Per quello che conta, a me Izzo non piace proprio, fossi nella Roma ne starei lontano come la peste.
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Il mercato quest'anno è così. Io se arriva Suarez (anche se sulla sua forma ho qualche dubbio) sono contento. Poi è chiaro che centrocampo e terzini resteranno incompleti....ma di noi
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forse, tra mille inverni
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioIl mercato quest'anno è così. Io se arriva Suarez (anche se sulla sua forma ho qualche dubbio) sono contento. Poi è chiaro che centrocampo e terzini resteranno incompleti.B & B with a little weed
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“Il più facile da prendere e che alla fine penso arriverà alla Juventus è Giroud” [Di Marzio a San Marino TV ieri sera]...ma di noi
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza MessaggioBeh, ma immagino che non sia mica finita qui. Se la Juve non e' in grado di comprare un terzino, e' proprio finito il mondo....ma di noi
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Ancelotti 1 Mou 0
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza MessaggioPer quello che conta, a me Izzo non piace proprio, fossi nella Roma ne starei lontano come la peste.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalksigpic
Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza MessaggioPer quello che conta, a me Izzo non piace proprio, fossi nella Roma ne starei lontano come la peste.
Per la questione calcioscommesse?Originariamente Scritto da Seanfaccini, kazzi, fike, kuli
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Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza MessaggioMa intendi come personaggio?
Per la questione calcioscommesse?
Non sapevo fosse stato coinvolto in questioni di calcio scommesse, lo imparo adesso.
Intendevo come calciatore, non e' molto continuo, e oltretutto mi sembra una testa calda, nel senso peggiore del termine.
Non mi sembra uno da squadra di alta classifica (ma neanche media).B & B with a little weed
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Mercato, gelo tra Mbappe e il Psg: Real e City alla finestra
Il fuoriclasse francese, contratto in scadenza nel 2022, vuole lasciare Parigi: può scatenarsi un'asta internazionale. Accordo trovato tra Godin e il Cagliari, l'Inter pensa a Otamendi (piace anche alla Lazio). Genoa scatenato: presi Zajc, Melegoni e Badelj
Dopo Messi, rischia di scoppiare un caso di mercato molto simile. Kylian Mbappé è vicino alla rottura con il Psg. Il fuoriclasse francese, infatti, avrebbe manifestato l'intenzione di lasciare Parigi e la scadenza del contratto nel 2022 mette la società transalpina spalle al muro. Il Real Madrid, da sempre grande estimatore dell'attaccante '98, e il Manchester City, rimasto a bocca asciutta dopo la permanenza di Messi a Barcellona, sono alla finestra pronte a sferrare il colpo.
Godin-Cagliari, accordo trovato
Vidal in, Godin out. Porte girevoli in casa Inter: il centrocampista cileno arriverà presto a Milano, dove lunedì potrebbe già svolgere le visite mediche e diventare ufficialmente un calciatore nerazzurro. Per uno che arriva, c'è un altro che parte: Diego Godin ha trovato l'accordo con il Cagliari, dove giocherà per le prossime tre stagioni. Per sostituirlo, oltre a Darmian, Marotta e Ausilio valutano Otamendi e Kumbulla: per entrambi è sfida aperta con la Lazio.
Roma su Izzo, Smalling a un passo
I biancocelesti battono un colpo: è arrivato nella capitale Muriqi dopo una trattativa estenuante con il Fenerbahce. In settimana è prevista la fumata bianca anche per Fares, poi si cercherà un difensore centrale: sono ripresi i contatti con il Verona per Kumbulla, a fargli spazio sarà Bastos, su cui è derby turco tra il Besiktas e l'Istanbul. Anche la Roma è molto vigile sui difensori: Fonseca preme per il ritorno di Smalling, allo United andranno poco più di 10 milioni. Ma, dopo la cessione di Kolarov, arriverà un altro rinforzo per la retroguardia: piace molto Izzo del Torino, Cairo però non fa sconti e chiede almeno 15 milioni. Salutato Florenzi, anche Santon ha le valigie in mano: ha chiesto informazioni il Crotone.
