Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • AK_47
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    Speriamo, sarri non è all altezza, ormai i giocatori nemmeno lo cacano più, peccato che gli ultimi 2 anni di cr7 ad alti livelli ce li siamo giocati con allegri a fine ciclo e un sarri che non ci sta capendo nulla e che a fine anno al 99% lo cacciano e quindi penso che non gli interessi nemmeno più di tanto.

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    • Nasser95
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      Originariamente Scritto da AK_47 Visualizza Messaggio
      Speriamo, sarri non è all altezza, ormai i giocatori nemmeno lo cacano più, peccato che gli ultimi 2 anni di cr7 ad alti livelli ce li siamo giocati con allegri a fine ciclo e un sarri che non ci sta capendo nulla e che a fine anno al 99% lo cacciano e quindi penso che non gli interessi nemmeno più di tanto.

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      non è da juve, troppo trasparente e poca personalità con i grandi giocatori, zidane, non avrà gli schemi di sarri,quel tipo di filosofia,ma sà gestire una squadra con campioni(ha schemi,pur non avendo un gioco prettamente offensivo).
      (ride)

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        Serie A, partite in chiaro. La richiesta di Spadafora, il sì della Federcalcio, il no della Lega

        Il ministro dello sport ha inviato una lettera a Gravina, la replica dei club: «Le norme non lo consentono»

        Dopo urla, strepiti, consigli in conference call, partite a porte aperte, anzi chiuse, no rinviate, il pallone prova a tornare alla normalità. O a ciò che più le assomiglia. Si scende in campo domani a porte chiuse, in un’atmosfera che più di tensione che di festa. Con i tifosi esclusi dagli stadi, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha inviato una lettera al presidente della Figc, Gabriele Gravina, e al presidente della Lega di A, Paolo Dal Pino, per chiedere la trasmissione in chiaro delle partite del weekend di serie A, considerando i disagi che gli italiani stanno vivendo.

        Nel testo della proposta di Spadafora, inviata per conoscenza anche a Lega e Sky, si legge: «Caro presidente, nell’attuale fase di emergenza sanitaria — dalla quale il Paese uscirà, ne sono certo, più forte e unito di prima — lo sport, come molti altri settori della vita sociale e culturale, sta subendo inevitabili conseguenze. Il mondo del calcio, per la passione che suscita e la grande rilevanza che lo contraddistingue, anche in proiezione estera, è certamente tra i settori più esposti». Nonostante l’apertura della Federcalcio, la Lega non ha fornito semaforo verde rilevando che «il quadro normativo vigente e gli obblighi contrattuali già assunti non consentono di aderire» all’invito del ministro.


        In sintesi: i diritti in chiaro non sono mai andati a bando e qualora Sky si attivasse per trasmettere su TV8 ad esempio Juventus-Inter, Rai e Mediaset — che hanno fornito medesima disponibilità a diffondere la gara — sarebbero pronte a fare causa. Una decisione del genere susciterebbe l’attenzione dell’Antitrust, rappresentando una violazione della Legge Melandri. Solo un decreto del governo e per motivi speciali (ordine pubblico?) sbloccherebbe la situazione. Troppo tardi, ormai.

        Secondo le linee guida diramate dalla Lega gli autorizzati all’accesso allo stadio saranno sottoposti allo scanner per il rilevamento della temperatura. Non avverrà il consueto cerimoniale con i bambini che accompagnano l’ingresso in campo dei giocatori, né i calciatori dei due club si saluteranno prima della sfida. Auricolare mono-uso per le interviste degli allenatori a fine gara.

        Intanto il pallone prova a ripartire, nonostante il propagarsi del virus. Così la Lega ha calendarizzato anche le prossime due giornate di campionato. Il torneo slitta, così la 27esima giornata di ritorno si aprirà venerdì 13 con due anticipi di lusso: Verona-Napoli alle 18.30 e Bologna-Juventus alle 20.45. Domenica 15 all’ora di pranzo Lecce-Milan, Atalanta-Lazio andrà in scena alle 15 mentre l’Inter affronterà il Sassuolo alle 18. Spalmato su tre giorni il 28esimo turno: venerdì 20 si giocherà Lazio-Fiorentina. Sabato sera Juve-Lecce, mentre il 22 sono in cartellone alle 18 Milan-Roma e in posticipo Parma-Inter.

        Sono a rischio le amichevoli che la Nazionale dovrebbe giocare il 27 marzo a Wembley con l’Inghilterra e quella di Norimberga con la Germania del 31. Si naviga a vista.



