Attenzione: Calcio Inside! Parte III

[Sean]

Poi i 10+2 non sono i 17 di cui i giornali parlavano ieri.

Invece lo stipendio è praticamente quello di Higuain che passa a Dzeko.

[Sean]

Per Tonali scatto del Milan: lo danno vicinissimo.

A questo punto facile immaginare l'Inter su Vidal.

[Sean]

Ai tifosi piacciono i nomi, questo si sa. Chiaro che Suarez è nome che impressiona più di Dzeko...ma il nome è una cosa, l'utilità e la quadratura del soggetto un'altra.

Tatticamente Dzeko si sposa benissimo con Ronaldo-Dybala. Su questo non ci piove. Poi non è una superstar come Suarez, cioè sa che non sarà sempre titolare...ed ha un profilo caratteriale capace di accettare questo ruolo di titolare ad intermittenza...cosa che Suarez avrebbe accettato con più difficoltà.

Poi Suarez viene dal Barcellona, dove i rischi di spremitura sono altissimi. Ci sono altrettante incognite caratteriali.

Secondo me Dzeko sulla carta è perfetto (intendo anche come persona, come professionista, come dedizione...di certo non è uno che si siede nell'idea del pensionamento o delle bizze tipiche delle star al tramonto). Poi dopo vedremo. Deve fare un anno, un anno come Dio comanda. Per il domani si vedrà.

[Sean]

La colpa è tutta e solo di Higuain, che a 32 anni, soli 32 anni è un ex, è un rottame, è un balenottero infiocinato...altrimenti avevi lui.

Invece oggi dove gli Ibra a 40 anni ancora danno alla causa, dove i Lewandowsky a 32 vincono le champions, dove i Ronaldo a 35 ancora marcano puntualmente in ogni competizione, dove gli Dzeko, appunto, a 35 sono ancora in forma, ancora capaci di sfide, dove i Suarez ed i Cavani, a 33 anni, si mettono sul mercato...dove c'è tutto questo hai invece quel rudere invecchiato male di Higuain, l'eccezione, crollato psicologicamente e fisicamente, una cosa davvero indegna.

Il bello è che l'anno scorso i tifosi alle visite gli ululavano: "Gonzalo resta con noi": non s'è fatto pregare.

[DR. CACARELLA]

Ediiiiiiiin

[Sean]

Dzeko è uno che sa ancora come è fatto un goal.

Per capire la sua utilità, pensate alle difese chiuse: metti lui e apre gli spazi per Ronaldo-Dybala. Noi abbiamo molto sofferto quest'anno le difese chiuse, perchè non avevamo il centravanti.

Aprirà gl spazi per Ronaldo.

[KURTANGLE]

Dzeko viaaaa

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[laplace]

Ma sssi dai messi alla Juve!!!

[cesko92]

Un po’ mi spiace ma è giusto così
Dzeko alla Roma aveva fatto il suo tempo e questo affare accontenta tutti: lui coglie l’occasione per vincere qualcosa e prendere di più, la Juve prende un gran professionista al prezzo giusto e la Roma si libera di un ingaggio importante e di un over30
Speriamo venga sostituito con qualcuno di degno
Ricorderò sempre la stagione 2018 dove in CL fece la differenza e fu uno degli artefici dell’arrivo in semifinale

[Sean]

In effetti è uno di quei rari casi in cui tutte le parti le si possono immaginare soddisfatte.

[Sean]

Guardiola sbarcato a Barcellona: facile immaginare per cosa (e chi).

[laplace]

Guardiola sbarcato a Barcellona: facile immaginare per cosa (e chi).

Beh c'è anche nato a Barcellona o da quelle parti.

[Sean]

Beh c'è anche nato a Barcellona o da quelle parti.

Certo, però i media legano lo sbarco ad un incontro con Messi. Poi magari invece sta lì per i fatti suoi, a trovare amici e parenti.

[laplace]

Per me va a finire che a 150mln di euro lo danno via al city.
È il solo modo con cui possono mettersi d'accordo e soddisfare tutte le parti

[Sean]

Un Nedo Sonetti che si racconta. Lo posto. Quanto espone è certo più vero (ed utile) della fuffa del calciomercato estivo:

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"In panchina ci stavo molto bene..ultimamente, per non perderne il contatto, ho usato quella in giardino per allenare mio nipote Riccardo.. fisicamente è una “belva”, come il nonno!

Quando giocavo, stopper alla Reggina in C, allenavo già la mente a fare l’allenatore.
A 40 anni però, benché avessi già vinto quattro campionati ero ancora nel mezzo della gavetta. Oggi invece basta fare benino una stagione che ti spacciano per un fenomeno.

L’Inter di Pellegrini mi cercò nell’87 e anche Berlusconi quando andavo a mille con l’Atalanta mi volle parlare per capire se potevo andare al Milan. Quei treni grossi sono passati senza fermarsi, ma io anche allenando in provincia non mi sono mai sentito un tecnico di secondo piano. Mi sono tolto parecchie soddisfazioni e penso di aver insegnato il mestiere a più di uno.

Lo svantaggio maggiore di allenare in provincia è stato subire la sudditanza psicologica degli arbitri. Se Cagni faceva un fallo non era la stessa cosa di quando Baresi buttava giù in area un attaccante della Sambenedettese. La sudditanza è una brutta malattia che nel calcio italiano è sempre esistita e non credo che scomparirà mai.

Ho avuto splendidi rapporti con i presidenti. Con Zoboletti alla Sambenedettese e Bortolotti all’Atalanta sono stati dei rapporti speciali. Così come con lo straordinario Costantino Rozzi. Poi ho avuto tutti i “matti”, da Cellino a Zamparini, passando per Pozzo e Corioni. Mi sono fatto mancare solo Gaucci...

La televisione è sempre in fuorigioco, queste telecamere che vanno alla ricerca degli ignudi negli spogliatoi, con questi giocatori che li vedono e restano imbalsamati come dei fagiani, mi fa pensare che è bene darsi una ridimensionata. Ma purtroppo il calcio ormai è solo televisivo.
Nessuna sfida ai media però. Mai fatto silenzio stampa in vita mia e ho sempre tenuto rapporti civili e intelligenti, con quella stampa che si comportava alla stessa maniera. In caso contrario con me non c’era da scherzare...

Sono credente, ma non ho mai disturbato Dio per una partita. Quelli che si fanno il segno della croce davanti a 80mila spettatori sapendo che poi li vedranno milioni davanti alla tv li ho trovati sempre un po’ patetici. Mai bestemmiato in campo e per quelli che lo fanno la squalifica è troppo poco, io saprei bene come punirli...

Devo dire grazie al calcio ogni giorno, perché mi ha dato tanto e tolto molto poco. Mi ha arricchito economicamente, ma soprattutto come uomo, permettendomi di confrontarmi con tanta gente e di scoprire che avevo una personalità tosta che mi è servita a difendermi. Soprattutto fuori dal campo dove la vita è molto più dura."

Nedo Sonetti