Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Emre Can, la mancata Champions, è una mazzata: delusissimo, ha ricevuto la notizia mentre era in ritiro con la Germania

    Il tedesco furioso Solo uno il giocatore «fatto» in casa da poter sommare agli altri 21 nomi: Carlo Pinsoglio. E l’infortunio del capitano ha riportato in scena Daniele Rugani, uno di quelli a lungo in bilico. Escludendo poi i lungodegenti Pjaca e Perin, destinati a partire a gennaio, ecco che, conti alla mano, la Juve è stata costretta a una doppia rinuncia. La più difficile in mezzo proprio perché il 25enne Canè arrivato l’anno scorso con le stimmati del predestinato: certi problemi al cuore hanno frenato l’ascesa verso l’Olimpo, ma sul lungo periodo il tedesco aveva mostrato di potersi prendere definitivamente la Juve. Nel frattempo, però, alla Continassa è arrivato un altro generale ed è cambiato il mondo: al suo dinamismo Sarri preferisce l’arguzia del connazionale Khedira. Pure Rodrigo Bentancur «garba» al tecnico toscano: è considerato un’alternativa da provare presto, sia nelle terre di Pjanic che sul centrodestra. L’ultimo ballottaggio è stato così perso col gallese: Ramsey, una volta recuperato alla causa, potrà essere usato pure in posizione più avanzata. Del resto, lo stesso Emre aveva respirato una nuova aria: la Juve, desiderosa di plusvalenza, lo ha così messo in vendita.

    Alla fine il no del tedesco al Psg e le difficoltà con il Barça lo hanno trattenuto a Torino, dove Emre si trova benone. La mancata Champions, però, è una mazzata all’umore: Emre, delusissimo, ha ricevuto la notizia mentre era felicemente in ritiro con la Germania. Sbollirà la rabbia con la nazionale ritrovata dopo tempo, ma è ancor convinto di poter imporre il suo calcio ad alta frequenza anche nell’ortodossia di Sarri. Di certo, non incrocerà il Cholo in altre sfide esaltanti: contro l’Atletico in Champions giocò la sua migliore partita juventina. Sembrava un guerriero, era febbraio: più o meno un millennio fa secondo i tempi di questa Juve in tumulto.

    Gazzetta
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
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    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Milan, un mercato nel segno della gioventù. Boban: ''Il primo passo per tornare grandi''

      Sei i volti nuovi, età media bassissima che fotografa la politica del Fondo Elliott. Il dirigente rossonero: ''Né io né Maldini vogliamo aspettare tanto per far sì che succedano grandi cose. Non possiamo accettare di navigare a metà classifica"

      L'arrivo di Ante Rebic (l'attaccante croato ha scelto la maglia "18", stesso numero indossato in Nazionale durante la galoppata del Mondiale in Russia un anno fa) ha chiuso un mercato nel quale il Milan ha inserito in rosa sei nuovi calciatori - cinque a titolo definitivo e solo uno in prestito (proprio Rebic) - al massimo di 25 anni di età: Rebic e Krunic che a breve ne compiranno 26. Per il resto 20 anni per Rafael Leao, 21 per Bennacer e Theo Hernandez, 23 per Duarte.

      Dubbi sull'esperienza

      Un'età media bassissima che fotografa la politica del Fondo Elliott: "La strategia aziendale è quella - spiega Boban dopo la fine delle negoziazioni parlando ai microfoni di Sky Sport - ma questo è il Milan. Vanno bene i giovani, ma ci devono essere giocatori con esperienza e forza. Qualcuno lo abbiamo in squadra. E qualche giovane è diventato leader. Forse sarebbe stato un bene avere qualche giocatore esperto in più". Parole dalle quali sembra trasparire la voglia di fare presto un salto in avanti per poter investire su obiettivi differenti. Le ambizioni di Boban, infatti, sono notevoli: "Siamo dentro un processo a gradi. I milanisti aspettano da tanto. Ma né io né Paolo (Maldini, ndr) vogliamo aspettare tanto per far sì che succedano grandi cose. Non possiamo accettare di navigare a metà classifica".

