Mai dimenticherò la delusione del 2002, era il primo mondiale che potevo godermi a “piena coscienza”, avevo 13 anni, squadra clamorosa e illusione a livelli massimi dopo la partita con l’Ecuador (calcio spettacolo).
In quella nazionale mancó l’allenatore in panchina, leggevo la biografia di Totti dove diceva che al Trap volevano tutti bene, ma che era un lontano parente del motivatore che era stato negli anni d’oro e che erano quasi più loro a motivare lui.
Tra l’altro, ultima competizione per nazionali dove schierammo una punta di livello altissimo (se non la più forte del periodo), cioè Vieri tirato a lucido
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In quella nazionale mancó l’allenatore in panchina, leggevo la biografia di Totti dove diceva che al Trap volevano tutti bene, ma che era un lontano parente del motivatore che era stato negli anni d’oro e che erano quasi più loro a motivare lui.
Tra l’altro, ultima competizione per nazionali dove schierammo una punta di livello altissimo (se non la più forte del periodo), cioè Vieri tirato a lucido
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