Mi sembra un lemina 2.0
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza MessaggioMi sembra un lemina 2.0
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Mi chiedo come giocheremo a centrocampo. Potrebbe tornare pure Bakayoko. A questo punto avremmo 3 centrocampisti centrali: Tonali, Bennacer e Bakayoko. Bennacer puo' fare la mezzala, e pure Tonali in realta'. Bakayoko invece gioca bene da centrale davanti alla difesa. Ma un centrocampo Bennacer-Bakayoko-Tonali segnerebbe troppo poco.I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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Originariamente Scritto da topscorer Visualizza MessaggioI goals li fa quello alto col nasone.I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza MessaggioPer arrivare quarti una 70ina di goals li devi fare. L'attacco ne ha al massimo 40. Gli altri 30 bisogna farli tra difesa e centrocampo.
Si ok...ma se Ibra ha fatto segnare 10 goal a Nocerino...
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Alla luce degli ultimi risvolti rossoneri, cresce ancora più il rammarico di non vedere più Boban in società.
Alla fine la storia gli sta dando ragione.
Ha avuto ragione lui.
Spero che possa tornare presto a casa...
Si dice che tutto torna, tutto torna dove è nato.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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In che senso gli sta dando ragione?...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioIn che senso gli sta dando ragione?
A.partire dall'allenatore...
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Originariamente Scritto da sylvester Visualizza MessaggioSi ok...ma se Ibra ha fatto segnare 10 goal a Nocerino...Winners are simply willing to do what losers won't.
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Messi-Barcellona, amore e fedeltà nel calcio non esistono
Non c'è mercato sull'argentino: ha già scelto il City di Guardiola. E il calciatore che vuole andarsene, vince sempre. Se i tifosi capissero che contano solo i soldi, cambierebbe l'umore
di Mario Sconcerti
Non vorrei uccidere troppe speranze, ma non c’è mercato su Messi. Ha già scelto. Nessun giocatore al mondo e tantomeno il più ricco, romperebbe con la sua società senza avere già un altro ingaggio. L’altra squadra è il Manchester City, che per adesso non dice niente ma nemmeno smentisce. A conferma della propria colpa.
Messi sta adesso alzando la voce in modo sguaiato, non perché speri realmente di potersene andare a zero lire. Questo è quasi impossibile, glielo ha detto chiaramente anche la Liga spagnola, cioè la depositaria dei contratti, proprio domenica. C’era una data per farlo, è stata largamente superata, quella strada è chiusa, almeno nei tempi brevi di un calciatore.
Messi fa il ribelle perché deve far capire in fretta al Barcellona che la loro storia non può riaprirsi e l’unica soluzione accettabile per tutti è trovare un accordo col City, vendere Messi a un prezzo reale di mercato versando un potente indennizzo a chi è costretto a cedere. Qualcosa che sia tra i cento milioni pagati dalla Juve per Ronaldo e i 222 pagati dal Psg per Neymar. Questa è la situazione reale. Non ci sono tavoli aperti, la direzione di Messi è già definita. È una storia però ad alta concentrazione emotiva, difficile che tutti i protagonisti restino freddi. Il Barcellona ha già cambiato condotta, dalla disperazione è passato alla linea dura. La gente dallo stupore all’odore di scandalo. Messi invece alza sempre più i toni voglioso di lasciarsi solo fiamme alle spalle.
Il City è l’ unico immobile, non ha danno, aspetta di sapere la cifra accettabile che dovrà pagare. Per esperienza so che quando un giocatore vuole andar via, ci riesce sempre. La storia di Messi in Catalogna, 21 anni, era però unica. Diventa l’esempio finale che i sentimenti nel calcio sono una questione di prezzo, non esiste l’amore, non esiste la fedeltà. Se anche la gente cominciasse a capire la legittimità un po’ sporca di questa etica, si potrebbe portare finalmente il calcio tra le cose reali. E divertirsi, anche tanto, cambiare umore per lui, senza dargli però in mano niente delle cose profonde della nostra vita.
