Piuttosto mi pare una scemenza che pensano a Mertens per sostituire Lautaro...che è pure più giovane. Mertens semmai è una occasione. Se parte Lautaro immagino un'altra punta più o meno simile.
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da INFILATEMELO Visualizza Messaggioa parità di stipendio offerto secondo me rimane
non è che all'Inter abbia prospettive di successo chissà quanto maggiori che qui
io piuttosto non credo proprio che ADL voglia offrire un biennale da 5 milioni l'anno a un 33enneCura il tuo corpo come un tempio
Originariamente Scritto da M K KDesade grazie di esistereOriginariamente Scritto da AK_47si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioPiuttosto mi pare una scemenza che pensano a Mertens per sostituire Lautaro...che è pure più giovane. Mertens semmai è una occasione. Se parte Lautaro immagino un'altra punta più o meno simile.
beh è chiaro che Lautaro è un'altra cosa.....peraltro l'anagrafe parla chiarissimo
ma Mertens viene via a 0 Lautaro lo vendi ad almeno 60......
non è che sia uno scambio alla pari
magari prendi quei soldi e migliori il resto della squadra....Originariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da DR. MERDONSO Visualizza MessaggioGattuso>>>>>> conte
see col kazzo.
comunque chi lo sa se Gattuso allenerà il Napoli anche il prossimo annoOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Spadafora: "Ieri un presidente un po' furbetto in barba alle regole ha fatto allenare tutti insieme i giocatori"
Gravina: "Lavoriamo a modifiche del protocollo. La quarantena è un problema, c'è l'ipotesi playoff"
Ci sono arrivati finalmente. A me I play off non piacciono, sono peró l'unica soluzione se proprio si dovesse riprendere e decretare dei verdetti per merito sportivo. Perchè più veloci e quindi con meno difficoltà logistiche.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioGeniale:
AhahahahahahahaOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da marco83 Visualizza MessaggioSpadafora: "Ieri un presidente un po' furbetto in barba alle regole ha fatto allenare tutti insieme i giocatori"
Gravina: "Lavoriamo a modifiche del protocollo. La quarantena è un problema, c'è l'ipotesi playoff"
Ci sono arrivati finalmente. A me I play off non piacciono, sono peró l'unica soluzione se proprio si dovesse riprendere e decretare dei verdetti per merito sportivo. Perchè più veloci e quindi con meno difficoltà logistiche.
Come va l'inchiesta?
Senti ma tu che fai? Lo rompi il dindarolo per dare una mano?
I debiti della Roma salgono a 278 milioni
Sale l'indebitamento finanziario della Roma. Ieri si è riunito il consiglio di amministrazione del club giallorosso che ha approvato la situazione pat...
Forse ti salvi dai, arriva il texano e ripiana tutto, dice che atterra con l'elicottero al centro dello stadio vostro!!!
DAJE!!!Winners are simply willing to do what losers won't.
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Originariamente Scritto da ottantino Visualizza MessaggioQuindi da 3 a 6 ora tutti i giocatori insieme ahahahaha
Come va l'inchiesta?
Senti ma tu che fai? Lo rompi il dindarolo per dare una mano?
I debiti della Roma salgono a 278 milioni
Sale l'indebitamento finanziario della Roma. Ieri si è riunito il consiglio di amministrazione del club giallorosso che ha approvato la situazione pat...
Forse ti salvi dai, arriva il texano e ripiana tutto, dice che atterra con l'elicottero al centro dello stadio vostro!!!
DAJE!!!
Comunque se riapreno er Sistina io a colletta a faccio eh.
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Originariamente Scritto da INFILATEMELO Visualizza Messaggiosee col kazzo.
comunque chi lo sa se Gattuso allenerà il Napoli anche il prossimo annoCura il tuo corpo come un tempio
Originariamente Scritto da M K KDesade grazie di esistereOriginariamente Scritto da AK_47si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.
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Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza MessaggioCom'è tutta sta acredine Ottantì...te stai a gioca o scudo se se riprenne, cazz0. Io al posto tuo me facevo i pipponi a quattro mani.
Comunque se riapreno er Sistina io a colletta a faccio eh.Winners are simply willing to do what losers won't.
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Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza MessaggioPlayoff tra le prime 8?
Inviato dal mio MotoE2(4G-LTE) utilizzando Tapatalk
Winners are simply willing to do what losers won't.
