Originariamente Scritto da DR. MERDONSO
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Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Roma: il carattere è già da Champions
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Il viaggio in Emilia porta direttamente in Champions: la Roma, con le 2 vittorie di fila in campionato (3 con quella di giovedì scorso contro il Basaksehir), sale al 4° posto, mai raggiunto nella stagione scorsa. Il successo contro il Bologna (1-2), dunque, incide sulla classifica. Ma, guardando come è stato costruito, diventa ancora più significativo. All'attacco, sempre e comunque. Anche in inferiorità numerica, per l'espulsione di Mancini nel finale. Il gol di Dzeko, a recupero scaduto già da qualche secondo, arriva quando se lo aspettano solo Fonseca e i giocatori giallorossi. A firmarlo è il centravanti, capitano dopo la sostituzione di Florenzi e leader del gruppo insieme con il suo amico Kolarov che ha lasciato il segno anche qui tracciando l'arcobaleno su punizione per il momentaneo vantaggio: 6 dei 10 gol segnati in queste prime 4 giornate sono loro (3 a testa).
REAZIONE FINALE - La Roma fa una gran fatica per riprendersi la partita che si è complicata dopo un'ora. Quando Sansone ha pareggiato su rigore, più che generoso, concesso da Pairetto. Lì ha rischiato fino al punto di finire ko già prima del secondo giallo a Mancini. Brividi che sono stati la conseguenza dell'atteggiamento chiesto da Fonseca. All'Olimpico o fuori, fa lo stesso. Spirito offensivo e coraggioso per tornare in vantaggio, sapendo di correre qualche pericolo quando il Bologna è ripartito in contropiede. L'atteggiamento dei giallorossi è stato premiato: ininfluente la terza rimonta subita in 4 gare di campionato.
TRACCIA SCONTATA - La storia del match si scrive nella ripresa. La Roma, rinfrescata dal turnover, quasi snobba il primo tempo. Rallentano anche Florenzi, Mancini, Veretout, Pellegrini e Mkhitaryan, i 5 titolari richiamati in causa. Solo due tiretti fino all'intervallo. A salve. Conclusioni dalla distanza, lente e centrali, di Sansone e Pellegrini. La Roma non è efficace come nelle altre 4 partite stagionali. E, novità, resta a digiuno nel primo tempo. Anche se fa la partita, è macchinosa nel palleggio e permette al Bologna, schierato a specchio da Mihajlovic (in panchina c'è il suo vice Tanjga), di rientrare comodamente nella propria metà campo. L'unica soluzione, è allargare il gioco a sinistra e cercare Kolarov. I suoi cross sono le azioni più pericolose. Pairetto, a fine primo tempo, fa capire di essere in giornata no. Giallo a Dijks, entrata bruttissima su Pellegrini. Da rosso. Il difensore si fa male. Tocca a Krejci.
STAFFETTA A DESTRA - Non è un caso che il risultato cambi su palla inattiva. All'inizio della ripresa la rete su punizione di Kolarov, carezza di sinistro dal limite, e quella su rigore di Sansone, entrata proprio del fluidificante mancino su Soriano punita dall'arbitro Pairetto. Kolarov prende la palla e sfiora il piede dell'avversario. Tra le due reti, Zaniolo entra per Kluivert che, quinta presenza da titolare, stecca. La Roma alza il baricentro per cercare il successo, ma rischia in contropiede. Grande intervento di Pau Lopez su Soriano. Ecco Spinazzola per Florenzi. Mancini, in 15 minuti, prende due gialli: severo il primo, fallo su Soriano, giusto l'altro, bloccando Santander. Jesus per Mkhitaryan e per conquistare la punizione che fa arrabbiare i rossoblù. Veretout coast to coast, Pellegrini assist-man e Dzeko-gol. Il centravanti ritrova il gol in trasferta: l'ultimo in serie A, il 23 febbraio a Frosinone. Il 24, cioè il giorno dopo, la Juve vince al Dall'Ara, dove il Bologna festeggia poi 8 successi di fila e ricade solo contro la Roma. Che qui, 364 giorni prima, cominciò le pratiche per il divorzio da Di Francesco.