Da Suarez a Koulibaly, settimana decisiva
"Spero arrivi presto un attaccante". Così Andrea Pirlo dopo il 5-0 della sua Juventus al Novara. Il neo tecnico bianconero vorrebbe presto Luis Suarez, ma la questione burocratica legata al passaporto comunitario rischia di complicare tutto. Anche il piano-B (Dzeko) è in salita per le difficoltà tra Roma e Napoli di trovare un accordo su Milik, scelto dai giallorossi come sostituto del bosniaco. Saranno giorni decisivi in casa bianconera anche per lo sfoltimento della rosa: con Khedira ancora non c'è accordo sulla buonuscita, il Villarreal ha chiesto De Sciglio, mentre Rugani potrebbe invece rimanere soprattutto se Pirlo andrà avanti con la difesa a 3. E' la settimana che porterà all'inizio del campionato, motivo in più per concludere altri affari in stand-by da giorni. E' il caso di Koulibaly-City: la trattativa è in fase di stallo, si aspetta solo il rilancio del club inglese (De Laurentiis vuole almeno 70 milioni) per chiudere.
Genoa scatenato
La vera protagonista della domenica è stata il Genoa. I liguri hanno riportato in Italia il trequartista Zajc, ex Empoli. Il ds Faggiano ha poi trovato l'accordo con la Lazio per Badelj, per lui contratto triennale. Torna a Marassi dal Sassuolo anche Goldaniga, dall'Atalanta arriva Melegoni e dall'Arezzo Caso, che però verrà prestato in B alla Reggiana. Attivissimo anche il Verona: confermato l'arrivo di Benassi dalla Fiorentina in prestito con diritto di riscatto fissato a 7 milioni, Juric vorrebbe nuovamente Borini (oggi diplomato), attualmente svincolato. Lo Spezia prende dall'Atalanta Piccoli e Mattiello, ennesimo rinforzo per il Crotone che ufficializza dallo Standard Liegi l'attaccante '99 Dragus. In B colpo dell'Ascoli che si assicura dal Panathinaikos il centrocampista Donis.
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Inter, Vidal rinuncia ai premi per correre da Conte. Milan, Pezzella può essere un affare. Roma, arriva Izzo
I nerazzurri sul cileno dopo una trattativa complessa. Ai rossoneri serve un difensore centrale ma Milenkovic costa caro. I giallorossi puntano su Chris Smalling
Qui Inter. Vidal rinuncia ai premi per correre subito da Conte
Questione di giorni, anzi di ore, e Arturo Vidal sarà un giocatore dell’Inter. Ottenere il via libera dal Barcellona, per il cileno, è stato più complicato del previsto, perché il club azulgrana ha fatto resistenza sia sulla buonuscita, sia — addirittura — sui premi non ancora pagati al giocatore (2,5 milioni). Alla fine, per diventare nerazzurro, Vidal ha deciso di lasciare al Barça l’ultimo anno di ingaggio, pari a 6 milioni netti (il contratto sarebbe scaduto nel 2021). Il centrocampista firmerà con l’Inter un contratto biennale alla stessa cifra, con opzione per la terza stagione. Alla Pinetina troverà quasi sicuramente Nainggolan, che rimarrà a meno di offerte davvero rilevanti. Capitolo Lautaro. Nei prossimi giorni gli agenti dell’argentino si trasferiranno da Barcellona a Milano per parlare con l’Inter. Il club spagnolo non ha abbandonato l’idea di dare l’assalto al nerazzurro una volta partito Suarez: l’incontro servirà a capire quale sia la disponibilità del club di Zhang ad aprire una trattativa.
Qui Milan. Più Pezzella che Milenkovic per sistemare la difesa
I colpi in attacco (Ibrahimovic e Brahim Diaz) e a centrocampo (Tonali) non risolvono tutti i problemi del Milan. I rossoneri hanno bisogno di un altro uomo in mezzo e, soprattutto, di un difensore centrale. Proprio quest’ultima è la questione più spinosa, anche perché Pioli comincerà la stagione con Romagnoli e Musacchio infortunati; a disposizione per il preliminare di Europa League avrà dunque il solo Kjaer più i giovani Gabbia e Duarte. Nel mirino del Milan ci sono due difensori della Fiorentina: Milenkovic
è il preferito, ma Commisso chiede 40 milioni; Pezzella non piace quanto
il serbo, però costa decisamente di meno. Entrambi hanno il contratto in scadenza nel 2022 e questo mette il club viola in una posizione non semplice: o prolungano l’accordo o potrebbero partire. In settimana le due società torneranno a sentirsi per cercare di capire se esiste uno spiraglio per chiudere una di queste operazioni oppure se tutto dovrà essere rinviato agli ultimi giorni di mercato.