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Chiellini parla di Vidal nel suo libro: «Un campione, ma il suo punto debole era l’alcol»
Il capitano bianconero svela episodi sull’ex compagno di squadra, ora al Barcellona
È un’autobiografia senza filtri quella di Giorgio Chiellini, che ha già fatto discutere provocando le reazioni di Mario Balotelli e Felipe Melo. In «Io Giorgio» c’ è un passaggio dedicato ad Arturo Vidal, alla Juve dal 2011 al 2015 e adesso al Barcellona.
Il difensore bianconero parla del punto debole del centrocampista cileno: «Ogni tanto usciva e beveva più del dovuto. Si può dire che l’alcol era un po’ il suo punto debole. Mica ci mettiamo a discutere il campione, o la persona, per questo! Le debolezze fanno parte della natura umana, contano le conseguenze che possono avere su un gruppo. Il grande Arturo un paio di volte all’anno non si presentava all’allenamento, oppure arrivava che era ancora piuttosto allegro, diciamo così. Ma non ha mai battuto la fiacca, anzi, penso che a volte certi modi di essere diventino una forza».
E poi rivela un episodio accaduto durante una tournée negli Usa: «Eravamo a Miami la sera prima dell’ultimo allenamento prima di ripartire, in libera uscita. La mattina dopo, Arturo non si vedeva. Era a letto, e dovettero tirarlo giù a forza. Quel giorno provammo anche il nuovo materiale d’allenamento, eravamo tutti vestiti di nero e c’erano 40 gradi: il mister Conte non vedeva l’ora che Vidal in quello stato mollasse, per metterlo fuori rosa e dargli una punizione esemplare. Invece, dopo dieci minuti in cui Arturo sembrava ancora brillo e non vedeva neanche passare il pallone, finì l’allenamento che correva come un matto e staccava tutti di venti metri a ogni allungo. Cosa vuoi dire a una persona così, che tra l’altro porta gioia nel gruppo oltre a essere un trascinatore, un combattente e un grande campione?».
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Nazionale, Barzagli e gli altri: quella strana inquietudine dei campioni del 2006
L'ex difensore, che ha appena lasciato lo staff tecnico della Juventus, è uno dei tanti trionfatori di Berlino (non tante le eccezioni) con un percorso ancora non ben delineato
C'è una strana inquietudine che prende i campioni del mondo del 2006, anime erranti in perenne ricerca di una definizione di sé. L'ultimo a imboccare una strada per poi abbandonarla in fretta è stato Barzagli, che all'inizio dell'autunno era entrato nello staff di Sarri per poi uscirne giovedì, prima ancora che finisca la primavera. Ha motivato la decisione con ragioni personali: "Ho deciso di fare una scelta di vita. Sentivo l'esigenza di vivere maggiormente la mia famiglia". Barzagli ha trascorso le settimane del lockdown assieme ai suoi nella campagna dell'Umbria, dove ha acquistato una tenuta, e alla fine non se l'è sentita di tornare alla routine, anche perché il rapporto con Sarri è rimasto sempre piuttosto distaccato: era entrato nel suo staff come una sorta di consulente per la difesa, ma alla lunga è rimasto un elemento della squadra, o della società, senza diventare davvero un membro del team dell'allenatore, rispetto al quale oltretutto ha visioni tattiche molto differenti.
Barzagli era stato richiamato dal club anche per tenere sotto controllo uno spogliatoio non più compatto come un tempo, come era successo anche con Buffon e Bonucci, precipitosamente riaggregati proprio perché riassumessero un ruolo di guida all'interno del gruppo. Ma in realtà Barzagli, che è anche produttore vinicolo, non ha ancora deciso cosa fare da grande: allenare era una possibilità che ha valutato, ma finora l'idea non l'ha sedotto.
D'altronde, sono pochi i campioni del mondo con le idee chiare e un percorso già delineato per la loro vita senza i calzoncini. Uno di quelli è sicuramente Gattuso, che a colpi di gavetta ha già conquistato due panchine di prestigio, prima il Milan e poi il Napoli. Un altro che sta assecondando le sue ambizioni, che dicono smisurate, è Filippo Inzaghi, il quale in serie A (Milan e Bologna) ha incontrato difficoltà ma in B ha fatto bene a Venezia e addirittura benissimo a Benevento, conquistando virtualmente una trionfale promozione.