      Soluzioni per l'attacco


      Ora tocca a Giampaolo trovare il giusto assetto in attacco. Rebic può essere quell'attaccante in grado di "legare" con la manovra del resto della squadra, necessità alla quale ha fatto riferimento l'allenatore rossonero per spiegare l'esclusione di Piatek con il Brescia. Ora il centravanti polacco dovrà lavorare molto in allenamento per migliorare questo aspetto fondamentale per Giampaolo. Rebic, invece, con la sua capacità di svariare anche verso la fascia sinistra, può diventare un interprete ideale per il 4-3-1-2 così come è stato schierato sabato pomeriggio da Giampaolo: un'interpretazione, a tratti simile a un tridente, nella quale Suso si allargava a destra e André Silva copriva la porzione sinistra del fronte offensivo. Contro il Brescia da trequartista ha iniziato Castillejo, ma ha concluso Paquetà. Quindi sono tante le variabili a disposizione di Giampaolo (da non dimenticare il progressivo inserimento di Rafael Leao) e non è detto che tutte contemplino Piatek titolare.

      Modric sogno poco concreto

      Boban ha fatto il punto anche su due obiettivi sfumati del mercato milanista. Uno più vicino al grande sogno: Modric. "Luka è un grande milanista, è un giocatore straordinario, ma era improbabile. Magari aveva anche tanta voglia di venire, ma non siamo mai arrivati alle cose concrete. Non voleva lasciare il Real dopo una stagione brutta. E questo gli fa onore". L'altro è stato a un passo dal Milan per settimane: "Per Correa non abbiamo trovato le condizioni economiche. Abbiamo trattato altri giocatori nella medesima posizione. Chissà che nello sviluppo tecnico della stagione, la scelta che abbiamo fatto non si riveli un bene".

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        Icardi volta pagina: "Il Psg una grande opportunità per la mia carriera''

        L'argentino indosserà la maglia numero 18: "Giocare in un top team insieme a grandissimi giocatori è una bellissima sfida e una grande opportunità, che mi permette di stare ai massimi livelli del calcio". Intanto il 'nemico' Maxi Lopez posta una foto con Neymar

        Il passato non lascia in pace Mauro Icardi. Nel giorno in cui il bomber di Rosario arriva in prestito al Paris Saint Germain, Maxi Lopez – ex amico di Mauro e soprattutto ex compagno di sua moglie Wanda Nara – pubblica su Instagram una foto in cui abbraccia la stella dei parisiens Neymar. E così facendo marca il territorio: l’amicizia di molti giocatori con Lopez, nei club di tutto il mondo, è sempre stata un ostacolo al possibile trasferimento di Icardi. Ovunque, dalla Bundesliga al campionato argentino, ci sono giocatori che considerano Icardi un poco di buono per avere “rubato” la moglie a Lopez. Maurito nella sua autobiografia spiega che non è così, Maxi e Wanda si erano già lasciati quando è cominciata la sua relazione con quella che sarebbe poi diventata sua moglie e sua agente. Ma tant’è. “Fratello, chi ti conosce sa che sei una persona umile, disponibile e semplice. In ogni club in cui sarai, sarai sempre uno dei migliori della storia”, scrive Lopez a Neymar, nella foto in cui i due compaiono insieme. Fra i primi like celebri, quello di Ivan Perisic, grande nemico di Icardi nello spogliatoio nerazzurro, ora in prestito al Bayern Monaco.

        Maxi Lopez a parte, l’arrivo in prestito di Maurito a Parigi non poteva andare meglio. Il giocatore, che all’Inter anche con i bonus non arrivava a guadagnare 6 milioni a stagione, al Psg ne guadagna quasi 10. Il fatto che Cavani e Mbappé si siano infortunati gli garantisce da subito un più che probabile posto da titolare. E Wanda, così importante in questa storia, sembra soddisfatta del nuovo approdo. Lo dimostra pubblicando sul solito Instagram una foto della vista dalla sua camera d’albergo parigina, e la prima pagina del quotidiano l’Equipe che a Icardi dedica la prima pagina. Maurito passa così in pochi giorni da essere un reietto alla Pinetina – dove nemmeno era ammesso alle partitelle d’allenamento – a essere il nuovo idolo di una delle squadre più ricche d’Europa, iscritta alla Champions League in prima fascia. Se Icardi dovesse fare bene a Parigi, il Psg potrebbe riscattarlo per 70 milioni. Ma Maurito non abbandona il sogno di potere un giorno tornare all’Inter, nonostante il veto assoluto posto sul suo nome dalla società. Su Instagram – sempre lì – il giocatore pubblica una foto rivolta ai tifosi interisti, in cui ricorda i numeri delle sue sei stagioni interiste (124 gol in 219 presenze) e scrive “arrivederci”.

