Serie A: Juventus favorita, ma deciderà tutto lo scontro diretto con la Lazio
I bianconeri ancora in pole senza la Champions e con la panchina lunga. L’Atalanta invece è un’incognita
Il pronostico
Sarà l’estate della rivoluzione o del nono trionfo consecutivo della Juventus? Quella bianconera sembra la squadra per tutte le stagioni: non è prima in nessuna classifica parziale (gol fatti, gol subiti, assist, tiri, cross, chilometri percorsi, possesso palla e nemmeno nei corner) ma è comunque in testa, con un punto in più della Lazio, grazie alla prova di forza contro l’Inter messa in mostra prima dello stop, anche come reazione alla pessima esibizione in Champions a Lione. Lo scontro diretto con i biancocelesti sarà alla quartultima giornata allo Stadium e Sarri ci vuole arrivare con un margine di sicurezza rassicurante: le due sconfitte contro Inzaghi, in campionato e in Supercoppa, sono state un piccolo grande choc per Madama e hanno lasciato le loro scorie. Due episodi, forse, ma che l’allenatore, almeno nel suo discorso pubblico, non è riuscito a spiegare.
Lazio
La Lazio può sfruttare per l’ultima volta il vantaggio di essere fuori dalle coppe, dato che ripartirà una decina di giorni dopo rispetto a Juventus e Inter impegnate in Coppa Italia. L’entusiasmo della piazza e la vena di Ciro Immobile (27 gol, con 10 rigori realizzati) sono altri due elementi chiave da cui ripartire. Assieme all’autostima che le due vittorie sulla Juventus hanno regalato a Inzaghi e alla sua truppa. Anche giocare lo scontro diretto contro i bianconeri allo Stadium senza pubblico può essere un vantaggio.Fondamentale per i biancocelesti sarà partire col piede giusto, perché debuttare in casa dell’Atalanta è tutt’altro che facile. Il fattore più penalizzante per Inzaghi sembra essere quello della panchina troppo corta, soprattutto nel confronto con la Juve, anche se Caicedo da bomber di scorta funziona. Puntare tutto sul campionato, a dispetto di Europa League e Coppa Italia, aveva funzionato. Ma adesso?
Inter
Le partenze di Antonio Conte e delle sue squadre sono sempre «sparate» (sei vittorie su sei a inizio campionato) e il recupero da giocare con la Sampdoria può essere psicologicamente importante, perché in caso di vittoria potrebbe riportare i nerazzurri a sei lunghezze dalla Juve. Il calendario può rappresentare un elemento a favore, anche se nelle ultime due giornate ci sono le sfide contro Napoli e Atalanta. Resta l’incognita Eriksen: ma il tempo può giocare a favore del suo inserimento.
Le sconfitte contro la Lazio e contro la Juve hanno tolto sicuramente entusiasmo e fiducia nella possibilità di giocarsi lo scudetto fino alla fine. Senza contare che l’Inter, con un gioco dispendioso e una rosa abbastanza ridotta, può sentire la fatica più delle altre: se la squadra di Conte arriverà in finale di Coppa Italia, ribaltando la semifinale con il Napoli, sarà l’unica a scendere sempre in campo.
Atalanta
È stata una delle squadre simbolo della stagione pre-virus ed è espressione di una delle città simbolo della tragedia: ripartire per l’Atalanta ha un valore emotivo più forte rispetto ad altre avversarie e anche senza il suo pubblico Gasperini può toccare corde profonde, per far suonare la sua orchestra anche nelle lunghe notti del campionato d’estate. Senza dimenticare che la prospettiva di giocarsi un quarto di finale di Champions è inebriante e spingerà ancora di più Gomez e compagni a centrare il quarto posto.
Come per tutti i meccanismi che funzionano a meraviglia, il fatto di subire un’interruzione, per giunta lunga e stressante come questa, può portare con sé delle incognite, soprattutto dal punto di vista atletico: l’Atalanta è abituata a girare a mille e riuscire a farlo non sarà sempre possibile. Il calendario, oltre al recupero col Sassuolo, prevede, tra l’altro, Lazio, Napoli, Juve, Milan, Inter.
Roma
Prima delle ripresa del campionato, per la Roma ci sarà il ritorno agli allenamenti di gruppo di Nicolò Zaniolo, che si era infortunato gravemente al ginocchio a gennaio. Soprattutto nella seconda parte di questo mini-campionato estivo l’azzurro potrà quindi tornare in campo ed essere l’uomo in più. Recuperato anche Zappacosta, Fonseca può guardare con fiducia al quinto posto, con il Napoli a distanza di sicurezza. Più complicato puntare al quarto posto dell’Atalanta, che ha 3 punti in più, ha vinto entrambi gli scontri diretti con i giallorossi e ha una gara da recuperare.