Molti altri procedono invece per tentativi, se non addirittura a tentoni, e la maggioranza di loro ha un curioso denominatore comune: l'esperienza all'estero, spesso in zone calcisticamente periferiche e in molti casi favorita da Davide Lippi, il procuratore figlio dell'ex ct, che ha entrature interessanti soprattutto in Cina. L'avventura straniera ha riguardato, o ancora riguarda, ben 18 dei 23 eroi di Berlino: Buffon ha giocato un anno a Parigi, Amelia ha fatto per qualche mese il terzo portiere al Chelsea, Zaccardo è stato in Germania (al Wolfsburg, assieme con Barzagli) ma anche a Malta e a San Marino, Grosso ha disputato due stagioni a Lione, De Rossi ha chiuso la carriera in Argentina, Del Piero è tramontato tra Australia e India e adesso vive in California, Gattuso ha giocato e allenato in Svizzera prima di lavorare a Creta, Toni ha vissuto stagioni memorabili al Bayern (dove per un anno ha condiviso l'esperienza con Oddo) ma anche una parentesi in Arabia, Gilardino è riuscito a segnare cinque gol pure nel campionato cinese, Nesta è passato dal Canada all'India a Miami, dove ha allenato per due campionati, Camoranesi ha giocato un anno a Stoccarda e due in Argentina prima di girovagare, come tecnico, tra il Messico (Coras de Tepic, Cafetaleros), la sua patria natìa (Tigre) e una Slovenia periferica (Tabor Sezana).
Barone ha fatto il vice-allenatore di una squadra di Delhi affidata alle cure di Zambrotta, che a sua volta è poi finito in Cina con Capello, alla corte di Suning, e in precedenza era stato per due anni a Chiasso (prima in campo e poi in panchina), che sarà pur Svizzera ma almeno è a due passi da casa sua, Como. Pirlo ha dato l'addio al calcio nel New York City, in Mls. Materazzi ha vinto un campionato in India, allenando i Chennai Titans.
Cannavaro, il più "straniero" di tutti, è fuori dall'Italia quasi ininterrottamente da ormai un decennio: ha giocato e allenato a Dubai, poi si è trasferito in Cina, ha traslocato in Arabia Saudita e dal 2016 è un protagonista fisso e di riguardo della Chinese Super League. L'ultimo campionato l'ha vinto lui, alla guida del Guangzhou Evergrande.
In pratica, solamente Peruzzi (team manager della Lazio), Totti (ex dirigente della Roma), Perrotta (inserito nei quadri della Figc e dell'Aic) e Inzaghi non hanno mai cercato avventure più o meno esotiche. A loro bisogna aggiungere Iaquinta, rimasto impelagato in una scabrosa vicenda giudiziaria: è stato condannato in appello a due anni di reclusione nell'ambito del processo Aemilia, roba di 'ndrangheta. Ma se per lui è caduta l'aggravante mafiosa, per la stessa inchiesta suo padre Giuseppe sta scontando una condanna (al momento solo di primo grado) di diciannove anni nel carcere di Voghera. Sono in ogni caso pochi i campioni del 2006 con una risposta chiara alla domanda sul loro futuro. Non ce l'ha nemmeno l'unico che giochi ancora, Buffon: prima voleva ritirarsi, poi è espatriato, quindi è rientrato e adesso prolungherà il contratto. Fine carriera mai.
I più stabili sono quelli che hanno scelto una carriera dirigenziale anche se non di primo livello (Peruzzi, Perrotta). Molti stanno cercando fortuna come allenatori, trovandola di rado: Oddo e Grosso hanno avuto più bassi che alti, Nesta si sta ancora cercando anche se gli ultimi mesi con il Frosinone erano stati molto buoni, Gilardino ha appena cominciato partendo dalla Pro Vercelli (serie C), Barone sta con i giovani (Sassuolo), Zambrotta e Materazzi sono stati meteore, Camoranesi girovaga, Amelia è reduce da un esonero da parte della Vastese (serie D). Il più lucido sembra Pirlo, che ha grandi ambizioni e sta studiando il percorso giusto: dovrebbe cominciare nella prossima stagione dalla Juventus Under 23.
Tra i più inquieti, o incerti, c'è Zaccardo, che arrivò addirittura a cercare lavoro con un annuncio su LinkedIn (e lo trovò a Malta). Totti e De Rossi stanno ancora tentando di capire come si possa tirare avanti senza pallone tra i piedi, e soprattutto senza la Roma nella vita di ogni giorno. Alcuni, da Toni a Camoranesi, da Zambrotta ad Amelia, ci stanno provando anche con le tv: un commentatore tecnico campione del mondo fa sempre un certo effetto, ma in definitiva il solo Del Piero, a Sky, si è ritagliato un certo spazio, anche se l'ex juventino è l'unico, assieme a Iaquinta (e a De Rossi, però ancora troppo fresco di ritiro), ad aver lasciato il mondo del calcio, senza inseguire incarichi né da allenatore né da dirigente. Vive tra l'Italia e Los Angeles, dove ha aperto un ristorante.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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