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Un saluto, un pensiero, una preghiera per Manuel/Manx
personalmente ho perso mio papà che ero una adolescente ..... e lui solo 54 anni ...
per cui ... sull'argomento mi viene facile chiedermi .... e se toccasse anche a me ? non sarebbe male per certi versi sapere la propria "data di scadenza"
vivere al meglio ogni giorno, privandomi del meno possibile e cercando di soddisfare, nei limiti de possibile, i miei desideri...
per il resto .... che dio ce la mandi buona davvero
non voglio stuprare il 3d perchè come detto lo ritengo dedicato solamente al nostro amico Manuel
però.....perchè sapere la data di scadenza? penso solo che ti porterebbe a vivere male come succede appunto a chi è malato
piuttosto meglio vivere il giorno precedente in modo normale/intenso/arrabbiato/deluso/felice ecc e poi un bel colpo secco
codardia? forse
@Sean
ecco sinceramente mi aspettavo che parlasse un po' di più non tanto del forum ma della palestra
il suo modo di affrontare gli allenamenti l'ho sempre trovato simile al mio, fare bb non per diventare mr universo ecc ma farlo per piacere puro e personale
poi lui sperimentava anche grazie a menez, tirava sempre al massimo
siamo di quella gente che probabilmente non ha mai preso scorciatoie proprio per il fatto che non era il risultato la cosa fondamentale ma il cammino, l'adrenalina che ti dava allenarti
@arturo non spoilerarmi la relazione, so già ma voglio leggerla da lui
Avrai notato che non solo di palestra parla poco ma anche di amici, serata o giornate fuori, di moto, di tante altre sue passioni. Anzi, alla palestra qualche accenno lo dedica nella parte più diaristica del libro, così come qualche passaggio sulle letture e qualche accenno a qualche puntata fuoriporta...ma poca cosa.
Ne scrive poco perchè il "diario" è tutto incentrato su di sè in rapporto con la malattia, con l'altro da sè ma che sta, che ha piantato tenda abusiva nel suo organismo, per cui da quel momento non è quasi più altro da sè ma anzi è diventato parte di se stesso - "adesso siamo in due".
A causa di quell'ospite, il dialogo col lettore si incentra su questo percorso ultimo assieme al cancro (Manuel preferiva chiamarlo non tumore ma cancro)...che praticamente ruba via via spazio a tutto il resto.
Nel corso degli ultimi tempi il cancro gli ha infatti sottratto tutto: la palestra, la moto, le gite, le serate e poi, alla fine, anche la lettura. Si è preso tutto...tranne Manuel. Tranne cioè la sua umanità, la sua forza, il suo coraggio, il suo spirito: lì non c'è arrivato, lì il cancro ha perso.
Manuel non scriveva sulla sua vita al di fuori del cancro (che pure ha avuto fino praticamente all'ultimo, perchè anche se non usciva più erano gli amici ad andarlo a trovare) forse anche per il dolore che poteva arrecargli il ricordare, il riassaporare ciò che sapeve avrebbe irrimediabilmente perduto.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Avrai notato che non solo di palestra parla poco ma anche di amici, serata o giornate fuori, di moto, di tante altre sue passioni. Anzi, alla palestra qualche accenno lo dedica nella parte più diaristica del libro, così come qualche passaggio sulle letture e qualche accenno a qualche puntata fuoriporta...ma poca cosa.
Ne scrive poco perchè il "diario" è tutto incentrato su di sè in rapporto con la malattia, con l'altro da sè ma che sta, che ha piantato tenda abusiva nel suo organismo, per cui da quel momento non è quasi più altro da sè ma anzi è diventato parte di se stesso - "adesso siamo in due".
A causa di quell'ospite, il dialogo col lettore si incentra su questo percorso ultimo assieme al cancro (Manuel preferiva chiamarlo non tumore ma cancro)...che praticamente ruba via via spazio a tutto il resto.
Nel corso degli ultimi tempi il cancro gli ha infatti sottratto tutto: la palestra, la moto, le gite, le serate e poi, alla fine, anche la lettura. Si è preso tutto...tranne Manuel. Tranne cioè la sua umanità, la sua forza, il suo coraggio, il suo spirito: lì non c'è arrivato, lì il cancro ha perso.