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Leggo dal CorSera che Giampaolo era stato scelto: "nemmeno tre mesi fa e senza titubanze perché considerato il migliore per costruire una squadra che praticasse un calcio propositivo ed europeo con una rosa giovane e di prospettiva"...
...tutto giusto...ma sono 6 anni che stai fuori dalla champions e in quest'anno fuori proprio dalle coppe e le tue emergenze sono un "calcio propositivo ed europeo"? Non era meglio magari optare per qualcuno che invece proponesse un calcio con pochi fronzoli, capace di incidere nella classifica (portare punti), di essere concreto, quadrato, robusto, in modo da cercare di durare una stagione nella lotta al quarto posto?
La scelta di Giampaolo, se le premesse sono quelle, non si capisce, è incomprensibile. E' come se io ho una trattoria ma mi voglio prendere lo chef che mi propone la nouvelle cousine, avendo pero' in magazzino ingredienti per il cacio e pepe.
Al calcio "europeo" ci penserai una volta che torni nelle coppe...e quello "propositivo" (ma che significa?) forse è meglio abortirlo in favore di un calcio molto pratico, massimamente utilitaristico, capace di fare più punti possibile, dato che poi hai solo il campionato cui pensare, per cui saresti anche facilitato.
Il calcio del Milan è talmente "propositivo ed europeo" che in quattro gare ha segnato due goal. Credo sia meglio aprire gli occhi e virare al caro e vecchio pane e salame....ma di noi
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Madonna che stronzi questi della gazza paragonare Fernando ad icardi ahah
Inviato dal mio POCOPHONE F1 utilizzando TapatalkCura il tuo corpo come un tempio
Originariamente Scritto da M K KDesade grazie di esistereOriginariamente Scritto da AK_47si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.
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Il Milan è partito con un progetto da piccolo Napoli, prendendo un allenatore che attraverso il gioco riuscisse a valorizzare i presunti talenti in squadra. Per ora le cose non stanno andando per il verso giusto.
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Se il Milan è una società che punta a valorizzare i giocatori, a metterli cioè in vetrina per poi rivenderli, allora va tutto benissimo in verità, perchè in quel caso non dovrebbero assolutamente interessarti risultati e posizioni di classifica; se invece è una società che mira ai risultati sportivi, è chiaro che ad ora non ci siamo....ma di noi
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Se pensiamo a un'altra nobile decaduta (ormai secoli fa) come l'Ajax loro cercano sempre attraverso i giovani di coniugare vittorie e cessioni a gran prezzo. Il modello però non è esportabile in Italia per diversi motivi: gli olandesi riescono ogni tanto a vincere in un campionato che non ha avversari con gran capacità di spesa; hanno un ottimo vivaio, nonostante l'Olanda abbia passato anni duri in generale e ciò si è visto nei risultati della nazionale che in più occasioni non si è manco qualificata per Europei/Mondiali; in Italia c'è più pressione e ogni sconfitta si vive peggio; gli olandesi hanno una programmazione a lunga gittata, al Milan si naviga a vista.
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Ma chi prendevi se non Giampaolo?
Fate qualche nome interessante.
E low cost.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioSe il Milan è una società che punta a valorizzare i giocatori, a metterli cioè in vetrina per poi rivenderli, allora va tutto benissimo in verità, perchè in quel caso non dovrebbero assolutamente interessarti risultati e posizioni di classifica; se invece è una società che mira ai risultati sportivi, è chiaro che ad ora non ci siamo.I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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Esatto, inutile continuare a girarci attorno, il Milan ha una squadra sostanzialmente di seghe, se togli la suggestione Conte “che trasforma la mer.da in oro”, la scelta dell’allenatore conta ma fino ad un certo punto
Inviato dal mio iPhone utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da GoodBoy!modroc - yy
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il Mangio - Cointreau
izco - Mihajlovich
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