        "Ringrazio il Paris Saint Germain per la fiducia che mi ha dimostrato e farò tutto il possibile per aiutare la mia nuova squadra ad andare quanto più lontano in tutte le competizioni" le prime parole dell'argentino. "Il Psg è diventato una big del calcio internazionale, che negli ultimi anni ha attirato grandi giocatori - le parole di Maurito che dopo mesi da separato in casa all'Inter ha accettato la cessione in prestito con diritto di riscatto (ma con contestuale rinnovo fino al 2022 con i nerazzurri) -. Per me e per la mia carriera è una grande opportunità e spero di fare il massimo. Giocare in un top team insieme a grandissimi giocatori come quelli del Paris Saint-Germain è una bellissima sfida e una grande opportunità, che mi permette di stare ai massimi livelli del calcio. E' stato questo l'elemento fondamentale che mi ha spinto ad accettare nel momento in cui sono stato contattato. Ci sono tutte le condizioni per arrivare ancora più in alto. Non vedo l'ora di scoprire anche il Parco dei Principi, uno stadio famoso per la sua bellezza e la sua passione".

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          • In piedi tra le rovine
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          Non credo che Can abbia ricevuto la notizia in ritiro ma che gli sia stata debitamente comunicata per tempo, perchè non è che, come noi, i giocatori lo vengono a sapere dai giornali o dalle spifferate ma ci si parla a tavolino e di persona: ci sono dei rapporti professionali e di rispetto reciproco.

          Resta indubbiamente la delusione per lui. Si potevano fare tante altre scelte (Ramsey, Bentancur) ma hanno deciso diversamente (Sarri compreso anzi lui per primo).
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            Roma, ragion di mercato

            IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Investimenti e prestiti. E' il mix della ripartenza voluta dal ceo Fienga e dal ds Petrachi per questa annata senza Champions, l'obiettivo indicato a Fonseca. La nuova rifondazione della Roma, l'ennesima della proprietà Usa (nona stagione a Trigoria), ha avuto come principale riferimento gli acquisti inutili e soprattutto onerosi dell'estate del 2018 firmati da Monchi. Adesso si può semplicemente dire, usando lo slogan sventolato a vuoto dallo spagnolo: il club giallorosso comprò male. Gli strascichi degli errori fatti sul mercato l'anno scorso hanno condizionato il piano di rafforzamento della rosa che è stata consegnata, lunedì sera, al portoghese: 27 giocatori a disposizione, con 10 novità a completare ogni reparto. E, a conti fatti, nella sede di viale Toltoj c'è soddisfazione per il lavoro svolto in 64 giorni. È, insomma, andata bene, anche considerando gli esuberi piazzati con ingaggi spropositati e guardando alle loro prestazioni scadenti negli ultimi dodici mesi.


            RIBALTONE MIRATO - Il management di Pallotta ha deciso di voltare definitivamente pagina. Fonseca, pure se al fotofinish, è stato accontentato con almeno 2 giocatori per ruolo. Ed è questo l'aspetto fondamentale. Ma Fienga e Petrachi, andando oltre l'aspetto tecnico, sono stati attenti all'equilibrio finanziario di oggi e a quello di domani. Addio, tolta la ventina di ragazzi piazzati durante l'estate, addirittura a 16 giocatori di prima fascia (compreso De Rossi). Sono stati spesi circa 120 milioni e ne sono entrati 113. Ma non è tanto il saldo negativo di 7 milioni a fare la differenza quanto la modalità scelta per aggiornare la rosa. La sintesi è questa: solo i giovani sono stati acquistati, in alcuni casi con pagamento pluriennale, sapendo che potrebbero diventare le plusvalenze del futuro; i senatori sono stati invece presi in prestito senza alcun obbligo di riscatto. Cioè sono stati evitati gli investimenti in stile Nzonzi e Pastore, tra l'altro con stipendi fuori budget, proprio per non pesare sul bilancio che verrà. Ecco perché i trentenni (o giù di lì) del nuovo corso sono sicuri di fermarsi nella Capitale solo per questa stagione. Solo se andranno bene, saranno confermati.