Manuel non scriveva sulla sua vita al di fuori del cancro (che pure ha avuto fino praticamente all'ultimo, perchè anche se non usciva più erano gli amici ad andarlo a trovare) forse anche per il dolore che poteva arrecargli il ricordare, il riassaporare ciò che sapeve avrebbe irrimediabilmente perduto.
si hai ragione del resto si chiama "ora siamo in due" - tu lo conoscevi molto meglio di tutti noi
un grazie a Sean perchè in un qualche modo ci hai rappresentato tutti e perchè sei stato un buon amico
un grazie a luna perchè anche se a distanza so che hai fatto di tutto per essergli vicino
e un grazie a Manuel, perchè sono stato un accanito lettore per tanti anni (non ho migliaia di libri come te ma 5 metri di libreria si) e da 10 anni circa non ne leggevo uno - sto rincominciando
Grazie a te per le belle parole. Sono sicuro che la famiglia apprezzerà tanto.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
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«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Ho finito anch'io di leggerlo oggi. Nonostante l'abbia iniziato subito, appena arrivatomi, ho poi dovuto leggerlo facendo delle pause. Forse ho incosciamente voluto farlo durare perchè leggerlo era come sentire Manuel parlare ancora e , quindi, ancora vivo o, forse, più semplicemente...non è stato facile leggerlo: in ogni pag c'è tutta la sofferenza di Manuel e d'altra parte non è un libro sulla sua vita, le sue passioni, ma un libro su di lui e sulla sua malattia; malattia che ben presto è diventata un tutt'uno con lui senza che però lui sia diminuito, anzi, come scrive Sean nella sua testimonianza, più la malattia avanzava più lo spirito e l'essenza di Manuel venivano fuori. Ha sofferto davvero tanto, troppo, ma leggendo tutte le testimonianze si capisce quanto abbia lasciato qualcosa alle persone con cui, in qualunque modo, sia entrato in contatto. La sofferenza per l'uomo rimarrà sempre un mistero inesplicabile e per noi, esseri finiti, morire a 10, 40 o 100 anni non è la stessa cosa ma, forse, ogni essere umano ha un compito e lui, semplicemente, aveva esaurito il suo. E allora caro Manuel che tu ora possa riposare in pace. Te lo meriti.
Lo racconto come fosse una pagina personale , con la stessa intimità con la quale potrei raccontarlo ad amici fidati. Ieri sera ho preso la macchina , sono stato a Pianello, sono andato avanti a casa di Manuel. Dista circa 15 minuti da dove abito ora. Sono solamente riuscito a raccogliermi in preghiera, davanti al suo cancello. È come se in qualche modo lui fosse ancora presente, su quel balcone , a fumare quel sigaro che spesso abbiamo condiviso. Vai Pa', fuma!! Mi diceva.
Ciao Manu, appena posso, ripassero' sicuramente.
PS comprate sto caxxo di libro, ne buttiamo via tanti dei soldi per stupidate
per questa testimonianza ne vale la pena
l'ho ordinato su amazon a fine giugno, mi mandano ogni tanto una mail con un rinvio di data di consegna perchè non sanno quando sarà di nuovo disponibile, l'ultima con data probabile tra il 28 agosto e i primi di ottobre.
se qualcuno mi sa dire dove si può acquistare subito mi fa un favore, grazie!
Winners are simply willing to do what losers won't.
l'ho ordinato su amazon a fine giugno, mi mandano ogni tanto una mail con un rinvio di data di consegna perchè non sanno quando sarà di nuovo disponibile, l'ultima con data probabile tra il 28 agosto e i primi di ottobre.
se qualcuno mi sa dire dove si può acquistare subito mi fa un favore, grazie!
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Ho preso il libro appena l'ho trovato disponibile su IBS, l'ho ricevuto una settimana fa.
Mi sono limitato a sfogliarlo; ho letto in momenti diversi le note biografiche e introduttive nel retro e nelle alette; successivamente ho letto le pagine introduttive scritte dalla sorella e dalla mamma.
Ho conosciuto Manuel solamente attraverso questa piattaforma, comunicando tramite tastiera, davanti ad uno schermo. Non so nemmeno che voce avesse. Nonostante questo rapporto non rapporto, Manuel è stato uno dei pochi utenti che mi ha permesso (ci ha permesso?) di interagire con lui attraverso un dialogo vero, tra persone; non solo un botta e risposta tra nickname. Dietro Manx c'era Manuel.
Mi ha colpito tantissimo sapere ciò che stava passando. E poi leggere i suoi post.
Credo di non essere mai intervenuto nel merito; facendolo mi sarei sentito inadeguato, invadente, inadatto. In realtà mi sento inadeguato invadente e inadatto anche adesso, ma volevo scrivere queste righe, avevo voglia di condividerlo, qui.
Ora il suo libro è sul mio comodino.
Non so quando lo leggerò, non adesso, non me la sento.
stesso problema di Otta....pensavo di semplificarmi le cose avendo già un account prime ed invece sto bestemmiando a giorni alterni. Credo che annullerò l'ordine e lo farò da capo sul link di Sean.
« Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »
Ho preso il libro appena l'ho trovato disponibile su IBS, l'ho ricevuto una settimana fa.
Mi sono limitato a sfogliarlo; ho letto in momenti diversi le note biografiche e introduttive nel retro e nelle alette; successivamente ho letto le pagine introduttive scritte dalla sorella e dalla mamma.
Ho conosciuto Manuel solamente attraverso questa piattaforma, comunicando tramite tastiera, davanti ad uno schermo. Non so nemmeno che voce avesse.
Ti consiglio di apprezzarlo anche attraverso i video del suo canale.
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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