Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Mercato, Juventus: Morata dice sì al ritorno se salta Suarez. Atalanta, preso Piccini

    Lo spagnolo ha dato l'ok ad un eventuale ritorno: all'Atletico Madrid verrebbero offerti Douglas Costa e soldi. Gli orobici hanno definitivamente mollato Karsdorp: in prestito dal Valencia arriva l'esterno azzurro. L'Udinese riporta in Italia Forestieri

    Vista la situazione di stallo tra il Barcellona e Suarez (con cui i bianconeri hanno già raggiunto un accordo) e le problematiche relative alla questione passaporto, la Juventus ha iniziato a muoversi per prevedere un eventuale piano B. Un piano necessario dato anche Dzeko appare sempre più vicino alla permanenza alla Roma, specie dopo l'infortunio occorso a Zaniolo. In Spagna segnalano che i bianconeri hanno contattato Morata per capire se è interessato ad un eventuale ritorno a Torino. L'attaccante avrebbe immediatamente dato il suo assenso visto che giocherebbe in una squadra più forte e in Italia, grazie anche agli sgravi fiscali, andrebbe a guadagnare più che in Spagna. La Juve avrebbe anche la chiave per convincere l'Atletico Madrid, ovvero uno scambio con Douglas Costa più un conguaglio da quantificare. La trattativa non è ancora partita. Ma se da Barcellona nei prossimi giorni non ci saranno novità positive potrebbe prendere piede.

    Paratici al lavoro per il rinnovo di Dybala e la risoluzione con Higuain


    Paratici, intanto, lavora al rinnovo di Paulo Dybala. Il primo contatto telefonico con l'entourage dell'argentino, però, non sarebbe andato benissimo: il giocatore chiede 10 milioni netti mentre la società gli propone la stessa cifra ma attraverso una parte fissa e una di bonus. Si lavora anche alla risoluzione del contratto con Higuain. La Juventus vorrebbe risparmiare i 7,5 milioni netti di ingaggio previsto dall'ultimo anno di contratto per compensare la minusvalenza che genererebbe il suo addio a zero. cifra. Le parti cercano un compromesso.

    Inter: ufficiale Kolarov, in arrivo Darmian e Vidal

    L'Inter ha sistemato le corsie esterne. Ha ufficializzato Kolarov (alla Roma vanno 1,5 milioni di euro più altri 500.000 euro di bonus facilmente raggiungibili) e ha praticamente chiuso per Darmian con il Parma al quale andranno 2,5 milioni di euro. Il laterale firmerà un triennale. Per Vidal appare ormai questione di ore. Il cileno, che ha già un accordo per un biennale da 6 milioni a stagione, potrebbe arrivare a Milano già mercoledì o giovedì. La svolta sarebbe arrivata dopo la rinuncia a una bella fetta di buonuscita pur di lasciare il club blaugrana e tornare a disposizione di Conte che, più di ogni altro, lo stima. In chiave cessioni Ausilio ha parlato oggi con Faggiano, ds del Genoa, del futuro di Andrea Pinamonti che dovrebbe tornare in nerazzurro. I due hanno parlato anche del possibile ritorno di Andrea Ranocchia (ex Sampdoria) in Liguria, stavolta in maglia rossoblù.

    Atalanta: salta Karsdorp, preso Piccini

    Con un'operazione lampo, a conferma di aver definitivamente abbandonato la pista Karsdorp per problemi con gli agenti, l'Atalanta ha chiuso la trattativa con il Valencia per riportare in Italia l'azzurro Cristiano Piccini. Arriva in prestito con diritto di riscatto. L'ingaggio di Piccini probabilmente esclude il ritorno a Bergamo di Zappacosta. L'Atalanta ora punterà a rinforzarsi in attacco. Avviati i contatti con il PSV Eindhoven per avere Sam Lammers, che non rientra nei piani dell'allenatore. Gli olandesi chiedono 7 milioni ma si può trattare visto che il giocatore è in scadenza nel 2021.

    Roma: ciao Schick, si complica lo scambio Milik-Under

    La Roma, oltre a Kolarov, ha ufficialmente annunciato la cessione di Schick al Bayer Leverkusen per 26,5 milioni di euro più il 10% della futura eventuale rivendita. Per sostituire Kolarov la società sta pensando al terzino belga del Celtic, Bolingoli-Mbombo. Sempre complicata resta la trattativa con il Napoli per lo scambio Milik-Under. Non c'è l'accordo sul conguaglio che i giallorossi dovrebbero versare e anche tra il club campano e l'attaccante turco sull'ingaggio.

