Inter-Bayer, probabili formazioni e dove vederla. Conte punta su Lukaku e Lautaro, Eriksen parte in panchina
Il futuro in una coppa, i quarti di finale il primo passo per essere grandi. L'allenatore: «Non voglio rimpianti»
Una vittoria per provare a tornare grandi. Dove va l’Inter di Antonio Conte lo si capirà lunedì sera. Una semifinale di coppa manca dall’anno di grazia 2010, quello del Triplete. Nei quarti di finale contro il Bayer Leverkusen i nerazzurri non si giocano appena il passaggio del turno, pure un pezzo di futuro. L’Europa League è il confine da oltrepassare per conoscere il resto della storia tra l’allenatore e l’Inter. Domani verrà, Conte però è chiaro. «Non voglio nessuna recriminazione. Non so se arriveremo in fondo e vinceremo il trofeo, ma non voglio rimpianti».
Eliminato il Getafe agli ottavi, sul cammino si presenta il Bayer Leverkusen, non una montagna impossibile da scalare, di certo una squadra più attrezzata e pericolosa. «Non ci sono favoriti, ma dobbiamo stare molto attenti perché sulle ripartenze sono veloci e possono fare male».
I tedeschi sono terrorizzati da Romelu Lukaku, il bomber voluto a tutti i costi da Antonio Conte. Trenta gol in una stagione il belga non li aveva mai segnati in carriera, «sta vivendo una grande annata, ma se segna il merito è della squadra, dell’alchimia che si è creata all’interno del gruppo». Un’alchimia non turbata dalle dichiarazioni di Conte dopo il match con l’Atalanta, lo spogliatoio si è stretto ancor di più attorno all’allenatore. «La squadra deve pensare solo a giocare», taglia corto Conte schivando ogni minimo accenno di polemica.
L’Inter però a vincere la coppa ci punta eccome e non solo perché il club non alza un trofeo ormai dal 2011, la Coppa Italia con Leonardo in panchina. Conte ha sempre messo in bacheca un titolo al primo anno, stavolta però vale triplo: significherebbe riportare la Coppa Uefa in Italia assente dal 1999 (Parma), far tornare l’Inter a vincere e potersi sedere alla discussione con il presidente e la dirigenza con un risultato pesante. Steven Zhang, ancora in Cina, potrebbe arrivare in Germania già in caso di semifinale.
Per passare il turno Conte punta su Lukaku, in corsa per infrangere un altro record. Il centravanti ha sempre segnato nelle ultime otto partite di Europa League (11 reti), ha eguagliato Alan Shearer e con un altro gol diventerebbe primatista solitario.
A Düsseldorf, nell’indifferenza assoluta e nel più completo deserto della Merkur Arena, l’Inter vuole tutto: continuare il viaggio in Europa League e mettersi già sulle tracce della Juventus, per dare la caccia al titolo la prossima stagione. Conte regala a Pirlo solo complimenti, sa che la crescita dei suoi passa dalla coppa, ma il capolinea resta lo scudetto. «Bisogna essere positivi, lavoriamo per l’obiettivo massimo. Da lì ad arrivare in fondo ce ne passa, però».
Le armi giuste ci sono in campo, dove si è ritrovato anche Lautaro, e in panchina con gente di qualità come Eriksen e Sanchez. L’Inter è cambiata, il finale di campionato e il secondo posto l’hanno fortificata. L’attacco segna, la difesa non subisce gol da cinque partite. «Sono aumentate autostima e fiducia. Ogni match dove non prendi gol ti carichi e ti senti più forte», ammette il capitano Handanovic. Si pensa all’oggi, ma resta spalancata la finestra su domani. Il futuro è un’incognita, vincere l’Europa League darebbe grandi certezze.
Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni; D'Ambrosio, Barella, Brozovic, Gagliardini, Young; Lukaku, Lautaro. All. Conte.
Bayer Leverkusen (4-3-3): Hradecky; L. Bender, S. Bender, Tapsoba, Sinkgraven; Palacios, Baumgartlinger, Demirbay; Bailey, Havertz, Diaby. All Bosz.
