Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Quindi è uscito anche il Napoli, va be ci riproverà l anno prossimo


    Ah no
    I giornali non hanno evitato di sprofondare nel ridicolo nemmeno stavolta, osando di presentare la partita come un Messi vs Insigne, quasi i due si potessero mettere sullo stesso piano, cioè il genio calcistico dell'ultimo quindicennio contro il suo contraltare, l'incarnazione del nulla cosmico. I media si sono talmente abituati alla volgarità che ormai per loro è diventata consuetudine il bestemmiare in chiesa.

    Non sono comunque d'accordo con Bocca su Repubblica: non è vero che Gattuso non ha fatto niente di più rispetto ad Ancelotti. Intanto ha ripreso in mano una squadra sbandata. Ha ricompattato un gruppo. E' riuscito a vincere un trofeo quando la stagione sembrava precipitare nel vuoto.

    E' entrato in corsa. I pennaroli si dimenticano quel dettaglio.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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        Attenzione: Calcio Inside! Parte III

        Tiè [mention]Sean [/mention] , becca questo articolo, questo neanche è arrivato già ha fatto tre cazzate:


        La Repubblica (G.Romagnoli) – Gli americani sono tutti con il naso all’insù, anche i più cinici. A Roma sono già pazzi per Friedkin, l’aviatore, l’eroe di Indipendente Day. Bastava che dal firmamento sparisse Pallotta, poi sarebbe andato bene tutto, anche il fondo del Kuwait. Dan accenderà l’avvenire, ma al primo giorno ha già fatto tre errori: ha definito il club “iconico” («Fallo pure icubico, ma fallo grande», è la risposta che circola tra i tifosi), ha annunciato di non vedere l’ora di immergersi nella famiglia della Roma (un bagno tra i coccodrilli no?) e pensato di mettere a presidio dell’operazione il figlio, fin qui esperto di poker sportivo, basket e marketing (ogni imprenditore ha un punto debole: la generazione a seguire). E così anche tutti gli altri imprenditori, che, chi prima chi dopo, si sono avvicinati al calcio italiano, vendendo sogni. Nessuno che arrivi portando con sé uno studio del modello Percassi, dell’organizzazione e del vivaio dell’Atalanta. Tutti hanno però il progetto del nuovo stadio. Contano: l’emozione suscitata, l’affrancamento dal presente, l’assenza di un plausibile limite.


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        Free at last, they took your life
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          Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
          Tiè [mention]Sean [/mention] , becca questo articolo, questo neanche è arrivato già ha fatto tre cazzate:


          La Repubblica (G.Romagnoli) – Gli americani sono tutti con il naso all’insù, anche i più cinici. A Roma sono già pazzi per Friedkin, l’aviatore, l’eroe di Indipendente Day. Bastava che dal firmamento sparisse Pallotta, poi sarebbe andato bene tutto, anche il fondo del Kuwait. Dan accenderà l’avvenire, ma al primo giorno ha già fatto tre errori: ha definito il club “iconico” («Fallo pure icubico, ma fallo grande», è la risposta che circola tra i tifosi), ha annunciato di non vedere l’ora di immergersi nella famiglia della Roma (un bagno tra i coccodrilli no?) e pensato di mettere a presidio dell’operazione il figlio, fin qui esperto di poker sportivo, basket e marketing (ogni imprenditore ha un punto debole: la generazione a seguire). E così anche tutti gli altri imprenditori, che, chi prima chi dopo, si sono avvicinati al calcio italiano, vendendo sogni. Nessuno che arrivi portando con sé uno studio del modello Percassi, dell’organizzazione e del vivaio dell’Atalanta. Tutti hanno però il progetto del nuovo stadio. Contano: l’emozione suscitata, l’affrancamento dal presente, l’assenza di un plausibile limite.


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          Il bello è che scrive pure su Repubblica, mica su un giornale qualunque. Un direttore, un redattore, può far passare e pubblicare un brogliaccio simile? E' questo il grave. Un attacco preventivo sul nulla, sulle invenzioni, sulla diffamazione prevenuta.
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            Juventus-Sarri: quella battuta infelice, il fastidio di Ronaldo e i silenzi di Buffon

            Una stagione tesa, con molte incomprensioni, tormentata e conclusa molto male: c’è stato quasi un rigetto tecnico

            È il 21 luglio 2019, una domenica, quando al National stadium di Singapore, Maurizio Sarri s’infila negli spogliatoi dopo il suo primo tempo alla guida della Juve, sotto 1-0 con il Tottenham, giocando malino: «Ma come ho fatto a perdere due scudetti contro di voi», se ne esce, tra la sfuriata e la battuta. Riuscita non benissimo, come poi succederà altre volte, durante la stagione.