    Torino su Torreira, la Fiorentina sogna il ritorno di Borja Valero


    Il Torino sta provando a inserirsi nella trattativa tra Lucas Torreira e la Fiorentina. La società granata ha presentato all'Arsenal un'offerta da 24 milioni. La Fiorentina si è fermata nell'operazione perché, nel frattempo ha ufficializzato Bonaventura e sta lavorando al ritorno in viola di Borja Valero. L'agente del calciatore è in arrivo in Italia per studiare la situazione visto che ci sono anche le offerte di Genoa e Verona. La priorità dello spagnolo però è proprio la squadra viola.

    L'Udinese riporta in Italia Forestieri, lo Spezia prende Zoet dal Psv

    L'Udinese ha deciso di riportare in Italia, dopo 10 anni, Fernando Forestieri, al Genoa nella stagione 2010/11. L'attaccante, svincolatosi dopo 5 stagioni con lo Sheffield (134 presenze e 40 gol), aveva già lavorato con la famiglia Pozzo, visto che ha giocato nel Watford dal 2012 al 2015. Lo Spezia ha ingaggiato a titolo definitivo dal PSV il portiere Jeroen Zoet, classe 1991. Ha firmato un biennale. Il Crotone, dopo aver preso Rispoli ed Henrique, è vicino anche a Luis Rojas dell'Universidad de Chile, che era seguito anche dal Bologna. Dovrebbe chiudere per 2,4 milioni più 1,5 di bonus. Il Cagliari ha ufficializzato Zappa dal Pescara, il Verona ha rescisso consensualmente del contratto con lo slovacco Simon Stefanec. La Sampdoria, infine, ha chiesto (prestito con diritto di riscatto a 5 milioni) alla Dinamo Zagabria il 19enne Marin.

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      Zaniolo e l’infortunio al crociato, rinviato l'intervento a Villa Stuart, forse va dal chirurgo di Ibrahimovic

      Morale sotto ai tacchi per Nicolò che deve decidere cosa fare: è il secondo infortunio senza contrasto con gli avversari. «È stata come una frustata»

      Ha perso il sorriso e non poteva essere altrimenti. Ma chi conosce bene Nicolò Zaniolo teme che la notte della seconda rottura del legamento crociato il 12 gennaio quello del ginocchio destro, lunedì quello sinistro — abbia lasciato una ferita ancor più dolorosa di quella fisica. Dopo il primo infortunio «Nicco» si sarebbe fatto operare nello spogliatoio dell’Olimpico. Era un leone in gabbia, voleva guadagnare anche un’ora per recuperare più in fretta possibile e sognare di andare agli Europei così come Francesco Totti aveva fatto al Mondiale 2006, poi vinto dagli azzurri. Adesso il timore è qualcosa che si è infilato sotto pelle e ha una cattiveria subdola. Due infortuni del genere a 21 anni fanno venire i peggiori pensieri e per scacciarli c’è bisogno dell’aiuto della famiglia e degli amici, oltre che quello del club per cui si gioca. E, magari, di un paio di giorni in più per decidere il prossimo passo, quello dell’operazione.

      Martedì Zaniolo si è presentato presto a Villa Stuart, senza stampelle ma zoppicando. Gli esami sono stati impietosi: rottura completa del legamento anteriore del ginocchio sinistro. Prognosi: sei mesi. Morale sotto i tacchi affidato a un post su Instagram: «Per le tantissime persone che mi stanno chiedendo come sto: ho svolto le visite di rito che hanno evidenziato la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro! Ringrazio tutti quanti, sia tifosi della Roma che non, per il supporto…tornerò presto»

      Prima la Roma ha confermato attraverso un tweet e fissato per mercoledì mattina l’operazione a Villa Stuart, affidata al professor Mariani come nella prima occasione. In serata il cambio di programma: si aspetterà come vuole il ragazzo. L’entourage di Zaniolo ha pensato anche a un viaggio negli Stati Uniti dal professor Freddie Fu, che ha operato Ibrahimovic e Calafiori.