        CorSera
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Ora sono a rischio anche gli Europei di calcio: lo sport 'deformato' dal Coronavirus

          La cancellazione della Milano-Sanremo e di Italia-Inghilterra del Sei Nazioni sono un dato di fatto. Ma anche eventi planetari previsti più avanti nel tempo sono in forte dubbio

          Rinviate la Tirreno-Adriatico e la Milano-Sanremo. L’epidemia deforma lo sport, lo limita, lo priva del pubblico, in qualche caso si rischia che annulli del tutto gli eventi. Il Giro d’Italia è appeso a un filo, una carovana di migliaia di persone, partenza il 9 maggio - data per cui nessun esperto epidemiologo ha una previsione della possibile estensione del virus - e almeno 5/6 tappe nelle regioni più problematiche e sconvolte dall’emergenza. Siccome non è propriamente domani, si tiene viva la speranza e intanto si studia un piano B. Non è un’emergenza solo italiana, è internazionale: alle porte chiuse della Spagna per le partite europee che riguardano le italiane (Inter e Atalanta) e al dubbio su tutte le successive partite di Champions League ed Europa League, si aggiunge anche il rinvio di Italia-Inghilterra del Sei Nazioni. Anche il basket gioca in Eurolega a porte chiuse. Saltano gare del motomondiale, ad Abu Dhabi ci sono squadre di ciclismo in quarantena in albergo. Le finali di Coppa del Mondo di sci a Cortina dal 18 al 22 marzo sono state cancellate.

          Il campionato di calcio si difende con le partite senza pubblico, ma è appeso a un filo. In Italia come in Inghilterra, Francia, Germania dove l’epidemia cresce. Tutti guardano con preoccupazione all’ipotesi di un calciatore o un qualunque addetto ai lavori che frequenti campi di allenamento, stadi, ritiri o sedi delle squadre che risulti positivo. La quarantena colpirebbe senza guardare in faccia nessuno, squadre e perfino avversari. A quel punto non resterebbe che fermarsi qui: si va avanti da un giorno all’altro, in una eterna e angosciosa provvisorietà. Per altro sempre meno preoccupante della salute della gente. Lo sport in fin dei conti è solo un accessorio della nostra vita sociale. E lasciamo perdere, per il momento, le Olimpiadi per le quali il Giappone continua a lanciare messaggi rassicuranti. Sì, però…


          Sono un interrogativo a questo punto le due amichevoli della Nazionale di Mancini a Londra il 27 marzo e a Norimberga con la Germania il 30. Sono un interrogativo gli interi Europei 2020: 24 nazionali in competizione tra il 12 giugno (partita inaugurale all’Olimpico a Roma) e il 12 luglio (finale a Wembley), torneo per la prima volta itinerante tra 12 città europee: Baku, Copenhagen, Monaco di Baviera, Londra, Dublino, Roma, Amsterdam, Bucarest, San Pietroburgo, Glasgow, Bilbao, Bucarest. “Io rimango ottimista, e penso che la situazione sarà sotto controllo prima che l’Europeo cominci. Non sono preoccupato”, ha detto il presidente dell’Uefa Ceferin. Ma Damiano Tommasi, presidente del sindacato calciatori italiani, non è di questo parere: “L’Uefa deve prendere in considerazione la possibilità di spostare l’Europeo di calcio, dando tempo ai campionati di poter arrivare alla fine: il problema Coronavirus non è solo italiano”. No, non lo è. Gli sviluppi delle ultime ore rendono il panorama sempre più problematico. Lo stesso Infantino, presidente della Fifa, non è potuto andare oltre un: “Non posso escludere nulla”.

          L’Europeo è ad alto rischio proprio per la sua natura itinerante, una grande manifestazione sparsa per 12 città, con 3 milioni di biglietti a disposizione e spostamento di un gran numero di tifosi. Un’organizzazione mastodontica, è un torneo così grande e coinvolgente che è difficile ipotizzare una condizione ideale e accettabile in così tanti paesi. E non è nemmeno ipotizzabile farlo a porte chiuse. Il rimedio può essere accettabile per tutte quelle manifestazioni già cominciate e sorprese a metà dall’epidemia virale, ma non per quelle non ancora cominciate. Un Europeo negli stadi deserti non avrebbe senso, senza contare che resterebbe sempre il problema di non trovare positivi tra migliaia e migliaia di addetti ai lavori. Ci sono ancora tre mesi di tempo, ma i segnali negativi aumentano preoccupantemente.