CorSera...ma di noi
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Il Milan chiude per Tonali, la Roma pensa al futuro: Friedkin studia Rangnick
Il patron del Brescia Cellino si è convinto: contratto di 5 anni con i rossoneri per il giocatore e percentuale del 10% da futura rivendita
Alla vigilia dell’inizio ufficiale del mercato (cerimonia di apertura martedì a Rimini), il Milan piazza tre colpi che gli consentono di accorciare il gap tecnico con Juve e Inter. Il primo, ormai scontato, è la firma di Ibrahimovic, arrivato sabato sera a Milano e subito sottopostosi al tampone (negativo). Lunedì la ratifica della sua permanenza per un altro anno con lo stipendio da 7 milioni netti. Ma soprattutto Maldini e Massara, grazie alla decisiva mediazione dell’avvocato Bozzo, hanno raggiunto con il presidente Cellino l’intesa per il gioiellino 20enne Sandro Tonali. Mancano solo le firme sui contratti ma di fatto il centrocampista è un giocatore del Milan: ha già trovato con i dirigenti rossoneri un accordo per un contratto quinquennale (nella prima stagione guadagnerà 2,2 milioni, a salire negli anni seguenti). La formula del prestito con diritto di riscatto, inizialmente ostica a Cellino che spingeva per l’obbligo, è stata metabolizzata per due motivi: 1) il prestito è molto oneroso, di 10 milioni, ben superiore a quello di 3 che aveva proposto l’Inter: il riscatto è previsto a 15 milioni a cui aggiungerne altri 10 di bonus; 2) il presidente del Brescia ha ottenuto di inserire a proprio favore nell’accordo la percentuale del 10% da futura rivendita.
Non finisce qui: in settimana sbarcherà anche Brahim Diaz in prestito secco dal Real Madrid. Funzionali le telefonate di Theo Hernandez. Poi si penserà alle uscite: Paquetà in primis (la Fiorentina ha rifiutato lo scambio con Milenkovic).
Il sorpasso del Milan sui cugini per Tonali è stato favorito dal cambio di strategia nerazzurro: Conte ha dato priorità a giocatori d’esperienza. Quindi ora caccia a Vidal e a Kanté del Chelsea. Ndombele in un possibile scambio con il Tottenham inserendo Skriniar e Thomas dell’Atletico le piste secondarie.
La Roma prepara sotto traccia la nuova stagione, la prima dell’era Friedkin. Il presidente ha sentito Fonseca per ribadirgli la fiducia nel suo lavoro. Il portoghese, però, dovrà fare meglio dell’anno scorso per vedersi rinnovare il contratto che scade a giugno 2021. Il nome di Ralf Rangnick è nella lista dei possibili d.s. e Friedkin lo sta studiando attentamente. Potrebbe arrivare anche a chiusura di questo mercato per costruire la Roma del futuro. Domenica Dzeko e Kolarov, partiti per le nazionali, potrebbero essersi allenati per l’ultima volta a Trigoria (ma Kolarov chiede all’Inter un biennale e non un contratto da una stagione più opzione). Juan Jesus è molto vicino al Genoa, mentre Mino Raiola sta cercando di convincere Kluivert ad accettare un prestito al Benevento per giocare con continuità e rilanciarsi dopo una stagione difficile.
Alla corte di Pippo Inzaghi invece approda Caprari. In stand by la trattativa della Roma per Milik mancando l’accordo economico con il Napoli a cui non basta il conguaglio economico di 10 milioni oltre a Under e Riccardi. Anzi il presidente De Laurentiis, furioso per la telefonata di Pirlo (oltre che a Dzeko) al polacco, ha gelato il procuratore dell’attaccante: Milik andrà via alle mie condizioni, altrimenti resterà tutto l’anno in tribuna. E il mercato deve ancora iniziare ...
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Milan, Ibrahimovic: "Non sono una mascotte, qui si può vincere". Pioli: "Puntiamo alla Champions"
Il centravanti torna a Milano e lancia la sua sfida: "Negli ultimi mesi abbiamo fatto bene ma non abbiamo vinto, ora si può iniziare. Rivoglio i tifosi a San Siro". Il tecnico rossonero aggiunge: "Siamo al lavoro per allungare la rosa con giocatori forti". Arriva Tonali: l'affare ai dettagli
Ibra torna "a casa2". Così chiama Milano, lui che il Milan lo ha scelto come la tappa ideale per completare il suo giro del mondo palla al piede. Dopo l'accordo per restare a lavorare con Pioli, il fuoriclasse svedese è atterrato a Linate, lasciandosi andare a dichiarazioni entusiastiche: "Sono molto felice di essere di nuovo qui. Finalmente tutto è ok e finalmente sono tornato dove mi sento a casa, adesso bisogna lavorare e portare risultati".