      Nicolò si è fatto male in tutti e due i casi senza responsabilità diretta di un avversario. Gli infortuni sono arrivati prima del contatto con De Ligt e con Van de Beek. «Ho sentito una frustata», ha raccontato a papà Igor, dando la colpa a una «buchetta» sul terreno dove si è infilata la punta della scarpa. Chi segue Nicolò garantisce che non è un fanatico della palestra e dei pesi. La forza fisica è nel suo Dna, non è artificiale. Ma il punto di forza, come è successo in passato per Ronaldo il Fenomeno, può essere anche la dannazione.

      La Roma perde per sei mesi un leader in campo. Impossibile sostituirlo: servirebbe un calciatore da 60 milioni, cioè il valore minimo che veniva dato a Zaniolo in risposta ai corteggiamenti di molti club. Sono usciti i nomi di Callejon e Bernardeschi. Il primo è stato smentito e il secondo non è mai stato trattato. È vera invece la voce sul russo Kokorin come vice-Dzeko. Bel giocatore ma con un carattere impossibile che gli ha causato problemi anche con la giustizia.

      CorSera
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        Zaniolo e la rottura del crociato, il medico: «Tornerà, ma troppi infortuni così, serve più prevenzione»

        Il professor Salini: «Per la guarigione servono 4-6 mesi. Con un’operazione ben fatta e un recupero appropriato non dovrebbe avere problemi, ma dovrà superare la paura»


        Un infortunio comune in serie A, forse troppo sottolinea Vincenzo Salini, 53enne primario dell’unità di Ortopedia e Traumatologia al San Raffaele di Milano e membro della commissione Figc, impegnata nei mesi scorsi sul protocollo anti-Covid per il calcio. «In Italia c’è un’alta percentuale di infortuni al crociato. È assente la prevenzione della ginnastica propriocettiva che tende a migliorare il rapporto dell’atleta con ciò che lo circonda. Nel Nord Europa sono maniaci di questa cultura, anche per questo in un campionato stressante come la Premier League la percentuale di infortuni al crociato è di gran lunga più bassa».

        Professor Salini, può spiegare perché Nicolò Zaniolo ha avuto un infortunio simile?
        «Le cause sono diverse e per alcuni soggetti c’è una certa predisposizione. La muscolatura importante, con quadricipiti molto sviluppati, sottopone il ginocchio a un forte stress. In più Zaniolo ha le gambe dritte, non a cavallerizzo, e i calciatori con quella caratteristica hanno più probabilità di farsi male rispetto a chi ha il ginocchio varo. Per intenderci, ricordate come avevano le gambe Bagni e Zanetti? Ecco per loro il rischio era minore».

        Quello al crociato è un intervento di routine o possono nascere complicazioni?
        «In sé non è un’operazione tecnicamente difficile, sono importanti due fattori: il tempo e l’età. Una persona comune verrebbe operata un mese dopo l’infortunio, un’attesa impossibile per un calciatore. In rari casi si può avere un’artrofibrosi (il ginocchio può risultare più contratto, ndr) e un’instabilità residua dopo l’intervento. Sono casi rari, l’età di Zaniolo mi porta a pensare che andrà tutto bene».

        Quali sono i tempi di recupero?
        «Per una guarigione clinica servono tra i 4 e i 6 mesi, cui bisogna poi aggiungere la parte di preparazione atletica. Per un recupero totale e per vedere il giocatore in una buona forma fisica ritengo bisognerà aspettare marzo».

        Il ginocchio di Zaniolo tornerà come prima?
        «Credo proprio di sì. Con un’operazione ben fatta e con un recupero appropriato non dovrebbe avere problemi. Poi è chiaro, non sarà più il ginocchio che gli ha regalato Madre Natura, ma Zaniolo da un punto di vista fisico potrà fare la sua bella carriera. Fondamentale però sarà l’aspetto psicologico. Dovrà superare la paura di potersi infortunare di nuovo, può limitare molto».


        CorSera
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          Bonucci dietro, Arthur al centro e Ronaldo in attacco: la Juve di Pirlo ha già i suoi punti fermi

          Tra impegni per le nazionali e un mercato destinato a cambiare volto all'attacco, bisognerà attendere per poter capire la nuova fisionomia bianconera. Ma le certezze non mancano

          La nuova Juventus di Andrea Pirlo per ora vive soltanto nel mondo delle idee. Tra impegni per le nazionali e un mercato destinato a cambiare volto all'attacco, bisognerà attendere per poter capire la nuova fisionomia bianconera. Difficile parlare di moduli, più semplice chiamare in causa i punti fermi dell'allenatore, metterli nelle migliori condizioni per rendere al massimo. Certezze che non mancano e che rappresentano la colonna vertebrale che dovrà sorreggere il gioco della Juventus. Fatto di verticalizzazioni e di attacco degli spazi.