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            Inter, Conte prova ma non cambia: con la Juve la formula sicurezza

            Durante il lungo stop imposto dal virus, il tecnico ha avuto modo di provare alternative tattiche che rendano meno prevedibile la sua squadra. Ma domenica sera nel silenzio dello Stadium proporrà all'inizio la versione più solida e rodata del 3-5-2. Ancora panchina per Eriksen

            Dopo tanta attesa, finalmente si torna a giocare. In campionato l'Inter è ferma dalla sconfitta a Roma contro la Lazio per 2-1 subita lo acorso 16 febbraio. Quando i nerazzurri entreranno allo Stadium deserto, domenica, saranno passati 21 giorni, tre settimane intere. In mezzo c'è stata la gara vinta il 20 febbraio contro il Ludogorets a San Siro, prima prova di porte chiuse nel calcio italiano dall'inizio dell'emergenza Coronavirus. Ma questa volta sarà diverso: nel silenzio dello Stadium l'Inter dovrà affrontare la più credibile pretendente per lo scudetto, avendo vinto gli ultimi otto. E Antonio Conte - capitano bianconero ai tempi di Lippi, poi allenatore dei tre campionati vinti a fila - dovrà fare i conti con il proprio passato.


            La formazione

            Durante il lungo stop imposto dal virus, Conte ha avuto modo di provare alternative tattiche che rendano la sua Inter meno prevedibile: la difesa a quattro, il tridente con Sanchez a dare una mano a Lukaku e Lautaro, diversi schemi con Eriksen trequartista. Soluzioni, comunque, da attivare solo a gara in corso per sparigliare le carte. Contro la Juve allo Stadium è probabile che l'ex ct proporrà all'inizio la versione più solida e rodata del 3-5-2 che ha portato la sua Inter a giocarsi lo scudetto: il recuperato Handanovic fra i pali, Godin, De Vrij e Skriniar in difesa, sulle fasce Candreva e Young, Brozovic in regia e le due mezzali Vecino e Barella. Davanti, i soliti due: Romelu e Lautaro.


            La classifica

            Per effetto del virus Covid19 il calendario delle ultime giornate è stato stravolto. L'unica delle squadre di vertice a non avere saltato nemmeno una partita è la Lazio, sola in testa a 62 punti. Segue a 60 punti la Juve, che ha una gara in meno, dovendo recuperare proprio la partita contro i nerazzurri. Vincendo, la squadra di Sarri si riporterebbe sola in testa a quota 63. Un pareggio o una sconfitta la relegherebbero al secondo posto. L'Inter oggi è terza, ma ha due partite da recuperare: quella con la Juve, prevista per il 1 marzo e rinviata a domenica prossima, e la gara in casa con la Sampdoria, in calendario il 23 febbraio e rimandata a chissà quando. Al momento, visto che l'Inter deve giocare l'Europa League, non c'è in calendario uno slot disponibile. Solo vincendo entrambe le partite, l'Inter avrà la possibilità di riportarsi al pari con la Lazio. Ma è un calcolo solo teorico, visto che Inter-Sampdoria sarà disputata chissà quando.

            Durante il lungo stop imposto dal virus, il tecnico ha avuto modo di provare alternative tattiche che rendano meno prevedibile la sua squadra. Ma domenica sera…
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              Juventus, più de Ligt che Chiellini e spazio al tridente leggero: così Sarri sfida l'Inter

              L'olandese in vantaggio sull'azzurro che non è ancora al top dopo il lungo stop per infortunio. Cuadrado comporrà il terzetto offensivo con Dybala e Ronaldo. A centrocampo Bentancur e Ramsey si giocano una maglia

              Finalmente il campo. Undici giorni dopo il ko in Champions con il Lione, la Juventus prepara finalmente il ritorno in campo, slittato a causa dell'emergenza Coronavirus. Undici giorni di attesa per ritrovare il big match della stagione, il derby d'Italia con l'Inter che potrebbe valere una fetta di scudetto, più o meno corposa. In questi undici giorni Maurizio Sarri ha avuto il tempo di lavorare in modo approfondito sull'assetto della Juventus, facendo avanzare sensibilmente il percorso di recupero degli infortunati, da Chiellini a Khedira e Douglas Costa, permettendo anche alla squadra di recuperare le energie, aspetto da non sottovalutare nella primavera dei verdetti.

