di fronte alla corte del Genoa. E ci sono gli altri: Joao Mario, Esposito, Vecino, Asamoah, Dalbert, Perisic. Ma anche Candreva, il cui posto in fascia destra è ora occupato da Hakimi, con D'Ambrosio come riserva di lusso. E Brozovic, per cui una vera alternativa in rosa non c'è, ma che con l'offerta giusta potrebbe salutare. Insomma l'Inter, come molti grandi club europei, fa fatica a cedere i giocatori. Succede, quando garantisci ingaggi alti e offri ai calciatori la prospettiva di potere davvero competere per obiettivi importanti. Ne sa qualcosa la Juventus, che ha impiegato due stagioni a liberarsi di Higuain. Oppure, guardando all'Europa, il Manchester United, ormai abituato a pagare buonuscite per liberarsi dei giocatori più costosi.
Vendere per comprare
Il direttore sportivo nerazzurro, Piero Ausilio, è stato chiaro: per comprare, bisogna prima vendere. Lo ha detto dopo l'incontro di villa Bellini dello scorso 25 agosto, in cui i dirigenti interisti e l'allenatore Antonio Conte hanno deciso di continuare a lavorare insieme, superando insieme le tante lamentele del tecnico durante la stagione. Che non si sia in periodo di vacche grasse, lo ha capito lo stesso allenatore, che già lo scorso gennaio (prima dell'emergenza Covid con relativo lockdown) diceva: "I soldini sono pochi". La situazione economica, per l'Inter come per tutti i club, nel frattempo si è aggravata. Da qui, la necessità di cedere se si vuole poi acquistare: sia per far cassa, sia per sfoltire la rosa e liberare posto nelle liste Uefa. L'Inter ha messo nel mirino Kanté del Chelsea (costosissimo e difficile da raggiungere), cerca una quarta punta oltre a Lukaku, Lautaro e Sanchez (potrebbe essere Pinamonti) e vorrebbe rafforzarsi sulle fasce. Il tempo è però poco: il mercato chiude il prossimo 5 ottobre, e già sabato 26 settembre i nerazzurri saranno in campo a San Siro contro la Fiorentina.
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Date, regole e tv: riparte la serie A, istruzioni per l'uso di un campionato che va di fretta
Di nuovo in campo dopo un mese e mezzo, chiusura il 23 maggio. Gli stadi restano chiusi. Gare in tv su Sky e Dazn. Nuove interpretazioni in occasione dei falli di mano degli attaccanti. La Var sarà utilizzata di più
Appena 48 giorni dopo la fine del campionato più lungo della storia, sabato la serie A riparte. Riparte di corsa perché c'è da chiudere l'anomala nuova stagione entro il 23 maggio visto che ci sono gli Europei che premono per recuperare un'edizione spostata forzatamente avanti di un anno. Sarà, quindi, un torneo ricco di incognite. I giocatori hanno riposato poco, le squadre non hanno avuto tempo di fare una preparazione adeguata, a lungo si vivrà con il timore che ci si debba di nuovo fermare in caso di aumenti di contagi da Covid. Anche per questo si è deciso di andare avanti con l'esperimento delle 5 sostituzioni per squadra a partita.
Sei turni infrasettimanali, tre soste, primi tre turni a mercato aperto
Per recuperare il tempo perduto sono stati previsti 6 turni infrasettimanali: il 16 e 23 dicembre, il 6 gennaio, il 3 marzo, il 21 aprile e il 12 maggio. Ci saranno 3 soste per gli impegni della Nazionale in Nations League: l'11 ottobre, il 15 novembre e il 28 marzo. Nelle prime 3 giornate si andrà avanti disorientati dalle voci di mercato. La bella idea di chiudere gli scambi, infatti, prima dell'avvio del torneo, attuata nel 2018 ma non replicata nel 2019, è stata messa nuovamente in soffitta, anche complice la pandemia. La sessione estiva chiuderà solo il 5 ottobre con il rischio concreto di vedere qualche giocatore segnare per una squadra e, la settimana dopo, indossare un'altra maglia.