Qui Roma. Con Smalling arriva Izzo. Per l’attacco c’è Mandzukic
L’effetto Friedkin smuove il mercato. La Roma sta lavorando per piazzare un doppio colpo in difesa: Armando Izzo più Chris Smalling. Il giocatore del Torino potrebbe diventare giallorosso entro due o tre giorni, la formula è il prestito oneroso (2 milioni) con diritto di riscatto (20 milioni) che si trasformerà in obbligo al verificarsi di determinate condizioni. L’operazione è ben avviata, non a caso ieri il giocatore ha postato su Instagram una storia dominata da fiamme giallorosse. Anche l’operazione Smalling con lo United dovrebbe essere chiusa entro l’inizio del campionato, l’inglese costerà una cifra tra i 12 e i 14 milioni. La Roma deve anche risolvere la questione attaccante. In attesa di capire se il centravanti sarà Dzeko oppure Milik (con il bosniaco dirottato alla Juve), il club giallorosso sta pensando a Mandzukic per completare il reparto. Per una questione di peso degli ingaggi — Dzeko guadagna 7,5 l’anno, Milik ne prenderebbe 4,5 — il croato sarebbe raggiungibile più facilmente
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De Laurentiis positivo denunciato dal Codacons per epidemia dolosa
Lunedì verrà presentato un esposto contro il presidente del Napoli, risultato positivo al coronavirus. Mercoledì ha partecipato all'assemblea della Lega nonostante fosse in attesa dell'esito del tampone
Il Codacons denuncia Aurelio De Laurentiis, risultato positivo al coronavirus dopo aver partecipato mercoledì all’assemblea della Lega Calcio. Nella giornata di lunedì verrà presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Milano, in cui si chiederà di aprire un’indagine sul presidente del Napoli. Il possibile reato contestato è di epidemia dolosa.
L'esposto
«Sul caso di Aurelio De Laurentis, il Codacons presenterà domani un esposto alla Procura della Repubblica di Milano – si legge nel comunicato dell'ente –in cui si chiede di aprire una indagine sul per la possibile fattispecie di epidemia dolosa». L’obiettivo è quello di fare chiarezza sull’accaduto «considerando che quello della salute nazionale è senza dubbio un interesse di rango primario», chiedendo poi di verificare se De Laurentiis possa «avere potenzialmente posto in pericolo la sicurezza e l’incolumità pubblica, per violazione dell’art. 32 della Costituzione, e per epidemia dolosa e/o per dolo eventuale».
La vicenda
De Laurentiis mercoledì mattina è partito da Capri, nonostante un leggero malessere, per prendere parte alla riunione con gli altri presidenti di serie A. Ha partecipato al pranzo, alle consuete pause caffè e intorno alle 15 ha lasciato via Rosellini. Nel pomeriggio il rientro a Napoli, in aereo con il patron del Benevento Vigorito, e la comunicazione della positività del tampone effettuato prima di partire per Milano. Poi, consigliato dai medici, il trasferimento dalla residenza estiva di Capri a Roma. «Se avessi sospettato qualcosa non sarei mai partito. Stavo bene, nessun sintomo». Giustificazioni che, evidentemente, non sono bastate al Codacons.
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Serie A, l’analisi: Inter superiore con Vidal e Kanté, Juve non più trascendente, Milan completo
Il nostro campionato è un movimento immobile: solo 21 nuovi titolari, pesano i vecchi debiti più del Covid. I prezzi di mercato sono tornati a una decina di anni fa
di Mario Sconcerti
Se stiamo ai fatti, le 17 squadre che erano in A la scorsa stagione hanno per ora cambiato appena 21 nuovi titolari. Solo 9 vengono dalla vecchia serie A, un movimento immobile, gli altri 12 arrivano da società straniere.
