Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • laplace
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    • Dec 2005
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    Il campionato è già finito.
    Anche la champions league, evidentemente

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    • AK_47
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      • Oct 2015
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      Non lo so..

      Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk

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      • robybaggio10
        Bodyweb Senior
        • Dec 2011
        • 15825
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        • 11
        • Franciacorta
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        La probabilita' che per questa stagione il calcio possa fermarsi e' altina.
        I SUOI goals:
        -Serie A: 189
        -Serie B: 6
        -Super League: 5
        -Coppa Italia: 13
        -Chinese FA Cup: 1
        -Coppa UEFA: 5
        -Champions League: 13
        -Nazionale Under 21: 19
        -Nazionale: 19
        TOTALE: 270

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        • laplace
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          • Dec 2005
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          È impensabile che da qui a maggio non ne esca fuori uno contagiato.
          Nemmeno se li rinchiudono dentro casa dopo l'allenamento.

          Pensare che tutto vada via liscio è come aver pensato che in questa situazione è queste condizioni si giocasse a porte aperte già dal 8/9 marzo

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          • laplace
            Bodyweb Advanced
            • Dec 2005
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            A questo punto c'è solo da chiedersi, visto il marcio che c'è dietro al calcio (basta vedere lo schifo con cui si è persa una settimana per giocare uno juve Inter), se a qualcuno possa passare per la mente di insabbiare casi di coronavirus fra i calciatori.
            Ma non so se sia possibile

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            • Virulogo.88
              Bodyweb Advanced
              • Nov 2008
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              • Big City
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              Originariamente Scritto da laplace Visualizza Messaggio
              A questo punto c'è solo da chiedersi, visto il marcio che c'è dietro al calcio (basta vedere lo schifo con cui si è persa una settimana per giocare uno juve Inter), se a qualcuno possa passare per la mente di insabbiare casi di coronavirus fra i calciatori.
              Ma non so se sia possibile
              dai lap sei cosi ingenuo? i soldi danno potere e col potere fai tutto quello che vuoi... basta vedere come insabbiano i positivi al doping dove serve... stai tranquillo che non perderanno centinaia di milioni perchè uno avrà il virus... se uscirà un calciatore con il virus è perchè lo hanno permesso...
              Originariamente Scritto da Pesca
              lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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              • Virulogo.88
                Bodyweb Advanced
                • Nov 2008
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                Bernardeschi approfitta del corona virus per fare un post contro l odio la discriminazione e la chiusura dei porti. Come da copione di Marchisio quando un giocatore capisce di essere finito / inadatto la butta sul pietismo per sperare in qualche squadra ospitata tv o Like su Instagram
                Originariamente Scritto da Pesca
                lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                • Arturo Bandini
                  Bodyweb Senior
                  • Aug 2003
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                  • 495
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                  Originariamente Scritto da Naturalissimo.88 Visualizza Messaggio
                  Bernardeschi approfitta del corona virus per fare un post contro l odio la discriminazione e la chiusura dei porti. Come da copione di Marchisio quando un giocatore capisce di essere finito / inadatto la butta sul pietismo per sperare in qualche squadra ospitata tv o Like su Instagram
                  facile essere pieno d'amore quando sei pieno di milioni

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                  • Sean
                    Csar
                    • Sep 2007
                    • 120222
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                    • Italy [IT]
                    • In piedi tra le rovine
                    • Send PM

                    Andrea Agnelli attacca la Champions League, troppo democratica da far competere l’Atalanta che è arrivata terza in serie A e non la Roma che invece è arrivata sesta. E’ la concezione americana dello sport che mette soldi e investimenti davanti a tutto. Ma molto banalmente questo non è sport puro, si va verso un calcio sempre più geneticamente ed economicamente modificato. Con i ricchi che hanno più diritti dei meno ricchi. Poi però quando la Superlega arriverà, qualcuno dirà ma questo che sport è? Non è mica giusto…