Il gelo calato tra Pallotta a Friedkin nella trattativa sull’acquisto del club da parte del secondo — un passaggio di mano che sembrava cosa fatta prima che la pandemia bloccasse tutto e svalutasse anche il prodotto calcio — può avere un impatto negativo sulla squadra, perché porta con sé incertezza sul futuro e rischia di mettere tanti giocatori al centro dei discorsi di mercato.
Napoli
Manca ancora la firma, ma il rinnovo di Mertens, uno dei «ribelli», rasserena molto l’ambiente. Il tempo poi ha giocato a favore di Gattuso, che può legittimamente sperare di avere una squadra in una forma migliore rispetto a quella vista nei mesi scorsi. Il vantaggio di partenza contro l’Inter nella semifinale di Coppa Italia (1-0 a San Siro all’andata) e quindi la possibilità di tornare a giocarsi la finale, può portare ulteriore entusiasmo. E anche l’ottavo di ritorno di Champions col Barcellona ad agosto (1-1 all’andata al San Paolo) può far pensare positivo.
Il ballottaggio tra i due portieri, Ospina e Meret, sembra premiare il colombiano, ma resta un grosso nodo tecnico per Gattuso. Il calendario si complica davvero solo nelle ultime due giornate contro Inter e Lazio: non è il massimo però in caso di una volata per il sesto posto, che resta in questo momento l’obiettivo più credibile.
Milan
Le voci su cambio di guida tecnica per il futuro possono avere molti effetti, tra questi anche un ulteriore scatto d’orgoglio da parte di Stefano Pioli e del suo staff per dimostrare il proprio valore in modo concreto. Su questa stessa lunghezza d’onda possono crescere ulteriormente trascinatori come Hernandez o Bennacer. La questione Ibra è ambivalente: all’inizio lo svedese, fuori per infortunio, mancherà. Ma il fatto che possa tornare a luglio per lo sprint finale, non è certo da trascurare.
La confusione societaria, con Paolo Maldini più fuori che dentro dal Milan del futuro, qualche contraccolpo può portarlo, soprattutto in caso di risultati negativi. Anche perché il calendario non è in discesa: oltre al ritorno della semifinale di Coppa Italia con la Juve, restano da affrontare Roma, Lazio, la stessa Juve, Napoli e Atalanta. Per tornare in Europa, la squadra di Pioli avrà poco margine d’errore.
CorSera
I bianconeri ancora in pole senza la Champions e con la panchina lunga. L’Atalanta invece è un’incognita
Il pronostico
Sarà l’estate della rivoluzione o del nono trionfo consecutivo della Juventus? Quella bianconera sembra la squadra per tutte le stagioni: non è prima in nessuna classifica parziale (gol fatti, gol subiti, assist, tiri, cross, chilometri percorsi, possesso palla e nemmeno nei corner) ma è comunque in testa, con un punto in più della Lazio, grazie alla prova di forza contro l’Inter messa in mostra prima dello stop, anche come reazione alla pessima esibizione in Champions a Lione. Lo scontro diretto con i biancocelesti sarà alla quartultima giornata allo Stadium e Sarri ci vuole arrivare con un margine di sicurezza rassicurante: le due sconfitte contro Inzaghi, in campionato e in Supercoppa, sono state un piccolo grande choc per Madama e hanno lasciato le loro scorie. Due episodi, forse, ma che l’allenatore, almeno nel suo discorso pubblico, non è riuscito a spiegare.
Lazio
La Lazio può sfruttare per l’ultima volta il vantaggio di essere fuori dalle coppe, dato che ripartirà una decina di giorni dopo rispetto a Juventus e Inter impegnate in Coppa Italia. L’entusiasmo della piazza e la vena di Ciro Immobile (27 gol, con 10 rigori realizzati) sono altri due elementi chiave da cui ripartire. Assieme all’autostima che le due vittorie sulla Juventus hanno regalato a Inzaghi e alla sua truppa. Anche giocare lo scontro diretto contro i bianconeri allo Stadium senza pubblico può essere un vantaggio.Fondamentale per i biancocelesti sarà partire col piede giusto, perché debuttare in casa dell’Atalanta è tutt’altro che facile. Il fattore più penalizzante per Inzaghi sembra essere quello della panchina troppo corta, soprattutto nel confronto con la Juve, anche se Caicedo da bomber di scorta funziona. Puntare tutto sul campionato, a dispetto di Europa League e Coppa Italia, aveva funzionato. Ma adesso?
