Disoccupazione.

[The_machine]

Non credo sia possibile per una questione di concorrenza.

Non siamo più nel quartierino che possiamo regolamentare. Se imponi dei vincoli locali che vanno verso una direzione di minor efficienza, allora le attività limitate diventano meno competitive rispetto quelle senza vincoli che stanno da un'altra parte, magari in un altro continente.

Una soluzione potrebbe essere l'adozione del reddito di cittadinanza (magari a livello globale) per le persone che non hanno le caratteristiche per essere impiegabili, è un tema piuttosto dibattuto.

[Bill_Trumbo]

Potrebbe essere un'efficace via d'uscita, ma a danni globali non ha fatto riscontro un meccanismo di coordinamento degli stati tale da far pensare a un'estensione su scala globale del provvedimento; per questa ragione io vedo come via d'uscita possibile una tendenza contraria e cioè il rinforzo delle prerogative degli stati nazionali tendendo, all'interno di ogni singolo stato, alla creazione di un sistema economico tendenzialmente chiuso (onde evitare il problema della concorrenza con le altre nazioni), senza giungere agli estremi dell'autarchia ma comunque valorizzando le risorse presenti in quella nazione e sviluppando fonti energetiche alternative, sostenibili dalla nazione stessa, qualora fosse sprovvista di petrolio ecc... Per il dramma della Disoccupazione sarebbero i singoli stati (eventualmente con forme di assistenzialismocome il reddito di cittadinanza) a dover intervenire.

[The_machine]

Poi però non devi battere ciglio quando vai dal rivenditore di turno ed il cellulare cinese che adesso ti fa tutto a 200 euro magari ti costa il doppio, così come tanti altri beni di consumo e servizi.

Sono dinamiche complicate, intervieni da una parte e ottieni effetti paradossali dall'altra.

[miketyson]

per me la disoccupazione (involontaria) è stata una liberazione,una svolta,un colpo di coda,quasi una salvezza.Lavoravo in modo continuativo da 27 anni,anche quando mi trasferii qui a Roma,nel 2006,dopo pochi mesi grazie alla mia esperienza e cv trovai subito un lavoro fisso in una nota azienda rivenditore di materiale per casa,prima in prova poi contratto a tempo indeterminato.Nessuna preoccupazione a livello economico dunque,anche mia moglie ha un buon lavoro,tanto che subito abbiamo deciso di comprare casa,certo non faccio il manager e non guadagnavo 2 3 000euro mese.Ultimamente ero diventato sofferente con gli anni,pensavo a tutti i gg chiusi,8h al gg,per quanto ancora?era davvero vita?si ma i $$ servono quindi,mai ho pensato di mollare tutto.Nel 2013 arriva la botta,crisi e fallimento,nel giro di 6 mesi licenziati.Ero mezzo disperato,mai avrei pensato di passare questa situazione,ma ho pensato subito,troverò dell'altro e poi ho 2 anni di sostegno naspi anche se poca roba.Ero ossessionato,mandavo cv a destra e manca,senza successo al limite solo quache boiata che rifiutavo,non ho mai lavorato a nero nè sottopagato e non intendo cominciare ora,per me possono morire di fame tutti dicevo.Ho cominciato io a crearmi dei lavori e fare dei lavori per me in prorpio,non sono mai morto di fame.Poi ora lavoro in una nota e bella agenzia di security,ho molto tempo libero,magari fai 30 ore di lavoro in 2gg e poi stai a casa altri 4 5gg e la paga non è male.In tutto questo tempo,sono stato a scuola per suonare,cosa che volevo fare da piccolo,ho fatto l'istruttore di wrestling per i ragazzi,quindi una cosa che mi piace,e ho arricchito il mio tempo con molte altre cose che prima non ho MAI potuto fare.Quindi per me è stata una salvezza,altrimenti sarei rimasto a fare la solita triste vita grigia nello stesso posto con le stesse facce che ormai erano diventati nemici.Ero arrivato al punto di odiare quel posto di lavoro,odiare l'ambiente che si era creato,sotto sotto ero quasi contento fosse finita,ma capisco che per molti che hanno anche figli da campare potrebbe essere un vero e proprio dramma,ma mai disperarsi.

[Lorenzo993]

Poi però non devi battere ciglio quando vai dal rivenditore di turno ed il cellulare cinese che adesso ti fa tutto a 200 euro magari ti costa il doppio, così come tanti altri beni di consumo e servizi.

Sono dinamiche complicate, intervieni da una parte e ottieni effetti paradossali dall'altra.

C'è da dire anche con sono dinamiche fuori dal controllo dell'individuo

Nessuno ha scelto di avere il cellulare a 200 euro,le magliette cinesi a 2 euro e le tutele sul lavoro che devono essere soppresse,e con la globalizzazione questo è ne più ne meno..

Perciò possiamo battere ciglio o non batterlo che non fa differenza,questo per dire che non credo che anche volendo riusciremmo a poter scegliere che indirizzo voler prendere,già solo a livello Italia per esempio..