            Istant team, dunque. In caso contrario, saluti e baci, senza andare a incidere sul prossimo bilancio. Ecco, dunque, i prestiti di Zappacosta (gratis e addirittura semestrale su richiesta del Chelsea che a gennaio non potrà fare acquisti), Smalling (3 milioni), Kalinic (2 milioni) e Mkhitarian (3). A titolo definitivo sono arrivati solo il portiere Pau Lopez (23,5 milioni), il terzino Spinazzola (29 milioni e inserito nello scambio che ha portato Pellegrini alla Juve per effettuare la plusvalenza necessaria per mettersi in regola a fine giugno), il centrale difensivo Cetin (3 milioni) e il centrocampista Diawara (21 milioni scalati dai 34 versati dal Napoli per il pagamento della clausola di Manolas). In prestito con obbligo di riscatto sia Mancini (subito 2 milioni, poi 13 ed eventuali 8 di bonus in caso di raggiungimento di determinati obiettivi) che Veretout (1 più 16 e possibili 2 di premi). Pronta la lista Uefa per l'Europa League: 24 i giocatori (uno in meno perché sono solo 3 quelli provenienti dal vivaio: Florenzi, Pellegrini e il terzo portiere Cardinali), esclusi Fuzato e Cetin. Riccardi e Antonucci sono nella lista B.

            IL MESSAGGERO (U. TRANI) -  Investimenti e prestiti. E' il mix della ripartenza voluta dal ceo Fienga e dal ds Petrachi per questa annata senza Champions , l'obiettivo indicato a Fonseca . La nuova rifondazione della Roma, l'ennesima della proprietà Usa (nona stagione a Trigoria), ha a...
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            • fede79
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              • Oct 2002
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              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
              Anche gli ultimi 100 giorni di Napoleone furono in netta controtendenza rispetto a quelli precedenti, ma non per questo la storia lo giudica per Waterloo e poi Sant'Elena, perchè prima ci sono state le vittorie e i fasti.

              Icardi è anche quello degli oltre 200 goal con la maglia dell'Inter; è quello che è stato l'idolatrato capitano della squadra; è quello che ha risolto tante e tante partite; è quello verso il quale la tifoseria si schierava a difesa se qualcuno, in tempi non sospetti, provava a dire: "io venderei Icardi per reinvestire i soldi altrove"...ha avuto insomma una vita prima del finale.

              Il falso invalido ha anche giocato con ginocchio che faceva male, quando è servito. Quello che ha fatto causa è lo stesso che spesso si è speso per l'Inter, altrimenti non lo avrebbero fatto capitano.

              La storia a me piace sempre prenderla tutta, dal principio alla fine, sennò viene fuori una storia monca o una storia di comodo. E' come quando, un secondo dopo la caduta del Fascismo, in Italia nessuno era stato fascista...e infatti sotto Palazzo Venezia, o a riempire di plausi e osanna e manifestazioni di popolo le piazze d'Italia, c'ero solo io.

              6 anni non possono essere racchiusi in 6 mesi. Inoltre occorerebbe sapere (per fare un lavoro veramente serio) se e cosa ha da rimproverarsi l'Inter intesa come società. Ci manca tutto quel pezzo.
              @Sean, piccolo off-topic.

              Mi consigli un bel test sul medioevo? Pensavo a qualcosa di soft per iniziare, tipo un Jacques Le Goff, che ne pensi?
              sigpic
              Free at last, they took your life
              They could not take your PRIDE

