Inghilterra, coronavirus: verso un turno di stop o a porte chiuse
L'emrgenza cresce anche in Premier League. Per ora confermate tutte le gare ma in caso l'emergenza aumentasse, verrà imposto ai club di fermarsi o di giocare senza spettatori
Il problema coronavirus irrompe anche in Premier League. Per ora nessun allarmismo ma le autorità britanniche, in caso dovesse aggravarsi l'epidemia di CODIV-19, sono già pronte a far disputare le partite del campionato inglese a porte chiuse, e persino a sospendere il campionato. Anche in Inghilterra, d'altronde il contagio di coronavirus cresce di giorno in giorno. Downing Street - seguendo le direttive medico-scientifiche di una commissione creata ad hoc - per ora ha stabilito che anche il prossimo turno di campionato si svolgerà regolarmente, con gli stadi aperti al pubblico. Ma la situazione verrà monitorata di ora in ora, e - se necessario - saranno assunte tutte le necessarie misure per limitare il rischio di contagio. "Cerchiamo di essere ottimisti - ha dichiarato un dirigente della Fa al termine dell'ultimo vertice con le autorità -, cerchiamo di non pensare agli scenari più negativi". Che potrebbero portare anche all'interruzione temporanea delle partite di Premier League (e delle serie minori).
I club preferirebbero lo stop ai campionati piuttosto che le porte chiuse
I club inglesi hanno già fatto sapere di essere disposti, se necessario, a giocare al massimo un turno di campionato senza spettatori. Non di più, per via dei danni d'immagine (a livello internazionale) ed economici (mancati incassi da biglietteria). Quindi, in caso di perdurante emergenza, il calcio inglese preferirebbe la sospensione del torneo, recuperando gli incontri più avanti, magari in primavera inoltrata. Diversamente da quanto è stato stabilito in Svizzera, dove il campionato è stato sospeso fino al 23 marzo, l'Inghilterra del football dunque non si ferma, nonostante l'avvertimento del ministro della Sanità, Matt Hancock, sul "significativo rischio" che presto il contagio si allarghi in maniera incontrollata, rendendo necessarie drastici interventi.
L'emrgenza cresce anche in Premier League. Per ora confermate tutte le gare ma in caso l'emergenza aumentasse, verrà imposto ai club di fermarsi o di giocare senza spettatori
Il problema coronavirus irrompe anche in Premier League. Per ora nessun allarmismo ma le autorità britanniche, in caso dovesse aggravarsi l'epidemia di CODIV-19, sono già pronte a far disputare le partite del campionato inglese a porte chiuse, e persino a sospendere il campionato. Anche in Inghilterra, d'altronde il contagio di coronavirus cresce di giorno in giorno. Downing Street - seguendo le direttive medico-scientifiche di una commissione creata ad hoc - per ora ha stabilito che anche il prossimo turno di campionato si svolgerà regolarmente, con gli stadi aperti al pubblico. Ma la situazione verrà monitorata di ora in ora, e - se necessario - saranno assunte tutte le necessarie misure per limitare il rischio di contagio. "Cerchiamo di essere ottimisti - ha dichiarato un dirigente della Fa al termine dell'ultimo vertice con le autorità -, cerchiamo di non pensare agli scenari più negativi". Che potrebbero portare anche all'interruzione temporanea delle partite di Premier League (e delle serie minori).
I club preferirebbero lo stop ai campionati piuttosto che le porte chiuse
I club inglesi hanno già fatto sapere di essere disposti, se necessario, a giocare al massimo un turno di campionato senza spettatori. Non di più, per via dei danni d'immagine (a livello internazionale) ed economici (mancati incassi da biglietteria). Quindi, in caso di perdurante emergenza, il calcio inglese preferirebbe la sospensione del torneo, recuperando gli incontri più avanti, magari in primavera inoltrata. Diversamente da quanto è stato stabilito in Svizzera, dove il campionato è stato sospeso fino al 23 marzo, l'Inghilterra del football dunque non si ferma, nonostante l'avvertimento del ministro della Sanità, Matt Hancock, sul "significativo rischio" che presto il contagio si allarghi in maniera incontrollata, rendendo necessarie drastici interventi.
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