[The_machine]

Diciamo che oggigiorno noi abbiamo rilevanza politica non con il voto ed i rappresentati che ne derivano, ma con i nostri acquisti e la nostra attenzione.

Quindi quando compriamo il modello con miglior rapporto qualità prezzo è li che stiamo votando, così come quando andiamo sulla pagina Instagram di Cristiano Ronaldo dandogli la nostra attenzione pure li stiamo votando e decidiamo in che direzione sta andando il mondo.

[Pasquino]

L'indeterminato non è comunque la sicurezza eterna, oggi meno che mai. La naspi ti dà il tempo e la tranquillità per formarsi e ricollocarsi se necessario, perché se c'è la formazione e l'aggiornamento del personale un'azienda resta Florida e i suoi dipendenti al passo coi tempi. Il primo problema è la mancanza di formazione al lavoro, perché vista come un costo e non come un investimento. Il mercato del lavoro al ribasso poi porta gli stati a creare manodopera a basso costo e non professionisti, già dalla scuola è così, tutto in nome della produttività e della crescita economica, concetto ormai slegato dalla crescita e dal benessere di una nazione. Studiare serve, sempre, non è mai tempo sprecato, i nostri governanti dovrebbero saperlo, o forse lo sanno, ma hanno interessi contrari

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[The_machine]

Oggi durante il discorso di inserimento c'hanno spiegato con orgoglio come gestiscono in modo virtuoso l'accompagnamento verso la pensione.

I 50-60enni visti (a parte una piccolissima percentuale considerata "pensante") unicamente come un peso, meglio pagarli per sbarazzarsene che tenerli a lavorare.

[Bob Terwilliger]

Mentalità delirante. Il cosiddetto ageism è devastante nella nostra società.

[The_machine]

Intendi nella società a livello mondiale o italiana?

Perchè secondo me nel mondo anglosassone è molto peggio, prima stavo in un'azienda di consulenza multinazionale e l'età media era 32 anni. Il che vuol dire quasi esclusivamente operativi under 30 e qualcheduno appartenente alla classe dirigenziale più avanti negli anni. Difficile trovare le vie di mezzo.

Le aziende italiane sono indietro da questo punto di vista, ma si stanno adattando e l'età media alta è vista dichiaratamente come un problema per la produttività.

[Bob Terwilliger]

L'ageism è un problema ovunque. Se sei ***** e lesbica e non-binary gender: strada spianata. Se sei over 35: monnezza ambulante buona solo per pulire i cessi, incapace di apprendere dall'esperienza e di avere una singola buona idea all'anno.

[The_machine]

Si, è piuttosto triste, ma allo stesso tempo coerente con l'ottica di ottimizzare ed efficientare.


Perchè alla fine uno più avanti negli anni vuole più garanzie, più soldi, regge meno situazioni stressanti, ha meno potenziale e magari moglie/marito, figli che richiedono tante attenzioni.


Un tempo questi fattori potevano essere controbilanciati da esperienza e magari prima ancora prima dalla saggezza, ma nel contesto attuale dove i lavori continuano a cambiare, cambiano le regolamentazioni e cambia sopratutto ciò che in qualche modo è collegato ai sistemi informatici, la bilancia pende chiaramente da una parte.

[SimoneBW]

Si, è piuttosto triste, ma allo stesso tempo coerente con l'ottica di ottimizzare ed efficientare.


Perchè alla fine uno più avanti negli anni vuole più garanzie, più soldi, regge meno situazioni stressanti, ha meno potenziale e magari moglie/marito, figli che richiedono tante attenzioni.


Un tempo questi fattori potevano essere controbilanciati da esperienza e magari prima ancora dalla saggezza, ma nel contesto attuale dove i lavori continuano a cambiare, cambiano le regolamentazioni e cambia sopratutto ciò che in qualche modo è collegato ai sistemi informatici, la bilancia pende chiaramente da una parte.

Ti rendi conto che a breve anche tu sarai obsoleto?

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[Bob Terwilliger]

E' un'attitudine sciatta travestita da brillantezza.
Anche solo considerando che più è giovane il candidato più è probabile che ti sfanculi in fretta per un'altra compagnia, ovvero, appena ha imparato abbastanza da rivendersi con profitto.
Posso invece capire che si sia dubbiosi verso gli attuali cinquantenni e oltre per motivi informatici, dato che molti di loro hanno poca disinvoltura con il computer.

[The_machine]

Ti rendi conto che a breve anche tu sarai obsoleto?

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Assolutamente.

Se quando ho iniziato avevo l'impressione di ottenere meno di quanto valevo, adesso cominciano ad insinuarsi pensieri del tipo "certo che quel ragazzo di 28 anni è davvero competente, solo che becca la metà di me, valgo davvero questa differenza? Se fossi io a dover fare una scelta tra 2 candidati simili cosa farei?".
Questo sicuramente è uno stimolo per migliorarsi, ma allo stesso tempo inquieta. Difficile farlo per tutta la vita.