            Come se l’allenatore fosse un formidabile ideatore di movimenti tattici e un pessimo creatore di empatia. A questo livello, almeno. Cristiano Ronaldo, tanto per fare il nome più ingombrate, s’è sempre impegnato ma spesso l’ha sopportato, anche per quella voce che, a ogni allenamento, sentiva sabotargli il talento: «Gioca a due tocchi, gioca a due tocchi». Che va benissimo con quasi tutti, non con tutti. Del resto, bisogna essere pure psicologi, ripeteva spesso Allegri.

            A Douglas Costa dava fastidio quel fumare vicino allo spogliatoio, ad altri che troppo spesso scappasse qualche parolaccia. Dopodiché, c’è stato pure un «rigetto tecnico», da parte di una squadra condizionata «da quello con la maglia numero 7». Cui però è dura rimproverare l’impegno. Per altri, invece, era una questione di convinzione, di accettare un nuovo modo di giocare e, soprattutto, di difendere. A zona, sempre e comunque, anche sui calci d’angolo. E lontani dalla porta, salendo e non scappando. Va da sé, una cosa è farlo con De Ligt, un’altra pretenderlo da Bonucci e Chiellini. E poi ci sono i leader, come Gigi Buffon, che pure per Sarri s’era speso, specialmente all’inizio dell’avventura. Poi però, confidò l’allenatore a un amico, il portiere parlava e sbraitava negli spogliatoi solo le volte in cui giocava, altrimenti taceva. Che ci sta, nei ruoli, ma quel silenzio, alla fine, s’è fatto solitudine.

            A qualcuno, in quello spogliatoio già pieno di campioni d’Italia e del Mondo (e di Ronaldo), quelle parole fanno un po’ girare le scatole. Quando si dice, un buon inizio. Eppure, qualche tifoso della rivoluzione c’era nel gruppo, se non ancora in quella squadra: da Pjanic, mister «giocherà 150 palloni a partita», a Dybala, uno che non vedeva l’ora di giocarsi il rilancio, con il Comandante.


            Idem Douglas Costa, cui il tecnico aveva prefigurato un ruolo da protagonista negli schemi, e da titolare sul prato. Ne perderà diversi per strada, compreso il brasiliano, che ieri ha piazzato il suo like alla notizia dell’esonero. Insieme a quelli, scontati però, di Emre Can e Mandzukic, quasi subito finiti sulla lista di proscrizione. Non è stato solo un fallimento tecnico — pure per i mesi del lockdown — ma lessicale e spirituale, per affinità elettive, tra Sarri e i giocatori, che sono mancate fin dal principio.


            CorSera
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            • Sean
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              In fondo sapevamo tutti che non sarebbe finita bene...non tanto per motivi calcistici (Sarri bene o male conosce la materia) quanto per incompatibilità più sottili ma autenticamente reali.

              Consideriamoci fortunati ad aver comunque vinto lo scudetto, non mandando del tutto a vuoto l'anno, perchè la squadra avrebbe potuto perdersi completamente per strada, considerando poi che sulla panchina dell'Inter c'era Conte che, come noi, sapeva che un Sarri alla Juve avrebbe potuto fare flop.
              Last edited by Sean; 09-08-2020, 14:37:49.
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                Posso aggiungere, a quanto detto da Nerozzi, che Ronaldo non è mai entrato una sola volta nell'ufficio di Sarri al centro di allenamento, visto che era sempre pieno di fumo. Lì dentro non ci ha mai parlato.

                Poi che i rapporti già a febbraio andavano male, con i senatori a cercare di convincere il resto della squadra a fare gruppo comunque. Poi che a marzo la società chiese ai giocatori di pazientare fino a fine campionato.

                L'uomo deve essere risultato urticante all'inverosimile: Agnelli ci cenava una volta a settimana. I dirigenti ci parlavano tutti i giorni...elementi per capire e decidere non sono mancati.

