Ciclo Juve finito?
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Una squadra capitanata da Leonardo Bonucci è una squadra morta prima di nascere.
Praticamente la caricatura di un leader , siccome però azzecca ogni tanto qualche lancio lungo allora ha il posto fisso assicurato , nonostante sia uno dei difensori più scarsi mai visti.
Forse il più grande impostore della storia del calcio
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Champions League, la Juventus perde a Lione. La sconfitta è ribaltabile, ma ancora una notte di brutto gioco e soprattutto di gioco lento, Ronaldo quasi mai lanciato a rete. Sarri: “Non riesco a dare a questa squadra la velocità, è troppo lenta”. Insomma tanta sofferenza lascia una certa inquietudine
Lione-Juventus 1-0
Real Madrid – Manchester City 1-2
La sconfitta della Juventus a Lione lascia una ferita sul suo corpo. Stabilito che non gioca male in assoluto, ma gioca decisamente male per la squadra che è, i giocatori che ha, e i traguardi che si è prefissa, il problema è capire se dobbiamo arrivare a una riduzione ed autolimitazione degli obbiettivi stagionali, oppure se tutto possa andare avanti secondo i soliti programmi.
Cioè una Juve che possa o addirittura abbia l’obbligo di vincere la Champions League è ancora sul tavolo? Ci crede qualcuno, a cominciare dalla Juve stessa? Da come gioca e dal trasporto che mette nelle sue partite si direbbe di no. La Juve ha sbagliato completamente l’approccio al match di Champions, Sarri fa autocritica affermando che non riesce a dare velocità all’esecuzione del gioco, che non riesce a far passare questo concetto nella testa dei giocatori.
E’ evidente come l’esecuzione sovrasti in questo momento la spontaneità e la libertà del gioco, tutti devono prendersi un secondo in più per capire dove, come e a chi mandare la palla, posizionarsi e così via. La Juve è lenta – per stessa ammissione del suo allenatore – perché abbastanza fiacca e perché il suo gioco non ha efficacia. Molto banalmente la Juve non tira in porta, nonostante sia in grado di schierare Ronaldo, Dybala e Higuain. E’ questa clamorosa contraddizione che lascia tutti interdetti a cercare di capire dove sia oggi la Juve. Qui, adesso, ora, non c’è.
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Lione-Juventus 1-0, preoccupante è la prestazione, non il risultato
La squadra di Sarri è stata per un’ora regolarmente anticipata dal Lione, non c’è stata né come collettivo né come solisti
di Mario Sconcerti
Non è una sconfitta preoccupante perché rimediabile. È preoccupante la prestazione. La Juve è stata per un’ora regolarmente anticipata dal Lione, non c’è stata né come squadra né come solisti. Il gol è arrivato quando era fuori De Ligt alla fine di una lunga fase di pressione francese. I migliori sono stati Ronaldo per continuità e un eccezionale Dybala nell’ultima mezzora. Ma non c’è stata anima, sono andati tutti al ritmo di Pjanic che non è un regista capace di ispirare i ritmi. La Juve è entrata in partita quando ha capito che stava facendo una pessima figura e il Lione non riusciva più a reggere l’onere di una ripartenza. Si pensava che la Champions avrebbe tratto dal sonno anarchico la squadra, così non è stato.
Questo è il vero problema. La Juve gioca ormai male per procedura, spontaneamente. Non esiste una nuova Juve e non ci sono più tracce della vecchia. L’involuzione adesso è evidente e senza più giustificazioni. Non c’è più un collettivo. Anche quando ha meritato il pareggio la Juve andava avanti sulle imprese di Dybala, non c’è mai stata una buona ragione di gioco. È come ci fosse una cesura fisica tra le idee di Sarri e le possibilità mentali della squadra. Ognuno resta nel proprio metro quadro, senza la forza di far emergere la partita. Anche nel buon finale, quando Dybala è entrato in gara, ci sono stati sprazzi di dribbling, occasioni da confusione in area, ma mai, proprio mai, un tiro nello specchio della porta. In tutto questo comunque un rigore c’era, sempre su Dybala, autore di una delle migliori mezze ore della sua carriera.