                    Non c’è molto da sorprendersi dell’affermazione di Andrea Agnelli, che ritiene ingiusta la presenza dell’ Atalanta in Champions League per un anno azzeccato e basta (terza classificata) e altrettanto ingiusta l’assenza della Roma per un anno sbagliato (sesta classificata). E’ perfettamente coerente alla sua concezione del calcio. Che non è la nostra e quella di molti altri. Posso supporre ad esempio che Antonio Percassi, ex calciatore, presidente dell’ Atalanta, e affermato imprenditore bergamasco, non sia affatto d’accordo. Ma questo è abbastanza scontato…

                    Nello sport, e dunque anche nel calcio, già i meccanismi di ranking, le teste di serie, le organizzazioni dei tornei e molte altre regole, proteggono le situazioni di vantaggio e di fatto di club e nazionali: nessun sorteggio ad esempio è assoluto e paritario. Ma evidentemente non basta. L’idea di Andrea Agnelli può essere perfino corretta se si concepisce il calcio da manager e business man come lui, ma profondamente sbagliata se si ritiene che il calcio – per quanto iperprofessionistico e industrializzato – sia ancora uno sport, ossia un’attività umana che premia chi corre o nuota più veloce, salta più in alto o più lontano, fa più canestri o punti dell’avversario, e idem per i gol. E’ necessario, nello sport, che la base di partenza resti ancorata a certi principi, più o meno democratici ed egualitari. Senza alcuna selezione o favoritismo preventivo. Sarà anche semplicistico ma lo sport questo è. Altrimenti ci cimentiamo tutti in qualcosa di diverso, differente, distante dallo sport stesso.

                    La concezione sportiva di Andrea Agnelli è figlia di una cultura sportiva americana e non europea, per altro incoerente e contrastante, nella società consumistica e ipercompetitiva sempre americana, con l’ideologia, la celebrazione, il rispetto e addirittura l’esaltazione sociale del self made man. Ossia l’uomo che si è fatto da solo, ha creato qualcosa di importante da zero, ha fatto soldi e dunque ha tutto il diritto di scalare la classifica sociale. Figuriamoci dunque quanto questo contrasti banalmente e modestamente con la concezione italiana – ma anche inglese direi – dello sport e del calcio, dove le nostre squadre sono state abituate dall’inizio del secolo scorso a strappare e guadagnarsi quelle poche vittorie possibili a chi per censo e nobiltà ha da subito approfittato di un potere economico vastissimo e superiore a tutti gli altri. Conservando, cementando, incrementando costantemente questa posizione di dominanza. L’affermazione di Andrea Agnelli è perfettamente in questo solco.

                    Il presidente della Juventus parla di rispetto e protezione degli investimenti. Giusto, ma non sono un obbligo e non siamo nel campo dell’imprenditoria classica. Per quanto ci si sforzi di modificarlo geneticamente ed economicamente, lo sport è anomalo sotto questo profilo: nella nostra banale e modesta concezione, ha un senso proprio perché sposta il piano del confronto dal piano economico e sociale e lo porta su un altro piano – competitivo, fisico, psicologico, tattico – rendendo così le posizioni di forza più aggredibili e scalabili. La Super Lega o un’ Atalanta eternamente condannata ad arrivare terza o quarta ma mai accettata nel ristretto cerchio dei più ricchi e degli eternamente forti, può avere una logica e un senso quando si parla di bilanci, di economia, finanza, investimenti. Ma non ha senso quando si parla di sport, fino a quando sarà inteso nella sua accezione classica, originale, autentica. Certo, se poi vogliamo ulteriormente modificarlo e stravolgerlo…

                    Essendo uomini di mondo sappiamo bene che prima o poi la Super Lega arriverà, perché i soldi (gli investimenti…) fanno anche le rgole, l’ Atalanta non sarà più accettata nel club degli eletti, e ci andrà qualcun altro al posto suo: a quel punto qualcuno dirà – all’opposto di Andrea Agnelli – ma che sport è questo dove se la giocano sempre gli stessi? Non è mica giusto, anzi non è nemmeno bello. Sarà abbastanza divertente a quel punto lavorare per sfasciare il giocattolo…

