Guardate che amazon e' solo un canale di distribuzione. I soldi vanno sempre al produttore, quindi se vi semplifica la vita il problema quale e'?
L'angolo del disagio socio-alimentare. Parte II
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Ma infatti sono d'accordo.
Se devo prendere un Fiasconaro e pagare 30 € per avere un panettone industriale paragonabile ad un Maina da 7 anche no.
Quando vivevo a Bologna andavo dal fornaio, spendevo 30/40 quello che era ma almeno avevo un vero artigianale, buono.
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Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza MessaggioGuardate che amazon e' solo un canale di distribuzione. I soldi vanno sempre al produttore, quindi se vi semplifica la vita il problema quale e'?
Così come eBayOriginariamente Scritto da huntermastertu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.Originariamente Scritto da luna80Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?
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Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza MessaggioGuardate che amazon e' solo un canale di distribuzione. I soldi vanno sempre al produttore, quindi se vi semplifica la vita il problema quale e'?
che ormai abbia anche corrieri e magazzini suoi andando verso un monopolio totale è ok?
che su amazon siano venduti soprattutto articoli stranieri (cinesi per lo più) mentre quelli italiani non sono così convenienti non l'hai notato?
cercavo dei saponi da barba artigianali, su amazon costano di più che nei barber shop specializzati, invece quelli gillette si trovano a pochissimo...
ps: considera anche che i prodotti stranieri, se venduti nei negozi italiani, contribuivano almeno in parte a far girare la nostra economia: lavorava il negoziante, e pagava le tasse su quel che vendeva.
Amazon non paga nessuna tassa in italia e non dà lavoro (se non ai corrieri e magazzinieri), i soldi spesi lì vanno dritti a amazon senza rientrare in circoloLast edited by Arturo Bandini; 13-11-2020, 21:32:19.
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Originariamente Scritto da topscorer Visualizza MessaggioDi industriali un po' più alto di gamma e un po più caro c'è il Galup che merita una menzione.
Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
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Originariamente Scritto da Luke91 Visualizza MessaggioSi ma Amazon si tiene una percentuale (giustamente)
Così come eBay
Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggioche stia ammazzando i negozi fisici tutto ok? non dimentichiamo che i negozi sono i punti di aggregazione che danno identità alle città distinguendo i quartieri dormitorio dal tessuto urbano vitale
che ormai abbia anche corrieri e magazzini suoi andando verso un monopolio totale è ok?
che su amazon siano venduti soprattutto articoli stranieri (cinesi per lo più) mentre quelli italiani non sono così convenienti non l'hai notato?
cercavo dei saponi da barba artigianali, su amazon costano di più che nei barber shop specializzati, invece quelli gillette si trovano a pochissimo...
Anche io cercherei di avere un monopolio se potessi. Chiunque lo farebbe.
Se si vendono articoli cinesi e quelli italiani rimangono invenduti vuol dire che gli italiani preferiscono quella qualita' e prezzi. Vuoi imporre alla gente cosa comprare?
Se cerchi qualcosa nessuno ti obblica a comprare su amazon. Io se cerco qualcosa vado su amazon e guardo disponibilita' e prezzi. Poi vado su altri siti e faccio lo stesso e poi vado nei negozi e faccio lo stesso. Alla fine lo compro dove costa meno.
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Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza MessaggioGuardate che amazon e' solo un canale di distribuzione. I soldi vanno sempre al produttore, quindi se vi semplifica la vita il problema quale e'?
è probabilmente l'azienda più grande al mondo
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Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza MessaggioAmazon guadagna da qualsiasi cosa , figurati se non guadagnano anche da altro.
è probabilmente l'azienda più grande al mondo
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Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza MessaggioAssolutramente minima. Ti costa di piu' la benzina per arrivare al negozio.
Mai fatta aggregazione in un negozio. Se non riescono a reggere vuol dire che il mercato sta cambiando. E' la gente che decide quale canale preferisce, mica il negoziante che glielo deve imporre.
Anche io cercherei di avere un monopolio se potessi. Chiunque lo farebbe.