Arbitro: Del Cerro Grande (Spagna)
Tv: ore 21, Sky 201 e 252, Tv8
CorSera
Il futuro in una coppa, i quarti di finale il primo passo per essere grandi. L'allenatore: «Non voglio rimpianti»
Una vittoria per provare a tornare grandi. Dove va l’Inter di Antonio Conte lo si capirà lunedì sera. Una semifinale di coppa manca dall’anno di grazia 2010, quello del Triplete. Nei quarti di finale contro il Bayer Leverkusen i nerazzurri non si giocano appena il passaggio del turno, pure un pezzo di futuro. L’Europa League è il confine da oltrepassare per conoscere il resto della storia tra l’allenatore e l’Inter. Domani verrà, Conte però è chiaro. «Non voglio nessuna recriminazione. Non so se arriveremo in fondo e vinceremo il trofeo, ma non voglio rimpianti».
Eliminato il Getafe agli ottavi, sul cammino si presenta il Bayer Leverkusen, non una montagna impossibile da scalare, di certo una squadra più attrezzata e pericolosa. «Non ci sono favoriti, ma dobbiamo stare molto attenti perché sulle ripartenze sono veloci e possono fare male».
I tedeschi sono terrorizzati da Romelu Lukaku, il bomber voluto a tutti i costi da Antonio Conte. Trenta gol in una stagione il belga non li aveva mai segnati in carriera, «sta vivendo una grande annata, ma se segna il merito è della squadra, dell’alchimia che si è creata all’interno del gruppo». Un’alchimia non turbata dalle dichiarazioni di Conte dopo il match con l’Atalanta, lo spogliatoio si è stretto ancor di più attorno all’allenatore. «La squadra deve pensare solo a giocare», taglia corto Conte schivando ogni minimo accenno di polemica.
L’Inter però a vincere la coppa ci punta eccome e non solo perché il club non alza un trofeo ormai dal 2011, la Coppa Italia con Leonardo in panchina. Conte ha sempre messo in bacheca un titolo al primo anno, stavolta però vale triplo: significherebbe riportare la Coppa Uefa in Italia assente dal 1999 (Parma), far tornare l’Inter a vincere e potersi sedere alla discussione con il presidente e la dirigenza con un risultato pesante. Steven Zhang, ancora in Cina, potrebbe arrivare in Germania già in caso di semifinale.
Per passare il turno Conte punta su Lukaku, in corsa per infrangere un altro record. Il centravanti ha sempre segnato nelle ultime otto partite di Europa League (11 reti), ha eguagliato Alan Shearer e con un altro gol diventerebbe primatista solitario.
A Düsseldorf, nell’indifferenza assoluta e nel più completo deserto della Merkur Arena, l’Inter vuole tutto: continuare il viaggio in Europa League e mettersi già sulle tracce della Juventus, per dare la caccia al titolo la prossima stagione. Conte regala a Pirlo solo complimenti, sa che la crescita dei suoi passa dalla coppa, ma il capolinea resta lo scudetto. «Bisogna essere positivi, lavoriamo per l’obiettivo massimo. Da lì ad arrivare in fondo ce ne passa, però».
Le armi giuste ci sono in campo, dove si è ritrovato anche Lautaro, e in panchina con gente di qualità come Eriksen e Sanchez. L’Inter è cambiata, il finale di campionato e il secondo posto l’hanno fortificata. L’attacco segna, la difesa non subisce gol da cinque partite. «Sono aumentate autostima e fiducia. Ogni match dove non prendi gol ti carichi e ti senti più forte», ammette il capitano Handanovic. Si pensa all’oggi, ma resta spalancata la finestra su domani. Il futuro è un’incognita, vincere l’Europa League darebbe grandi certezze.
Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni; D'Ambrosio, Barella, Brozovic, Gagliardini, Young; Lukaku, Lautaro. All. Conte.
Bayer Leverkusen (4-3-3): Hradecky; L. Bender, S. Bender, Tapsoba, Sinkgraven; Palacios, Baumgartlinger, Demirbay; Bailey, Havertz, Diaby. All Bosz.
Arbitro: Del Cerro Grande (Spagna)
Tv: ore 21, Sky 201 e 252, Tv8
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