          La difesa

          Davanti a Szczesny verrà eretto un blocco difensivo per sorreggere il potenziale offensivo dei bianconeri. La certezza al centro della difesa sarà ancora Bonucci e al suo fianco ruoteranno gioventù ma anche esperienza. Fino a novembre la Juve dovrà fare a meno di De Ligt, operato alla spalla dopo i problemi accusati lo scorso anno. Spazio quindi a Chiellini, che sta lavorando duramente per ritornare nelle condizioni di forma pre-infortunio, Demiral, rientrato a pieno regime dopo la rottura del crociato contro la Roma, e Rugani.
          Un ruolo fondamentale sarà quello ricoperto da Cuadrado, che dovrà accompagnare la fase offensiva per poi rientrare in fase di copertura. Pirlo vuole vedere una retroguardia a tre in fase di costruzione e a quattro in quella di recupero palla. Sarà fondamentale l'apporto del colombiano.


          Densità in mezzo

          L'arrivo dello statunitense McKennie ha confermato che la fase di recupero palla sarà un aspetto chiave della nuova Juventus. L'ex Schalke 04 forma con l'uruguaiano Bentancur una coppia di centrocampisti in grado di unire recupero palla e costruzione, tecnica e corsa. Mentre il fulcro del gioco, come già mostrato nell'amichevole contro l'Under 23, sarà il brasiliano Arthur. Dai piedi dell'ex Barcellona passeranno le trame di gioco dei bianconeri: linee di passaggio che potranno premiare gli inserimenti dei centrocampisti e degli esterni d'attacco. Un discorso a parte lo merita Dejan Kulusevski, che l'allenatore bianconero può utilizzare sia da esterno del tridente sia da interno di centrocampo nel caso di attacco a due punte. Vista la giovane età e la quantità di talento, fisico e tecnico, a disposizione, lo svedese potrà trasformarsi in un jolly prezioso, da cui dipenderà l'assetto della Juventus. Una responsabilità enorme che le spalle larghe dell'ex Parma, in grado di giocare anche da trequartista, possono reggere.


          Tutto ruota intorno a Ronaldo

          L'unico vero punto fermo, però, resta Cristiano Ronaldo. L'attaccante portoghese inizierà la sua terza stagione in bianconero, spinto dal desiderio di vincere la Champions con la terza maglia diversa dopo quelle con Manchester United e Real Madrid. Nelle partite in cui saranno schierati i tre attaccanti, CR7 partirà ancora da sinistra, con un centravanti ad aprire gli spazi e occupare l'area (Suarez?) e sulla destra Dybala o Kulusevski. L'argentino sarà la spalla ideale di Ronaldo in caso di attacco a due punte, una strada che sarà battuta durante l'anno. Il concetto di modulo, per Pirlo, è aleatorio: molto più importante mettere i propri calciatori chiave nelle migliori condizioni di esprimere tutto il loro potenziale.

          Tra impegni per le nazionali e un mercato destinato a cambiare volto all'attacco, bisognerà attendere per poter capire la nuova fisionomia bianconer…
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            Serie A-diritti tv, si decide sull’offerta dei fondi Cvc e Bain. Le grandi favorevoli, Lotito contrario

            L’assemblea oggi deve decidere se cambiare per avvicinare Premier League e Liga: i big favorevoli, servono 14 voti per il piano Dal Pino. Preziosi ago della bilancia

            Abbracciare la strada della modernizzazione, riducendo il gap dalla Premier e dalla Liga, oppure fossilizzarsi su un modello di gestione del calcio imperniato su vecchie logiche di potere? Percorrere la strada della media company coinvolgendo managerialità esterne oppure respingere l’iniezione di nuovi capitali a costo di proteggere la propria roccaforte di privilegi?