Nuova regola sul fallo di mano dell'attaccante: rischio confusione
Oltre alla conferma delle 5 sostituzioni ci saranno altre novità regolamentari che verranno introdotte. La più importante, che rischia di aumentare la confusione, riguarda il fallo di mano dell'attaccante. Nel caso sia accidentale, sarà punito solo se da quel contatto nascerà una rete o una chiara opportunità per la sua squadra. Nel caso in cui, invece, "dopo un contatto accidentale di mano, il pallone viaggi per una certa distanza (un passaggio o un dribbling) e/o ci sono diversi passaggi prima del gol o dell'azione da gol, il fallo non verrà punito (al contrario di quanto accaduto nell'ultima stagione, ndr)". C'è da giurare che sul concetto di "certa distanza" si rischierà di discutere non poco.
Tocco di braccio punibile solo da sotto l'ascella, Var più frequente
Una regola che non aiuta di certo gli arbitri già chiamati quest'anno ad avere m aggior omogeneità di giudizio sui tocchi di braccio involontari in area. L'Ifab per cercare di venirgli incontro ha ridefinito il tocco di braccio sottolineando che sarà punibile solo quello che avviene da sotto l'ascella in giù (con l'esclusione, quindi, del deltoide). Il problema, ammesso dallo stesso designatore Rizzoli, riguarderà l'interpretazione sulla distanza, il movimento congruo e così via che, finora, hanno avuto le più stravaganti valutazioni. Per questo si proverà a chiedere un aiuto ulteriore al Var che, da quest'anno, sarà utilizzato con maggior frequenza. I direttori di gara al monitor, però, saranno autorizzati solo a fornire consulenza e non a prendere una decisione che spetterà esclusivamente all'arbitro di campo.
Novità per i portieri sui calci di rigore
L'altra significativa novità riguarderà il movimento del portiere in caso di un calcio di rigore. Se violerà le classiche regole relative al posizionamento o al movimento anticipato, il tiro non sarà ripetuto, come avveniva fino ad oggi, nel caso in cui la palla sia finita fuori o abbia colpito i pali.
Stadi chiusi almeno fino al 7 ottobre, gare in tv su Sky e Dazn
Costretti per ora a restare a casa, in attesa di un nuovo dpcm del governo che, dall'8 ottobre, permetta almeno una riapertura parziale degli stadi, i tifosi dovranno accontentarsi di seguire la propria squadra del cuore in tv. Programma spezzatino diluito, di base, in almeno 7 finestre (sabato alle 15, alle 18, alle 20.45, domenica alle 12.30, alle 15, alle 18 e alle 20.45). Le finestre potrebbero essere addirittura 8 o 9 nel caso di anticipi al venerdì o ulteriori posticipi al lunedì sera a seconda degli impegni delle italiane in Europa. Si andrà avanti come nella scorsa stagione: 7 partite su 10 ogni giornata saranno trasmesse da Sky mentre le restanti 3 (l'anticipo del sabato alle 20.45, la partita domenicale delle 12.30 e una di quelle alle 15) andranno su Dazn, visibile, per gli abbonati a Sky, anche sul satellite (sul canale Dazn1) oltre che in streaming su internet.
Una gara di Champions in chiaro su Mediaset, diretta-gol Europa League su TV8
Nel week-end del 20-22 ottobre partirà anche la fase a gironi delle coppe europe e che già da questa settimana vedono scendere in campo il Milan, impegnato nel secondo turno di qualificazione di Europa League. Tutte le partite delle due comp etizioni saranno visibili a pagamento su Sky. In chiaro, invece, sarà trasmessa una partita a turno di Champions il mercoledì sera (privilegiando le italiane) su Canale 5 mentre il giovedì verranno mandate in onda su TV8 le partite più importanti di Europa League, a seconda del turno. In chiaro resta anche la Coppa Italia, esclusiva della Rai, che manderà in onda tutta la fase ad eliminazione diretta, a partire dagli ottavi di finale (13 gennaio 2021).
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Champions, sorteggio dei gironi il 1° ottobre: Juve in prima fascia, rischiano le altre italiane
I campioni d'Italia sperano in un raggruppamento favorevole. Tante le insidie per Inter, Lazio e Atalanta che saranno inserite in terza o quarta fascia
Con la Serie A ormai alle porte, anche la Champions League scalda i motori. Il primo ottobre a Nyon si svolgerà il sorteggio per la fase a gironi della massima competizione continentale. La Juventus ripartirà dalla prima fascia, mentre rischiano di finire in un gruppo di ferro le altre tre italiane qualificate (Inter, Atalanta e Lazio), che saranno inserite in terza o quarta a seconda di quali saranno le sei squadre a passare la fase preliminare.