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              • Sean
                Csar
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                Le Goff è uno dei migliori, un classico. Ottimo per iniziare.
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                • THE ALEX
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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Ho fatto un asettico riassunto di quali ideologie sposano quelle curve, a favore di chi magari non ne sa nulla. La premessa era lo stupore per la lettera, perchè a comunione e liberazione, a leggere quella (dove rinnegano tutti i loro principi) pare che ci si siano iscritti loro
                  Ma se tu eri come loro fino a due mesi fa
                  Scherzi a parte, è ovvia l'appartenenza politica di certe curve. Io mi sono ritrovato nella Nord laziale col braccio teso a cantare "avanti ragazzi di Buda" e ad inveire contro dei poveri pescaresi che ancora non ho capito che avevano fatto, ma l'idiozia (quasi sempre voluta e cercata) dei gruppi ultrà, col "razzismo" ha poco o nulla a che vedere. Si studiano i nervi scoperti degli avversari, giocatori o tifosi che siano e si martellano all'infinito. Sono esattamente identici un - 39 ed un "lavali col fuoco", solo che qualcuno ha deciso che il secondo è "razzista" e non ca bene mentre il primo è politically correct e può andare.
                  « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

                  PRESENTI




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                  • Death Magnetic
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                    • Jan 2009
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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Emre Can, la mancata Champions, è una mazzata: delusissimo, ha ricevuto la notizia mentre era in ritiro con la Germania

                    Il tedesco furioso Solo uno il giocatore «fatto» in casa da poter sommare agli altri 21 nomi: Carlo Pinsoglio. E l’infortunio del capitano ha riportato in scena Daniele Rugani, uno di quelli a lungo in bilico. Escludendo poi i lungodegenti Pjaca e Perin, destinati a partire a gennaio, ecco che, conti alla mano, la Juve è stata costretta a una doppia rinuncia. La più difficile in mezzo proprio perché il 25enne Canè arrivato l’anno scorso con le stimmati del predestinato: certi problemi al cuore hanno frenato l’ascesa verso l’Olimpo, ma sul lungo periodo il tedesco aveva mostrato di potersi prendere definitivamente la Juve.

                    Gazzetta
                    Ma i problemi al cuore non sono stati di Khedira?

                    Inviato dal mio Mi A2 Lite utilizzando Tapatalk

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                    • Virulogo.88
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                      • Nov 2008
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                      • 1,824
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                      • Big City
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                      Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                      Ma se tu eri come loro fino a due mesi fa
                      Scherzi a parte, è ovvia l'appartenenza politica di certe curve. Io mi sono ritrovato nella Nord laziale col braccio teso a cantare "avanti ragazzi di Buda" e ad inveire contro dei poveri pescaresi che ancora non ho capito che avevano fatto, ma l'idiozia (quasi sempre voluta e cercata) dei gruppi ultrà, col "razzismo" ha poco o nulla a che vedere. Si studiano i nervi scoperti degli avversari, giocatori o tifosi che siano e si martellano all'infinito. Sono esattamente identici un - 39 ed un "lavali col fuoco", solo che qualcuno ha deciso che il secondo è "razzista" e non ca bene mentre il primo è politically correct e può andare.
                      è vero, è cosi, fa parte dello " spirito " e goliardia da curva , altrimenti tanto vale chiuderle e fare tutti ligi e calmi in tribuna
                      Originariamente Scritto da Pesca
                      lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                      • sebix
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                        • Feb 2011
                        • 581
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                        Due notiziole, di cui una se ne parla da qualche mese.

                        Dal 20/21 molto probabilmente finirà il lungo accordo con pirelli che l'anno scorso ha pagato solamente 19 (dato i bonus champions). Per il 20/21 l'inter sta in contatto con Samsung che sarebbe disponibile ad accettare le richieste di Suning che sarebbero di 30 mln di base con bonus fino a 50-55 mln a stagione. A questo da aggiungersi la ricerca di sponsor di maglia.

                        Dato il caso Icardi e non solo (non piace la gestione totale e anche le cifre che danno) ci sono forti frizioni con Nike. L'inter sta trattando con NB che a breve lascerà il Liverpool e sarà sostituita proprio da Nike. Il problema è che Thohir qui fece una gran cazzata firmando un contratto decennale fino al 2024... ci sarebbero in grosso delle pesanti penali... vediamo come la risolvono. Zhang non vorrebbe stare vincolato a queste cifre ridicole per altri 4 anni.

                        Con questi due sponsor l'inter conta di arrivare al livello della juve per fatturato (la dfferenza al momento è di circa un centinaio di mln sul caratteristico).

                        Qui la cosa che mi piace meno relativamente:

                        Suning ha iniziato a fare delle ricerche esplorative per affidare a degli studi di design la modifica del logo inter per renderlo maggiormente commerciale sulla falsariga di quanto già fatto dalla Juve.

