A partire da lunedì la lega si consulterà coi club per cercare di anticipare i recuperi. La data del 13 maggio è stata data "pro forma". Non è detto che sarà quella. Il turno si potrebbe recuperare prima:
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«Marotta rappresenta le esigenze dell’Inter, io tutelo gli interessi generali di tutta la serie A, che purtroppo sconta quotidiani conflitti di interessi legati a ciascuna squadra. Io devo promuovere il campionato italiano e la sua immagine nel mondo, trasmettere gare a stadi vuoti sarebbe stato un pessimo biglietto da visita per il Paese», ha continuato Dal Pino, parlando con l’Ansa. E all’ad nerazzurro, che gli ha rimproverato di non aver convocato un consiglio straordinario per prendere la decisione, ha replicato: «La decisione è mia per statuto, ma i club coinvolti sono stati sentiti telefonicamente, per cui sappiamo bene le posizioni di ognuno, difficilmente conciliabili. Noi agiamo con senso di responsabilità per tutelare i tifosi e il diritto di tutti ad assistere alle partite, compresa l’esigenza dei broadcaster di trasmettere immagini di stadi pieni e festosi. L’invito che faccio a tutti è di ragionare come serie A, non individualmente».
Dal Pino continua: «Perché un rinvio all’ultimo? Perché dopo una settimana intensa di consultazioni e non chiarezza sullo scenario sanitario, solo venerdì sera abbiamo saputo che in tre regioni si sarebbero riaperte le porte degli stadi già dalla mezzanotte di oggi, rendendo il quadro completamente diverso dal precedente». Dal Pino non esclude il recupero delle partite prima del 13 maggio, data individuata al momento del rinvio. «Si potrà anticipare? Certo, questa era la sola data formale libera per tutte e dieci le squadre coinvolte dovute agli impegni nelle competizioni nazionali e internazionali. A partire da lunedì l’ad De Siervo si confronterà con le squadre coinvolte per accelerare insieme i tempi di recupero».
Sulle critiche riguardo la regolarità del campionato, Dal Pino ha chiarito: «Abbiamo dovuto prendere decisioni guidate dal bene della nazione. Cercheremo di trovare il modo per contenere altri stravolgimenti che ci venissero richiesti per esigenze di emergenza dal Governo. Ma ricordo che all’estero, in particolare in Premier League, capita spesso che le squadre debbano recuperare più partite a distanza di settimane a causa delle numerose coppe. Non facciamo drammi — ha concluso — dove non ce ne sono».
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«Marotta rappresenta le esigenze dell’Inter, io tutelo gli interessi generali di tutta la serie A, che purtroppo sconta quotidiani conflitti di interessi legati a ciascuna squadra. Io devo promuovere il campionato italiano e la sua immagine nel mondo, trasmettere gare a stadi vuoti sarebbe stato un pessimo biglietto da visita per il Paese», ha continuato Dal Pino, parlando con l’Ansa. E all’ad nerazzurro, che gli ha rimproverato di non aver convocato un consiglio straordinario per prendere la decisione, ha replicato: «La decisione è mia per statuto, ma i club coinvolti sono stati sentiti telefonicamente, per cui sappiamo bene le posizioni di ognuno, difficilmente conciliabili. Noi agiamo con senso di responsabilità per tutelare i tifosi e il diritto di tutti ad assistere alle partite, compresa l’esigenza dei broadcaster di trasmettere immagini di stadi pieni e festosi. L’invito che faccio a tutti è di ragionare come serie A, non individualmente».
Dal Pino continua: «Perché un rinvio all’ultimo? Perché dopo una settimana intensa di consultazioni e non chiarezza sullo scenario sanitario, solo venerdì sera abbiamo saputo che in tre regioni si sarebbero riaperte le porte degli stadi già dalla mezzanotte di oggi, rendendo il quadro completamente diverso dal precedente». Dal Pino non esclude il recupero delle partite prima del 13 maggio, data individuata al momento del rinvio. «Si potrà anticipare? Certo, questa era la sola data formale libera per tutte e dieci le squadre coinvolte dovute agli impegni nelle competizioni nazionali e internazionali. A partire da lunedì l’ad De Siervo si confronterà con le squadre coinvolte per accelerare insieme i tempi di recupero».
Sulle critiche riguardo la regolarità del campionato, Dal Pino ha chiarito: «Abbiamo dovuto prendere decisioni guidate dal bene della nazione. Cercheremo di trovare il modo per contenere altri stravolgimenti che ci venissero richiesti per esigenze di emergenza dal Governo. Ma ricordo che all’estero, in particolare in Premier League, capita spesso che le squadre debbano recuperare più partite a distanza di settimane a causa delle numerose coppe. Non facciamo drammi — ha concluso — dove non ce ne sono».
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