                La scelta di Pirlo è invece questione di nemmeno giorni ma di queste ore e lì vedremo...ma su Sarri l'idea di liberarsene è maturata mesi fa, addirittura prima del lockdown.
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                  Posso aggiungere, a quanto detto da Nerozzi, che Ronaldo non è mai entrato una sola volta nell'ufficio di Sarri al centro di allenamento, visto che era sempre pieno di fumo. Lì dentro non ci ha mai parlato.

                  Poi che i rapporti già a febbraio andavano male, con i senatori a cercare di convincere il resto della squadra a fare gruppo comunque. Poi che a marzo la società chiese ai giocatori di pazientare fino a fine campionato.

                  L'uomo deve essere risultato urticante all'inverosimile: Agnelli ci cenava una volta a settimana. I dirigenti ci parlavano tutti i giorni...elementi per capire e decidere non sono mancati.

                  La scelta di Pirlo è invece questione di nemmeno giorni ma di queste ore e lì vedremo...ma su Sarri l'idea di liberarsene è maturata mesi fa, addirittura prima del lockdown.
                  Vabbè ma Ronaldo è un malato di mente, si sa.
                  Ora non è che un tecnico non deve fumare per Ronaldo... proviamo a dare anche una lettura diversa.
                  Se Sarri fosse diventato teso e poco simpatico per riflesso di un mercato inesistente? Perché un inizio con entusiasmo ci deve pur essere stato eh, mica ti è capitato come sciagura. Un nuovo tecnico è sempre il benvenuto e prima lo conosci, lo studi e ci entri in empatia. Se non succede, non lo prendi.

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                    Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                    Vabbè ma Ronaldo è un malato di mente, si sa.
                    Ora non è che un tecnico non deve fumare per Ronaldo... proviamo a dare anche una lettura diversa.
                    Se Sarri fosse diventato teso e poco simpatico per riflesso di un mercato inesistente? Perché un inizio con entusiasmo ci deve pur essere stato eh, mica ti è capitato come sciagura. Un nuovo tecnico è sempre il benvenuto e prima lo conosci, lo studi e ci entri in empatia. Se non succede, non lo prendi.
                    Se Nerozzi dice il vero qua pare proprio però che è l'inizio ad essere subito andato male: il dire (anche solo come battuta): "come ho fatto a perdere due volte il campionato contro di voi" e dirlo ad un gruppo che possiamo anche immaginare permaloso, abituato a ben altro approccio (quello allegriano) è un presentarsi a ruota libera (il che è la natura di Sarri).

                    Sarri quando apre bocca lo fa come se stesse all'osteria...non ci mette malizia, sia chiaro, è proprio fatto così...ma ad alcuni può dare fastidio, in specie in un ambito (lo spogliatoio) dove tutto è composto da umori, equilibri, personalità sfaccettate e anche orgogliose (ogni calciatore si crede er mejo che esiste).

                    Aveva ragione Allegri: a quei livelli occorre essere anche psicologi. Sarri purtroppo uno spogliatoio non lo ha mai frequentato. Ha visto il calcio sempre e solo dalla panchina.
                    Last edited by Sean; 09-08-2020, 15:11:04.
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                      O come quando, dopo la sconfitta di gennaio a Napoli, disse che in fondo era contento che i 3 punti fossero finiti ai suoi "ex ragazzi" piuttosto che ad altri...sembrano battute, magari sono battute, ma non le puoi dire.

                      Ci fosse stato Boniperti (ma anche la Triade) lo avrebbero defenestrato seduta stante. Sono cose che chi di dovere si segna, sono fastidi, ronzii di sottofondo che ti disturbano e di cui capisci che è meglio liberarsi.

                      Non puoi essere contento perchè hai perso, nemmeno se perdi contro i tuoi "ex ragazzi". Non esiste questo nel calcio, in specie in questo calcio di questa squadra.
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                        Se Nerozzi dice il vero qua pare proprio però che è l'inizio ad essere subito andato male: il dire (anche solo come battuta): "come ho fatto a perdere due volte il campionato contro di voi" e dirlo ad un gruppo che possiamo anche immaginare permaloso, abituato a ben altro approccio (quello allegriano) è un presentarsi a ruota libera (il che è la natura di Sarri).