                    Non c'è molto da sorprendersi dell'affermazione di Andrea Agnelli, che ritiene ingiusta la presenza dell' Atalanta in Champions League per un anno azzeccato e basta (terza classificata) e altrettanto ingiusta l'assenza della Roma per un anno sbagliato (sesta classificata). E' perfettamente coerente alla sua concezione del calcio. Che non è la nostra e quella di molti altri. Posso supporre ad esempio che Antonio Percassi, ex calciatore, presidente dell' Atalanta, oggi club addirittura motivo d'orgoglio italiano per quello che sta facendo, affermato imprenditore bergamasco, non sia affatto d'accordo. Ma questo è abbastanza scontato... Nello sport, e dunque anche nel calcio, già i meccanismi di ranking, le teste di serie, le organizzazioni dei tornei e molte altre regole, proteggono le situazioni di vantaggio e di fatto di club e nazionali: nessun sorteggio ad esempio è assoluto e paritario. Ma evidentemente non basta. L'economia del supercalcio è estremizzata, esasperata. Non puoi
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                    • Sean
                      Csar
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                      • In piedi tra le rovine
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                      Milan, Zlatan Ibrahimovic agita i tifosi: «Fallo con passione o non farlo affatto»

                      Il post dello svedese viene messo in relazione alle turbolenze societarie. La sua permanenza non è scontata: il futuro allenatore-manager Rangnick non è dell'idea di puntare su un 39enne e lo svedese non è convinto

                      Il caos interno al Milan porta con sé mille domande, una delle quali è senza dubbio: Zlatan Ibrahimovic resterà? Sembrano esserci dubbi da entrambe le parti. Un 39enne non è in cima ai desideri del nuovo manager-allenatore Ralf Rangnick e d'altra parte lo stesso campione svedese non sembra entusiasta del progetto Elliott (basta ricordarsi i commenti del suo procuratore Mino Raiola). È per questo che il nuovo post, con tanto di espressione luciferina di Ibra, pubblicato sui social viene letto con apprensione dai tifosi, che invece non avrebbero dubbi sulla permanenza di Ibra. «Fallo con passione o non farlo affatto», è la frase scelta dallo svedese. Un messaggio per dire che la sua avventura al Milan ? Non sarebbe la prima volta che i social vengono usati in questo modo.

                      Ibrahimovic, assicurano dalla Germania, non è in cima alla sue idee. Troppo ingombrante, per l?attuale responsabile delle squadre del gruppo Red Bull, evidentemente non così convinto di mettere un quasi 39enne al centro di un progetto che sarà almeno triennale. Il dossier Ibra però è più complesso. Per due ragioni. La prima è che Elliott e Gazidis sono invece dell?idea di prolungargli il contratto che scade a giugno. La seconda è che Ibra invece convinto non lo è per nulla, ora che Boban se ne andrà. Per restare chiede garanzie. Senza, saluterà.

                      Come detto, dalla Germania assicurano che Ibra non è in cima alla idee di Rangnick. Troppo ingombrante, per l’attuale responsabile delle squadre del gruppo Red Bull, evidentemente non così convinto di mettere un quasi 39enne al centro di un progetto che sarà almeno triennale. Il dossier Ibra però è più complesso. Per due ragioni. La prima è che Elliott e Gazidis sono invece dell’idea di prolungargli il contratto che scade a giugno: l'ad è stato convinto da Boban e Maldini ad acquisire . La seconda è che Ibra invece convinto non lo è per nulla, ora che Boban se ne andrà. Per restare chiede garanzie. Senza, saluterà.


                      CorSera
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
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                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Sean
                        Csar
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                        La Roma passa a Friedkin, Pallotta sbarcato a New York per le firme

                        LEGGO (F. BALZANI) - Il giorno della firma è arrivato: Dan Friedkin diventa il 24° presidente della storia della Roma. Il doppio yes del texano e di Pallotta è arrivato ieri con i grattacieli di New York sullo sfondo quando in Italia erano all’incirca le 20. James è atterrato nella Grande Mela per cedere il club con il quale ha chiuso 9 anni di esperienza con zero trofei, qualche gioia e tanta amarezza. Ad attenderlo Friedkin, negli uffici della Raptor sulla 14esima strada, con la penna in mano e la voglia di chiudere un affare rallentato negli ultimi giorni dal problema Coronavirus. L’ufficialità arriverà probabilmente oggi anche se sono da valutare le tempistiche legate alla Borsa. Ma di dubbi ormai non ce ne sono più.