Temo ci sia alle spalle di tutto un rapporto che non è mai nato fra tecnico e squadra. Forse sono sbagliati i tempi, forse non conciliabili le culture. Ma il risultato di questo ingorgo di cattiverie è una squadra sperduta, occasionale, dove pochi aiutano e meno ancora hanno il piacere di seguire l’allenatore. Ripeto, questo non per la sconfita, il Lione è solo ben organizzato intorno a un bravissimo tuttocampista, Aouar, ma non possono esserci paragoni. È che nemmeno la Champions riesce ormai a togliere la Juve dal torpore. Segno che è diventato la conseguenza di una rottura. Credo sia il tempo di un intervento della società, c’è un’aria stabile di sbandamento, come se mancasse la chiarezza di una linea. Non servono interventi drammatici, serve che si cominci a curare quella che ieri sera è diventato un disagio ufficiale, non più solo psicologico, ormai anzi dannatamente tecnico.
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Europa League, l'Inter si prepara alla sfida al Ludogorets nel deserto di San Siro
La squadra nerazzurra, dopo il 2-0 in Bulgaria, dovrà fare a meno del sostegno del pubblico a causa dell'emergenza coronavirus. Per lo stesso motivo, anche la sfida scudetto in casa della Juventus di domenica dovrebbe giocarsi a porte chiuse. Conte punta a recuperare Handanovic per la trasferta a Torino e farà ampio turnover in coppa
Due squadre complete o quasi. Una da schierare domani sera nel match a porte chiuse a San Siro contro il Ludogorets, l'altra da mettere in campo contro la Juventus nel match più importante del girone di ritorno dei nerazzurri. Antonio Conte può finalmente fare affidamento su una rosa ampia, che gli permetterà di affrontare tutti gli impegni di calendario da qui alla prossima pausa per le Nazionali a fine marzo, dopo la gara contro il Brescia in calendario per domenica 22. La rosa non è solo ampia, ma anche riposata: l'allenatore dell'Inter, dopo la gara vinta 2-0 a Razgrad lo scorso giovedì 20 febbraio, aveva detto che "l'Europa League spappola le energie". Ma il rinvio della partita casalinga contro la Sampdoria a causa dell'emergenza coronavirus ha dato ai nerazzurri l'occasione di rifiatare.
Inter-Ludogorets senza tifosi né giornalisti
In vista della sfida di ritorno con il Ludogorets, la conferenza stampa pre-partita è stata limitata ai soli media che hanno i diritti tv per la trasmissione delle gare di Europa League. Vale a dire, in Italia, Sky. Lo stesso vale per la gara di domani. L'incontro fra i nerazzurri e i bulgari si disputerà infatti a porte chiuse. L'accesso è stato negato anche ai 250 giornalisti accreditati. E' l'unica partita della settimana per cui l'Uefa ha deciso di vietare la presenza di pubblico. "Giocare a porte chiuse non è sicuramente bello, alla fine il calcio ha bisogno del pubblico, di sentire intorno l'atmosfera che è la cosa più bella al di là della partita. Però ci rimettiamo a delle decisioni prese per ordine sanitario, mi auguro che però torni tutto quanto prima alla normalità", ha dichiarato Antonio Conte a Sky. L'Inter ha spiegato in un comunicato che "sta adottando tutte le misure cautelari e preventive necessarie a tutelare gli atleti e il personale che opererà nel corso della gara" e che ha agito con il massimo impegno per garantire lo svolgimento della gara in condizioni di sicurezza, dando "applicazione puntuale delle ordinanze in emanazione da parte del Ministero della Salute, della Regione Lombardia e di tutti gli enti coinvolti, così come al Decreto Legge emanato dal Governo Italiano".
Conte: "Test utile per capire le condizioni di alcuni giocatori"
Parlando della partita di domani, che vale l'accesso agli ottavi di finale di Europa League, Conte ha detto a Sky: "Questa gara deve portare la qualificazione. Ovviamente partiamo dal buon risultato del match di andata, ma tutte le gare iniziano da 0-0. Dobbiamo cercare di fare una bella partita, con convinzione e voglia di vincere". Sulla necessità di fare turnover, l'ex ct ha spiegato: "Questi test permettono di capire se alcuni giocatori, come ad esempio Sanchez ed Eriksen, stanno progredendo ed entrando sempre più nei nostri schemi. E naturalmente servono a testare la loro condizione fisica". Quanto alla scorsa gara di campionato, rimandata, l'allenatore ha detto: "Eravamo concentrati per giocare contro la Samp, ma ci siamo comunque allenati per questo ciclo di partite. Dopo queste gare vedremo che ambizioni avremo, dove saremo in classifica".
