Un saluto, un pensiero, una preghiera per Manuel/Manx

[Sean]

Grazie per queste tue riflessioni.

Hai colto benissimo: Manuel non parla di amici così come parla pochissimo della palestra e poco o per niente della moto o delle varie gite "fuori porta" nei suoi due anni e mezzo di malattia: è una scelta voluta. Come dici, il diario è piuttosto un dialogo con se stesso, con la vita a cui improvvisamente è stata data una scadenza, con "l'inquilino abusivo".

Leggendolo mi sono anche detto che in verità i "mezzi-morti" siamo tutti noi...perchè ogni vita è a scadenza. Il tempo non è infinito, anche se magari viverlo in apparente "buona salute" può farci credere il contrario...Per questo quanto scrive Manuel ci riguarda profondamente tutti.

Poi sì, ho scritto quelle poche righe a nome di tutti quanti noi che lo abbiamo conosciuto grazie al forum. Questo forum è stato molto importante nella sua vita, lo si capisce anche da come riusciva a tenere i contatti con tantissimi di qui e io sono rimasto stupito da come trovasse il tempo per scrivere o parlare con tutti...perchè magari c'era un utente che appariva solo per un consiglio di allenamento e invece poi in privato si sentiva con Manuel intessendo un rapporto che andava oltre l'argomento-palestra.

E' un aspetto che nelle sue dimensioni io ignoravo, e dove Manuel ha mostrato la sua disponibilità, quel suo essere così alla mano, quella sua gentilezza d'animo.

[Sean]

Il libro adesso si può ordinare anche su Amazon e IBS.

[clbx31]

Non ho mai avuto il piacere di conoscere Manuel di persona, e questa cosa mi manca maledettamente, poichè, dalle nostre chiacchierate in posta privata, parlavamo davvero di tutto. Lo consideravo un punto di riferimento.
Una cosa è certa, da quando è venuto a mancare, non sono riuscito più a postare nulla qua sul forum.
Riposa in pace, ragazzo.

[Sean]

Il libro di Manuel è in vendita online anche su Feltrinelli, Mondadori, Libraccio, Hoepli, Libreria Universitaria e, come detto, Amazon, IBS ecc...

[Arturo Bandini]

mi è arrivato, non l'ho ancora letto ma vedo che è strutturato come un vero diario, con la progressione cronologica dei suoi pensieri via via sempre più disillusi, e non sarà facile seguirlo in questo percorso. Mi ha commosso la testimonianza del padre, il racconto della loro ultima sera, come ci aveva raccontato Sean, con le parole che dovranno restare per la vita. E poi ci sono le sue foto che infondono un senso di serenità

[centos]

l'ho appena acquistato, non so quando lo leggerò mi fa in un certo modo paura
però manu non ti dimentico - mi vieni in mente spesso

[centos]

alla fine lo sto leggendo, sono a metà

deve aver provato un dolore fisico ma soprattutto psicologico inimmaginabile - quando scrive che non vede l'ora che finisca perchè da mezzo-morto non è vita non posso far altro che concordare con lui
cmq era una roccia, un livello di sopportazione praticamente eroico

la cosa mi tocca personalmente, mia madre ha iniziato un percorso simile negli ultimi mesi - per ora niente chemio solo una "nuova cura" a base di medicinali (cura che possono sostenere solo in una minima parte delle persone in quanto dipende dal fatto che tu abbia un determinato gene) mi fa veramente paura pensare a quello che potrebbe dover fare come ha fatto Manuel

Ho già visto mia nonna e mia zia crepare tra atroci dolori, quando anche la morfina non faceva più effetto.


Niente commenti, questo è un 3d dedicato solo a Manuel e a chi gli ha voluto bene

[Sean]

E' un topic dedicato a Manuel ma in cui possono entrarci tante altre cose...e quindi mi sento di esprimerti un pensiero di vicinanza.