                        Per quanto non contrario a questo spero solo che il lavoro finale sia superiore a quello della Juve che trovo veramente orribile.
                        Last edited by sebix; 04-09-2019, 11:15:05.

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                        • Sean
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                          Io non ho mai amato gli intruppamenti e la confusione sono sempre rifuggito dalle logiche, spesso caotiche, di gruppo e sono sempre stato portato a fare partito "da solo", pur rispettando tutto e tutti, ma non ho mai creduto che esperienze e idee si possano ridurre a particolarismi (chi prende e fa un feticcio del razzismo; chi del nostalgismo; chi dell'imperialismo; chi della pedissequa ripetizione di gesti e simboli, riduzione a necromanzia).

                          Sono quello che un tempo si sarebbe definito un appartenente alla "rivoluzione conservatrice" dove il concetto di Tradizione sta al centro. Nella Storia ci sono state varie manifestazione di questa Idea, le possiamo trovare in tanti periodi, lì dove, sostanzialmente, si dà ordine al caos. Quindi ho sempre piuttosto guardato all'origine prima, all'archetipo che, storicizzandosi, assume poi varie forme nel corso dei secoli e dei millenni...per cui considero chiuse le esperienze storiche dell'ultima incarnazione ideale, cioè il nazionalsocialismo e il fascismo.

                          Sì, per carità, difendere il concetto di "sangue e suolo" va bene, ma la prossima manifestazione storica sarà ben diversa da quelle che abbiamo conosciuto, si adatterà ai tempi per (ri)formarli, riordinarli. Le esperienze storiche subiscono il peso, il gravame degli uomini che le incarnano e del momento. Oggi, per fare un esempio, non avremmo certo più il dover pensare al comunismo come avversario portatore di caos. Altresì ogni cultura esprime le sue proprie particolarità, tant'è che il concetto di razza era preminente in Germania e meno in Italia e via discorrendo.

                          Va trovato invece l'elemento comune, quello che unisce, come un filo rosso, alcuni fondamentali snodi delle civiltà, per cui Cesare che chiama commilitone i suoi soldati è contemporaneo di chi li ha chiamati camerati o di chi in Sparta si occupava, cameratescamente, della educazione della gioventù.

                          Noi viviamo l'epoca del tramonto, la partita ultima s'è chiusa 70 anni fa. Estremo tentativo di salvare la civiltà dall'aggressione del caos, una autentica guerra dei mondi. E' stata persa. Ora viviamo nel rovescio di cio' che era ed è sempre stato. Chissà quanto tempo dovrà passare prima di avere un'altra apparzione storica dell'Idea. Nel frattempo comprendo benissimo che ciascuno impegni il proprio tempo come puo', ma le direzioni sono decise, non sono più in alcun modo o maniera ostacolabili, occorre che tutto faccia il suo corso, anche tragicamente, perchè altrimenti i tempi non si consumano, non si purificano.

                          Bisogna assumere tutto il peso della tragedia, se ci è capitato di stare qui ed ora. In silenzio, come monaci che nel frattempo pregano e conservano i fondamentali.
                          Last edited by Sean; 04-09-2019, 19:39:43.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            è vero, è cosi, fa parte dello " spirito " e goliardia da curva , altrimenti tanto vale chiuderle e fare tutti ligi e calmi in tribuna
                            Durante una trasferta a Genova di tanti anni fa, passammo tutti e 90 i minuti di gioco a ricordare a Skuhravy che sua madre stava morendo, mentre dall'altra parte ci rinfrescavano la memoria su quanti amici avevamo perso all'Heysel e sul nostro Capitano di cui in questi giorni si celebra il trentennale della scomparsa.... Idiozia? Probabilmente... Da merde? Sicuro.... Razzismo? Assolutamente NO.
                            « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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                              Io non ho mai amato gli intruppamenti e la confusione sono sempre rifuggito dalle logiche, spesso caotiche, di gruppo e sono sempre stato portato a fare partito "da solo", pur rispettando tutto e tutti, ma non ho mai creduto che esperienze e idee si possano ridurre a particolarismi (che prende e fa un feticcio del razzismo; chi del nostalgismo; chi dell'imperialismo; chi della pedissequa ripetizione di gesti e simboli, riduzione a necromanzia).