Ampio turnover per il Ludogorets
Nel silenzio dello stadio Meazza, è probabile che Antonio Conte vorrà schierare una formazione molto simile a quella dell'andata, con Padelli fra i pali, in difesa D'Ambrosio, Ranocchia e Bastoni, Moses e Biraghi sulle fasce e il centrocampo affidato a Barella, Borja Valero ed Eriksen, schierato mezzala o dietro le punte. Al fianco di Sanchez, al posto di Lautaro, potrebbe esserci dal primo minuto Lukaku: proprio nella gara di andata in Bulgaria, l'Inter ha dimostrato di non potere fare a meno del centravanti belga. È stato il suo ingresso in campo, nel secondo tempo, a sbloccare la partita.
Handanovic e la Juventus
Forse ancor più di Lukaku, l'Inter ha bisogno del suo capitano Samir Handanovic, eletto per tre volte portiere migliore della Serie A. Lo staff medico dell'Inter e i preparatori atletici stanno facendo di tutto per permettergli di risolvere il problema al dito della mano e di giocare la gara con la Juventus, in programma per domenica prossima, 1 marzo. Se la data sarà rispettata, i decreti del governo sull'emergenza coronavirus in vigore a quella data imporranno che la sfida sia disputata a porte chiuse. Per questo, le squadre valutano la possibilità di giocare, con pubblico presente, il giorno successivo, quando i divieti non varranno più a meno di proroghe. Ma pubblico o non pubblico, di sicuro per il match scudetto Conte schiererà la migliore squadra che ha a disposizione. Spazio allora a Godin, De Vrij e Skriniar in difesa. Dentro Candreva e Young sulle fasce. A centrocampo, sicuro Brozovic e probabile l'impiego dei rodati Barella e Vecino, con Eriksen da inserire a partita in corso (anche se nulla è ancora deciso). In attacco, ovviamente, spazio alla coppia Lukaku-Lautaro. Sembra impraticabile al momento l'offerta di Sky di trasmettere in chiaro la partita: la Lega di Serie A ha sottolineato come la legge Melandri sui diritti tv del calcio non preveda questa possibilità, non essendo mai stata messa a bando la trasmissione dei diritti in chiaro per le partite di campionato.
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La sconfitta è rimediabile nel punteggio ma non nei fatti, se il gioco, la prestazione, la corsa, la voglia dovessero restare quelle di ieri sera.
Tra l'altro Sarri non mi pare addentro alla squadra e temo sia sul punto di farsi sfuggire la situazione....ma di noi
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Roma, coppa di salvataggio
Impegno fondamentale, per la Roma, l'Europe League. Quello europeo, infatti, diventa per forza di cose l'obiettivo più importante della stagione giallorossa. Una via che potrebbe aprire anche le porte per la Champions League, soprattutto visto il ritardo accumulato dall'Atalanta. Quella di stasera contro il Gent diventa dunque una gara decisiva. Tutto questo mentre nel frattempo è in atto il cambio di società, Pallotta si defilerà definitivamente, con Friedkin che potrebbe insediarsi tra fine marzo e metà aprile. Intanto Fonseca è concentrato sulla gara, la Roma punta agli ottavi di Europa League come successo contro Feyenoord nel 2015 e Villareal nel 2017. Il risultato dell'Olimpico inoltre non è da disprezzare, dato che con l'1-0 all'andata i giallorossi si sono qualificati 9 volte su 10.
(il messaggero)
...ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Sarri, negli atteggiamenti esterni e nella mimica, sembra essere tornato quello che lavorava in banca... ovviamente sempre vestito di merda eh, sia chiaro.
Non è uno che si sta "prendendo" la Juventus.
Allegri emanava il carisma di un cannolicchio, ma dal primo anno lo vedevi padrone della situazione.
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioCiclo Juve finito?Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Esatto. Sarri fa e lavora e parla come fosse anche un esterno od un interinale. Non pare essere padrone della situazione. Siccome queste cose uno spogliatoio le annusa subito, qui risiede uno dei motivi per cui la squadra "non lo segue".
In quel senso la società deve cercare di intervenire per tenere assieme tutto in qualche maniera. A fine anno andranno invece fatte le debite riflessioni sul punto. Un allenatore, anche bravo, ma che non lega col resto è dannoso, è inutile averlo....ma di noi
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Originariamente Scritto da GoodBoy! Visualizza Messaggiolista dei finiti
kedhira
buffonOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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