[Venkman85]

Esprimo anche io la vicinanza a Centos. Settimana scorsa è mancata mia zia, lo aveva al pancreas e quindi sapevamo non ci fossero possibilità. Se non altro tutto è durato pochi mesi, il calvario di Manuel è stato più lungo, in certi casi la vita non è più vita e non so quanto valga la pena tenercisi aggrappati, o almeno è quello che credo

Inviato dal mio Mi A3 utilizzando Tapatalk

[centos]

Esprimo anche io la vicinanza a Centos. Settimana scorsa è mancata mia zia, lo aveva al pancreas e quindi sapevamo non ci fossero possibilità. Se non altro tutto è durato pochi mesi, il calvario di Manuel è stato più lungo, in certi casi la vita non è più vita e non so quanto valga la pena tenercisi aggrappati, o almeno è quello che credo

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ecco la cosa deve durare pochi mesi, l'attaccarsi a terapie e medicine quando non stai bene ma non malissimo è più che comprensibile (istinto di sopravvivenza) ma poi diventa accanimento terapeutico
personalmente (dicendolo da persona che per il momento non ha quel problema) e pensando di vedere quello che ho visto con mia nonna (e ho ricordi poco chiari, è successo da teenager quando hai tanti altri pensieri in testa) è meglio un colpo secco

vedo anche la mia nonna paterna, 90 anni scarsi, oramai nella spirale della demenza senile (non molesta e solo da qualche mese)
per il suo bene spero che una mattina non si svegli, il pensiero della casa di riposo perchè non sei più in grado di aiutarla per tutte le sue esigenze mi fa incaxxare come una bestia

perchè tenerli in vita a badilate di medicine quando la vita non è più vita?

[Sean]

Noi abbiamo tenuto nonna, morta lo scorso agosto a 94 anni, fino all'ultimo a casa. Negli ultimi due anni era anche lei affetta da una demenza senile (non in forma gravissima ma diciamo medio-alta). Paralitica da circa 3 anni, quindi letto speciale e tutto quello che serve per chi non può alzarsi dal letto.

Non se n'è proprio parlato di portarla in qualche struttura. A lei ci ha pensato mia madre, ed è stata l'occasione per vedere davvero l'eroismo della quotidianità all'opera e lo spirito di sacrificio e l'amore.

E' morta a casa con tutti noi (figli e nipoti) accanto.

[Arturo Bandini]

Un abbraccio Centos, mi dispiace...
Io penso che sia difficile dire fino a che punto una vita sia ancora degna di essere vissuta, in definitiva la scelta spetta a chi vive in prima persona la malattia. Mio padre pur soffrendo, ci teneva a vivere il più possibile. Progettava di andare al mare per l'ultima volta quella estate, anche con una sedia a rotelle, ma non fece in tempo.
Almeno in parte penso che questo discorso valesse anche per Manuel, anche se nel suo libro dice "la luce è la mia morte", quando raccontava della sua inaspettata storia d'amore diceva che se prima pensava solo a finire il più presto possibile, adesso ogni settimana in più era un dono

[Gore]

personalmente ho perso mio papà che ero una adolescente ..... e lui solo 54 anni ...
per cui ... sull'argomento mi viene facile chiedermi .... e se toccasse anche a me ? non sarebbe male per certi versi sapere la propria "data di scadenza"
vivere al meglio ogni giorno, privandomi del meno possibile e cercando di soddisfare, nei limiti de possibile, i miei desideri...
per il resto .... che dio ce la mandi buona davvero

[sylvester]

Per lottare contro certe sofferenze, ci vuole un coraggio che io non ho.
Ho grande stima e rispetto per chi battaglia contro certi mali.
Onori a voi.

[centos]

@Sean
ecco sinceramente mi aspettavo che parlasse un po' di più non tanto del forum ma della palestra
il suo modo di affrontare gli allenamenti l'ho sempre trovato simile al mio, fare bb non per diventare mr universo ecc ma farlo per piacere puro e personale
poi lui sperimentava anche grazie a menez, tirava sempre al massimo
siamo di quella gente che probabilmente non ha mai preso scorciatoie proprio per il fatto che non era il risultato la cosa fondamentale ma il cammino, l'adrenalina che ti dava allenarti

@arturo non spoilerarmi la relazione, so già ma voglio leggerla da lui