Se si vendono articoli cinesi e quelli italiani rimangono invenduti vuol dire che gli italiani preferiscono quella qualita' e prezzi. Vuoi imporre alla gente cosa comprare?
Se cerchi qualcosa nessuno ti obblica a comprare su amazon. Io se cerco qualcosa vado su amazon e guardo disponibilita' e prezzi. Poi vado su altri siti e faccio lo stesso e poi vado nei negozi e faccio lo stesso. Alla fine lo compro dove costa meno.
sembra che tu voglia andare contro corrente in tutti i casi col tuo pragmatismo. Amazon è il male, c'è poco da dire.
Non hai capito a cosa mi riferivo con "luoghi di aggregazione": sono quelli che per l'urbanista Cervellati danno un'identità alle città, cioè piazze, parchi e negozi. Senza di essi, la città si riduce a un non-luogo, privo di una vera identità, in cui le persone sono soggette a uno smarrimento, sia fisico (di fatto mancano punti di riferimento "ci vediamo in piazza" "abito poco dopo il negozio tal dei tali") che interiore. Nelle città dormitorio si vive male perchè mancano bellezza e luoghi di aggregazione simbolici.
Le banleiu sono appunto questo: non luoghi.
Penso che anche come turista, ti piaccia di più visitare dei luoghi "vivi" con negozi, botteghe, luci e vetrine, che passare in mezzo a saracinesche chiuse
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Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza MessaggioA cosa ti riferisci nello specifico? Mia sorella ci vende come vero e proprio lavoro.
Molti dicono che sia un'azienda di sfruttatori ma alla fine è così che sono diventati il colosso numero uno al mondo , mettendo le loro radici ovunque , anche in Poste dove lavoravo , per esempio.
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggiosembra che tu voglia andare contro corrente in tutti i casi col tuo pragmatismo. Amazon è il male, c'è poco da dire.
Non hai capito a cosa mi riferivo con "luoghi di aggregazione": sono quelli che per l'urbanista Cervellati danno un'identità alle città, cioè piazze, parchi e negozi. Senza di essi, la città si riduce a un non-luogo, privo di una vera identità, in cui le persone sono soggette a uno smarrimento, sia fisico (di fatto mancano punti di riferimento "ci vediamo in piazza" "abito poco dopo il negozio tal dei tali") che interiore. Nelle città dormitorio si vive male perchè mancano bellezza e luoghi di aggregazione simbolici.
Le banleiu sono appunto questo: non luoghi.
Penso che anche come turista, ti piaccia di più visitare dei luoghi "vivi" con negozi, botteghe, luci e vetrine, che passare in mezzo a saracinesche chiuse
Amazon non credo sia il male. E' un punto vendita, che tra l'altro crea migliaia di posti di lavoro, e che sei libero di usare o no.
Le piazze credo che saranno sempre piene nonostante amazon. Pero' non ciamo piu' negli anni 60 e questo e' da considerare. Io, quando scendo in sicilia, continua ad incontrarmi "davanti quel bar", "in quella piazza" o, a volte, mando la geolocalizzazione del punto esatto.
L'aggregazione la si puo' avere ovunque si voglia, basta volerlo dopotutto.
Personalmente quando viaggio a parte luoghi storici e monumenti, faccio viaggi naturalistici, ben lontano da negozi e vetrine.
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Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza MessaggioChe in qualunque cosa in cui viene tirata in ballo Amazon , c'è un cospicuo guadagno da parte di quest'ultima.
Molti dicono che sia un'azienda di sfruttatori ma alla fine è così che sono diventati il colosso numero uno al mondo , mettendo le loro radici ovunque , anche in Poste dove lavoravo , per esempio.
Che c'e' di male se Amazon ha un cospicuo guadagno se ti permette di lavorare ed guadagnare anche a te. In alternativa, se non ci fosse, ne' lei ne' tu guadagnereste nulla.
Ovvio che abbia un guadagno molto piu' cospiscuo di chi la usa per vendere: sono i creatori del servizio, con un'infinita' di personale, risorse ecc ecc.
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