                        OFFERTA - Venerdì erano stati scambiati tutti i contratti tra le parti dopo aver terminato la fase negoziale, da lunedì ogni giorno era buono per chiudere. Il giorno buono è stato ieri quando Friedkin, magnate della Toyota negli Usa con un patrimonio stimato sui 4,1 miliardi di dollari, ha firmato il contratto preliminare (signing) di acquisto della Roma con un’offerta vincolante vicina ai 700 milioni comprensiva del pagamento dei debiti per circa 260 milioni. Dettagli e prime dichiarazioni arriveranno in queste ore anche con un lungo comunicato di 5 pagine che spiegherà tempistiche e modi di una trattativa iniziata lo scorso novembre. Anche perché per il passaggio di consegne definitivo bisognerà attendere i tempi tecnici (60 giorni) per l’ok dell’Antitrust e il lancio dell’Opa sulla quota di azioni disponibile per la negoziazione in Borsa. E Pallotta? Niente conferenza stampa d’addio, ma si attende il commiato che non sarà avaro di polemiche.


                        DIRIGENZA - Domenica Friedkin è atteso a Milano e poi a Roma per conoscere il resto della dirigenza e avviare il nuovo progetto americano giallorosso. Verrà formato un nuovo Cda, di cui farà parte il vice Marc Watts, e verrà promosso il figlio Ryan come vice presidente e figura di riferimento a Trigoria. Confermato il ceo Fienga, sarà ora caccia al dg con i nomi di Leonardo e Capello sul taccuino.Difficile un ritorno di Totti. Il futuro ds non dovrebbe essere Petrachi ma molto dipenderà dalla qualificazione in Champions.


                        STADIO E MERCATO - Il piano di investimento sul parco giocatori dipende molto dalla qualificazione nell’Europa che conta e dalla possibile deroga dell’Uefa relativa al fair play finanziario per le nuove proprietà. Ma non ci saranno spese folli nella prima finestra in cui si manterranno i big e si cercherà di contenere il monte stipendi. Senza perdere ovviamente di vista la questione stadio che sta vivendo ore febbrili grazie al pagamento dei debiti di Parnasi da parte del magnate ceco Vitek.

                        ILTEMPO.IT (A. AUSTINI - F. BIAFORA) -  “The deal is done” . Dan Friedkin e James Pallotta - sbarcato nel New Jersey intorno alle 17 italiane - stanno sottoscrivendo in questi minuti i contratti preliminari per il passaggio di proprietà della Roma nelle mani dell’imprenditore texano. Ven...
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • germanomosconi
                          Bodyweb Senior
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                          • pordenone
                          • Send PM

                          Originariamente Scritto da Naturalissimo.88 Visualizza Messaggio
                          Bernardeschi approfitta del corona virus per fare un post contro l odio la discriminazione e la chiusura dei porti. Come da copione di Marchisio quando un giocatore capisce di essere finito / inadatto la butta sul pietismo per sperare in qualche squadra ospitata tv o Like su Instagram
                          Ahahha che mongolo che è
                          Originariamente Scritto da Marco pl
                          i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          IO? Mai masturbato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          Io sono drogato..

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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
                            • 120222
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                            • In piedi tra le rovine
                            • Send PM

                            Stavo riflettendo che le partite a porte chiuse (ultimo e traballante tentativo di non far fermare una stagione ormai di fatto precaria e sospesa, appesa ad una estrema incertezza) non aiutano per niente, se non accompagnate da una urgente ordinanza governativa che permetta la trasmissione delle stesse in chiaro.

                            Difatti si rischia che la gente si assembri in ristoranti, pub, bar dotati di paytv. Dalla padella alla brace insomma. Anche qui le cose fatte a metà.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
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                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Sean
                              Csar
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                              • 120222
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                              • In piedi tra le rovine
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                              Gazzetta
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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