              Dilemma difesa

              A due gironi dal calcio d'inizio della partita più attesa dell'anno, Sarri deve ancora sciogliere due nodi di formazione: dopo l'affaticamento di inizio settimana, ieri Giorgio Chiellini si è allenato a parte, seduta inserita in un percorso di perfezionamento della condizione che ha coinvolto a turno tutti i calciatori bianconeri. Il capitano pare ormai aver superato il fastidio muscolare, condizione che non ha ancora sciolto il dubbio sulla sua presenza: una sola partita da titolare contro la Spal, per giunta senza brillare, oltre a una condizione fisica ancora precaria, retaggio di un infortunio, la rottura del legamento crociato, difficile da mettere alle spalle. Al momento de Ligt sembra essere ancora in leggero vantaggio su Chiellini per fare coppia con Bonucci al centro della difesa: gli ultimi allenamenti potrebbero regalare scenari diversi. Per contenere la forza fisica dell'attacco nerazzurro, formato dal gigante Lukaku e da Lautaro Martinez, serve una coppia di centrali perfetta dal punto di vista fisico. Sulle fasce invece spazio a Danilo e Alex Sandro, a presidiare rispettivamente la corsia destra e la sinistra.

              Tridente leggero

              La presenza di Danilo sulla corsia destra, presuppone la scelta del tridente "leggero", quello composto da Cuadrado, abile nel regalare equilibrio alla squadra percorrendo la fascia e trasformando il 4-3-3 in fase di possesso in 4-4-2 quando la palla è tra i piedi degli avversari. Il colombiano dovrebbe comporre il terzetto d'attacco con Ronaldo, tornato dal blitz portoghese per stare al fianco della madre colpita da ictus, e Dybala, libero di svariare per tutto il campo senza dare punti di riferimento alla difesa a tre dei nerazzurri. Proprio questo potrebbe essere l'aspetto chiave della partita: la possibilità di cambiare zona di competenza, quei 30 metri di campo che Sarri, fin dalla presentazione, aveva affermato di non voler ingabbiare.

              In attesa di Pjanic

              A centrocampo, invece, ci si aspetta molto da Miralem Pjanic, in evidente calo in questo periodo come affermato dallo stesso tecnico dei bianconeri. Al suo fianco ci saranno Bentancur, mix di tecnica e atletismo, e Matuidi, polmoni e gambe per dare equilibrio alla squadra. Resta in corsa per una maglia da titolare, al posto di Bentancur, il gallese Ramsey: senza il trequartista, difficile da supportare per 90' in questo momento della stagione, l'ex Arsenal è tornato nel suo ruolo ideale, quello di interno di centrocampo. Gli 11 giorni di riposo potrebbero essere l'arma in più per strappare una maglia da titolare nella partita più importante dell'anno. Fino a oggi.

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                Francia, Coronavirus: rinviata Strasburgo-Paris Saint-Germain

                Primo stop in Ligue 1 determinato dall'emergenza sanitaria: per decisione della prefettura del Basso Reno non si gioca il match del 28° turno in programma sabato alle 17.30. La squadra parigina attesa fra pochi giorni dalla sfida di ritorno degli ottavi di Champions con il Borussia Dortmund

                Primo stop in Ligue 1 determinato dall'emergenza sanitaria: per decisione della prefettura del Basso Reno non si gioca il match del 28° turno in progra…
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                  Icardi non piace più al Psg, nonostante i 20 gol: pessimi rapporti con Neymar e Mbappé

                  Come rivela «L’Equipe», Icardi ha legami inesistenti con alcuni compagni di squadra, incluso lì'allenatore Tuchel

                  Dopo un inizio travolgente, adesso non è più sicuro che Mauro Icardi resterà al Psg. Una notizia che non rende felice l’Inter, desiderosa di incassare i 70 milioni di euro del riscatto. Soldi che sarebbero subito investiti su un altro top player per dare continuità agli investimenti della scorsa estate fatti da Suning. Ma al di là di quello che potrà accadere nel mercato nerazzurro, a fare rumore è il dietrofront del club di Al Khelaifi, che ora sta mettendo in discussione l’argentino, capace di realizzare fino a oggi 20 gol in 31 partite (12 centri in 20 gare).