Inter
Le partenze di Antonio Conte e delle sue squadre sono sempre «sparate» (sei vittorie su sei a inizio campionato) e il recupero da giocare con la Sampdoria può essere psicologicamente importante, perché in caso di vittoria potrebbe riportare i nerazzurri a sei lunghezze dalla Juve. Il calendario può rappresentare un elemento a favore, anche se nelle ultime due giornate ci sono le sfide contro Napoli e Atalanta. Resta l’incognita Eriksen: ma il tempo può giocare a favore del suo inserimento.
Le sconfitte contro la Lazio e contro la Juve hanno tolto sicuramente entusiasmo e fiducia nella possibilità di giocarsi lo scudetto fino alla fine. Senza contare che l’Inter, con un gioco dispendioso e una rosa abbastanza ridotta, può sentire la fatica più delle altre: se la squadra di Conte arriverà in finale di Coppa Italia, ribaltando la semifinale con il Napoli, sarà l’unica a scendere sempre in campo.
Atalanta
È stata una delle squadre simbolo della stagione pre-virus ed è espressione di una delle città simbolo della tragedia: ripartire per l’Atalanta ha un valore emotivo più forte rispetto ad altre avversarie e anche senza il suo pubblico Gasperini può toccare corde profonde, per far suonare la sua orchestra anche nelle lunghe notti del campionato d’estate. Senza dimenticare che la prospettiva di giocarsi un quarto di finale di Champions è inebriante e spingerà ancora di più Gomez e compagni a centrare il quarto posto.
Come per tutti i meccanismi che funzionano a meraviglia, il fatto di subire un’interruzione, per giunta lunga e stressante come questa, può portare con sé delle incognite, soprattutto dal punto di vista atletico: l’Atalanta è abituata a girare a mille e riuscire a farlo non sarà sempre possibile. Il calendario, oltre al recupero col Sassuolo, prevede, tra l’altro, Lazio, Napoli, Juve, Milan, Inter.
Roma
Prima delle ripresa del campionato, per la Roma ci sarà il ritorno agli allenamenti di gruppo di Nicolò Zaniolo, che si era infortunato gravemente al ginocchio a gennaio. Soprattutto nella seconda parte di questo mini-campionato estivo l’azzurro potrà quindi tornare in campo ed essere l’uomo in più. Recuperato anche Zappacosta, Fonseca può guardare con fiducia al quinto posto, con il Napoli a distanza di sicurezza. Più complicato puntare al quarto posto dell’Atalanta, che ha 3 punti in più, ha vinto entrambi gli scontri diretti con i giallorossi e ha una gara da recuperare.
Il gelo calato tra Pallotta a Friedkin nella trattativa sull’acquisto del club da parte del secondo — un passaggio di mano che sembrava cosa fatta prima che la pandemia bloccasse tutto e svalutasse anche il prodotto calcio — può avere un impatto negativo sulla squadra, perché porta con sé incertezza sul futuro e rischia di mettere tanti giocatori al centro dei discorsi di mercato.
Napoli
Manca ancora la firma, ma il rinnovo di Mertens, uno dei «ribelli», rasserena molto l’ambiente. Il tempo poi ha giocato a favore di Gattuso, che può legittimamente sperare di avere una squadra in una forma migliore rispetto a quella vista nei mesi scorsi. Il vantaggio di partenza contro l’Inter nella semifinale di Coppa Italia (1-0 a San Siro all’andata) e quindi la possibilità di tornare a giocarsi la finale, può portare ulteriore entusiasmo. E anche l’ottavo di ritorno di Champions col Barcellona ad agosto (1-1 all’andata al San Paolo) può far pensare positivo.
Il ballottaggio tra i due portieri, Ospina e Meret, sembra premiare il colombiano, ma resta un grosso nodo tecnico per Gattuso. Il calendario si complica davvero solo nelle ultime due giornate contro Inter e Lazio: non è il massimo però in caso di una volata per il sesto posto, che resta in questo momento l’obiettivo più credibile.
Milan
Le voci su cambio di guida tecnica per il futuro possono avere molti effetti, tra questi anche un ulteriore scatto d’orgoglio da parte di Stefano Pioli e del suo staff per dimostrare il proprio valore in modo concreto. Su questa stessa lunghezza d’onda possono crescere ulteriormente trascinatori come Hernandez o Bennacer. La questione Ibra è ambivalente: all’inizio lo svedese, fuori per infortunio, mancherà. Ma il fatto che possa tornare a luglio per lo sprint finale, non è certo da trascurare.
La confusione societaria, con Paolo Maldini più fuori che dentro dal Milan del futuro, qualche contraccolpo può portarlo, soprattutto in caso di risultati negativi. Anche perché il calendario non è in discesa: oltre al ritorno della semifinale di Coppa Italia con la Juve, restano da affrontare Roma, Lazio, la stessa Juve, Napoli e Atalanta. Per tornare in Europa, la squadra di Pioli avrà poco margine d’errore.
CorSera
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