                              Sono quello che un tempo si sarebbe definito un appartenente alla "rivoluzione conservatrice" dove il concetto di Tradizione sta al centro. Nella Storia ci sono state varie manifestazione di questa Idea, le possiamo trovare in tanti periodi, lì dove, sostanzialmente, si dà ordine al caos. Quindi ho sempre piuttosto guardato all'origine prima, all'archetipo che, storicizzandosi, assume poi varie forme nel corso dei secoli e dei millenni...per cui considero chiuse le esperienze storiche dell'ultima incarnazione ideale, cioè il nazionalsocialismo e il fascismo.

                              Sì, per carità, difendere il concetto di "sangue e suolo" va bene, ma la prossima manifestazione storica sarà ben diversa da quelle che abbiamo conosciuto, si adatterà ai tempi per (ri)formarli, riordinarli. Le esperienze storiche subiscono il peso, il gravame degli uomini che le incarnano e del momento. Oggi, per fare un esempio, non avremmo certo più il dover pensare al comunismo come avversario portatore di caos. Altresì ogni cultura esprime le sue proprie particolarità, tant'è che il concetto di razza era preminente in Germania e meno in Italia e via discorrendo.

                              Va trovato invece l'elemento comune, quello che unisce, come un filo rosso, alcuni fondamentali snodi delle civiltà, per cui Cesare che chiama commilitone i suoi soldati è contemporaneo di chi li ha chiamati camerati o di chi in Sparta si occupava, cameratescamente, della educazione della gioventù.

                              Noi viviamo l'epoca del tramonto, la partita ultima s'è chiusa 70 anni fa. Estremo tentativo di salvare la civiltà dall'aggressione del caos, una autentica guerra dei mondi. E' stata persa. Ora viviamo nel rovescio di cio' che era ed è sempre stato. Chissà quanto tempo dovrà passare prima di avere un'altra apparzione storica dell'Idea. Nel frattempo comprendo benissimo che ciascuno impegna il proprio tempo come puo', ma le direzioni sono decise, non sono più in alcun modo o maniera ostacolabili, occorre che tutto faccia il suo corso, anche tragicamente, perchè altrimenti i tempi non si consumano, non si purificano.

                              Bisogna assumere tutto il peso della tragedia, se ci è capitato di stare qui ed ora. In silenzio, come monaci che nel frattempo pregano e conservano i fondamentali.
                              Evoliano di mmmerda
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                                Dal 20/21 molto probabilmente finirà il lungo accordo con pirelli che l'anno scorso ha pagato solamente 19 (dato i bonus champions). Per il 20/21 l'inter sta in contatto con Samsung che sarebbe disponibile ad accettare le richieste di Suning che sarebbero di 30 mln di base con bonus fino a 50-55 mln a stagione. A questo da aggiungersi la ricerca di sponsor di maglia.

                                Dato il caso Icardi e non solo (non piace la gestione totale e anche le cifre che danno) ci sono forti frizioni con Nike. L'inter sta trattando con NB che a breve lascerà il Liverpool e sarà sostituita proprio da Nike. Il problema è che Thohir qui fece una gran cazzata firmando un contratto decennale fino al 2024... ci sarebbero in grosso delle pesanti penali... vediamo come la risolvono. Zhang non vorrebbe stare vincolato a queste cifre ridicole per altri 4 anni.

                                Con questi due sponsor l'inter conta di arrivare al livello della juve per fatturato (la dfferenza al momento è di circa un centinaio di mln sul caratteristico).

                                Qui la cosa che mi piace meno relativamente:

                                Suning ha iniziato a fare delle ricerche esplorative per affidare a degli studi di design la modifica del logo inter per renderlo maggiormente commerciale sulla falsariga di quanto già fatto dalla Juve.

                                Per quanto non contrario a questo spero solo che il lavoro finale sia superiore a quello della Juve che trovo veramente orribile.
                                E' tutto futuribile con Suning, mi pare come quelle religioni soteriologiche che scavalcano il reale ed il presente per trasformare l'oggi in un domani che forse sarà. E' il sol dell'avvenire. Ne riparliamo se e quando sorgerà. Coi fatti.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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