"Qui mi sento a casa"
Chi pensa siano le solite frasi di faccita non conosce Ibrahimovic, che già veste nuovamente i colori rossoneri: "Sono molto felice di essere di nuovo qui. Finalmente tutto è ok e finalmente sono tornato dove mi sento a casa, adesso bisogna lavorare e portare risultati. Non sono qui per essere una mascotte, sono qui per portare risultati e aiutare la squadra, il mister e il club per riportare il Milan dove deve essere. Negli ultimi sei mesi abbiamo fatto bene ma non abbiamo vinto niente. C'è la possibilità di iniziare, lavorando duramente, facendo sacrifici per arrivare agli obiettivi". Insomma, una dichiarazione d'intenti a tutti gli effetti. Puntando ovviamente su se stesso. Ma non solo: "Come sto? Sto bene, in forma. Spero di vedere i tifosi presto allo stadio. La squadra ha bisogno dei tifosi, facciamo saltare i tifosi a San Siro. Forza Milan, sempre".
Poker alla Primavera, in gol Rebic e Paquetà
Nel frattempo la squadra domenica ha proseguito la preparazione svolgendo una partitella contro la Primavera. Tre tempi da 15 minuti, con la formazione giovanile "integrata" da alcuni giocatori della Prima squadra. Il risultato finale è stato di 4-1 grazie alle reti di Saelemaekers, Kalulu, Rebic e Paquetá; per la Primavera, invece, gol di Sala. Nei prossimi giorni il Milan affronterà Novara e Monza in amichevole, poi il via alle gare ufficiali: "Il 17 settembre giocheremo una gara da dentro o fuori (preliminari Europa League, ndr) - ricorda Pioli -. Abbiamo perso qualche nazionale ma in amichevole saremo pronti per cercare di mettere minuti nelle gambe. Ci aspetta una stagione impegnativa ma che mi auguro sia importante dal punto di vista dei risultati".
Pioli: "Puntiamo ad andare in Champions"
Il tecnico rossonero ne ha approfittato per fare il punto della situazione: "Ripartiremo da zero, tutti. Ma dobbiamo ricordarci bene quello che abbiamo costruito: idee, filosofia e modo di giocare. Siamo una squadra giovane che sta insieme da poco tempo. Abbiamo gettato le basi e quest'anno dobbiamo ulteriormente crescere". Pioli si è poi soffermato sul mercato: "Stiamo lavorando insieme alla società, abbiamo le idee chiare, sappiamo dove bisogna migliorare la squadra. Stiamo lavorando per cercare di migliorare la rosa in questi giorni. Sarà un mercato, purtroppo, lungo". L'obiettivo principale della prossima stagione è la qualificazione in Champions League: "E' giusto che i tifosi la chiedano, siamo il Milan, manchiamo da troppo tempo nella massima competizione europea. In corsa ci siamo anche noi, come le prime 7 dello scorso anno. Vogliamo cercare di fare bene e migliorare la posizione di classifica". L'allenatore rossonero conclude parlando del numero di calciatori di cui necessita l'organico per riuscire ad affrontare nel migliore dei modi gli impegni che attendono la squadra: "Noi non abbiamo un undici titolare, ma dobbiamo averne 17-18. E' inevitabile, soprattutto se andremo avanti in Europa. E' naturale che ci vogliano più giocatori forti e affidabili. L'obiettivo è quello di alzare il livello della squadra, questo è un obiettivo mio ma anche della stessa società", chiosa.
Arriva Tonali, l'affare ai dettagli
Mancano alcuni dettagli ma, Sandro Tonali nella prossima stagione giocherà nel Milan. Nelle ultime ore il dt rossonero, Paolo Maldini, ha fatto notevoli passi avanti nella trattativa con il presidente del Brescia, Massimo Cellino, per il trasferimento del centrocampista ventenne. L'accordo è sostanzialmente definito sulla formula del prestito oneroso da 10 milioni di euro per una stagione, con un riscatto che parte da poco meno di 20 milioni di euro e può arrivare a 25 milioni con i bonus.
...ma di noi
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