Il coefficiente dei vari club è dato dalla somma dei punti conquistati nei cinque anni precedenti o dal coefficiente della rispettiva federazione nello stesso periodo (prevale il più alto). In prima fascia troviamo i vincitori di Champions ed Europa League (Bayern Monaco e Siviglia) e chi ha conquistato il campionato nelle sei nazioni con il ranking più alto (Real Madrid, Liverpool, Juventus, Paris Saint-Germain, Zenit, Porto). Le fasce dalla seconda alla quarta sono determinate dal coefficiente dei club. Nessuna squadra può affrontarne un’altra della stessa federazione. Il sorteggio determinerà anche i gironi della Uefa Youth League.
Prima fascia: Bayern Monaco, Siviglia, Real Madrid, Liverpool, Juventus, Paris Saint-Germain, Zenit, Porto.
Seconda fascia: Barcellona, Atletico Madrid, Manchester City, Manchester United, Shakhtar Donetsk, Borussia Dortmund, Chelsea, Ajax.
Terza o quarta fascia: Lipsia (coefficiente 49), Inter (44), Lazio (41), Atalanta (35.5), Lokomotiv Mosca (33), Marsiglia (31), Brugge (28.5), Borussia Moenchengladbach (26), Istanbul Basaksehir (21.5), Rennes (14).
Last edited by Sean; 17-09-2020, 07:47:41....ma di noi
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Shamrock-Milan, dove vederla e formazioni. Andare in Europa per vivere da Champions
Vincere il preliminare di Dublino permetterebbe ai rossoneri di pensare in grande. Ibrahimovic c’è, Paquetá non convocato. Donnarumma capitano
I settemila seggiolini (vuoti) del Tallaght non saranno gli 80mila del Bernabeu o i 75mila dell’Old Trafford, così come lo Shamrock Rovers non avrà il fascino del Real Madrid o del Manchester United, ma due anni dopo è di nuovo Europa. E dopo tutto questo tempo a guardar gli altri, il ritorno al calcio internazionale non può che riportare il Milan e i milanisti a riassaporare finalmente i bei tempi passati, quando l’Europa era «il giardino». A rinnovare la celebre definizione di Berlusconi è stato ieri Pioli, alla vigilia del secondo preliminare di Europa League di stasera a Dublino: «Le coppe sono sempre state il nostro habitat naturale, tre settimane di preparazione non sono tantissime, ma vogliamo arrivare a tutti i costi ai gironi».
Visto così, lo Shamrock non sembra onestamente attrezzato per il colpaccio. Ma non si sa mai. Specie quando si tratta di gara secca, da dentro o fuori. C’è poi un dettaglio da non trascurare: per Ibra e soci è il debutto stagionale, mentre gli irlandesi dopo 11 partite sono in testa al loro campionato. Il loro allenatore, Bradley, ci crede: «Possiamo far male». A completare il quadro è il Liffey, il fiume color birra scura che taglia a metà Dublino: in questi giorni è spazzato da un vento brusco e freddo che arriva dal mare. Quasi che anche il meteo stia avvisando i rossoneri: occhio, non sarà un passeggiata.
L’obiettivo del Milan è l’Europa, ma quella vera: la Champions. Due le strade: i primi quattro posti in campionato oppure vincere l’Europa League. Fallire la missione anche quest’anno sarebbe un guaio serissimo, anche perché un’altra annata fuori dall’élite significherebbe una botta tremenda per i conti già complicati e quindi l’addio pressoché certo di alcuni leader. Primo fra tutti Donnarumma, stasera capitano per via dell’infortunio di Romagnoli, assente al pari dello squalificato Rebic e di Leao che è in quarantena. Nemmeno convocato Paquetá: è a un passo dalla cessione. Il braccio di ferro con Raiola per il rinnovo del contratto è già iniziato, ma la trattativa entrerà nel vivo solo in autunno. Lo scenario però è già chiaro: Gigio, milanista dentro, chiederà un corposo aumento rispetto ai 6 milioni attuali: si può chiudere a 7-8.
Perché la sua intenzione sincera è restare. Ma solo a patto che il Milan torni davvero a competere per grandi traguardi. Entusiasmarsi per un preliminare di Europa League deve essere un’eccezione, non la normalità.