L’Inter ha fatto il doppio dei movimenti della Juve, con Nainggolan, Joao Mario, Dalbert, Perisic, giocatori che probabilmente non voleva e non vorrà. L’unico acquisto cercato è lo splendido Hakimi arrivato dal Dortmund. La Juve ha preso Arthur e perso Pjanic, la novità reale è Kulusevski, capace da solo di riportare nella vecchia squadra un 50 per cento dell’energia perduta.
Devono arrivare Vidal, Kantè, Suarez e chissà chi altro, ma sabato comincerà il campionato e questi giocatori non ci saranno. È una riflessione a parte che non si dia la cittadinanza a migliaia di giovani nati in Italia e la si debba dare in dieci giorni a un centravanti solo perché è un centravanti. Resta il fatto che Suarez aumenterebbe molto l’importanza della Juve cancellando in modo altrettanto significativo quella della cittadinanza italiana (qui l’esame che deve sostenere). Devo anche ricordare che l’Inter con Recoba fece molto peggio.
In sostanza le nuove differenze sono ancora instabili. Non sta pesando tanto il Covid quanto i quasi 4 miliardi di debiti che gravano sul calcio. Questo ha riportato i prezzi di mercato a una decina di anni fa. Era indispensabile farlo comunque. La prova viene dalla serietà del ricchissimo presidente della Roma, appena arrivato ma subito rigido. La Roma aveva il terzo monte ingaggi della serie A, soprattutto questo le portava uno sbilancio medio di 100 milioni nella gestione stagionale. Ora ridimensionerà del 30 per cento.
Se davvero arriveranno Vidal e Kantè, l’Inter sarà superiore alla Juventus.Ma nella squadra saranno personaggi di passaggio giocatori come Gagliardini, fondamentale e sempre presente nella seconda parte di stagione, Sensi, Nainggolan, Vecino, Eriksen. È evidente che deve vendere molto, anzi prestare, ma rimettendoci quanto? Se capiamo la difficoltà del momento, capiamo anche perché sia quasi impossibile giudicare adesso.
La squadra più completa è il Milan, con qualcosa da fare in difesa. La Juve sta tentando di uscire dalla dittatura di Ronaldo, avrà una linea di gioco molto diversa. Basterà con squadre come Inter, Atalanta, Lazio, Milan? Dovrà dare di più Dybala, ormai al meglio del suo tempo, dovrà imparare dall’egoismo di Ronaldo e pesare di più sul gioco. Pirlo non è Guardiola, non ha il suo fanatismo dello studio e del lavoro. Giocava meglio a calcio, questo sì, ma se gli allenatori contano quanto possono portare in più Gasperini e Conte?
Mi sembra un anno diverso, senza più la trascendenza della Juve. Non so quanto questo aiuterà a giocare meglio. Sta tornando per tutti più importante il campionato essendo chiara in Champions la differenza con 5-6 squadre straniere. Ma per ricominciare mancano ancora troppi giocatori. Oggi chiunque può darsi ragione. Ci sono ancora piccoli diamanti grezzi in giro che possono però cambiare i giudizi. Uno è Chiesa, un giocatore per amatori, non per tutti. A Sarri non piaceva perché, diceva, corre troppo a testa bassa. Paratici ne è un grande estimatore. Chiesa si accende e si spenge, ma alla fine della partita ha fatto le tre-quattro cose più importanti della squadra. Sempre. Forse ha più istinto che intelligenza calcistica, ma è una differenza reale. Un altro predestinato è Locatelli. Nella Juve andrebbe al posto di Rabiot, comunque un gran giocatore. Locatelli è una mezzala che sa far tutto, di gioco e di corsa. Manca a tutte le grandi squadre.
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Friedkin già cerca soci
IL TEMPO (A. AUSTINI / F. BIAFORA) - A neppure un mese dal closing con Pallotta, i Friedkin cercano soci per costruire la nuova Roma. In realtà, sin dall'avvio della trattativa per rilevare la società giallorossa i texani hanno provato a coinvolgere dei fondi d’investimento nell'operazione (un fondo italiano ha valutato attentamente la possibilità, ma ora non è più interessato), poi lo stop per la pandemia e il rinvio del deal li ha costretti a chiudere da soli, acquistando il club con la holding di famiglia. Adesso, stando a quanto raccontano più fonti qualificate del mondo finanziario, i Friedkin offrono una quota di minoranza agli investitori interessati ad entrare nel capitale della Romulus and Remus Investements LLC, il veicolo costituito nel Delaware per acquistare il pacchetto di controllo dell'As Roma e le altre società correlate, nuovo stadio compreso.