            Dopo settimane di dibattito interno, mercoledì si apre il sipario. Nell’assemblea di Lega che si svolgerà in un hotel in zona Stazione Centrale i club saranno chiamati a votare sull’ingresso o meno dei fondi di private equity con una quota di minoranza (il 10%) in una società che si occupi di commercializzare i diritti televisivi. Due sono le proposte che rispondono ai requisiti richiesti dalla Confindustria del pallone: la prima è del gruppo Cvc in cordata con Advent e Fsi. Sul piatto un’offerta da 1 miliardo e 625 milioni. La seconda è avanzata dal fondo Bain unito a Neuberger Berman: l’investimento è di 1 miliardo e 350. Il «matrimonio» con la Lega avrebbe la durata di dieci anni e comporterebbe un cambiamento nella struttura della governance. I fondi sceglierebbero l’ad della media company, mentre all’assemblea spetterebbe la designazione del presidente. Il cda un mix delle due anime.


            «Fino a otto anni fa il calcio italiano era secondo solo alla Premier per il valore dei diritti tv — ricorda Urbano Cairo, presidente del Torino —. La gestione degli ultimi anni è stata poco lungimirante, non si è compreso pienamente l’importanza dei diritti esteri. Ecco perché dovremmo affidarci a manager capaci che abbiano visioni di lungo periodo».

            Per la via della rivoluzione occorrono 14 voti, già assicurati dalle grandi della A. Juventus, Milan, Inter, Torino, Roma e Fiorentina appoggiano il piano fortemente voluto dal presidente Dal Pino. Il leader degli oppositori è Claudio Lotito, attivissimo nelle ultime ore per catturare alleati. Pare che sia il presidente della Lazio l’ispiratore dell’interrogazione parlamentare che Fratelli d’Italia ieri ha depositato presso i ministri Spadafora e Gualtieri. Si contesta che l’ingresso dei fondi rischi di influenzare il campionato e la sua organizzazione.

            A Lotito serve l’adesione di sette club per arrestare la via del progresso: è curioso che nella conta dei voti l’ago della bilancia sia Enrico Preziosi, amico di una vita del presidente dei biancocelesti ma con lui entrato di recente in rotta di collisione. In questo clima rovente, il Monza ha inviato una lettera a Dal Pino e per conoscenza a tutte le società nella quale chiede garanzie e tutele per chi nel prossimo medio futuro verrà promosso dopo che il denaro dei fondi è già stato distribuito ai partecipanti attuali. Dal Pino è determinato: se i «reazionari» faranno saltare la votazione sull’ingresso o meno dei fondi di private equity medita decisioni clamorose.



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              Rodrigo Romano@RodrigoRomano76
              Miércoles, día clave para la llegada de Luis Suárez a Juventus. Habría acuerdo salarial entre jugador y el equipo y también entre clubes para el traspaso. Mañana más novedades.
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                El Chiringuito TV@elchiringuitotv

                "MORATA NO ha pedido SALIR".

                "El ATLETI NO se plantea VENDER"
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                  Per Mangiante Dzeko avrebbe comunicato che vuol restare.

                  Di Marzio conferma l'interesse per Kokorin e parla di accordo vicino con lo United per Smalling.
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                    Non vorrei dire ma mi sa che i metodi (da alcuni considerati troppo spicci e veloci) di Mariani inizino a non piacere più molto, almeno nel team di Zaniolo e che qualcuno inizi a guardarsi attorno: in fondo, in tutto il globo non penso esistano solo Mariani e Villa Stuart.
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                    • fede79
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                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                      Per Mangiante Dzeko avrebbe comunicato che vuol restare.

                      Di Marzio conferma l'interesse per Kokorin e parla di accordo vicino con lo United per Smalling.
                      Sarebbe una bella boccata d’ossigeno.

                      Per Kokorin vedo bene un ruolo come buttafuori nei vari locali malfamati di Roma. So che ha già preso informazioni per casa, e sembra essere indeciso tra Corviale (scarsa affluenza di mezzi pubblici) e San Basilio (lo spaccio non è il suo business principale).


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                      sigpic
                      Free at last, they took your life
                      They could not take your PRIDE

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                      • germanomosconi
                        Bodyweb Senior
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                        Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                        A febbraio fa 36 anni.... Questo uomo è assurdo...
                        Originariamente Scritto da Marco pl
                        i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        IO? Mai masturbato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        Io sono drogato..

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                        • Sean
                          Csar
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                          E' ancora tra i top 3 dell'intero panorama calcistico.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • Sean
                            Csar
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                            Gazzetta
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Sean
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                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Sean
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                                CorSera
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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