Shamrock Rovers (4-4-2): Mannus; Marshall, Lopes, Grace, Lafferty; Byrne Finn, McEneff, O’Neill; Burke, Green. All. Bradley.
Milan (4-2-3-1): Donnarumma; Calabria, Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; Kessie, Bennacer; Castillejo, Calhanoglu, Saelemaekers; Ibrahimovic.
CorSera...ma di noi
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Momblano Official@MomblanOfficial
Luis #Suarez atteso alle porte di Perugia, come privato cittadino, nel tardo pomeriggio.
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Sembra che voglia comunque dare l'esame, forse per ragioni sue private....ma di noi
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Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza MessaggioTra l'altro pirlo deve aver sentito sean che additava chiunque utilizzasse l'espressione "il mio calcio" e ha cambiato il titolo della tesi in "il calcio che vorrei". Però ha dimenticato di modificare il piè di ogni pagina dove è ben leggibile "il mio calcio"
Predestinato a sta vicino a Bergomi e Caressa, sto stronzo. Ha detto sei parole in 30 di carriera in campo, mo je tocca guidà la nave...
IL MIO CALCIO
Ricorda, Sean...ricordalo quando vedrai Bonucci capitano, Chiellini a gestire i cambi e Buffon con la numero 9 arrembante in area avversaria al grido "boia chi mollaaaaaaaaaaaa".Last edited by Fabi Stone; 17-09-2020, 08:48:17.
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Spero solo che sia un atto dovuto per il compitino della tesi...e inoltre "il mio calcio" e idee simili sono sempre destinati a ridimensionarsi con la dura reltà, quella fatta dei giocatori a disposizione, degli avversari, delle impellenze, dei punti da fare o turni da superare...per cui anche un bel catenaccio qualche volta ti salva la partita, la stagione, la panchina.
Da sabato vediamo....ma di noi
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Ma si sa, le tesi richiamano sempre modelli alti e ideali. Tra l'altro l'ha preparata quando nemmeno sapeva che sarebbe diventato allenatore (almeno non della prima squadra).
Sei come un giovane studente con un sacco di nozioni e informazioni in testa che traduci in teorie, fantasie, svolazzi mentali. Quando poggi il chiulo in una panchina la quasi totalità di quelle fole svanisce come rugiada estiva allo spuntare del sole....ma di noi
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Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza MessaggioSe la Roma a fine mercato avrà dato via Shick, Dzeko, Under
E preso Kumbulla, Smalling, Milik ed un terzino
Il mercato sarebbe anche buono
Coppiette, paja e fieno e scottadito a rotta de collo.
Rideva sempre poi.
Vai Cencio, insegna ai Chavs a fa la cacio e pepe!
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioMa si sa, le tesi richiamano sempre modelli alti e ideali. Tra l'altro l'ha preparata quando nemmeno sapeva che sarebbe diventato allenatore (almeno non della prima squadra).
Sei come un giovane studente con un sacco di nozioni e informazioni in testa che traduci in teorie, fantasie, svolazzi mentali. Quando poggi il chiulo in una panchina la quasi totalità di quelle fole svanisce come rugiada estiva allo spuntare del sole.
Va in sala stampa a "fare" l'allenatore della Juve, con la formazione che fa Cristiano Ronaldo, l'addestramento tattico di Barinio e Tudor, le partite gliele guarda il figlio di Gaetano, i cambi li fanno Chiellini Bonucci & Gigione.
Cazz0 così pure noi potevamo giocare a fare gli allenatori della Juve. Anzi, Sean e Cri co tutta la passione, sarebbero stati di contiana memoria pure.
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Però se fallisce chi si brucia è lui. Se gli va bene sì, avrà invece avuto la fortuna di iniziare la carriera avendo accanto un laboratorio dove non è solo, perchè è chiaro che lo aiuteranno i senatori, Ronaldo, l'esperienza di Tudor ecc...per cui metterne in campo 11 con criterio non dovrebbe essere così difficile...quindi il noviziato è temperato e protetto....ma di noi
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Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza MessaggioTra l'altro pirlo deve aver sentito sean che additava chiunque utilizzasse l'espressione "il mio calcio" e ha cambiato il titolo della tesi in "il calcio che vorrei". Però ha dimenticato di modificare il piè di ogni pagina dove è ben leggibile "il mio calcio"
hahahahahahahhahaha
ma basta con ste tesine di merda
relatore: renzo ulivieri hahahahahahaOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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