Rilevando un club indebitato e in forte squilibrio tra costi e ricavi, i Friedkin hanno pagato 199 milioni a Pallotta e soci come «gettone» di entrata e sanno di dover spendere tanti altri soldi entro dicembre soltanto per mettere le cose a posto. Per la Roma lo scorso 31 marzo si è infatti determinata una riduzione del patrimonio netto della società tale da far scattare l'articolo 2447 del Codice Civile, le cui disposizioni sono state però congelate fino al 31 dicembre coni decreti pensati dal Governo per contrastare la pandemia: dopo tale data sarà però necessario aumentare il capitale fino ad uscire da tali parametri.
Nel piano stilato quando c'era ancora Pallotta al timone, oltre all'aumento di capitale deliberato fino a un massimo di 150 milioni (ne mancano ancora 63 da coprire entro Capodanno), erano state messe a budget plusvalenze per 120 milioni. Visto che Friedkin ha stanziato 85 milioni come quota di capitale da versare subito invece dei 63 milioni mancanti nel vecchio calcolo, «basterebbero» un po’ meno di 100 milioni di plusvalenze. Ma arrivare a questa cifra entro la chiusura del calciomercato sembra una vera impresa. Quindi tutto lascia pensare che i milioni da versare entro fine anno saranno più degli 85 previsti.
Detto che va ancora calcolata la spesa per l’Opa, su cui la Consob ha chiesto chiarimenti, e l'eventuale spesa per il delisting, poi servirà probabilmente un'ulteriore immissione di denaro per la fase di rilancio, con in testa un progetto triennale. Intanto Friedkin rischia di dover spendere in pochi mesi quasi quanto ha già pagato a Pallotta e soci: avere un partner con cui dividere l’investimento, coinvolgendolo magari anche nel progetto stadio, renderebbe l'impatto meno pesante sul The Friedkin Group. E l’aumento di capitale della Roma sarebbe il momento più opportuno per far salire a bordo un socio.
I contatti sono stati avviati da tempo e fra le varie ipotesi c'è quella che porta a Vitek: un paio di settimane fa nella sede di Rothschild Italia è andato in scena un incontro tra gli uomini del magnate ceco (ha costituito la società Stirling Bridge per effettuare l'investimento sullo stadio), Marc Watts e altri manager del Gruppo Friedkin, Daffina (ceo di Rothschild), Luca Parnasi e Naccarato (in rappresentanza di Eurnova), seguito a pochi giorni di distanza da un incontro personale tra Dan Friedkin e lo stesso Vitek. L'imprenditore ceco continua a lavorare all'acquisto dei terreni di Tor di Valle e ha proposto a Friedkin di conferirli nella società che si occuperà di costruire l'impianto in cambio di una quota del club giallorosso. Non sembra però questa l'opportunità che cercano i texani.
Sul fronte iter burocratico dopo i fuochi d'artificio di inizio agosto, è nuovamente tutto fermo: né la Giunta Zingaretti in Regione né la Giunta Raggi in Città Metropolitana hanno ancora proceduto alla loro adozione degli accordi col Campidoglio. Fino a che non avverrà questa adozione, i testi non potranno essere firmati e, quindi, entrare nella Convenzione generale da portare al voto in Aula Giulio Cesare. Magari l’incontro tra i Friedkin e la Raggi - si sta cercando di fissarlo e i rispettivi collaboratori sono ancora al lavoro per incrociare le agende - potrà dare un’accelerata al dossier, del quale non si sta più occupando il vicepresidente giallorosso Baldissoni, segnalato in uscita dal club.
IL TEMPO (A. AUSTINI / F. BIAFORA) - A neppure un mese dal closing con Pallotta , i Friedkin cercano soci per costruire la nuova Roma. In realtà, sin dall'avvio della trattativa per rilevare la società giallorossa i texani hanno provato a coinvolgere dei fondi d’investimento nell'operazione......ma di noi
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