                  Cattivi rapporti

                  I rapporti con il tecnico, Thomas Tuchel, non sono più idilliaci, come dimostrano le tante panchine dell’ultimo periodo. Inoltre, come rivela L’Equipe, Icardi ha un pessimo rapporto con alcuni compagni di squadra. Tra tutti, Neymar e Mbappé, i due fuoriclasse del Psg. Due primedonne che sembrano essersi alleati contro l’ex capitano dell’Inter, arrabbiato con entrambi perché ricevere pochi palloni dai due. Tra l’altro, le voci su presunti dissidi con alcuni componenti della rosa erano uscite anche a inizio stagione quando si parlava di un Icardi isolato nello spogliatoio anche dal suo connazionale, Angel Di Maria, per volere di Lionel Messi, considerato il grande nemico di Maurito nell’Argentina. Visto quanto sta accadendo - senza dimenticare la festa organizzata dai Icardi con Cavani e lo stesso Di Maria dopo la sconfitta di Champions contro il Borussia Dortmund che ha fatto infuriare Leonardo - il nome di Icardi è ancora una volta stato accostato alla Juventus. Per volere anche della moglie agente Wanda Nara, che su questo versante continua a lavorare sotto traccia. Un pericolo che l’Inter non vorrebbe proprio correre.


                  CorSera
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                  • germanomosconi
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                    • Jan 2007
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                    • pordenone
                    • Send PM

                    Originariamente Scritto da thai95 Visualizza Messaggio
                    non è da juve, troppo trasparente e poca personalità con i grandi giocatori, zidane, non avrà gli schemi di sarri,quel tipo di filosofia,ma sà gestire una squadra con campioni(ha schemi,pur non avendo un gioco prettamente offensivo).
                    sarà, ma con questi rottami a centro campo vorrei capire cosa sarebbe in grado di fare anche lui....
                    poi guadagna 12,5 milioni all'anno, non vedo perchè deve andare alla juve per 8....
                    Originariamente Scritto da Marco pl
                    i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                    Originariamente Scritto da master wallace
                    IO? Mai masturbato.
                    Originariamente Scritto da master wallace
                    Io sono drogato..

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                    • marcu9
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                      • May 2009
                      • 42084
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                      • Sicilia
                      • Send PM

                      Icardi alla Juve per "soli" 70 mln sarebbe un bel colpo.

                      Inviato dal mio VOG-L29 utilizzando Tapatalk
                      Originariamente Scritto da Sean
                      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                      • Nasser95
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                        Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
                        sarà, ma con questi rottami a centro campo vorrei capire cosa sarebbe in grado di fare anche lui....
                        poi guadagna 12,5 milioni all'anno, non vedo perchè deve andare alla juve per 8....
                        teoricamente nulla, ma zidane ha più personalità di sarri, quest'ultimo non sa gestire una rosa così, poi ripeto, magari sono rumors, anche se non mi dispiacerebbe xidane alla juve.
                        (ride)

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                        • Nasser95
                          Bodyweb Advanced
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                          Originariamente Scritto da thai95 Visualizza Messaggio
                          teoricamente nulla, ma zidane ha più personalità di sarri, quest'ultimo non sa gestire una rosa così, poi ripeto, magari sono rumors, anche se non mi dispiacerebbe xidane alla juve.
                          bel colpo si, ma ricordiamoci che ha la moglie agente che rompe non poco, soprattutto quando non vai incontro a quello che vuole lei/lui.
                          (ride)

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                          • Sean
                            Csar
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                            • In piedi tra le rovine
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                            La pagliacciata di non darsi il "5" o abbracci in campo? Come se poi non si stesse comunque uno attaccato all'altro mentre si gioca o negli spogliatoi o durante gli allenamenti.

                            Il campionato è come fosse "sospeso" anche se da domani si giocherà. E' appeso al primo imprevisto. Difficilmente poi riprenderà ad aprile a porte aperte, se tanto si pensa di prolungare scuola, chiusura tribunali o di chiudere intere province lombarde. Gli stadi non li riapriranno di sicuro da quel che si intuisce.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • marcu9
                              Bodyweb Advanced
                              • May 2009
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                              Robe ridicole.
                              Originariamente Scritto da Sean
                              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                              • salsa
                                Bodyweb Zenior
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                                la scelta di andare avanti a porte chiuse è un’altra ca44ata, andava sospeso e basta, il fatto che non si è mai fatto, a parte durante la guerra non significa nulla, lo scenario è cambiato, i tempi lo sono, tra un mese saremo punto di partenza, partite sospese da recuperare, società che grideranno al campionato falsato ecc ecc...

                                spero di sbagliarmi chiaramente!!!!
                                I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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