Originariamente Scritto da Liam & Me
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Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza MessaggioVisto che ha subito molte critiche (ride), mettiamolo tra i meriti di paraticiB & B with a little weed
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza MessaggioDecisamente
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Vedete, a volte certe cadute (il ritardo in nazionale) hanno delle ricadute, non sono estemporaneità ma spie di caratteri ingestibili e di teste poco pensanti.
Mele marce simili vanno buttate prima di subito....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioVedete, a volte certe cadute (il ritardo in nazionale) hanno delle ricadute, non sono estemporaneità ma spie di caratteri ingestibili e di teste poco pensanti.
Mele marce simili vanno buttate prima di subito.
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Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza MessaggioCacchio per un mesetto è stato un ira di dio
Poi allegri nelle interviste puntualmente lo cazziava, o comunque ridimensionava la questione. Evidentemente avevano gia' visto segnali allarmanti.
Anche Mancini che lo ha messo in punizione evidentemente lo faceva per un motivo.
E' ancora giovanissimo e ha il tempo di ripigliarsi. Spero per lui che ce la faccia, in prospettiva la nazionale davanti non e' messa benissimo.B & B with a little weed
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Originariamente Scritto da DR. MERDONSO Visualizza MessaggioIl pipita che fa? Cosa c'è di vero?...ma di noi
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Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza MessaggioVisto che ha subito molte critiche (ride), mettiamolo tra i meriti di paraticiOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza MessaggioIntanto Kean pensa bene di organizzare un party con ospiti nonostante il lockdown, e di filmarlo anche, in modo da essere scoperto più facilmente. L'Everton si dice senza parole, e dichiara che verranno presi provvedimenti quanto prima.
Mi sa che a venderlo subito ci abbiamo visto lungo.
https://www.theguardian.com/football...lockdown-party
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Segnalo questo libro appena uscito sul calcio italiano anni '80-'90. Costa solo 11 euro e può essere interessante per un viaggio a ritroso per i più grandicelli e un viaggio di scoperta per quelli più giovincelli. Un estratto dall'autore:
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Libri. “L’altro calcio. Anni 80 e 90” di Fusco: quando il pallone profumava di schedina
“Il calcio negli ultimi vent’anni è cambiato tanto, a mio avviso in peggio, perdendo completamente il suo lato romantico e popolare. Oggi questo sport è legato quasi esclusivamente a dinamiche di mercato e a tutti quegli aspetti economici che sono in netta antitesi con i valori che uno sport come questo dovrebbe esprimere.
Cosa mi manca di quel calcio? Mi manca l’alto livello tecnico dei calciatori, gli stadi pieni, la schedina del Totocalcio, le partite tutte nella stessa giornata e alla stessa ora, ascoltare le radiocronache e guardare 90° minuto condotto da Paolo Valenti. Potrei continuare, ma mi fermo qui.
Ovviamente era anche un’altra Italia, regnava un’atmosfera completamente diversa. Finita l’epoca buia del terrorismo, una buona ripresa economica aprì le porte a un decennio di ottimismo e spensieratezza.
Questa atmosfera positiva si riversò anche nel calcio, e fu proprio in quegli anni che nella nostra serie A sbarcarono i più grandi fuoriclasse del mondo: Zico, Maradona, Rummenigge, Platini, Falcao, Socrates, Briegel, Boniek… la lista sarebbe lunghissima, ma credo che già bastino questi nomi per dare l’idea del livello stratosferico del campionato italiano di allora.
A noi bambini e adolescenti il calcio trasmetteva sensazioni oggi inimmaginabili, forse anche perché all’epoca c’era più semplicità. Parliamo di una generazione cresciuta senza telefonini, senza internet e senza le Pay Tv.
Noi le partite le ascoltavamo alla radio, nella mitica trasmissione Tutto il calcio minuto per minuto, affezionandoci alle voci di grandi giornalisti come Sandro Ciotti, Enrico Ameri, Riccardo Cucchi, Livio Forma, Carlo Nesti: nomi che hanno accompagnato gli anni più belli della nostra vita.
Dopo aver ascoltato le radiocronache eravamo pronti a sintonizzarci su Rai Uno per vedere le immagini delle partite trasmesse da 90° minuto, condotto magistralmente da Paolo Valenti. Un vero e proprio rito che si ripeteva tutte le domeniche e che coinvolgeva la maggior parte delle famiglie italiane.
Anche molti dei nostri giochi erano legati al calcio: pensiamo a tutto quello che si creava intorno al mondo delle figurine, quando passavamo interi pomeriggi ad attaccare le immagini dei nostri idoli sugli album o quando sui banchi di scuola, durante la ricreazione, per arricchire la collezione giocavamo allo “schiaffetto”. E come dimenticare i tiratissimi tornei di Subbuteo a casa di amici e cugini?
Un doveroso ricordo va anche alla schedina del Totocalcio. Quanti episodi della nostra vita sono legati a quel semplice foglietto di carta? In un’epoca in cui nel nostro Paese le scommesse sportive non erano ancora legalizzate, realizzare un tredici era il sogno di ogni italiano.
Purtroppo tutto questo ci porta indietro a un mondo che non esiste più, spazzato via da un capitalismo sfrenato che ovviamente ha coinvolto anche il pianeta calcio a livello mondiale.