                        Sarri quando apre bocca lo fa come se stesse all'osteria...non ci mette malizia, sia chiaro, è proprio fatto così...ma ad alcuni può dare fastidio, in specie in un ambito (lo spogliatoio) dove tutto è composto da umori, equilibri, personalità sfaccettate e anche orgogliose (ogni calciatore si crede er mejo che esiste).

                        Aveva ragione Allegri: a quei livelli occorre essere anche psicologi. Sarri purtroppo uno spogliatoio non lo ha mai frequentato. Ha visto il calcio sempre e solo dalla panchina.
                        Ma non lo so.
                        La scusa di un Agnelli che non lo vuole e che dice a Paratici/Nedved che se va male sono cazz1 loro, mi pare veramente na bufala, poi. Agnelli col cazz0 che si mette in balìa degli eventi... è un protagonista e uno che comanda sempre e comunque. Lo sapevano tutti com'era Sarri, dal dito medio sull'autobus a tutte le esternazioni passate.
                        Non si poteva nemmeno avere la speranza di cambiare un uomo di 61 anni, nonostante lo "stile Juve". Il Lione ha deciso una posizione traballante, io non ci credo che era tutto fatto. Pirlo è un lord col background di Maestro, da calciatore...da allenatore servirebbe un po' di carisma pure però, che a quanto pare, sembra quello di un invertebrato.

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                        • Sidius
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                          Se non altro, buon per voi, ha rigenerato Dybala come calciatore con un’identità, dopo che il prode Allegri era quasi riuscito a farlo “smettere di giocare”


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                          • Venkman85
                            Bodyweb Senior
                            • Apr 2015
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                            • Liguria
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                            Originariamente Scritto da Sidius Visualizza Messaggio
                            Se non altro, buon per voi, ha rigenerato Dybala come calciatore con un’identità, dopo che il prode Allegri era quasi riuscito a farlo “smettere di giocare”


                            Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
                            è uno dei pochi meriti che gli riconosco dell'annata.

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                            • marcu9
                              Bodyweb Advanced
                              • May 2009
                              • 42081
                              • 699
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                              Comunque mi piace tutto ciò, mette molto pepe al Campionato...
                              Originariamente Scritto da Sean
                              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                              • Sean
                                Csar
                                • Sep 2007
                                • 119936
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                                • In piedi tra le rovine
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                                Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                                Ma non lo so.
                                La scusa di un Agnelli che non lo vuole e che dice a Paratici/Nedved che se va male sono cazz1 loro, mi pare veramente na bufala, poi. Agnelli col cazz0 che si mette in balìa degli eventi... è un protagonista e uno che comanda sempre e comunque. Lo sapevano tutti com'era Sarri, dal dito medio sull'autobus a tutte le esternazioni passate.
                                Non si poteva nemmeno avere la speranza di cambiare un uomo di 61 anni, nonostante lo "stile Juve". Il Lione ha deciso una posizione traballante, io non ci credo che era tutto fatto. Pirlo è un lord col background di Maestro, da calciatore...da allenatore servirebbe un po' di carisma pure però, che a quanto pare, sembra quello di un invertebrato.
                                Era tutto fatto. Su VS c'è il post di un tipo che il 9 luglio (un mese fa) scrive che "Sarri sarà esonerato comunque andrà la stagione". Momblano andava sulla stessa lunghezza d'onda.

                                Su Paratici e Nedved lo fece capire lo stesso Agnelli alla conferenza di addio di Allegri: fece capire che la scelta (di prendere Sarri) era tutta del duo Paratici/Nedved e che alla Juve ci sono: "deleghe e responsabilità", ovvero che i vari settori sono di competenza dei vari dirigenti ma che, se le cose vanno male, esistono poi anche le responsabiltà.

                                Paratici lascerà entro la stagione prossima.

                                Inoltre, che fosse tutto fatto lo sappiamo da un altro elemento: alla presentazione di Pirlo come allenatore U23 (prima del Lione) Agnelli ringrazia "il gruppo dirigente, perchè è stata una stagione molto dura" ma non nomina Sarri nemmeno per sbaglio. Lì s'è capito che era fuori.
                                Last edited by Sean; 09-08-2020, 15:46:57.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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