Per quanto mi riguarda la prima fase di decadenza del calcio cosiddetto romantico è rappresentata dai Mondiali di Italia ’90. Quando penso a quel torneo provo sensazioni contrastanti: da un lato ho ricordi bellissimi legati all’atmosfera carica di passione e ottimismo che si respirava nelle città italiane, dall’altro ancora oggi provo una tristezza infinita ripensando a quella maledetta semifinale Italia-Argentina, che ci vide uscire mestamente da una competizione in cui avevamo davvero tutto per vincere. Le mie prime e uniche lacrime versate per il calcio sono legate proprio a quella partita.
Non dimenticherò mai quel gol di Caniggia e l’ultimo rigore fallito da Serena, in una partita stregata in cui un’Italia fortissima, che fino a quel momento aveva sempre vinto senza subire gol, venne eliminata da un’Argentina che in realtà era lontana parente di quella che quattro anni prima aveva trionfato in Messico. Evidentemente doveva andare così, ma fu un epilogo amarissimo.
Italia ’90 rappresentò anche una grande occasione mancata per tutto il nostro movimento calcistico. In quel periodo era necessario ridare slancio al calcio del Bel Pese con strutture moderne che strizzassero l’occhio al futuro. Si era creata la ghiotta opportunità di costruire finalmente degli stadi moderni che potessero anche essere utilizzati per manifestazioni extra sportive, ma purtroppo vennero solo messe in piedi delle vere e proprie cattedrali nel deserto, strutture che di moderno non avevano praticamente nulla. Inoltre ci furono sprechi di denaro enormi, opere incompiute e ben 24 morti sul lavoro.
L’impressione era che già a partire dagli anni Novanta, soprattutto verso la metà del decennio, il calcio con cui eravamo cresciuti si stesse ormai avviando verso un percorso completamente diverso. Si cominciò a prendere una serie di decisioni che inflissero i primi colpi mortali a quella che era la nostra passione. Pensiamo all’avvento delle pay tv con i loro anticipi e posticipi, alla sentenza Bosman, al grande potere che iniziarono ad acquisire i procuratori e a uno sport che diventava col tempo sempre più schiavo del dio denaro.
Ritengo che la seconda e definitiva caduta del calcio italiano ci sia stata avuta verso la fine degli anni Novanta, quando ormai il livello tecnico delle squadre in tutte le categorie iniziava ad abbassarsi, gli investimenti nei vivai diminuivano e gli stadi incominciavano a svuotarsi.
Nonostante la vittoria degli azzurri nei mondiali del 2006 – un’altra occasione non sfruttata dalle nostre istituzioni calcistiche –, il campionato italiano era ormai avviato verso l’inesorabile declino che col tempo ci ha portato allo sfacelo che è sotto gli occhi di tutti e sul quale è ormai inutile soffermarsi più di tanto.
La pagina Facebook “Altro Calcio anni ’80-’90” nasce nel 2015, quando sempre più annoiato e nauseato dal calcio moderno ho deciso di creare uno spazio dove poter ricordare quegli splendidi anni.
La sua missione non è solo quella di creare un covo di nostalgici, ma anche di far conoscere alle nuove generazioni quello che una volta era il campionato più bello del mondo.
Proprio da questo progetto nasce l’idea della pubblicazione di questo libro, che racconta la storia calcistica di undici calciatori che negli anni Ottanta e Novanta ebbero grande notorietà.
Ripercorreremo insieme a loro il calcio di quel periodo meraviglioso con aneddoti, curiosità e storie che ancora oggi, a distanza di tanti anni, provocano in noi grande nostalgia”.
Estratto da “L’altro calcio. Anni Ottanta e Novanta” di Giovanni Fusco, Edizioni Ultra, euro 11
Libri. "L’altro calcio. Anni 80 e 90" di Fusco: quando il pallone profumava di schedina - Barbadillo“Il calcio negli ultimi vent’anni è cambiato tanto, a mio avviso in peggio, perdendo completamente il suo lato romantico e popolare. Oggi questo sport è legato quasi esclusivamente a dinamiche di mercato e a tutti quegli aspetti economici che sono in netta antitesi con i valori che uno sport come questo dovrebbe esprimere.Cosa mi manca […]...ma di noi
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Leggo con orrore il nome di Chiesa ancora accostato alla Juve: ma non deve prenderlo l'Inter?
Per fortuna il prezzo fissato da Commisso (dai 70 in su) penso proprio che ci eviterà questo Bernardeschi 2.0Last edited by Sean; 26-04-2020, 15:21:42....ma di noi
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Certamente negli '80 e '90 c'erano diverse cose belle: una, per esempio, era che le maglie non venivano stravolte dai "creativi" di queste grosse aziende di abbigliamento sportivo, che, pagando, pensano di poter fare tutto...e l'altra che scarpari come Bernardeschi o Chiesa non solo sarebbero costati due lire ma al massimo erano buoni per l'Avellino....ma di noi
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Come quell'altro zero di Belotti, il "nuovo Vieri". Uno così avrebbe giocato al Benevento.Last edited by Sean; 26-04-2020, 15:24:32....ma di noi
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